GRAN PREMIO MESSICO 2023: LE PAGELLE

DI LUIGI MARCHESE

Il circus della Formula Uno fa tappa all'Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico, sede del diciannovesimo e quartultimo appuntamento in calendario. Le condizioni atipiche del tracciato messicano non intaccano in alcun modo l’avanzata trionfale di Max Verstappen, che eguaglia il numero di vittorie di Alain Prost in piena scioltezza. Autore di un’altra prova degna di nota è sicuramente Lewis Hamilton, che si carica in spalla il team Mercedes tagliando il traguardo in seconda posizione. Completa il podio Charles Leclerc, scattato dalla Pole Position e seguito a ruota dall’altro ferrista. Ottima la rimonta di Lando Norris, disastro in partenza di Sergio Pérez. Eclissi, invece, per Aston Martin: è doppio ritiro.

 

Di seguito, le pagelle del Gran Premio del Messico 2023:

 

Max Verstappen, voto 9

La gestione metronomica del ritmo di gara gli assicura la vittoria n° 16 in stagione, pareggiando anche le 51 vittorie in carriera di un mito dell’automobilismo qual è Alain Prost, Il Professore. Allo spegnimento dei semafori, l’olandese brucia sul posto la concorrenza e si infila nel fazzoletto delle due Ferrari, guadagnando fin da subito la testa della corsa. Costretto ad una seconda partenza, non si fa trovare impreparato neanche sulla mescola hard. Al momento, risulta inattaccabile sia per talento di guida che per vettura a disposizione.

 

Lewis Hamilton, voto 8.5

Questa volta il secondo posto non glielo porterà via nessuno. Autore di una prova sontuosa in termini di velocità e gestione del passo, massimizza il risultato dopo un gran soprasso rifilato al ferrarista Leclerc. Il ritrovato feeling con la vettura (e forse anche con la squadra) è certificato dal giro veloce fatto registrare all’ultimo passaggio sul traguardo, una smargiassata che ricorda senz’altro i bei tempi del suo dominio. Ora, manca soltanto il ritorno alla vittoria: a tal proposito, terrei d’occhio il Brasile…

 

Charles Leclerc, voto 6.5

E’ pur sempre un podio, dopotutto. La Pole Position è certamente il suo biglietto da visita, il suo punto forte, ma il contatto con la monoposto di Pérez (di cui Charles è incolpevole) non deve, però, distogliere l’attenzione dallo stacco frizione non ottimale al via, il secondo consecutivo. La condotta di gara tenuta nel primo stint è degna di nota, specie se costruita con ala danneggiata, ma l’entusiasmo va poi diradandosi quando, dopo la ripartenza, la SF-23 dimostra ancora una volta di essere sensibile al cambio di mescola. NB: La Power Unit Ferrari esce indenne dal Foro Sol di Città del Messico.

 

Carlos Sainz, voto 6

Una gara di gestione, giocata più in difesa che in attacco. In qualifica si piazza alle spalle del compagno di squadra per questione di centesimi ma, allo spegnimento dei semafori, anche il suo stacco frizione non è certamente ottimale, dal momento che Verstappen riesce ad infilarlo in sole poche centinaia di metri. Si difende dagli attacchi di Russell che montava una mescola più morbida e poi taglia il traguardo ai piedi del podio, in quarta posizione, che vale il sorpasso su Alonso in Classifica Piloti. 

 

Lando Norris, voto 8

Il pasticcio combinato in Q1 non lo scoraggia affatto, anzi, lo motiva ancor di più per una prestazione di rimonta che gli vale il premio di «Driver of the Day» (Pilota del giorno). Scattato dal fondo della griglia, macina chilometri e posizioni e risale fino a centro gruppo quando, dopo la ripartenza, inanella tre sorpassi al cardiopalma su Albon, Ricciardo e Russell. Se solo fosse scattato qualche posizione più avanti…

 

George Russell, voto 5.5

Un weekend incolore. La Mercedes gli complica senz’altro la gara con una sosta anticipata che lo immette poi nel traffico. Invece, i problemi di surriscaldamento alla Power Unit e all’impianto frenante gli mozzano definitivamente le mani: non riesce l’attacco su Sainz, nonostante la mescola di vantaggio, e non riesce la difesa su Norris, a parità di mescola. La speranza è di rivederlo  invischiato per la lotta al podio già in Brasile.

