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LA FORMULA E IN ARABIA SAUDITA: RECAP

DI MARCO TERRAGNI

La due giorni di Formula E a è stata una prova che ha detto cose molto interessanti su quelli che potrebbero essere i protagonisti del mondiale.

Una doppietta di gare che ha visto uscire vincitori il campione del mondo in carica Jack Dennis su Andretti venerdì e Nick Cassidy su Jaguar il sabato, con il pilota neozelandese che dopo tre gare consecutive a podio con il nuovo team lascia l’Arabia Saudita in testa al campionato ponendosi come uno dei principali protagonisti della stagione 2024. Un weekend che ha mostrato come in questa stagione della Formula E è fondamentale riuscire a partire nelle prime posizioni in qualifica, data la grande difficoltà in questi primi appuntamenti nel rimontare dal fondo.

Ma vediamo nello specifico come sono andate le due gare a Diriyah.

 

Il venerdì è stato Jack Dennis su Andretti ad imporsi. Il campione del mondo in carica ha dominato la corsa dopo essere partito dalla terza posizione in griglia ma capace fin dai primi giri di portarsi in testa e staccare tutti gli avversari con facilità. Dietro è stata una gara che ha visto per tutti i 36 giri la lotta per la seconda posizione tra il poleman Vergne su Ds Penske e la Jaguar di Evans, con il pilota neozelandese che per tutta la gara ha provato a sopravanzare il francese, vedendo sempre rintuzzati i suoi tentativi.

 

In due occasioni infatti ha provato l’attacco, finendo in entrambe le occasioni lungo. In particolare decisivo è stato il tentativo provato all’ultimo giro che però gli è costato il posto sul podio, venendo sopravanzato sul traguardo dalla McLaren di un efficace Bird(P4) e a regalare il podio al compagno di squadra Cassidy. Il vicecampione 2023 è stato bravo a rimontare nella seconda parte di gara e a fare gioco di squadra con il compagno di team, attraverso il gioco delle scie al fine di mantenere la posizione su Bird ed evitare il sorpasso quando il nuovo pilota Jaguar ha dovuto andare in Attack mode. È stata invece una gara anonima quella del vincitore del Messico Pascal Wehrlein, solo P8 e finito dietro anche alla seconda Andretti di Nato e alla Maserati di Gunther mentre a chiudere la zona punti sono state la ERT di Sette Camara (P9) dopo che era partito in seconda fila e sembrava nelle prime fasi di gara poter rimanere nelle prime posizioni mentre a chiudere la zona punti è stato Frijns su Envision. Una gara che nel complesso ha regalato alcuni duelli interessanti nelle prime posizioni ma, anche per via delle poche possibilità di sorpasso a causa di una traiettoria esterna molto sporca che limitava le possibilità di sorpasso, ha visto raramente coronati da successo i tentativi di sorpasso.

Ma se il venerdì aveva regalato determinati valori, essi sono cambiati in maniera repentina 24 ore dopo. E lo specchio tornasole è stato proprio Jack Dennis che, dopo la vittoria del venerdì, il sabato si è trovato in estrema difficoltà, non riuscendo a qualificarsi per la fase finale delle qualifiche e dovendo partire in quattordicesima posizione. In gara è riuscito a risalire fino alla decima posizione, che garantiva un piccolo punto che però è stato tolto dopo la fine della gara, a seguito di una penalità per sorpasso in regime di bandiera gialla.

 

 

Una gara che ha invece visto Cassidy imporsi, riuscendo nel finale a resistere alla pressione della Envision di Frijns e alla Nissan del poleman Rowland. Una gara dove ancora una volta la gestione della scelta del momento in cui andare in Attack mode è stata decisiva permettendo al portacolori Jaguar di portarsi così in testa e non lasciarla più. Al quarto posto come il venerdì ancora una McLaren ma questa volta è quella di Hughes mentre l’altra arancione guidata da Bird è stata costretta anzitempo al ritiro. Quinto Vandoorne su Ds Penske, bravo a concludere davanti al compagno (solo P8 dopo il podio del venerdì) e a precedere la seconda Nissan, quella di Fenestraz che in questo modo conclude una giornata molto positiva per il team giapponese. In settimana posizione Wehrlein, che conclude una seconda gara in rimonta ma anche in questa occasione senza riuscire a confermarsi sui livelli del Messico perdendo così la testa del campionato. A concludere la zona punti sono state la Maserati di Gunther e la Jaguar di Evans, quest’ultimo per la penalità comminata a Dennis e che vede all’interno del team allontanarsi sempre più in classifica il compagno Cassidy, autore di un grande inizio di mondiale. 

La top 10 della classifica piloti dopo 3 gare
La top 10 della classifica piloti dopo 3 gare

In questa gara da segnalare anche la prestazione di Daruvala in qualifica, con il debuttante pilota indiano capace di qualificarsi in P5 dopo un inizio di campionato in salita. In gara non è però riuscito a mantenere le aspettative, perdendo posizioni con il passare dei giri prima di doversi ritirare. Sfortunato invece Buemi, obbligato a non prendere parte alla gara dopo un incidente nel corso della sessione di qualifica.

 

Con la conclusione della tappa Saudita la Formula E tornerà solo a marzo, con la gara di San Paolo in Brasile. Sarà l’occasione per un ulteriore allungo di Cassidy in classifica o gli avversari riusciranno a mettergli il bastone tra le ruote?

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