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SEMPRE LA SOLITA F1

DI LAURA PIRAS

Dopo i fuochi di artificio, dopo lo show, dopo l'ostentazione a tutti i costi di uno spettacolo che sa di ridicolo, siamo arrivati alle tanto attese attività di pista. In Italia le prime prove libere sono scattate alle ore 5 e 30 del venerdì mattina: alcuni si sono svegliati, altri hanno preferito dormire ma qualsiasi approccio uno ha assunto il risultato è stato imbarazzante. 

 

Infatti le FP1 sono durate un battito di ciglia, neanche il tempo di iniziare che tutto si è interrotto per motivazioni davvero assurde e incredibili. 

Dopo pochi minuti dall'inizio della free practice 1, è subito red flag, a causa di un incidente che vede protagonista Carlos Sainz. La SF-23 dello spagnolo, colpendo un tombino, posto su un tratto rettilineo, ha riportato danni abbastanza gravi.

Oltre Sainz, anche il pilota francese dell'Alpine, Esteban Ocon, subisce lo stesso amaro destino, con riscontri meno gravi rispetto al box numero 55 di casa Ferrari. 

 

 

Lavori sui tombini
Lavori sui tombini

E da quì la corsa contro il tempo per controllare tutti i tombini del circuito e per ripristinare la zona dell'incidente di Carlos Sainz, facendo slittare le FP2 alle 2 e mezza, ore americane .Per dovizia di cronaca sono stati aggiunti 30 minuti alle seconde prove libere per dare modo ai team e ai piloti di approcciarsi meglio ad un circuito totalmente nuovo. 

 

Mentre il circus della F1 si accingeva a far ripartire le attività di pista, intanto, per "problemi logistici", il pubblico veniva fatto allontanare dal circuito. 

Oltre il danno anche la beffa per le persone presenti di non presenziare a ciò per cui avevano pagato profumatamente (bello spettacolo vero?!?!?)

 

E' notte a Las Vegas, una notte che dovrebbe avere il sapore del riposo, ma che invece ha il sentore di impegno e di lavori furiosi, soprattutto in casa Ferrari e Alpine, con i tecnici che devono sistemare in fretta e furia le monoposto di Sainz ed Ocon. 

 

Chapeau ai due team che, nonostante le ore piccole, sono riusciti nell'impresa di rimettere in sesto le loro vetture in modo tale da mettere nelle condizioni i loro piloti di poter correre durante le sessioni successive.

Tutto questo non malumori da parte delle squadre, con a capo la Ferrari che con Vasseur si è espressa negativamente per queste incresciose circostanze: 

 

 

”Sono sicuramente sorpreso, è un inizio difficile del weekend e avevamo tante aspettative. La prima reazione è stata di paura per l’incidente. Carlos per fortuna stava bene, ma quando abbiamo visto l’auto abbiamo constatato il danno enorme. Manteniamo la concentrazione e cerchiamo di aiutarlo per domani”

 

La Scuderia Ferrari ha dovuto sostituire sulla vettura numero 55 tali elementi: telaio, motore endotermico, batteria e centralina. Tale procedura è stata portata a termine con successo, tanto che Carlos è riuscito a partecipare alle seconde prove libere ma sulla sua testa pende una profonda spada di Damocle. A Sainz è stata già inflitta una penalità di 10 posizioni per il cambio della batteria. 

 

Comunicato della FIA in merito al rigetto dell'istanza Ferrari
Comunicato della FIA in merito al rigetto dell'istanza Ferrari

Ma prima di infliggere la penalità a Sainz, la Ferrari ha tentato in tutti i modi di evitare la penalizzazione, chiedendo ai commissari di gara di prendere coscienza delle cause di tale incidente. Ma l'istanza della Rossa di Maranello è stata respinta.

Giustamente bisogna seguire il regolamento ma a creare qualche dubbio sono stati alcuni passaggi del comunicato degli stessi stewards.

 

“Gli Stewards fanno notare che, se avessero avuto l’autorità per applicare una deroga al regolamento per quelle che considerano circostanze attenuanti, lo avrebbero fatto, ma il regolamento non lo consente.”

 

A quanto trapela dal paddock, la FIA aveva cercato di mediare e di mettere ai voti la decisione sulla penalità e a quanto pare l'unico team ad opporsi è stata la Mercedes con il suo TP che ha minimizzato l'accaduto commentando così: “Che nessuno ricorderà, si è trattato solo di un dannato tombino” (notizia tutta da confermare, quindi prendetela con le pinze)

 

Così facendo Toto Wolff ha mostrato una poca empatia riguardo l'accaduto e un grande intensità competitiva, considerando che la lotta al secondo posto fra Ferrari e Mercedes è ancora tutta da scrivere. 

 

Toto Wolff e Fred Vasseur
Toto Wolff e Fred Vasseur

La massima serie motoristica che si ferma per dei tombini: voi direte, capita, certo, è capitato anche in passato, inutile scrivervi quando, dove e perchè, perchè penso che lo sappiate già. 

Che sia già capitato non vuole dire che debba ancora succedere, anzi bisogna riflettere sul perchè alcune criticità siano iterative e bisognerebbe apporre soluzioni definitive. 

Se si sono palesate queste dinamiche, vuol dire che la F1 è sempre la solita F1, quella che si dimentica dei problemi che ha già affrontato, quella che non impara mai dai propri errori, quella che quasi quasi sembra prendersi in giro da sola. 

Le tribune vuote dopo le FP1
Le tribune vuote dopo le FP1

Inoltre c'è la netta sensazione che la Formula 1 arrivi spesso e volentieri molto impreparata sul campo da gioco: e in Qatar i cordoli mettevano a dura prova le gomme e quì invece i protagonisti sono stati tombini, assassini di vetture. 

 

Sembra che non ci sia una cura dei particolari, sembra sempre che non ci sia lungimiranza, sembra sempre che si pensi troppo al contorno, lasciando certi aspetti relegati in una prigione fatta da incuria. 

E' veramente sempre la solita F1 che riflette sullo show ma non sulla sicurezza, è sempre la solita F1 che non si concentra abbastanza intensamente sulla qualità del suo operato. 

Stiamo ripetendo che i conti vanno fatti alla fine ma l'inizio non è stato per niente dei più incoraggianti, anzi è stato proprio un grande tonfo in un oblio che sa di pochezza e di poca amore verso se stessi.  

 

Perchè questo è, poco amore verso la F1 e tanta passione verso gli affari. Le due cose possono assolutamente combaciare ma oramai l'equazione di ciò che stiamo vedendo si sta trasformando sempre di più in una disequazione che non ammette soluzioni. Tutto sta diventando come una formula matematica che sta portando alla luce un cambiamento irreversibile da cui, forse, non potremo più tornare indietro. 

Sarà sempre la solita F1 o cambierà? Sarà sempre la solita F1 o la corda si spezzerà? 

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