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PIRELLI: RINNOVO CONTRATTUALE IN F1 SINO AL 2027

DI LAURA PIRAS

La Formula 1, nella giornata di ieri, ha comunicato che la Pirelli resterà l'unico fornitore di pneumatici per il Campionato Mondiale e Global Tyre Partner fino al 2027, con un'opzione di estensione per un ulteriore anno.

Il produttore italiano ha assunto il ruolo chiave di fornitore unico nel 2011 e al termine dell'ultimo accordo (inclusa una possibile proroga) sarà in F1 da 18 stagioni.

 

Nel corso di queste stagioni Pirelli ha risposto ad una serie di cambiamenti regolamentari sia tecnici che sportivi, tra cui la richiesta di fornire pneumatici da 13 pollici ad alto degrado per il 2011, pneumatici più larghi nel 2017 e l’introduzione dell’attuale gomma da 18 pollici per il 2022.

 

Impegno premiato dalla Formula 1 che in una nota ha dichiarato: "In tutto questo tempo Pirelli si è sempre impegnata positivamente con piloti, team, FIA e Formula 1 per fornire pneumatici che consentano gare eccellenti, analizzando dati e raccogliendo feedback per migliorare continuamente il prodotto anno dopo anno".

 

Pirelli ha posto una forte attenzione alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni di pneumatici sostenibili, anche per allinearsi con F1 rispetto agli obiettivi di sostenibilità fissati verso il futuro, fra i quali spicca essere Net Zero Carbon entro il 2030.

iDal 2024, tutti gli pneumatici utilizzati negli eventi di F1 saranno certificati FSC (Forest Stewardship Counl).

 

Ciò significa che l’FSC ha confermato che le piantagioni dei componenti forestali degli pneumatici sono gestite in modo da preservare la diversità biologica e apportare benefici alla vita delle comunità e dei lavoratori locali, garantendo al tempo stesso la sostenibilità economica.

 

 

DICHIARAZIONI PIRELLI E FORMULA 1

 

"Dal ritorno in questo sport nel 2011, Pirelli è stato un partner inestimabile, supportando la Formula 1 attraverso nuove generazioni di tecnologie e regolamenti tecnici e fornendo pneumatici per consentire gare fantastiche per i nostri fan.

L’impegno dell’azienda per la qualità, l’innovazione e la profonda conoscenza del nostro sport saranno vitali nei prossimi anni mentre ci avviciniamo alle nuove normative nel 2026 e il lavoro su cui Pirelli si concentra in relazione alla sostenibilità, dimostrato dalla certificazione FSC, ci garantirà continuare a lavorare insieme verso il nostro obiettivo condiviso Net Zero 2030. Vorrei anche elogiare Bridgestone per la sua straordinaria proposta e il suo impegno durante tutto il processo. Hanno un’orgogliosa eredità nel nostro sport e vorrei ringraziarli per il loro impegno altamente professionale e appassionato con noi”.

 

Presidente e Amministratore Delegato della Formula 1 Stefano Domenicali.

 

“Siamo lieti di estendere la nostra presenza nella Formula 1 e negli altri campionati correlati. Pirelli era presente quando nacque la Formula 1 nel 1950 e, con questo ultimo rinnovamento, l'azienda sarà ora protagonista di quasi due decenni dell'era moderna della Formula 1.

“Grazie all’impulso di Liberty Media e al supporto della FIA, lo sport sta vivendo uno straordinario periodo di crescita sia in termini di pubblico che di espansione globale, aumentando il suo seguito anche tra le generazioni più giovani.

“Innovazione e tecnologia sono racchiuse nel DNA di Pirelli e la Formula 1 costituisce il laboratorio a cielo aperto per eccellenza non solo per provare e testare nuove soluzioni tecniche, ma anche per accelerare nuovi processi di ricerca, sviluppo e produzione nella produzione di pneumatici.

Il nostro impegno per la sostenibilità è altrettanto forte, come dimostra la certificazione FSC che sarà introdotta sui nostri pneumatici F1 dal prossimo anno. Essere in prima linea nell’apice degli sport motoristici almeno fino al 2027 aggiunge un’altra importante dimensione di valore alla nostra azienda”.

 

Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Pirelli

 

“Pirelli opera ai massimi livelli dello sport automobilistico da molti anni e sono sicuro che continuerà a fornire innovazione ed eccellenza sulla scena mondiale. La Formula 1 rappresenta una sfida unica per il fornitore di pneumatici e Pirelli ha dimostrato un grande impegno nella produzione di pneumatici che soddisfino le esigenze estreme di queste incredibili vetture.Vorrei ringraziare Pirelli per il suo continuo supporto allo sport automobilistico non solo in Formula 1, ma in molti altri campionati e categorie ad ogni livello. Il lavoro continuerà nei prossimi anni per compiere ulteriori passi avanti sia in termini di performance che di sostenibilità, e Pirelli ha assunto forti impegni verso entrambi questi obiettivi”.

 

Il presidente della FIA Mohamed Ben Sulayem

 

Il nuovo accordo conferma inoltre che Pirelli fornirà gli pneumatici alla Formula 2 e alla Formula 3. 

 

 

La decisione presa è essenzialmente in linea con gli obiettivi che si è posta la Formula 1 per quanto riguarda la sostenibilità ambientale: in questo ampio programma un grande lavoro per Pirelli sarà, a partire da adesso, quello di progettare pneumatici che non hanno bisogno di termocoperte.

 

Facendo un passo indietro, durante il weekend del gran premio del Belgio ricordo che c'era stata una riunione molto importante della F1 Commission per analizzare al meglio i vari fattori che avrebbero potuto lanciare la F1 verso un mondo senza termocoperte, di lì la decisione presa da Pirelli, e dai team, di prorogare di un anno il battesimo di questo nuovo set di pneumatici.

 

Intanto si era aperto un bando per permettere a qualsiasi azienda (del settore) di presentare la propria candidatura, in modo tale da sapere, prima di tutto, se potesse ricevere l'idoneità per entrare in F1. 

Unico candidato molto insidioso per Pirelli è stato Bridgestone che ha presentato una proposta molto allettante a livello economico. 

 

L'ago della bilancia fra i due colossi è stato essenzialmente il legame già avviato e maturo di Pirelli e la F1, oltre il fatto che l'azienda italiana ha già sedimentato, nel corso del tempo, una conoscenza molto radicata di quello che è la massima serie motoristica. 

Bridgestone avrebbe dovuto riniziare da 0 e avrebbe dovuto in poco tempo, massimo due anni di lavoro, costruire e testare tutte le componenti: il timore era che l'azienda giapponese non ce l'avrebbe fatta. 

Inoltre Pirelli sino adesso ha sempre detto di sì ad ogni richiesta presentata dalla Formula 1 e la sua conferma può dare meno variabili progettuali ai team per il prossimo futuro, soprattutto per via dell'introduzione del nuovo ciclo tecnico che partirà nel 2026. 

 

 

 

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