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GRAN PREMIO USA 2023: PREVIEW

DI LAURA PIRAS

La Formula 1 si sta avvicinando con grande velocità alla fine del mondiale 2023 di F1.

Questo fine settimana si disputerà il quintultimo gran premio dell'anno, il GP di Stati Uniti, sul circuito del Cota, ad Austin nel Texas. 

I titoli iridati sono stati già assegnati ma la lotta nelle retrovie è ancora abbastanza serrata. 

In casa Red Bull bisognerà solo aspettare di analizzare l'andamento della stagione di Sergio Perez che dovrà difendere con le unghie e con i denti la seconda posizione del Mondiale Piloti. 

 

E fra Mercedes e Ferrari, cosa succederà? 

 

Attualmente a livello di prestazione la Mercedes sembrerebbe più veloce e consistente, della Rossa di Maranello, ma è  carente dal punto di vista della gestione dei piloti (aspetto assolutamente risolvibile), mentre Ferrari dovrebbe migliorare ritmo di gara e gestione gomma (due belle gatte da pelare). Fra la casa di Brackley e la Scuderia Ferrari ci sono 28 punti di differenza: ogni dinamica sarà fondamentale per arpionare il ruolo di vice campione del mondo. 

 

In casa Alpha Tauri questo fine settimana si avrà il ritorno di Daniel Ricciardo, che riprenderà il voltane della sua AT05, sapientemente guidata al suo posto da un Liam Lawson forte e solido. 

 

 

Il Made in Usa ha la sua impronta nel paddock: è rappresentato dal team Haas, che al COTA porterà una nuova livrea, e da Logan Sargeant, pilota di casa Williams, gestita da un fondo privato di investimenti che ha sede proprio nel paese con la bandiera stelle e strisce. 

 

CURIOSITA': Quello di questo fine settimana sarà il settantacinquesimo Gran Premio che si disputa negli Stati Uniti. Sono in totale undici le località degli USA in cui si sono corse gare valide per la massima competizione automobilistica: quella con più Gran Premi è Watkins Glen (20), seguita da Indianapolis (19).

 

CIRCUIT OF THE AMERICAS (C.O.T.A.): CARATTERISTICHE E UN BRICIOLO DI STORIA

 

Il Circuito delle Americhe, situato vicino ad Austin in Texas, è stato ideato da Hermann Tilke con il tentativo di riportare la Formula 1 negli Stati Uniti. Ciò avvenne nel 2012 quando il GP di Stati Uniti tornò sul calendario dopo 6 anni dall'ultima apparizione. (sul circuito di Indianapolis).

 

Il C.O.T.A., lungo 5.515 metri e costituito da 20 curve, riporta delle similitudini che ci riportano ad altri circuiti, ad esempio le curve in successione del primo settore che sembrano ispirarsi alla Esse di Suzuka o allo Snake di Silverstone.

 

Attenzione alla qualifica che è determinante per cercare di partire sul lato pulito del circuito. 

Una caratteristica particolare della pista sono i cambi di pendenza, come il tratto iniziale del settore 1 che possiede una curva cieca, che donano al circuito fascino. Su questo tracciato è possibile superare e si gira in senso antiorario. 

 

DRS

Sono due le zone DRS.

 

-la prima: rettilineo principale, tra curva 20 e la 1;

-la seconda: piccolo rettilineo tra curva 11 e la 12

 

I detection point sono posti poco prima delle curve 11 e 19.

ANTEPRIMA PIRELLI

 

  • C2 P Zero White Hard,
  • C3 P Zero Yellow Medium 
  • C4 P Zero Red Soft.

Per la prima volta al COTA avremo il format Sprint, quindi l'unica prova libera del fine settimana sarà determinante per i team per assicurarsi che sia tutto ok con i set-up. Alcune curve del Circuit of the Americas, progettato da Hermann Tilke, sono ispirate a più note curve di altri storici tracciati. Le curve dalla 3 alla 6 infatti ricordano le Maggotts e Becketts di Silverstone, le curve dalla 12 alla 15 si ispirano a una sezione dell’Hockenheimring e il tratto dalla 16 alla 18 alla nota curva 8 dell’Istanbul Park.

 

F1 ACADEMY: Ad Austin sarà presente, per la prima volta insieme alla sorella maggiore, anche la F1 Academy, in pista per il suo ultimo appuntamento stagionale. La serie al femminile gommata Pirelli disputerà sulla pista texana tre gare e incoronerà la sua prima campionessa. In testa alla classifica, al momento, c’è Marta García (Prema Racing) con 235 punti, seguita da Lena Buhler (ART Grand Prix) a quota 187 punti e da Hamda Al Qubaisi (MP Motorsport) con 179 punti.

