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GRAN PREMIO SINGAPORE 2023: PREVIEW

DI LAURA PIRAS

Dopo il Gran Premio di Italia, la F1, saluta l'Europa e sbarca in Asia, dove verranno disputati, nell'ordine, il Gran Premio di  Singapore e quello del Giappone.

Mancano 8 gare alla fine della stagione, i due titoli iridati ancora non sono stati consegnati ma sarà solo questione di tempo.

Oramai Max Verstappen e Red Bull sono ad un passo dalla vittoria finale e tutti gli altri stanno raccogliendo le briciole di un dominio meritato, costante e martellante. 

L'unico pilota che potrebbe un attimo frenare questa corsa inarrestabile è Sergio Perez, teammate di Max Verstappen, ma quest'anno, soprattutto dopo il Gran Premio di Miami, ha cominciato ad essere claudicante, trovandosi decisamente in difficoltà. Ricordiamo che Sergio Perez si è dimostrato negli ultimi anni a suo agio sui circuiti cittadini e ricordiamo che è stato proprio lui l'anno scorso a vincere il Gran Premio di Singapore. 

 

QUADRO DELLA SITUAZIONE 

 

Dopo il bel weekend di Monza, credo che siamo tutti curiosi, in prima mandata, di vedere la SF-23 come si comporterà sul circuito di Marina Bay e in secundis, di vedere quali risultati porteranno i due alfieri rossi, Carlos Sainz e Charles Leclerc, grazie ai quali la Scuderia Ferrari ha superato l'Aston Martin in classifica in occasione del GP di Italia. 

 

Altro forte hype è vedere il comportamento della Mercedes che non sta brillando con grande intensità, con entrambi i piloti molto lontani da Red Bull e Ferrari. 

 

Marina Bay è un circuito diverso da quello di Monza, è un circuito cittadino, che ha subito una trasformazione negli ultimi tempi, dove la Ferrari potrebbe dire ancora di più la sua e dove il team di Brackley può dare una piccola svolta a questa fase di campionato. 

 

 

 

CARATTERISTICHE CIRCUITO 

 

Il Singapore Street Circuit, chiamato anche Marina Bay Street Circuit, è un circuito cittadino (non permanente) progettato da Hermann Tilke.

 

Nota curiosa è che il gran premio di Singapore fu la prima gara ad essere disputata di notte, idea che è stata presa per aiutare l'Europa a seguire tutto il fine settimana di gara e per dare un piccolo cambiamento all'aspetto scenografico del circus. 

 

Sino l'anno scorso la pista era lunga  5,073 km, era costituita da 23 curve (13 a sinistra e 10 a destra), mentre quest'anno il circuito è stato accorciato e misura 4,940 km ed è composto da 19 curve: il cambiamento è stato eliminare il tratto tortuoso fra curva 16 e 19, ponendo al suo posto un rettilineo di 400 m

 

Il circuito ha avuto i natali nel 2008 ed è illuminato dalla ditta italiana Valerio Maioli S.p.A di Ravenna, impianto all'avanguardia anche degli aspetti più ecologici, visto che consuma un terzo del sistema di illuminazione di Abu Dhabi. 

 

La pista, nel corso del tempo, si è trasformata: oltre alle modifiche poc'anzi accennate nel 2013 ci fu un'altra tappa importante nel percorso di questo tracciato, ovvero la rimozione della chicane 10 che venne sostituita da una curva verso sinistra. 

 

Per quanto riguarda le frenate, il circuito è abbastanza duro con l'impianto frenante Brembo: la frenata più tosta è quella che si trova dopo il rettilineo principale, la decelerazione è di circa 220 km/h che si effettua in appena 132 metri. 

DRS: 

 

 Avremo 3 zone DRS a Singapore

 

  1. rettilineo principale
  2. rettilineo tra la curva 5 e la curva 7
  3. tra curva 13 e 14

Saranno 3 i detection points: 

  • prima della curva 18
  • dopo la curva 4 
  • prima della curva 13.

