DI LUIGI MARCHESE
Il quindicesimo appuntamento del Campionato Mondiale di Formula Uno ci regala una sorpresa inaspettata:
è la Ferrari di Carlos Sainz a trionfare sul circuito cittadino di Singapore! Lo spagnolo è artefice di una
prestazione sontuosa che lo porta ad interrompere il dominio del due volte Campione del Mondo, Max
Verstappen, durato la bellezza di 10 gare. Sul podio, in seconda posizione, un ottimo Norris che, sostenuto
da una McLaren completamente aggiornata, racimola punti importanti. Segue a ruota Lewis Hamilton, che
approfitta dell’errore del compagno di squadra Russell per salire in terza posizione. Giù dal podio Leclerc, in
quarta posizione. Verstappen soltanto quinto, Alonso in quindicesima posizione.
Di seguito, le pagelle complete:
Carlos Sainz, voto 10
Dal Gran Premio di Monza, lo spagnolo ha ingranato la marcia giusta. Un weekend degno di nota, dominato sin dalle
Prove Libere 2: prima conquista la Pole Position al sabato (la seconda di fila), poi straordinario nella gestione del passo
e del DRS su Norris, Russell e Hamilton. Che dire se non… «Smooth Operator»!
Lando Norris, voto 8
Il nuovo pacchetto di aggiornamenti proietta la McLaren sempre più avanti. Una quarta posizione in qualifica tramutata
in seconda posizione in gara, anche grazie all’aiuto DRS fornitogli dal suo ex compagno di squadra, Carlos Sainz. Pare
proprio che i «CarLando» siano tornati.
Lewis Hamilton, voto 6.5
In qualifica, si fa battere dal compagno di squadra di almeno quattro decimi. In gara, però, viene fuori di esperienza: la
Mercedes fa all in con la sosta sotto regime di Virtual Safety Car e lui segue a ruota il compagno di squadra senza mai
azzardare, approfittando di un errore all’ultimo giro che gli regala un podio insperato.
Charles Leclerc, voto 7
In una strategia concordata con la squadra nel pre-gara, svolge il ruolo del fido scudiero, del perfetto gregario. Al
sabato, perde la Pole Position sul compagno di squadra per soli 79 millesimi di secondo. Costretto a scattare dalla terza
piazza in griglia, supera brillantemente Russell e si piazza alle spalle del compagno di squadra, proteggendolo da
eventuali attacchi nemici. Come al solito, è poi bersagliato dalla malasorte: il traffico in pit lane gli procura un pit stop
lento che di fatto stronca la sua corsa al podio. Ferrari, lo ripagherai mai di tutti gli sforzi fatti?
Max Verstappen, voto 5.5
Nella Formula Uno odierna, il mezzo fa la differenza: se non l’hai, arranchi. Clamorosa è l’eliminazione dal Q3 per
mano del neo-arrivato Liam Lawson; ancor di più la mancata penalizzazione in merito alle infrazioni commesse (ben
tre) nel corso della sessione. Ciò nonostante, l’olandese disputa comunque una buona gara: risale dall’undicesima
piazza e conclude in quinta posizione, a poco meno di tre decimi da Leclerc. Scommetto che vorrà rifarsi a Suzuka. Con
tutti gli interessi del caso…
Pierre Gasly, voto 6.5
Il milanese d’adozione, Pierre Gasly, tiene in vita una Alpine altalenante, incostante. Scatta dalla dodicesima piazza e
conclude in sesta posizione. Una manciata di punti, otto, che però non permette ai transalpini di agganciare il team
McLaren in classifica costruttori.
Oscar Piastri, voto 6.5
I miglioramenti del team di Woking sono visibili a vista d’occhio. Certo, Piastri non sempre riesce a tenere il ritmo del
compagno di squadra Norris (si è qualificato soltanto diciassettesimo), ma il ragazzo ha molto talento: porta a casa una
buonissima settima posizione che permette a McLaren di raccogliere punti preziosi su una deludente Aston Martin.
Sergio Perez, voto 5
La Red Bull si prende un weekend di pausa, ma Perez non riesce proprio a prendersi una pausa dal suo scarso
rendimento. Conclude, comunque, in ottava posizione, ma viene anche penalizzato di cinque secondi per aver causato
una collisione con Alexander Albon in curva 13. Non va affatto bene.
Liam Lawson, voto 8
Una piacevole scoperta quella di Liam Lawson. Sul cittadino di Singapore si destreggia bene e si fa anche rispettare,
eliminando dal Q3 il due volte Campione del Mondo (quasi tre) Verstappen. Scatta dalla decima piazza e conclude in
nona posizione, portando a casa due punti che sono oro (colato!) per un team in crisi come Alphatauri. Siam proprio
sicuri che Ricciardo tornerà in macchina?
Kevin Magnussen, voto 6
Un buon weekend per il danese, con una sesta posizione in qualifica e una decima posizione in gara. Un punto
guadagnato in classifica. Certo, non è molto, ma di questi tempi…
Nico Hulkenberg, voto 5.5
Il mancato pit stop nel finale gli costa la zona punti. Tutto sommato, una gara non entusiasmante.
Fernando Alonso, voto 5
Non è più l’Aston Martin di inizio stagione e Fernando lo sa. Lo spagnolo, poi, pare abbia perso un po’ di lucidità
ultimamente: prima si becca una penalità di cinque secondi per essere rientrato troppo velocemente ai box; poi, nel
tentativo di sopravanzare Perez (faticando e non poco), si fa passare malamente da Ocon. Infine, un problema ai box
sancisce il disastro odierno della verdona britannica. Male, male, male! E la n° 33 si allontana sempre di più…
George Russell, voto 4.5
Ha gettato alle ortiche un ottimo risultato dopo una partenza non brillante e una condotta di gara mediocre. Non solo:
con questo ritiro, Mercedes perde parecchi punti e vede avvicinarsi Ferrari in classifica costruttori. Si rifarà (lo spero!),
ma questa è pesante da digerire…
Esteban Ocon, voto 6
Autore di una buona gara, impreziosita dalla lotta con Alonso e Perez, deve ritirarsi per un guasto tecnico al giro n° 43.
Davvero sfortunato il francese, dal momento che si tratta del sesto ritiro in stagione (il secondo consecutivo).
Williams, voto 5,5
I circuiti da medio-alto carico non si sposano bene con le caratteristiche della FW45, che predilige alte velocità di
percorrenza. Ciò detto, Albon disputa una gara discreta concludendo appena fuori la zona punti (scattava
quattordicesimo). Sargeant, invece, ancora una volta a muro: la sua tendenza alla collisione può diventare un problema
per una squadra che ha bisogno di crescere.
Alfa Romeo, voto 4
Un’altra prova incolore da parte loro. Bottas torna a casa con un brutto ritiro, dopo una qualifica non certamente
esaltante. Stesso discorso per Zhou, qualificatosi in diciannovesima posizione ma costretto a partire dalla pit lane per la
sostituzione di importanti componenti della Power Unit. Un momentaccio.
Yuki Tsunoda, voto 4
Incolpevole il povero Yuki, tartassato dalla sfortuna in questo periodo. Una foratura nel corso del primo giro gli
preclude il prosieguo della gara. Dopo Monza, altro weekend da dimenticare.
Lance Stroll, voto 4
Il botto del sabato gli procura un acciacco fisico e l’impossibilità di partecipare al Gran Premio. Con una Aston Martin
nel pallone, poi, la delusione non può che aumentare.
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