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FERRARI: SF23 IN PENSIONE E OCCHIO AL 2024

DI LAURA PIRAS

Questo fine settimana la F1 è approdata negli USA, siamo precisamente ad Austin, in Texas, nel fantastico circuito del Cota.

Mancano ancora alcune gare per terminare il mondiale ma secondo quanto comunicato da motosport.com la Scuderia Ferrari ha preso la decisione di mandare in pensione la SF23 e non dedicarsi più allo sviluppo della stessa.

 

Strutture e uomini sono tutti impegnati per il progetto 676 del 2024, e in queste ultime tappe del mondiale vedremo solo aggiustamenti riguardo l'assetto della monoposto, volti per massimizzare il pacchetto. 

 

Tutto per non lasciare totalmente sguarniti i due alfieri Charles Leclerc e Carlos Sainz, determinati a fare bene e a conquistare il secondo posto in classifica.

 

Per fare questo comunque dovranno affrontare il COTA al massimo della forma, anche perchè il tracciato texano è abbastanza impegnativo a causa di un asfalto abbastanza sconnesso. Quindi attenzione alle altezze da terra e agli assetti presi in considerazione. Alzare troppo la macchina causerebbe un perdita di carico aerodinamico, abbassarla invece potrebbe far scaturire parecchi problemi al fondo con danni come conseguenze. 

Unico "update", che avremo, sarà legato alla vettura di Sainz, sulla quale dovranno essere sostituiti l'impianto di alimentazione e il serbatoio per via del problema tecnico avvenuto in Qatar.

 

Ferrari, nel campionato costruttori, a mio avviso, non dovrà solo concentrarsi su Mercedes, che ad Austin porterà un nuovo fondo, ma dovrà anche guardarsi alle spalle, visto la cavalcata energica e briosa di Mclaren nelle ultime gare.

 

Come in Qatar, anche negli USA, riavremo, per l'ennesima volta, il format Sprint. 

 

Chi crede che la Rossa di Maranello stia andando nella giusta direzione in questa fase del mondiale è proprio il TP Vasseur che ha spiegato come la vittoria, ottenuta a Singapore, sia stata la chiave di volta di questa stagione.

 

"È stata importante in termini di punti, ma credo che la cosa più importante per noi sia avere una spinta in più, avere la conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Ha aumentato la fiducia dei piloti, della squadra, della fabbrica".

È sicuramente su questo che si costruisce per il futuro, e credo che abbiamo fatto un buon passo avanti in questa direzione"

 

Ma facciamo un passo indietro: la SF-23 è a tutti gli effetti un'evoluzione della F1-75 e condivide con l'ultima anche tutte le criticità, fra cui l'alto degrado degli pneumatici.

Per cercare di migliorare la situazione, in occasione del Gran Premio di Spagna, la vettura ha cominciato un percorso di metamorfosi, avvicinandosi sempre di più al concept Red Bull, soprattutto nelle pance che ora favoriscono l'effetto downwash. 

 

Nonostante questo grandissimo cambiamento, la vettura è rimasta plafonata nei circuiti con curve veloci, mentre è sembrata più in forma nei tracciati stop and go, come Austria e Canada. 

 

Un altro tassello è stato aggiunto al Gran Premio d'Olanda: se da una parte la performance della vettura è risultata debole ed opaca (forse una delle prestazioni peggiori dell'anno), dall'altra la squadra ha provato varie soluzioni nelle prove libere, che sono state introdotte, ufficialmente, nei successivi appuntamenti. 

Tutto questo ha portato Sainz prima a conquistare il podio a Monza (e siglare la pole position) e poi vincere a Singapore. 

 

A differenza dell'inizio del mondiale la Ferrari ha cominciato a plasmare attorno a sè un ambiente nuovo, forse dal clima più disteso e collaborativo.

Certamente la strada è ancora lunga per salire al vertice, il lavoro da fare sarà tantissimo, questo lo sanno tutti. La prova del 9 del "nuovo team" sarà proprio il prossimo anno: nel 2024 si vedrà sempre di più l'impronta di Vasseur e potremo valutare meglio il modus operandi di Cardile che ora non ha più l'ombra, abbastanza scomoda, di Binotto su di sè. 

Nota positiva di questa squadra è da riscontrare in un nuovo modo di vedere le cose, iniziando da un impegno costante nel combattere tutti i problemi che hanno caratterizzato la SF-23. Questo tipo di atteggiamento denota una grinta nuova e un nuovo approccio alle criticità. 

 

Questa volta è Carlos Sainz a spiegarci come hanno lavorato per far sì che la squadra assumesse nuovo spirito e gestione delle attività in pista. 

Per quanto riguarda l'atavico problema del degrado delle gomme ha sottolineato che il lavoro non è per niente terminato e che continua, anche ora, ad essere un punto focale del percorso mondiale del 2023, anche in vista di ciò che succederà il prossimo anno: 

"Abbiamo lavorato molto per gestire al meglio le gomme, sia come piloti che come strumenti che come lavoro sulla macchina. È un lavoro continuo che stiamo facendo dall'inizio della stagione".

I due piloti Ferrari hanno dovuto sgobbare più del previsto per costruire set-up sempre più efficienti e per adattare il loro stile di guida alla vettura del 2023. 

"In questa stagione ho sempre scelto alcuni venerdì per provare delle cose nuove, diverse sulla macchina, specie dal punto di vista meccanico per renderla più guidabile e adatta a me. A volte questo lavoro paga nello stesso weekend in cui lo fai, altre no ma sicuramente paga nel lungo periodo"- ha commentato sempre Carlos. 

Non solo Sainz ha analizzato la squadra e i processi lavorativi della stessa, ma anche Leclerc ha provato a dare una sua linea di pensiero in tal senso, concentrandosi sulla fiducia che ripone in Vasseur. Il pilota monegasco ha elogiato l'operato di Vasseur e il suo metodo, descrivendolo come una persona che riesce a bilanciare con razionalità e freddezza, la passione e il calore della squadra:

 

"Fred è molto 'piatto' come emozioni, il che è molto positivo per il suo ruolo. La Ferrari è un team italiano, dove ci sono molte emozioni e molta passione. Questo è bilanciato da Fred e credo che sia buono per valutare le cose al meglio, nel bene e nel male".

 

Questo approccio più lucido può essere un ingrediente determinante per delineare un percorso decisamente più razionale e solido di tutto il team. Anche Charles, che in America raggiungerà quota 100 gran premi disputati in Ferrari, è ben consapevole dei problemi che affliggono la monoposto:

 

"La macchina manca di consistenza. Va settata più sul sottosterzo, il che mi rende difficile usarla al massimo e generare lap time. Ho provato ad adattarmi ed in alcuni casi ha anche funzionato, come in Giappone, ma non saprei dire per il resto della stagione. I problemi della macchina sono li, solo rifacendo la macchina da zero si possono eliminare. Questo è il target per il 2024".

Il futuro è incerto, le carte non sono state ancora scoperte. In Ferrari c'è un clima più disteso e collaborativo, c'è voglia di rivalsa, c'è desiderio di lavorare bene con tranquillità e senso di continuità.

Gli avversari saranno spietati e la lotta feroce e serrata, la squadra di Maranello dovrà farsi trovare pronta e in forma per sostenere tutte le prove che nasceranno nella prossima stagione. 

Ci saranno 24 gare e 10 sprint da sostenere, sarà un campionato lunghissimo che metterà a dura prova tutti, bisognerà approfittare di ogni passo falso altrui per emergere e provare a dare la zampata alla cima della massima serie motoristica. 

Il futuro ci attende. 

 

 

 

 

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