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GRAN PREMIO QATAR 2023: LE PAGELLE

DI LUGI MARCHESE

 

Nelle sabbie infernali del tracciato di Lusail, Max Verstappen si laurea Campione del Mondo per la terza volta in carriera, nel bel mezzo di un weekend ricco di complicazioni perplessità. Prova di forza della McLaren che ottiene un doppio podio sia nella Sprint Race che nella gara tradizionale, portandosi a undici lunghezze di distanza da un’Aston Martin che non riesce più a performare come ad inizio stagione. Il patatrac Mercedes, invece, grazia la Scuderia Ferrari in uno dei suoi weekend più difficili in stagione. Di seguito, le pagelle del Gran Premio del Qatar 2023:

 

Max Verstappen, voto 10 e lode

La massima votazione possibile è ormai d’ufficio per l’olandese, soprattutto se ci si laurea Campione del Mondo per la terza volta consecutiva in carriera. Cannibale qual è, si accontenta della seconda posizione al sabato, nella Sprint Race, e si aggiudica ufficialmente il titolo iridato (complice anche il ritiro di Pérez), per poi rifarsi con gli interessi nella gara lunga della Domenica. Max Verstappen è il mattatore indiscusso della stagione 2023 di Formula Uno.

 

Oscar Piastri, voto 9

Un weekend da Oscar. Il talento dell’australiano, giro dopo giro, comincia a sbocciare come i ciliegi a primavera: prima ottiene la Pole Position nella sessione di Sprint Shootout, battendo il compagno di squadra Norris e, soprattutto, l’indomito Verstappen, poi trionfa nella Sprint Race da grande protagonista qual sembra destinato ad essere, ottenendo anche un ottimo secondo posto nella gara tradizionale della Domenica. Il ragazzo, ai microfoni della stampa, nonostante la giovane età e i primissimi successi maturati, dimostra una calma serafica ed una capacità critica degna del grande Campione, condita da quel pizzico d’ironia o sarcasmo che mai non guasta. Allacciamo le cinture: il prossimo anno ne vedremo delle belle.

 

Lando Norris, voto 8.5

E nel weekend che ha visto trionfare per la prima volta il compagno di squadra rookie, Norris commette due leggerezze che gli sono costate, almeno, la vittoria di una delle due gare dell’appuntamento qatariota. L’eliminazione (per ben due volte) del tempo sul giro fatto registrare nella tradizionale sessione di Qualifica, valevole per la gara lunga della Domenica, lo confina ad un avvio dalla decima piazzola in griglia di partenza; mentre, l’errore di guida rimediato all’ultimo tentativo disponibile nella Sprint Shootout, valevole invece per la gara corta del Sabato, gli preclude la possibilità di scattare dalla prima posizione in griglia di partenza. Ciò nonostante, l’inglese si rende protagonista di due ottime prestazioni in gara, inanellando giri veloci e sorpassi a profusione. A mancargli, dunque, è la vittoria, che di questo passo, e con questa McLaren, non tarderà certamente ad arrivare.

 

George Russell, voto 8

La condotta di gara di George Russell è stata a dir poco favolosa. Sebbene il contatto al via col compagno di squadra l’abbia relegato ad una ripartenza dal fondo della griglia, dietro regime di Safety Car, il ritmo infernale poi imposto dall’inglese è stato tale da garantirgli un ritorno a spron battuto nelle vette della classifica, con l’ottenimento di un quarto posto che, da un lato, limita i possibili danni, ma, dall’altro, rammarica e non poco il team Mercedes per l’occasione malamente sprecata. La battaglia nel Costruttori con Ferrari non è affatto chiusa.

 

Lewis Hamilton, voto 5

Che rammarico! L’inglese, scattato dalla terza posizione in griglia, montava un set di gomme rosse nuove che gli ha garantito un extra grip in partenza e soprattutto in approccio di curva 1, causando la collisione che l’ha costretto al ritiro. Nulla da fare, dunque, per il team Mercedes, che puntava al Gran Premio del Qatar per aprire sensibilmente il gap su Ferrari in classifica Costruttori. Un signore, poi, Hamilton, nell’addossarsi la colpa del grave incidente, scusandosi dapprima con la squadra e poi con Russell.

 

Charles Leclerc, voto 6

L’idea che un pilota, scattato da una precisa posizione in griglia di partenza, concluda poi la sua gara tagliando il traguardo nella medesima posizione all’avvio, dovrebbe indurre giornalisti e spettatori a considerare positivamente la prova del suddetto: questo è il caso del monegasco, che conquista a fatica una sufficienza intrisa, però, di mediocrità, non tanto per la condotta di gara (in verità, i punti persi nella Sprint Race per una penalità di 5 secondi potrebbero pesare a fine campionato), quanto per i limiti tecnici di una vettura ormai da cestinare.

 

Carlos Sainz, s.v. (senza voto)

La Ferrari n° 55 dello spagnolo si ferma ancor prima di partire per una perdita di carburante. Il suo weekend, quindi, è ingiudicabile, nonostante l’eliminazione nel Q2 che l’avrebbe costretto a scattare dalla dodicesima posizione in griglia di partenza. Testa ad Austin per il prossimo appuntamento.

