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GP LAS VEGAS 2023: PREVIEW

DI LAURA PIRAS

Dopo 40 anni di assenza ecco che la F1 ritorna a Las Vegas, ma non sul circuito storico, sorto nel parcheggio del Caesars Palace, ma bensì su un altro circuito, sempre cittadino, totalmente nuovo. A Las Vegas, nel passato della F1, si sono disputate due edizioni del gp, nel 1981 e nel 1982, ed ora il nuovo tracciato, sorto nella località Paradise, si snoderà fra le vie più iconiche della città del Nevada, simbolo di perdizione e di mondanità!

Dopo un anno intero arriviamo alla penultima gara della stagione, che oltretutto si disputerà di sabato! (A Las Vegas saranno le 22 mentre quì le 7 della mattina)

 

I titoli mondiali sono già assegnati e l'unica lotta che potrebbe darci un pelino di brio è quella fra Ferrari e Mercedes nel campionato costruttori.

Mercedes viene da una trasferta brasiliana difficilissima e anche la Scuderia Ferrari  è uscita da Interlagos con le ossa abbastanza rotte. 

 

LAS VEGAS STRIP CIRCUIT

 

Tracciato, situato a Paradise, lungo 6.201 km, lambisce i più importanti Hotel di Las Vegas.

Il Las Vegas Strip Circuit, tracciato cittadino semipermanente, per lunghezza è il secondo circuito più lungo del mondiale, dietro solo a Spa-Francorchamps. E' costituito da 17 curve, 11 a sinistra e 6 a destra. 

Il layout del circuito presenta tre rettilinei: Koval Lane, la Las Vegas Strip e l’Harmon Avenue con il secondo che misura 1.920 m, con un velocità stimata di 342 km/h.

I nostri protagonisti dovranno percorrere in senso antiorario 50 giri, con una distanza di gara stimata di 310.05 km.

 

DRS

 

I piloti potranno sfruttare due zone DRS sul tracciato di Las Vegas. 

 

  1.  rettilineo tra curva 4 e 5
  2. nel rettilineo tra curva 13 e 14.

 

Saranno installate due le celle di rilevamento, poste dopo curva 2 prima di curva 13.

ANTEPRIMA PIRELLI: 

 

Pirelli ha optato per le mescole più morbide

 

  • C3 P Zero White Hard
  • C4 P Zero Yellow Medium
  • C5 P Zero Red Soft

 

 

Per la prima volta in un Gran Premio le sessioni si svolgeranno a cavallo di due giorni. Gli orari saranno differenti da quelli usuali per gli appuntamenti in notturna. Le prime prove libere saranno giovedì alle 20:30 mentre le FP2 sono programmate dalla mezzanotte all’una di notte di venerdì. Lo stesso giorno, alle 20:30 si terranno le FP3 e infine le qualifiche da mezzanotte all’una di sabato 18 novembre. La gara sarà sabato sera, alle 22. 

 

Il circuito è totalmente nuovo per team e i piloti e non avremo punti di riferimento, quindi saranno determinanti le prove libere in questo contesto. Inoltre non ci saranno gare di contorno quindi il tracciato rimarrà abbastanza green per l'intero weekend. Quindi occhio al grip! 

L'asfalto in parte è costruito da manto stradale e si ha la presenza di parti riasfaltate per l'occasione. 

 

Le vetture avranno assetti molto scarichi aerodinamicamente, assetti simili a quelli di Monza.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle temperature di questo fine settimana di gara: dovremmo avere freddo in pista e aggiungendo la presenza di rettilinei e di poche curve in appoggio i pneumatici potranno avere problemi di mantenimento della temperatura in pista.

MARIO ISOLA - DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI         

 

La F1 torna negli Stati Uniti per la terza volta in questa stagione dopo gli appuntamenti di Miami e Austin. E lo fa con uno dei Gran Premi più attesi dell’anno, quello di Las Vegas, dove la massima competizione automobilistica non si esibiva dal 1982. Sarà un Gran Premio affascinante perché si svolgerà in una città che fa dello spettacolo la sua caratteristica principale e tutti noi che lavoriamo in questo sport vogliamo offrire agli spettatori qualcosa di unico e all’altezza della sua fama.

Sia per le squadre che per noi, sarà anche una sfida tecnica particolare che affronteremo senza alcun punto di riferimento, ad eccezione delle simulazioni. Nessuno, infatti, ha mai corso sul Las Vegas Strip Circuit, un tracciato lungo 6,12 chilometri – secondo soltanto a Spa-Francorchamps nel calendario iridato di quest’anno – e caratterizzato da tre rettilinei e 17 curve. L’asfalto sarà un mix fra il manto stradale cittadino, in particolare sulla Strip, e parti totalmente riasfaltate per l’occasione, aggiungendo così un’ulteriore incognita. Va tenuto presente, inoltre, che non ci saranno gare di contorno al Gran Premio e che il tracciato sarà riaperto al traffico stradale per buona parte della giornata, il che non dovrebbe permettere il consueto livello di gommatura dell’asfalto e il conseguente miglioramento delle condizioni di aderenza.

Ci aspettiamo vetture con un livello di carico aerodinamico piuttosto basso, simile a quelli utilizzati su tracciati come Baku o, ancor più verosimilmente, Monza: la velocità di punta sarà infatti un aspetto molto importante da tenere in considerazione per essere competitivi. Inoltre, tutte le sessioni si svolgeranno in notturna, con temperature dell’aria e dell’asfalto decisamente inusuali per un weekend di gara, più simili a quelle che s’incontravano quando i test di inizio stagione si svolgevano in Europa. Le lunghe percorrenze in rettilineo renderanno ancor più complicata la fase di riscaldamento dei pneumatici in qualifica ma anche il mantenimento di una temperatura adeguata in gara, riproponendo – in maniera probabilmente più esasperata – una condizione che si verifica di solito a Baku.

Tutto ciò considerato, abbiamo scelto per Las Vegas il tris di mescole più morbido fra quelle disponibili: C3, C4 e C5 dovrebbero garantire un buon livello di grip. Le prescrizioni per la pressione delle gomme indicano un minimo di 27 psi per l’asse anteriore e 24,5 psi per il posteriore. Sono valori la cui definizione è dovuta sia alle basse temperature attese durante le sessioni sia alla configurazione del tracciato. Va tenuto presente, infatti, che il freddo riduce la differenza tra la pressione delle gomme a vettura ferma e quella stabilizzata, quando la vettura gira in pista: in movimento, quindi, la pressione crescerà meno che su altri circuiti a causa delle basse temperature dell’asfalto. A regime, pertanto, stimiamo che la pressione in pista rimanga inferiore ai valori registrati su altri tracciati particolarmente impegnativi per i pneumatici come, ad esempio, la stessa Baku.

Ci sono tutti gli ingredienti per un evento straordinario, ancorché ricco di incognite e di possibili sorprese. Ricordando il grande successo di Elvis Presley, allora... Viva Las Vegas!”

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