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PEREZ, STROLL E SARGEANT, LE GRANDI DELUSIONI DEL CAMPIONATO 2023

DI CARMEN PETRILLO

Siamo ormai a 6 gran premi dalla fine della stagione e dopo 16 gare, è tempo di iniziare a tirare un po’ le somme del campionato 2023.

 

Tra conferme e grandi sorprese -McLaren e Piastri in primis-, ci sono stati team e soprattutto piloti che hanno disatteso le aspettative e che, per certi versi, rappresentano le grandi delusioni di questa stagione. Tre sono i nomi in cima alla lista: Sergio Perez, Lance Stroll e Logan Sargeant.

Sergio Perez: il punto debole di Red Bull

 

 

All’inizio della stagione, sembrava davvero che il messicano quest’anno avrebbe lottato col compagno di squadra: dopo quattro gran premi e due vittorie a testa, Sergio Perez è secondo in classifica, con soli 6 punti in meno rispetto a Max Verstappen. A partire dal gp di Miami, però, qualcosa cambia: Checo inizia ad avere molte difficoltà e a commettere sempre più errori, soprattutto in qualifica. Il confronto con Verstappen è devastante e, forse vittima della pressione o dell’ambiente Red Bull, Sergio Perez, ad oggi, sembra non essersi ancora ripreso del tutto.

Le difficoltà e le prestazioni deludenti iniziano a pesare a Monaco, dove durante le qualifiche il pilota messicano va a muro alla Sainte Devote ed è costretto a partire ultimo in gara. Taglia il traguardo solo in sedicesima posizione, anche a causa di un contatto con George Russell, e già sul circuito di Monte Carlo, cresce il divario tra i due piloti RB, con Verstappen che guadagna 39 punti su Perez. Da lì in poi, Sergio Perez riesce ad entrare in Q3 in sole 5 delle 10 qualifiche successive, mentre il compagno di squadra non fa altro che collezionare pole position. Diversi sono stati anche gli errori commessi in gara, forse troppi per un pilota che guida una monoposto come la RB19: uscite di pista, incidenti con altri piloti, penalità per eccesso di velocità in pit lane. Insomma, ultimamente alla guida della monoposto austriaca numero 11, sembra esserci un Sergio Perez fuori fase, diversissimo dal Checo che abbiamo visto a inizio stagione. È un Perez che è stato costretto a ridimensionarsi dinanzi al talento e al dominio di Verstappen, e che ha dovuto fare i conti con un ambiente forse un po’ ostile.

Il contratto di Perez scade nel 2024 e, almeno per ora, la squadra sembra intenzionata a continuare con lui anche l’anno prossimo, nonostante le prestazioni deludenti degli ultimi tempi. Sta per calare il sipario sul campionato 2023 e Sergio Perez ha soli 6 gran premi per recuperare la mentalità e la lucidità che gli hanno permesso di salire sul gradino più alto del podio a Jeddah e a Baku e per dimostrare di poter essere ancora d’aiuto alla squadra

Lance Stroll: dall’impresa del Bahrain al sedile a rischio

 

La stagione di Lance Stroll, così come quella di Perez, inizia bene, nonostante l’incidente in bici che lo costringe a sottoporsi ad un’operazione urgente al polso. Dopo soli 12 giorni, il pilota canadese scende in pista sul circuito del Bahrain, sotto gli occhi increduli di tutti, e con un’ottima prestazione, taglia il traguardo in sesta posizione. Una vera e propria impresa, elogiata anche dal compagno di squadra Fernando Alonso e dal TP Aston Martin Mike Krack. Vista la competitività dell’AMR23 di inizio stagione, le aspettative erano alte, ma è stato Stroll a non essere all’altezza delle prestazioni di Alonso. Anche in questo caso, il confronto con il compagno di squadra parla chiaro: mentre l’asturiano colleziona podi, sempre in attesa della vittoria numero 33, Stroll fatica a tenere il passo sia in qualifica che in gara e il suo miglior risultato è il quarto posto conquistato in Australia.  

