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Vinti e vincitori: la Ferrari arranca, mentre Magic Alonso torna sul podio

DI GIULIA ZANINETTI

Il sorriso dipinto sul volto quando stringe la mano di Mark Webber ci dice tutto quello che dobbiamo sapere. Fernando Alonso, laureatosi due volte campione del mondo proprio lì, ad Interlagos, vuole insegnarci ancora una volta che cosa significa correre nella categoria regina dell’automobilismo a ruote scoperte. Il Gran Premio del Brasile 2023 lo vede tagliare il traguardo con una Red Bull alle sue spalle, a 53 millesimi di distanza, mentre il boato del pubblico lo accompagna fino alla cerimonia di premiazione, quando gli viene consegnata in mano la prova tangibile del suo risultato: è un terzo posto che da Magic Alonso non è bramato quanto quella 33sima vittoria, ma festeggiato come tale.

Le prestazioni dell’Aston Martin avevano cominciato a riaccendere le speranze nelle qualifiche di venerdì, conquistando la seconda fila per la gara della domenica. Lo stesso Alonso era parso sicuro della competitività della AMR23 in vista del GP del Brasile, dopo la rimonta avvenuta nel corso della Sprint Race – condizionata dallo sfortunato incidente con Esteban Ocon nella Shootout Qualifying – dove ha sfiorato la zona punti.

Poi, Magic Alonso sale di nuovo sul podio. Un successo così in casa Aston Martin non si vedeva dal Gran Premio d’Olanda 2023, e se vogliamo esagerare dall’Australia, quando chiuse al terzo posto, seguito da Lance Stroll. Il Brasile ha portato un podio e una quinta posizione, ma soprattutto una AMR23 di nuovo performante, almeno con al volante una garanzia come Fernando Alonso.

Sono stati proprio gli ultimi giri a lasciarci tutti senza fiato, magari pure con qualche brivido: dopo il ritiro anticipato della Ferrari di Charles Leclerc e il crollo dei tempi delle due Mercedes, Alonso già assaporava lo champagne appena stappato, ma con Perez sempre in agguato. Ma Fernando non lasciava trasparire neanche il minimo segnale di preoccupazione. Eppure una Red Bull è sempre una Red Bull – almeno quest’anno – e dopo un tentativo di troppo di cambio di traiettoria, Perez è riuscito a chiudere il sorpasso. Ad Alonso restava solo un’occasione per riprendersi quella terza posizione: in Curva 4, quando Max Verstappen era già pronto a tagliare per primo il traguardo, Magic Alonso si è ripreso senza remore la posizione, lasciando a Perez un margine ridicolo a dividerli, abbastanza per prendersi quel maledetto podio. Maledetto, , perché per Fernando è stato il nono podio conquistato a San Paolo senza aver mai vinto un Gran Premio in terra brasiliana.

 

È stata divertente, soprattutto la battaglia finale, perché c’è stata molta strategia durante la gara per salvare gli pneumatici, la benzina e la batteria per averla disponibile nel finale, soprattutto in caso di DRS, e alla fine tagliare il traguardo ruota a ruota è sempre divertente”, la descrive così Fernando, un’esperienza che per un due volte campione del mondo vale l’onore di essere ancora uno dei migliori piloti del Circus, ma che per la scuderia è una risposta prepotente a tutte le critiche ricevute in questa seconda parte di stagione.  Tutto il team, infatti, sembra fiducioso di poter mantenere questi standard anche a Las Vegas, ma pure in vista del 2024, stagione su cui i team hanno già iniziato a puntare tutte le proprie energie e attenzioni. 

Fonte: Instagram @ astonmartinf1
Fonte: Instagram @ astonmartinf1

Lo stesso sta succedendo a Maranello, ma la Ferrari non esce vittoriosa dal Circuito di Interlagos. Mentre Charles Leclerc sognava di essere leader del Gran Premio sin dalla sua partenza, la sfortuna – come l’ha descritta lui stesso – aveva altri piani in serbo per lui, perché questa gara neanche lo vedrà partire dalla sua seconda posizione tanto sudata in qualifica.

Durante il giro di formazione, Leclerc finisce contro il muro dopo aver perso il posteriore della sua monoposto, ormai spenta, mentre nel suo team radio risuona tutta la frustrazione e l’incredulità. Avvisa il team di aver riscontrato un problema idraulico, motivo del bloccaggio delle gomme posteriori, e della conseguente collisione contro le barriere. Non ne parla neanche con i giornalisti, è la Ferrari ad imporre il silenzio, mentre il suo volto mostra l’amarezza provata di fronte all’ennesima gara rovinata, per cause che prescindono le sue abilità al volante.

Ho perso l’idraulica prima sul volante, dopo le ruote posteriori si sono bloccate da sole per una sicurezza sul motore e poi sono andato a muro. Oggi non potevo fare niente di più. Mi sono arrabbiato, sono stato sfortunato perché in questo fine settimana avevamo apparecchiato tutto per fare bene in gara e invece mi trovo fuori dopo appena tre curve. Mi fa un po’ male. Basta”, racconta ai microfoni di Sky Sport Italia. Poi scherza su un ipotetico viaggio a Lourdes.

Arriva qualche ora dopo il chiarimento da parte del Cavallino via social: si è verificato un problema ad un sistema della SF-23 che ha portato ad una perdita di alimentazione idraulica, invalidando il servosterzo, il cambio e il comando.

La Ferrari aveva sacrificato completamente la performance del sabato in favore del Gran Premio, risparmiando un treno di gomme rosse nuove, ma penalizzando il risultato della Shootout Qualyfing.

Non brilla neanche Carlos Sainz, che chiude il Gran Premio del Brasile 2023 in sesta posizione, senza aver mai avuto la possibilità di attaccare Stroll. Il meglio che poteva raggiungere, se si pensa che lo abbiamo visto per tutta la gara scivolare sulla pista, faticando soprattutto nelle curve, così come ha raccontato lui stesso alla fine del GP. Dopo alcuni problemi con la frizione, nemmeno le gomme hanno reagito come la Rossa sperava.

 

Almeno la Ferrari può tirare un sospiro di sollievo, con il DNF di George Russell e l’ottava posizione di Sir Lewis Hamilton. Per ora. Per questo 2023. 

Fonte: Instagram @ scuderiaferrari
Fonte: Instagram @ scuderiaferrari

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