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IL VENERDI' DA LEONI DELLA MINARDI

DI NICOLA CORINI

La Treccani definisce la parola sogno come "immaginazione di cose irrealizzabili, vagheggiata con la fantasia".

Ed è proprio quanto vissuto dal Team Minardi in un'imprevedibile giornata estiva del 2003, più precisamente il 4 luglio in quel di Magny Cours per il GP di Francia, decimo appuntamento stagionale.

 

In questa stagione i weekend di gara, dopo l'abolizione dello storico sistema di qualifica dei 60'+12 giri veloci e quella del Warm-Up della domenica mattina, prevedevano una sessione di prove libere il venerdì mattina, seguita da una Pre Qualifica nella quale l'ordine di discesa in pista era dato dalla classifica del campionato piloti.

 

Ciò faceva in modo che i piloti dei team meno performanti scendessero in pista per ultimi, salvo poi procedere all'inversione dei risultati di questa sessione per la vera qualifica del sabato pomeriggio, sempre a giro secco.

 

Dopo una pioggia copiosa per la prima sessione di prove libere, la Pre Qualifica francese inizia con un circuito ancora bagnato. I primi a scendere in pista sono i big, Michael e Ralf Schumacher, Button, nonché Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, tutti con tempi compresi tra l' 1'27" e l' 1'29" e gomme da bagnato; poco dopo, però, smette di piovere e il tracciato tende progressivamente ad asciugarsi, con continui avvicendamenti ai vertici della classifica dei tempi.

 

Ralph Firman, alfiere della Jordan, è uno degli ultimi a girare in pista, potendo sfruttare asfalto umido e sole sempre più presente, e lo fa con gomme da asciutto, ottenendo la prima posizione in 1'23"496.

 

Ma non ha fatto i conti con la Minardi e più precisamente con Jos Verstappen: l'olandese, padre di Max e alla guida della PS03, è l'ultimo a poter fare registrare un tempo cronometrato. Jos passa al primo intermedio con 4 decimi di vantaggio sull'irlandese della Jordan, aumentando il distacco fino a 1"1 nel tratto centrale.

 

Spingendo al massimo e pennellando le ultime e veloci curve di Magny Cours, passa sulla linea del traguardo in 1'20"817, ottenendo la pole position del venerdì. Una gioia immensa per il Team fondato da Gianfranco Minardi e guidato da Paul Stoddart (proprietario da due anni), che manca dalla zona punti dal GP d'Australia 2002 e una boccata d'aria fresca per attirare attenzioni e sponsor, trovandosi meritatamente al centro della scena del Circus per un intero pomeriggio.

 

Sarebbe stata doppietta Minardi, non fosse stato per la vettura del compianto Justin Wilson rilevata sottopeso, compagno di squadra di Verstappen Sr., ma fu comunque un venerdì trionfale.

 

Al sabato, purtroppo, le cose tornarono al loro posto, con le Minardi nelle retrovie e in ultima fila, ma poco importa: il sogno si era realizzato e il Team dell'ingegnere Gabriele Tredozi poté togliersi un'enorme soddisfazione.

 

La stagione 2003 proseguì senza ulteriori acuti, mentre nelle successive annate si segnalano l'8° posto dell'ungherese Zsolt Baumgartner nel GP degli Stati Uniti del 2004 e, sempre ad Indy, il 5° e 6° posto l'anno successivo, in occasione del famoso boicottaggio dei gommati Michelin. ( https://formula1andco.jimdofree.com/2021/12/08/il-podio-di-sato/)

 

  Sopraffatta dalle continue ristrettezze economiche, la Minardi cessò di esistere a fine stagione, brillantemente sostituita dalla Toro Rosso, che continua tutt'ora ad utilizzarne le strutture a Faenza. 

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