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MERCEDES DOPO ABU DHABI TRA PRESENTE E FUTURO

DI MARCO TERRAGNI

Al termine del oramai classico appuntamento di Abu Dhabi la Formula 1 ha decretato gli ultimi verdetti della stagione. Tra questi quella più interessante era la lotta per il secondo posto costruttori, che vedeva coinvolte Mercedes e Ferrari con il team anglo-tedesco che aveva visto dopo la tappa di Las Vegas il proprio vantaggio ridursi a soli quattro punti.

 

Una lotta che sembrava vedere Ferrari favorita, capace nonostante le difficoltà sul passo gara ad arrivare davanti al team tedesco nelle ultimissime tappe e di salire sul podio in due delle ultime tre corse. Una Mercedes invece che pagava oltremisura i limiti tecnici del proprio progetto, soprattutto in qualifica vero tallone d’Achille della W14. 

In gara le cose miglioravano, in particolare sulla gestione gomme ma non mancavano i problemi, come una scarsa velocità di punta che gli impediva in molte occasioni sia di attaccare sia di difendersi.

 

 

Abu Dhabi era un tracciato che forse poteva apparire poco favorevole a Ferrari, che sulla pista dove sorge il parco a tema del cavallino nel corso della sua storia aveva raccolto ben poche soddisfazioni: nessuna prima fila, nessuna vittoria.

Solo alcuni podi mentre Mercedes vantava una tradizione molto più positiva, con ben sei successi e con auto che si era sempre ben adattata in passato al tracciato del paese mediorientale.

 

 

 

Premesse che però sembravano essere infrante dopo la giornata di sabato, con Leclerc in prima fila e Russell P4, mentre Hamilton era molto più lontano in P11.

Mercedes nonostante le difficoltà è però riuscita a difendere l'esiguo bottino, soprattutto grazie a una prestazione maiuscola di George Russell, capace di tornare sul podio dopo un digiuno che durava dal gran premio di Spagna, oltre che di tenere a distanza la McLaren di Norris, che alla vigilia appariva favorita per un posto sul podio dopo averla superata al primo pit.

 

I 15 pt del terzo posto sono stati determinati per assicurare la seconda posizione nei costruttori a Mercedes, visto il contemporaneo secondo posto di un Leclerc inattaccabile per il #63.

 

Al termine della corsa il campione F2 si è dichiarato soddisfatto e "felice di aver garantito la P2 per il team. Ci sono così tante persone che lavorano duramente dietro le quinte, nella sede di Brackley e a Brixworth, per raggiungere questo obiettivo".

 

Oltre ai ringraziamenti al team, non sono mancate anche alcune autocritiche sulla stagione: "È stata davvero una stagione impegnativa per noi. Ho deluso il team un paio di volte quest’anno, quindi sono contento di aver portato a termine l’obiettivo".

 

Viene anche sottolineato il duello con Perez, la cui penalità di cinque secondi è stata fondamentale per conservare il terzo posto e la posizione nei costruttori, nonostante il tentativo all'ultimo giro di Leclerc di dargli la scia e farlo passare per permettergli di riuscire a conquistare i cinque secondi necessari a finire P3.

 

 

E' stato un weekend molto più difficile invece per Lewis Hamilton, che il sabato non era riuscito ad ottenere l'accesso alla Q3 anche per problemi con gli assetti. Un risultato inaspettato per il sette volte iridato, che già la settimana precedente non era riuscito a qualificarsi per l'ultima sessione.

 

La gara si è rivelata ancora complicata per il nativo di Stevenage, conclusa solo al nono posto negli scarichi del Alpha Tauri di Tsunoda ma portando a casa due punti comunque importanti per consolidare la classifica costruttori.

 

Lo stesso Hamilton ha sottolineato l'importante risultato, puntando i fari decisamente verso un 2024 che lo vorrebbe ancora protagonista. Un obbiettivo che si scontra con una grande distanza da Red Bull: "Non siamo ancora dove vogliamo essere, vogliamo competere per il campionato e vincere gare. Questo fine settimana ha mostrato che dobbiamo scavare a fondo e lavorare sodo durante l’inverno per tornare dove vogliamo essere e tornare più forti l’anno prossimo.”

 

 

Un obbiettivo, quello del 2024 prioritario per tutto il team Mercedes per cercare di ricucire il gap dalla vetta, all’interno di una stagione che l’ha vista a secco di vittorie come non accadeva dalla stagione 2011, agli albori dell’esperienza della stella in F1.

Una stagione che ha visto il team anglo-tedesco spesso protagonista in negativo  scontando un grave errore di progettazione del auto, errori strategici al muretto e tensioni in pista tra i piloti che sono costati punti e morale al team.

Abu Dhabi è riuscita a salvare una seconda posizione nei costruttori che appariva sicura a 2/3 del campionato, ma il 2024 dovrà necessariamente essere un anno che dovrà vedere Mercedes tornare a lottare per conquistare vittorie, pena incertezze future.

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