 

Sergio Pérez, voto 4.5

Eliminato, assieme a Sainz, nel Q2 del venerdì (addirittura gli parte dietro). Ottiene un ottavo posto nella Sprint Shootout che non gli porta alcun punto in gara Sprint, dal momento che è vittima di un contatto a tre con Hulkenberg e Ocon. Partendo dalla pit lane, ottiene un decimo posto e non solo: si fa penalizzare per ben tre volte per aver superato i limiti di pista. Helmut Marko e Christian Horner, comunque, confermano che Pérez guiderà la Red Bull anche nel 2024. Staremo a vedere…

 

Scuderia Aston Martin-Mercedes, voto 5.5

Battuta anche da Ferrari, su una pista non congeniale alle caratteristiche della vettura di Maranello. E’ ormai ufficiale: l’Aston Martin è in crisi. Alla guida della sua AMR23 n° 14, Fernando Alonso non riesce più ad esprimere il potenziale d’inizio stagione, commettendo anche errori grossolani (una doppia uscita di pista non certamente degna del suo talento). Un richiamo, invece, a Lance Stroll, comunque autore di una buona gara (eroico nel resistere al calore): spintonare gli ingegneri e utilizzare un linguaggio inappropriato alle interviste non lo aiuterà a superare i momenti difficili della sua carriera.

 

Scuderia Alpine-Renault, voto 5.5

Difficile avere un weekend pulito in casa Alpine di questi tempi. Esteban Ocon, eroico come pochi, resiste al caldo infernale delle sabbie qatariote e ottiene un ottimo settimo posto alla Domenica, mentre al Sabato si rende protagonista di un contatto a tre con Hulkenberg e Perez evitabilissimo. Pierre Gasly, invece, resta fuori dai punti in entrambe le prove.

 

Scuderia Alfa Romeo-Ferrari, voto 7.5

In uno dei weekend più difficili della stagione, per condizioni atmosferiche e di pista, l’Alfa Romeo risorge dalle ceneri. Valtteri Bottas è finalmente protagonista di un fine settimana degno di nota, racimolando punti preziosi nella gara lunga (dove conclude in ottava posizione). Positiva anche la prova di Zhou Guanyu che, scattato dall’ultima posizione, recupera la bellezza di dieci posizioni (aiutato anche dalla strategia) e conclude al non posto. L’Alfa Romeo supera la Haas in classifica Costruttori e si piazza al settimo posto.

 

Scuderia Williams-Mercedes, voto 5.5

Non un weekend da ricordare per il team di Grove, che ottiene punti con il solo Alexander Albon nella Sprint Race. Una nota di merito va, invece, allo statunitense Logan Sargeant, capace di ammettere in presa diretta (e senza alcuna vergona) l’impossibilità psico-fisica nel continuare una gara davvero estenuante. Bravo!

 

Scuderia Haas-Ferrari, voto 5.5  

Il team capitanato da Gunther Steiner subisce il sorpasso in classifica Costruttori da parte di Alfa Romeo, in un weekend senza alti (forse uno, ovvero l’approdo in Q3 nella Sprint Shootout da parte di Hulkenberg) e con i soliti bassi. E’ atteso ad Austin, gara casalinga del team statunitense, un corposo pacchetto di aggiornamenti in chiara direzione 2024. Attendiamo…

 

Scuderia AlphaTauri, voto 4.5

Incolore la prova del duo taurino. E non è un caso che  restino relegati all’ultima posizione nella classifica Costruttori. Ad Austin dovrebbe rivedersi Daniel Ricciardo al posto di Liam Lawson, che saluterà la Formula Uno (almeno per adesso).

 

Circuito di Lusail, nota di demerito

Una nota di demerito va al Circuito di Lusail e ai suoi organizzatori, rei di aver proposto un tracciato con dei cordolipiramidali” fin troppo aggressivi per le coperture Pirelli (un problema del genere era stato riscontrato già nella stagione 2021, alla prima apparizione in calendario dell’evento qatariota).

 

FIA e Pirelli, nota di demerito

Nonostante l’esperienza maturata in Formula Uno nel corso degli anni, il prodotto Pirelli continua a generare notevoli perplessità tra gli addetti ai lavori e i tifosi. Inoltre, la decisione della sosta obbligatoria dopo 18 giri per mescola ha distrutto quella logica strategica che sta alla base di uno sport come la Formula Uno, cristallizzando i valori in campo. E infine, l’aver disputato un Gran Premio del genere in condizione proibitive è stata soltanto la ciliegina sulla torta: ma questa, per qualcuno, è «la Formula Uno che tanto piace ai giovani».

 

Regia Internazionale, nota di demerito

 

L’incapacità nel seguire gli avvenimenti della corsa in presa diretta non la scopriamo oggi. Così, mentre Norris, Piastri, Russell, Leclerc e Alonso battagliano fra di loro per le prime posizioni, la Regia Internazionale decide di fossilizzarsi su duelli che non hanno alcun tipo di conseguenza per la vittoria della gara. Che pensare, dunque? Che forse registravano qualche immagine da utilizzare in uno di quei contenuti ludici per le piattaforme streaming di oggigiorno. D’altronde, la Formula Uno odierna pare una serie Tv più che una competizione sportiva. 

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