 

Daniel Ricciardo (voto 7.5) e AlpahaTauri (voto 7)

Ha del clamoroso il fine settimana dell’australiano. Se, infatti, Lando Norris è stato votato come il miglior pilota in gara, Daniel Ricciardo è assolutamente da votare come il miglior pilota del weekend, considerati i suoi trascorsi fisici e le carenze tecniche di una vettura come l’AT04. Il tasso del miele (dal suo soprannome, «The Honey Badger») ottiene una seconda fila in qualifica che viene poi tramutata in un settimo posto in gara, e che vale la bellezza di sei punti totali e anche l’ottavo posto nel campionato Costruttori: l’Alphatauri, infatti, mangia in un sol boccone l’Alfa Romeo e la Haas, lasciando momentaneamente le retrovie della classifica. Quanto a Yuki Tsunoda, le sensazioni sono tutt’altro che positive: il giapponese rovina la sua gara con un sorpasso fin troppo avventato su Oscar Piastri e conclude fuori dai punti.

 

Oscar Piastri, voto 5.5

E’ artefice di una condotta di gara non entusiasmante. Relegato a centro gruppo sia in qualifica che in gara, lo attende la prova del weekend Sprint in Brasile, dove avrà modo di dimostrare tutte le sue doti velocistiche. Le aspettative su di lui sono alte, sì, ma è bene che cresca senza troppe pressioni.

 

Sergio Pérez, voto 3

La sua prova si conclude in approccio di curva 1 quando, memore della gran partenza di Verstappen nella stagione 2021, tenta di emularlo a tutti i costi davanti al suo pubblico di casa, pur non possedendone i mezzi. Le immagini ritraenti la sua disperazione all’interno del box di casa Red Bull son proprio una fitta al cuore, ma l’impressione generale che ne viene fuori è ormai questa: il messicano sembra avere le ore contate all’interno del team taurino.

 

Scuderia Williams-Mercedes, voto 6.5

Il connubio fra Alexander Albon e la Williams continua a funzionare senza alcun tipo di intoppo: si tratta dell’ottavo piazzamento a punti da parte del thailandese, un risultato che permette al team di Groove di consolidare al meglio la settima posizione in Classifica Costruttori. Quanto a Logan Sargeant, lo statunitense è vittima di un ritiro per dei problemi alla pompa della benzina. Risulta classificato per il solo fatto di aver coperto il 90% della distanza di gara, seppur senza manovre degne di nota.

 

Scuderia Alpine-Renault, voto 5.5

Una Alpine, quella di Esteban Ocon, che fatica e non poco nel sopravanzare la Haas di Nico Hulkenberg, è soltanto specchio di una deludente gestione tecnica da parte della casa automobilistica francese. Il team di Enstone, infatti, pare confinato in una sorta di «terra di mezzo»: non cola a picco nonostante gli scarsi risultati,  ma neanche riesce ad emergere per le stesse ragioni. E’ il tripudio della mediocrità, a cui si può mettere fine soltanto col duro lavoro.

 

Scuderia Aston Martin-Mercedes, voto 4

Un doppio ritiro non può che essere un’insufficienza grave. Soprattutto se il tuo pilota di punta, Fernando Alonso, ottiene il suo secondo ritiro consecutivo e perde in questo modo la quarta posizione nella Classifica Piloti. Il canadese Lance Stroll copre, sì, il 90% della distanza di gara ma, una collisione con Bottas a pochi giri dal termine induce anch’egli al ritiro. Nonostante l’avvio di stagione a dir poco scoppiettante, bisogna proprio ammettere che il team di Silverstone è forse una delle più grandi delusioni di questa stagione di Formula Uno.

 

Scuderia Haas-Ferrari, voto 4.5

Il sospetto cedimento della posteriore sinistra potrebbe aver causato l’impatto di Kevin Magnussen contro le barriere, uscito comunque illeso dalla sua monoposto. Un violento botto, quello del danese, che non ha facilitato in alcuno modo la condotta di gara del team statunitense, dal momento che la prova di Nico Hulkenberg è risultata parimenti scialba, inconcludente. Con questi risultati, la Haas scivola all’ultimo posto nella Classifica Costruttori. E direi anche meritatamente.

 

Scuderia Alfa Romeo-Ferrari, voto 5

L’accesso in Q3 da parte del duo alfista aveva fatto presagire ad una gara all’insegna del protagonismo. Invece, il passo del gambero ha avuto la meglio ancora una volta: le due vetture concludono fuori dai punti, in quattordicesima e quindicesima posizione. La squadra di Hinwil è, al momento, in nona posizione nel campionato Costruttori, a pari punti con l’Alphatauri, in ottava piazza, e con quattro punti di vantaggio sulla Haas, in ultima posizione. La lotta è più serrata che mai.

 

 

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