 

Per questa tipologia di tracciato le vetture dovranno disporre di un assetto da medio alto carico aerodinamico e in virtù del layout e di come sono strutturate le curve sarà importantissimo poter contare su una buona trazione. Nonostante sia stato ristrutturato il circuito rimane piuttosto sconnesso, quindi occhio al grip e al possibile degrado. Ultima postilla sulle gomme è che saranno predominanti le forze laterali. 

 

Gran Premio Usa 2000
Gran Premio Usa 2000

Albo d’Oro GP USA

 

1959 – Sebring: Bruce McLaren (Cooper)

1960 – Riverside: Stirling Moss (Lotus)

1961 – Watkins Glen: Innes Ireland (Lotus)

1962 – Watkins Glen: Jim Clark (Lotus)

1963 – Watkins Glen: Graham Hill (BRM)

1964 – Watkins Glen: Graham Hill (BRM)

1965 – Watkins Glen: Graham Hill (BRM)

1966 – Watkins Glen: Jim Clark (Lotus)

1967 – Watkins Glen: Jim Clark (Lotus)

1968 – Watkins Glen: Jackie Stewart (Matra)

1969 – Watkins Glen: Jochen Rindt (Lotus)

1970 – Watkins Glen: Emerson Fittipaldi (Lotus)

1971 – Watkins Glen: François Cevert (Tyrrell)

1972 – Watkins Glen: Jackie Stewart (Tyrrell

1973 – Watkins Glen: Ronnie Peterson (Lotus)

1974 – Watkins Glen: Carlos Reutemann (Brabham)

1975 – Watkins Glen: Niki Lauda (Ferrari)

1976 – Watkins Glen: James Hunt (McLaren)

1977 – Watkins Glen: James Hunt (McLaren)

1978 – Watkins Glen: Carlos Reutemann (Ferrari)

1979 – Watkins Glen: Gilles Villeneuve (Ferrari)

1980 – Watkins Glen: Alan Jones (Williams)

1989 – Phoenix: Alain Prost (McLaren)

1990 – Phoenix: Ayrton Senna (McLaren)

1991 – Phoenix: Ayrton Senna (McLaren)

2000 – Indianapolis: Michael Schumacher (Ferrari)

2001 – Indianapolis: Mika Häkkinen (McLaren)

2002 – Indianapolis: Rubens Barrichello (Ferrari)

2003 – Indianapolis: Michael Schumacher (Ferrari)

2004 – Indianapolis: Michael Schumacher (Ferrari)

2005 – Indianapolis: Michael Schumacher (Ferrari)

2006 – Indianapolis: Michael Schumacher (Ferrari)

2007 – Indianapolis: Lewis Hamilton (McLaren)

2012 – Austin: Lewis Hamilton (McLaren)

2013 – Austin: Sebastian Vettel (Red Bull)

2014 – Austin: Lewis Hamilton (Mercedes)

2015 – Austin: Lewis Hamilton (Mercedes)

2016 – Austin: Lewis Hamilton (Mercedes)

2017 – Austin: Lewis Hamilton (Mercedes)

2018 – Austin: Kimi Raikkonen (Ferrari)

2019 – Austin: Valtteri Bottas (Mercedes)

2021 – Austin: Max Verstappen (Red Bull)

2022 – Austin: Max Verstappen (Red Bull)

 

Albo d’Oro GP USA Ovest

 

1976 – Long Beach: Clay Regazzoni (Ferrari)

1977 – Long Beach: Mario Andretti (Lotus)

1978 – Long Beach: Carlos Reutemann (Ferrari)

1979 – Long Beach: Gilles Villeneuve (Ferrari)

1980 – Long Beach: Nelson Piquet (Brabham)

1981 – Long Beach: Alan Jones (Williams)

1982 – Long Beach: Niki Lauda (McLaren)

1983 – Long Beach: John Watson (McLaren)

 

Albo d’Oro GP USA Est

1982 – Detroit: John Watson (McLaren)

1983 – Detroit: Michele Alboreto (Tyrrell)

1984 – Detroit: Nelson Piquet (Brabham)

1985 – Detroit: Keke Rosberg (Williams)

1986 – Detroit: Ayrton Senna (Lotus)

1987 – Detroit: Ayrton Senna (Lotus)

1988 – Detroit: Ayrton Senna (McLaren)

 

Albo d’Oro GP Ceasar Palace

1981 – Las Vegas: Alan Jones (Williams)

1982 – Las Vegas: Michele Alboreto (Tyrrell)

 

Albo d’Oro GP Dallas

1984 – Dallas: Keke Rosberg (Williams)

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