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GP ABU DHABI 2023: LE PAGELLE

DI LUIGI MARCHESE

La Formula Uno taglia il traguardo dell’ultimo appuntamento in stagione sul circuito di Yas Marina, negli Emirati Arabi Uniti. Una stagione lunga, lunghissima, dominata da un mattatore indiscusso, Max Verstappen, che conquista la vittoria anche in terra emiratense, con tanto di record per giri al comando. Non può nulla un generosissimo Charles Leclerc, secondo alla bandiera a scacchi, che vede sfumare il sogno di un piazzamento d’argento nel Campionato Costruttori a vantaggio di una scuderia, la Mercedes, che coglie un terzo posto con l’ottima prova disputata da George Russell. Le due McLaren, a punti entrambe, difendono il quarto posto dagli attacchi delle due Aston Martin, anche loro a punti ma staccate. Benissimo Yuki Tsunoda e l’AlphaTauri, infelice il weekend di Carlos Sainz: l’eliminazione in Q1 e la strategia suicida gli costano la posiziona in entrambe le classifiche iridate. Di seguito, tutte le pagelle del Gran Premio di Abu Dhabi 2023:

 

Max Verstappen, voto 8

Una stagione d’altri tempi, una stagione da «cannibale» quella dell’olandese. E l’occhio accorto, che magari un po’ di ciclismo lo mastica, riconoscerà senz’ombra di dubbio la citazione: una stagione, insomma, degna del grande Eddy Merckx, l’ex ciclista belga soprannominato «Il Cannibale» per quell’infinita voglia di trionfare senza concedere alcunché agli avversari, un mito assoluto degli anni Sessanta e Settanta delle due ruote su strada, il portavoce di quel cannibalismo sportivo a cui Verstappen sembra proprio rifarsi sotto altre spoglie. Con la bellezza di 19 vittorie in stagione – una percentuale di vittorie pari all’86,3% del totale-, 21 podi conquistati (su 22 possibili), 12 Pole Position registrate (su 22 possibili) e più di 1000 giri percorsi al comando, l’olandese chiude così una stagione da record, una stagione che non può non esser ricordata come una delle più dominanti della storia.

 

Charles Leclerc, voto 8

Un punto di riferimento, un leader. Un ferrarista di titanio. Ha provato a sacrificare la gloria personale, per quel che può valere una medaglia d’argento dietro a Verstappen, pur di ottenere il tanto agognato secondo posto nella Classifica Costruttori, un piazzamento che avrebbe motivato ancor di più l’ambiente in ottica 2024. E che dire, invece, della splendida prestazione in Qualifica? Il monegasco, caricandosi in spalla l’intera squadra, conquista la prima fila con un giro favoloso: un ultimo settore senza ragione logica (conoscendo le criticità della SF-23), per un ritardo che ammonta a soli 139 millesimi di secondo dal primo della classe. Un Leclerc rinato in questo finale di stagione, che fa ben sperare per la prossima stagione.

 

George Russell, voto 8

Nei momenti chiave, conta soltanto il colpo di genio, il talento, e George Russell ne ha da vendere. La missione, infatti, può definirsi compiuta: la scuderia Mercedes conquista il secondo posto nella Classifica Costruttori grazie ad una prova di forza dell’inglese, che sale sul gradino più basso del podio concludendo così una stagione senz’altro travagliata. Il lampo in Qualifica, con la seconda fila conquistata all’ultimo tentativo disponibile, gli permette di impostare una gara puntata all’attacco, battagliando (e bene) con Oscar Piastri nelle prime fasi della corsa. Degno di nota il passo e la gestione dei pneumatici, che rinviano ad un 2024 (si spera) da assoluto protagonista.

 

Sergio Pérez, voto 5.5

Una penalità alquanto discutibile, a chiusura di una stagione assai discutibile. Il messicano non va oltre la quarta piazza in gara, mentre il compagno di squadra vince e stravince. E’ tempo, adesso, di riorganizzare le idee in ottica futura, con la speranza che il buon Sergio possa ritrovare i fasti di un tempo, quando in mondovisione il compagno di squadra annunciava fiero: «Oh, Checo is a legend!».

 

Lando Norris, voto 6.5

Forse il traverso in Qualifica gli costa la prima fila (magari la Pole Position), ma lui non s’arrende comunque: battaglia per un posto sul podio fino a quando la sua MCL60 glielo permette, poi cala nel ritmo e si accontenta di un quinto posto utile ad assicurare il piazzamento nel Campionato Costruttori. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni della stampa: «[…] Abbiamo perso tempo ai box ma come team siamo riusciti a fare ciò che volevamo, ossia battere l’Aston Martin nel campionato costruttori e da questo punto di vista sono contento, ma ci è mancato qualcosa oggi rispetto a ieri, forse piccoli dettagli come quel mezzo decimo a giro, non ce l’avevamo, ma siamo comunque fieri di ciò che abbiamo fatto quest’anno.»