 

ANTEPRIMA PIRELLI: 

 

Pirelli ha optato per le mescole più morbide della gamma 2023:

 

-C3 P Zero White Hard,

-C4 P Zero Yellow Medium,

-C5 P Zero Red Soft,

 

 

 

Il Gran Premio di Singapore si corre in notturna con partenza alle 20 ora locale. L’elevata umidità, le alte temperature e la difficoltà nella dispersione del calore a causa dei muretti che delimitano il tracciato rendono la gara molto impegnativa per i piloti a livello fisico. (Solo campioni del mondo ci hanno vinto)

Il circuito di Marina Bay è caratterizzato dalla presenza di tanti elementi – strisce e tombini – che contraddistinguono le strade utilizzate dalla viabilità pubblica, il che può variare in alcuni punti il livello di aderenza dell’asfalto, soprattutto in caso di pioggia. La sosta unica è nettamente la favorita, anche perché il tempo perso nel pit-stop (circa 28”) è il più elevato della stagione, insieme a quello di Imola. La mescola più dura a disposizione è solitamente, in condizioni di asciutto, la grande protagonista della gara. Come per altri circuiti cittadini, la posizione in griglia di solito è fondamentale per raggiungere un buon piazzamento sotto la bandiera a scacchi, vista le limitate possibilità di sorpasso. Il risultato delle qualifiche si rispecchia spesso in quello finale.  

 

MARIO ISOLA - DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI        

 

“A Singapore prende il via la fase finale di questa lunga stagione, che porterà la Formula 1 a correre in tre continenti e 16 fusi orari. Il Gran Premio nella città-Stato di Singapore è stato il primo a svolgersi sotto la luce artificiale, aprendo una strada poi seguita – in tutto o in parte – da altre gare. Dal punto di vista tecnico, quella di Marina Bay è una tipica pista cittadina, molto tortuosa (sono 19 le curve, molte a 90° C) e con pochissime vie di fuga: anche un piccolo errore può essere pagato a caro prezzo. Dal punto di vista aerodinamico, le caratteristiche della pista impongono la scelta di una configurazione ad alto carico. Quest’anno fa il suo debutto un’importante novità nel tracciato, determinata da una serie di interventi edilizi nella zona di Marina Bay: la sezione originariamente compresa fra le curve 16 e 19 è diventata infatti un rettilineo lungo quasi 400 metri. La modifica renderà sicuramente il circuito più veloce, sia perché la lunghezza totale scende sotto i cinque chilometri sia perché sarà decisamente più filante. Da valutare se la modifica avrà un impatto sulle strategie, anche perché – almeno sulla carta – potrebbe anche essere stata creata un’opportunità per i sorpassi, fino ad oggi molto difficili a meno di non avere un grande margine di vantaggio in termini di prestazione.

Lo stress sui pneumatici non è particolarmente elevato in termini di carichi mentre particolare attenzione dovrà essere data alla gestione dell’asse posteriore, messo a dura prova in fase di trazione in uscita dalle curve lente. Le temperature sono solitamente piuttosto elevate e costanti, trovandosi Singapore a pochi chilometri (circa 150) dall’Equatore, il che aumenta il rischio di surriscaldamento, tanto delle gomme quanto di tutte le parti meccaniche della monoposto, senza dimenticare peraltro l’elemento determinante in una corsa automobilistica, vale a dire il pilota!”

ALBO D'ORO 

 

 

2022 Sergio Perez Red Bull

2019 Sebastian Vettel Ferrari

2018 Lewis Hamilton Mercedes

2017 Lewis Hamilton Mercedes

2016 Nico Rosberg Mercedes

2015 Sebastian Vettel Ferrari

2014 Lewis Hamilton Mercedes

2013 Sebastian Vettel Red Bull

2012 Sebastian Vettel Red Bull

2011 Sebastian Vettel Red Bull

2010 Fernando Alonso Ferrari

2009 Lewis Hamilton McLaren

2008 Fernando Alonso Renault

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