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GRAN PREMIO USA 2023: LE PAGELLE

DI LUIGI MARCHESE

La Formula Uno fa tappa ad Austin (Texas, Stati Uniti) per il diciottesimo appuntamento della stagione 2023, in un Gran Premio ricco di tatticismi e colpi di scena. Il tre volte campione del Mondo, Max Verstappen, ottiene con un po’ di fatica la vittoria n° 50 in carriera, precedendo al traguardo l’antico rivale, Lewis Hamilton, che, a causa di una irregolarità sulla sua vettura, si vede squalificare la grandiosa prestazione fatta registrare nel corso della gara. Salgono sul podio Lando Norris e Carlos Sainz, rispettivamente in terza  e quarta posizione alla bandiera a scacchi, ma che scalano di una posizione in avanti grazie alla penalità di Hamilton. Un disastro, invece, la gara di Charles Leclerc: la folle scelta strategica da parte di Ferrari distrugge la sua corsa (partiva dalla Pole Position), poi la squalifica per la medesima irregolarità riscontrata sulla vettura di Hamilton. Male Aston Martin, a punti con il solo Lance Stroll. Di seguito, tutte le pagelle Gran Premio degli Stati Uniti d’America:7

 

Max Verstappen, voto 8.5

L’aggressivissima partenza ai danni di Charles Leclerc nella gara Sprint del sabato texano, connessa anche al ritmo straripante dimostrato nel corso di quei soli diciannove giri, avevano fatto pensare ad un altro weekend di dominio assoluto per il tre volte Campione del Mondo, ma così non è stato. Il talento olandese, infatti, ottiene, sì, la vittoria di tappa in terra statunitense (primo pilota a vincere ad Austin senza partire dalla prima fila), raggiungendo il traguardo delle 50 vittorie in carriera in Formula Uno, ma fatica e non poco nel corso dell’intero evento. Artefice, comunque, di un paio di sorpassi al cardiopalma, a soli ventisei anni sta conquistando il mondo intero, nell’attesa di un degno rivale con cui battagliare.

 

Lando Norris, voto 7.5

Allo stacco frizione è il più lesto e dopo la prima curva è al comando della gara, accarezzando anche il sogno della prima vittoria in carriera. Tiene botta nel primo stint di gara ma, man mano che i litri di carburante diminuiscono e l’usura delle gomme aumenta, la sua vettura perde un po’ di prestazione e non può nulla contro Verstappen ed Hamilton. Taglia il traguardo al terzo posto in classifica, che diventa poi secondo posto con la squalifica del pilota Mercedes per una irregolarità al fondo della sua vettura. Grazie al podio di Norris (si tratta del quarto podio consecutivo in quattro gare), la scuderia Mclaren-Mercedes riesce nel sorpasso su Aston Martin nei Costruttori: al momento è in quarta posizione, ad ottanta punti di distacco dalla scuderia Ferrari. Occhio…

 

Carlos Sainz, voto 6.5

Non bisogna certamente sottovalutare il weekend dello spagnolo, salito sul podio per mezzo della squalifica di Hamilton. Si difende con le unghie e con i denti nel corso della Sprint Race, nonostante la mescola di vantaggio (che poi diventa di svantaggio per l’eccessiva usura). La sua condotta di gara è sempre regolare, pulita, tale da permettergli di ottenere un buon risultato ai fini della classifica Costruttori: con il podio, infatti, e la squalifica di Hamilton, la scuderia Ferrari accorcia di 5 punti il suo distacco dalla scuderia Mercedes.

 

Sergio Pérez, voto 5.5

Un timido segnale di ripresa da parte del messicano, che agguanta un piazzamento ai piedi del podio anche grazie alle irregolarità altrui. E nella classifica Piloti, adesso, Hamilton resta confinato alla terza posizione con ben trentanove lunghezze da colmare. Sappiamo per certo che l’inglese ce la metterà tutta per ottenere il titolo, seppur senza valore alcuno, di vice campione del Mondo, e speriamo pure che il buon Peréz possa rendersi partecipe di un finale di stagione migliore rispetto a quanto fatto fino ad ora.

 

George Russell, voto 5.5

Un weekend di sofferenza per l’inglese, tra problemi di consumo carburante e surriscaldamento del motore. Un weekend in cui Russell sconta anche una doppia penalità, una per impeding su Charles Leclerc nel Q1 e un’altra per un sorpasso irregolare ai danni di Oscar Piastri nel corso della Sprint Race. L’inglese attende il Messico per confermare la bontà dei progressi tecnici fatti dal team Mercedes. E per rifarsi, chiaramente.

 

Charles Leclerc, voto 5.5 (alla prestazione) e 4 (alla squadra)

Un weekend da estinguere, sopprimere, diradicare. L’avventura texana del monegasco comincia, sì, nel migliore dei modi al venerdì di Qualifica, quando, con una prestazione assai convincente, conquista un’importantissima Pole Position su un tracciato poco amico della rossa. Tuttavia, le prime avvisaglie di un possibile disastro sportivo, se non certo, si hanno quando la vettura n° 16 fatica a tenere il passo del tandem di testa Verstappen-Hamilton, e nel contenere soprattutto il ritorno di fiamma di Lando Norris in quarta posizione. Poi, la domenica, ecco il disastro: la partenza sbagliata, la faticosa gestione delle gomme, i sorpassi subiti, la folle strategia ad una sosta su una pista probante per gli pneumatici, la squalifica per l’irregolarità al pattino del fondo. Una sequela di disgrazie che continuano a ripetersi gara dopo gara e che fanno malissimo al morale e alla carriera del monegasco.