 

Oscar Piastri, voto 6

Un discorso identico per l’australiano, autore di una buona prova in quel di Abu Dhabi. Il guizzo in Qualifica gli permette di scattare dalla terza posizione in griglia, poi la sua McLaren arranca nel passo e lui fa quel che può: conclude in nona posizione nel Campionato Piloti la sua prima stagione in Formula Uno. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni della stampa: «Il quarto posto nel campionato costruttori è comunque un ottimo risultato. Siamo consapevoli del fatto che nella prossima stagione vogliamo qualcosa in più, ma mi sono divertito tantissimo nel mio primo anno in Formula 1. Ci sono stati dei momenti importanti, altri più difficili ma fa tutto parte dell’esperienza. Non vedo l’ora adesso di riposarmi un po’ e avere del tempo libero. Ringrazio la squadra per il lavoro svolto e i fan per essere rimasti con noi in questa stagione di alti e bassi, torneremo l’anno prossimo cercando di essere più forti.»

 

Scuderia Aston Martin-Mercedes, voto 6

Non riesce l’assalto del team di Silverstone alla quarta posizione iridata, rimbalzato da un’ottima prestazione del duo papaya. Il doppio piazzamento a punti, comunque, chiude una stagione con degli alti (penso all’intera prima parte di campionato, con Fernando Alonso super protagonista) e con dei bassi (a partire dall’Austria) che faranno senz’altro riflettere Lawrence Stroll prima, Mike Crack poi.  

 

Lewis Hamilton, voto 5.5

Un finale di stagione sottotono. Ancora una volta fuori dal Q3, costretto alla rimonta in gara. Danneggia l’ala anteriore in un contato con Pierre Gasly, poi cerca di recuperare posizioni fintanto che può. A fine corsa, appare svogliato e deluso ai microfoni dei media, forse provato da una vettura, la W14, che non gli consente di esprime a pieno le sue capacità. A Brackley, nonostante il secondo posto nel Campionato Costruttori, avranno un gran da fare se vorranno lottare per il titolo il prossimo anno.

 

Carlos Sainz, voto 4

Il suo fine settimana si conclude già nelle Prove Libere 2, quando un dosso in curva 3 lo induce al testacoda contro le barriere. L’auto è da ricostruire, per il secondo weekend consecutivo. Inspiegabile, invece, l’eliminazione in Q1 e il prosieguo del weekend: costretto a scattare dalla sedicesima posizione in griglia, lo spagnolo è protagonista di una condotta di gara particolarmente sottotono, senza particolari guizzi, inficiata da una strategia non felice, l’ennesima. Sfuma, quindi, il secondo posto nella Classifica Costruttori: forse il giusto epilogo per una stagione, quella della scuderia Ferrari, certamente fallimentare sul fronte dell’aspettative.

 

Yuki Tsunoda e scuderia AlphaTauri-Honda RBPT, voto 7

Ha del clamoroso la prestazione fatta registrare da Yuki Tsunoda. Nel giorno dell’addio di Franz Tost alla Formula Uno, storico Team Principal della squadra italiana, il giapponese si rende protagonista di una prova eccezionale, arrivando addirittura a condurre la gara per più di qualche giro. Invero, il buon weekend di Tsunoda comincia già dal sabato di Qualifica, quando ottiene una convincente terza fila battendo, peraltro, Daniel Ricciardo, eliminato in Q2. Eletto come «Driver of the Day», conquista un preziosissimo piazzamento a punti che però non vale il sorpasso ai danni della Williams, complice anche la scarsa prestazione del compagno di squadra. Ciò nonostante, il team di Faenza consolida l’ottava posizione nel Campionato Costruttori dopo ¾ di stagione assai deludenti.

 

Scuderia Alpine-Renault, voto 5.5

Una prova incolore, come l’intera stagione della compagine francese. Mai realmente sul pezzo, soltanto qualche flebile guizzo nel corso della stagione. Manca gestione e ritmo alla A523, e manca un po’ di ordine all’interno della squadra. Ora è tempo di ricaricare le pile, ma c’è tanto lavoro da fare…

 

Scuderia Williams-Mercedes, voto 5

Il team di Groove conserva la settima posizione nella Classifica Costruttori per il rotto della cuffia, nonostante una prova decisamente insufficiente. La velocissima FW45 mostra un gran passo nelle libere del venerdì, ma si scioglie come neve al sole in Qualifica, non riuscendo ad accedere al Q3. Poi, il recupero in gara nel secondo e terzo stint, soprattutto con Alexander Albon, che però non va oltre la quattordicesima piazza. Testa al 2024, col sorriso sulle labbra per aver disputato, comunque, una buona stagione.

 

Scuderia Alfa Romeo-Ferrari e Haas-Ferrari, voto 4

 

Volge al termine la partnership fra Sauber F1 Team e Alfa Romeo, e non nel migliore dei modi. La compagine italo-svizzera raccoglie un pallidissimo nono posto nel Campionato Costruttori, facendo meglio soltanto del team Haas-Ferrari, relegato all’ultima posizione in classifica. Una sfida indecorosa quella ordita dai due team clienti Ferrari, mai sul pezzo nel corso dell’intero evento. Da segnalare la strategia suicida applicata alla vettura di Valtteri Bottas, un concentrato di follia. 

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