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OSCAR PIASTRI: UN ROOKIE MATURO

DI LAURA PIRAS

C'è una parola sul dizionario che mi è sempre piaciuta, si tratta del termine disinvoltura, ovvero quella "Padronanza delle situazioni che consente di affrontarle con facilità, con naturalezza, destreggiandosi bene"

 

Ma se cercassimo questo termine su un dizionario immaginario della F1 chi potremmo trovare? 

Un pilota che sta incarnando al massimo questa caratteristica, talmente tanto da descriverla perfettamente, è Oscar Piastri. 

Talento australiano, nato nel 2001, che sin dall'inizio, di quello che effettivamente è il suo primo anno in formula 1, si sta mostrando al mondo delle 4 ruote con una disinvoltura incredibile. 

 

Pochissimi errori, costanza di rendimento da far paura, prestazioni veramente solide e zampate leonesche che lo stanno rendendo uno dei più forti piloti in griglia. 

 

Fresco di primo podio in carriera, ottenuto domenica scorsa, sull'iconico circuito di Suzuka, Piastri sta cominciando a lanciare un chiaro segnale agli altri piloti considerati più esperti e lanciati verso il successo.

Il segnale è forte e visibile: tutti dovranno fare i conti anche con lui.

Calmo ma determinato, umile ma allo stesso tempo pronto a sfide più grandi di lui, ottimo uomo squadra e allo stesso tempo voglioso di raggiungere cime sempre più elevate. 

 

 

Con un contratto esteso, sino al 2026, Piastri potrà avere tutto il tempo a disposizione per crescere, maturare sempre di più per poter, nel prossimo futuro, orbitare nell'Olimpo del circus della F1. 

 

Conteso l'anno scorso fra Alpine e Mclaren (e anche da Williams che era sul piatto della bilancia delle squadre che gli avevano offerto un ingaggio), in un duello all'ultima stoccata in tribunale, Piastri alla fine si è ritrovato a vestire il color arancione papaya dello storico Team fondato da Bruce Mclaren.

 

Il suo esordio è iniziato con con qualche difficoltà in più a causa di una MCL60 non proprio al top della forma.

 

Nonostante questo, da parte sua, subito si sono visti una grandissima maturità e uno straordinario equilibrio, caratteristiche ben note dei campioni già forgiati dal fuoco di mille battaglie. 

 

Ma la Mclaren non è stata a guardare, anzi ha reagito alla debacle iniziale, cominciando un lungo processo di rinnovamento e di sviluppi sempre più mirati. 

Più cresceva la vettura e la squadra, e più Oscar dava sfoggio del suo immenso talento, visto in precedenza in Formula 2, categoria da lui dominata in lungo e largo. 

 

 

 

Ma torniamo un secondo a quella che è la genesi di questa stagione per la squadra di Woking.

La McLaren ha subito riconosciuto, prima dell'esordio mondiale del 2023, di non aver raggiunto i propri obiettivi di sviluppo per questa stagione e l'atmosfera, al momento del lancio dell'auto, presso l'imponente quartier generale di Woking, a febbraio, era decisamente avviata su una via pessimistica.

 

Il debutto in F1 di Piastri (come detto in precedenza) , avvenuto in Bahrain, si concluse, amaramente, con il ritiro ma Oscar non si è dato per vinto.

 

Dopo aver segnato i suoi primi punti nella gara di casa all'Albert Park, il nostro protagonista ha dovuto aspettare la gara austriaca per avere la possibilità di piazzarsi fra i primi 10 e, successivamente, rimanere con costanza in top ten per il proseguimento della stagione. 

 

Tutto questo, grazie ad una serie di aggiornamenti rivoluzionari introdotti dalla squadra, che hanno dato sia a lui che al compagno di squadra Lando Norris, più voce in capitolo per le lotte più importanti. 

 

Dall'Austria Piastri è stato, a tutti gli effetti, "Mr Costanza", con piazzamenti a punti nelle ultime gare, oltre ad un secondo posto conquistato durante la sprint race del Belgio

 

Ora, dopo il rendimento mostrato a Suzuka, Piastri sta emergendo davvero come un vero e proprio rivale per Norris, che è, a tutti gli effetti, il numero 1 della squadra. 

 

"Penso che abbia superato le aspettative della maggior parte delle persone rispetto a ciò che è stato in grado di ottenere già in questa stagione", ha detto Norris giovedì nelle interviste pre-gara, commentando così l'estensione del contratto del suo team-mate "Sino adesso mi ha spinto molto - non è una cosa carina, non è quello che voglio - ma ha fatto un ottimo lavoro, quindi congratulazioni a lui per il rinnovo."

 

Attualmente i due vanno molto d'accordo, sembra proprio che il duo Mclaren lavori con armonia e pace reciproca. 

Piloti giovani, affidabili con un grandissimo potenziale: ingredienti giusti per fare jackpot.

 

Piastri è vero, può diventare un grande competitor per Lando, ma credo che la line-up, gestita dal TP Andrea Stella, possa avere l'intelligenza per capire fondamentalmente come lavorare bene e collaborare...e anche vincere gare, se avesse gli strumenti per farlo.  

 

A differenza dell’inizio del 2023, ora le prospettive sono più rosee per la McLaren. La squadra, negli ultimi tempi, ha attuato un complesso e significativo piano di restaurazione: ha ingaggiato l'ex Red Bull Rob Marshall come direttore tecnico e David Sanchez, proveniente dalla Ferrari, entrerà nel dipartimento di ingegneria, a partire dal 2024.

 

Andrea Stella, che lo scorso anno ha sostituito Andreas Seidl come team principal, sta lavorando particolarmente bene in tandem con Brown.

Se tutto proseguirà, su questa linea di azione, la Mclaren potrà orbitare maggiormente nei piani alti della classifica, raccogliendo sempre più soddisfazioni. 

Già con una MCL60, finalmente in forma, su quasi tutti i circuiti, Piastri e Lando stanno facendo grandi cose, con una vettura più competitiva saranno ancora di più protagonisti della partita...insomma il futuro sembrerebbe essere alla loro portata. 

 

Qualche giorno fa è arrivato il primo podio.

Nonostante il grande risultato ottenuto, Oscar, nelle dichiarazioni del post-gara si è mantenuto abbastanza con i piedi per terra.

 

Le emozioni sono arrivate anche perchè raggiungere un tale obiettivo, dopo tanti sacrifici, è fonte di liberazione per un rookie, infatti, con la voce tremante, si è fermato, prima di ritirare il premio, da Damon Hill per rispondere ad alcune domane di F1.TV : 

 

"Una sensazione speciale, mai provata prima. La ricorderò per tantissimo tempo. Voglio ringraziare il team, con cui ho da poco rinnovato, per avermi permesso di realizzare un sogno. Sicuramente non sarà stata la mia miglior gara di sempre, ma sufficiente a farmi portare a casa il podio. Il mio primo podio"

 

Oscar sa che può migliorare, è cosciente di poter performare meglio rispetto al gp del Giappone, sa che deve fare ancora parecchia strada, soprattutto sul passo gara, impostazione che deve sicuramente affinare maggiormente. 

 

Ma l'australiano c'è e lo ha fatto capire con tutta la sua forza: un esordiente già pronto e capace in un mondo che ogni tanto ti fagocita, talvolta, con violenza. 

Un rookie maturo, un rookie deciso a dare sempre di più la sua impronta sugli asfalti delle piste del globo. 

 

Consapevolezza, maturità e DISINVOLTURA: a voi OSCAR PIASTRI. 

 

 

 

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