 

Lewis Hamilton, voto 8.5 (alla prestazione) e 4.5 (alla squadra)

Per me il migliore, se consideriamo soprattutto la sola prestazione in gara. Una vera e propria spina nel fianco per Verstappen, Norris e Leclerc (nel primo stint di gara), tanto da illudere Mercedes nel colpaccio finale: infatti, soltanto le indecisioni strategiche da parte del team di Brackley compromettono le sue possibilità di vittoria. La prestazione mostrata in pista, dunque, è da un 8.5 pieno, al pari di Re Max, ma, se guardiamo al lato regolamentare, la squalifica per irregolarità del pattino del fondo abbassa di parecchio la votazione finale. La scuderia Mercedes non può più commettere degli errori: c’è un secondo posto nel Costruttori da portare a casa.

 

Oscar Piastri, voto 5

E’ artefice del suo destino quando, dopo una splendida partenza in cui recupera ben quattro posizioni, colpisce l’incolpevole Ocon nel corso del primo giro, causando il ritiro suo e del francese. Nel complesso, un weekend sottotono per l’australiano, sempre lontano dalle posizioni che contano. Avrà modo di rifarsi nei prossimi appuntamenti.

 

Scuderia Alpine-Renault, voto 5.5

Neanche il recente investimento da parte di atleti professionisti e icone dello sport mondiale (Mcllory, Mahomes, Alexander-Arnold, Mata, Kelce e Joshua) riesce a disincagliare la squadra francese, l’Alpine-Renault, dal turbine di mediocrità e inconcludenza in cui s’è cacciata sin da inizio stagione. A tener alto l’orgoglio della compagine transalpina è sicuramente Pierre Gasly, autore di un doppio piazzamento a punti mentre il compagno di squadra, Esteban Ocon, è costretto al ritiro per danni da incidente.

 

Scuderia Aston Martin-Mercedes, voto 5

L’evidente involuzione tecnica del team capitanato da Mike Krack, abbinata al formato del weekend Sprint che, come ben sappiamo, impone il regime di «parc fermé» prima di subito, cioè dopo l’unica (e perciò determinante) sessione di prove libere, confezionano la cocente eliminazione in Q1 del duo Aston Martin-Mercedes. La compagine di Silverstone, dunque, decide di optare per una gara di rimonta alla domenica (anche alla luce del deludente risultato nella gara del sabato), apportando cambiamenti significativi al set-up di entrambe le monoposto e costringendosi ad una partenza dalla pit-lane: e la verdona britannica, infatti, torna decisamente a vita nel corso del Gran Premio tradizionale, sennonché un problema al fondo della vettura di Fernando Alonso induce l’asturiano al ritiro. Buona, invece, la prova del canadese Lance Stroll, che ottiene un settimo posto anche grazie alla squalifica di Hamilton e Leclerc.

 

Scuderia AlphaTauri-Honda RBPT, voto 5.5

L’attesissimo ritorno in macchina di Daniel Ricciardo non coincide, purtroppo, con una sua buona prestazione in gara lunga, per larga parte rovinata da una scelta strategica non certamente adeguata. Ciò nonostante, la squadra italiana riesce bene nel suo intento: star davanti, almeno con Yuki Tsunoda, alle due Haas-Ferrari di Hulkenberg e Magnussen, antagonisti diretti per il piazzamento finale nella classifica Costruttori. Infatti, con l’ottavo posto guadagnato dal pilota giapponese, il team di Faenza riduce a due sole lunghezze il distacco dalla compagine statunitense, a sei lunghezze il distacco dalla compagine italo-svizzera dell’Alfa Romeo-Ferrari.

 

Scuderia Williams-Mercedes, voto 6.5

Lo statunitense Logan Sargeant conquista, nel Gran Premio di casa, il suo primo punto in Formula Uno. Complice anche la squalifica di Hamilton e Leclerc, il nativo di Fort Lauderdale si piazza in decima posizione nella gara lunga della domenica, alle spalle del compagno di squadra Alexander Albon, ormai garanzia di punti e di buone prestazioni. Altri tre punti ottenuti dal team Williams-Mercedes, che in questo modo allunga sui diretti inseguitori dell’Alfa Romeo-Ferrari, rinsaldando la settima posizione nel Costruttori. Una realtà, quella del team di Groove, che, seppur lentamente, continua a crescere.

 

Scuderia Alfa Romeo-Ferrari, voto 5

Una prova incolore da parte del duo alfista. Vallteri Bottas e  Zhou Guanyu finiscono nel panino Haas-Ferrari per ben due volte, concludendo fuori dai punti sia nella gara Sprint che in quella tradizionale. L’importante modifica al marciapiede del fondo, utile nell’azzardare degli assetti aerodinamici più congrui alle alte velocità di percorrenza in curva, ha sbattuto contro le discutibili scelte strategiche adottate in gara.

 

Scuderia Haas-Ferrari, voto 5

Ci si attendeva un deciso cambio di passo dal team di Gunther Steiner che, ancora una volta, tarda ad arrivare. Il corposo pacchetto di aggiornamento fatto debuttare ad Austin, con tanto di pance a scivolo in stile Red Bull e nuovo fondo e cofano motore, non ha certamente portato i risultati sperati. Relegati ai bassifondi della classifica, il Team Principal ha dichiarato a fine gara: «Abbiamo ancora molto lavoro da fare e non siamo molto contenti di quello che abbiamo visto in pista. Con alcune cose siamo andati nella direzione sbagliata. […]».

 

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