I passi indietro fatti dall’Aston Martin hanno sicuramente infierito su una situazione già di per sé complicata: se in Bahrain l’AMR23 si presenta come una monoposto bilanciata e molto competitiva, a partire da Barcellona, si assiste ad un calo delle prestazioni, in seguito ad una serie di aggiornamenti (tra cui l’ala anteriore), che non hanno funzionato come avrebbero dovuto e che hanno messo in seria difficoltà entrambi i piloti. La differenza tra i due, però, sta nel fatto che, anche con una monoposto meno competitiva, Fernando Alonso riesce a massimizzare i risultati, cosa che al canadese risulta più difficile.

 

Lance Stroll sta vivendo un momento complicato e il fatto che sia Fernando Alonso a caricarsi sulle spalle la squadra ad ogni gran premio, a portare a casa podi e punti importanti per la classifica Costruttori, di certo non aiuta. Così come non aiutano gli incidenti sia in gara che in qualifica, l’ultimo sul circuito di Marina Bay, a Singapore, in seguito al quale Stroll, in accordo con la squadra, ha deciso di non prendere parte al gran premio. Dopo il ritiro a Suzuka, Lance Stroll è decimo nella classifica Piloti, a 127 punti dal compagno di squadra e nonostante sembri avere un sedile assicurato anche nel 2024 -come ha confermato Krack per mettere a tacere le voci sull’addio del pilota canadese-, ora più che mai ha bisogno di ritrovare la continuità e la motivazione necessarie per aiutare la squadra ad ottenere il maggior numero di punti.

Logan Sargeant: il rookie che da deluso di più

 

La stagione 2023 di Formula 1 è la prima in carriera per Logan Sargeant, pilota americano della Williams. All’esordio in Bahrain riesce a conquistare la dodicesima posizione, ma nonostante questo buon inizio, Sargeant non riesce a tagliare il traguardo oltre l’undicesima posizione. Dopo 16 gran premi inizia a pesare il confronto con gli altri due rookie attualmente in griglia, ovvero Oscar Piastri e Liam Lawson. Il pilota americano, infatti, è l’unico dei tre ad essere ancora a quota 0 nella classifica Piloti, dato preoccupante considerando che Lawson ha corso quattro gran premi e ha già conquistato due punti su una AT04 per nulla competitiva.

Logan Sargeant è stato protagonista di numerosi incidenti, l’ultimo nelle qualifiche del gp del Giappone, e sarebbe in vetta alla classifica dei piloti che hanno causato maggiori danni economici alle proprie monoposto. Anche questo è un dato preoccupante se si considerano le difficoltà economiche dei team più piccoli, come la Williams, molto spesso costretti a riparare le vetture danneggiate con il denaro destinato agli sviluppi.

Ancora una volta, il risultato del confronto con il compagno di squadra Alexander Albon è schiacciante: l’ex pilota Red Bull ha conquistato, da solo, i 21 punti del team, attualmente settimo nel mondiale Costruttori, qualificandosi in Q3 6 volte dall’inizio della stagione.

 

Quello di Logan Sargeant è stato un esordio complicato, è il rookie che ha deluso di più (tra quelli in griglia), sta faticando a stare al passo con le prestazioni di Albon, ma nonostante gli incidenti e le difficoltà, il team non ha perso fiducia in lui, come ha affermato qualche giorno fa il TP James Vowles.

L’ex stratega Mercedes ci ha tenuto a sottolineare i progressi fatti da Sargeant dall’inizio della stagione, spesso oscurati da problemi vari e incidenti di cui è stato protagonista.

 

La Williams sembra essere intenzionata a continuare con la coppia Albon-Sargeant anche nel 2024 e, soprattutto, a credere nelle capacità del pilota americano che, in quanto rookie, ha bisogno di fiducia e tempo per adattarsi alla monoposto e migliorare.

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