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ALFA E HAAS DUE SQUADRE IN DIFFICOLTA'

DI MARCO TERRAGNI

Sono tempi duri per i clienti Ferrari in Formula 1. In una stagione che ha visto il dominio totale di una sola scuderia lanciata verso un cammino senza ostacoli spesso l’interesse viene catalizzato da lotte per posizioni forse considerate meno nobili, ma sicuramente in grado di accendere maggiormente l’attenzione degli appassionati. Se la lotta per i podi e le posizioni a punti regala spesso spunti interessanti, sorprende l’assenza in queste lotte di due squadre che nel 2022 erano state spesso protagoniste di ottimi risultati e piazzamenti, cioè Haas ed Alfa Romeo.

Una stagione che per i motorizzati Ferrari si è quindi rivelata estremamente complicata, dovendo non solo convivere con prestazioni non eccelse ma anche con frequenti problemi di affidabilità.

Il team di Gene Haas in particolare si trova ad affrontare una stagione irta di difficoltà: lontana la passata stagione, quando la VF-22 era stata capace di andare a punti in diverse occasioni, a raggiungere l’ottava posizione nei costruttori con la ciliegina sulla torta raccolta in Brasile, quando grazie all’arrivo della pioggia Kevin Magnussen conquistò la prima storica pole position nella storia della scuderia.

La VF-23, evoluzione del modello precedente, si è rivelata incapace però di raggiungere ad ora simili risultati, avendo conquistato solo 11 pt mantenendo l’ottava posizione tra i team solo per il fatto che Alfa Romeo e Alpha Tauri stanno vivendo una stagione ancora più complicata. Haas è riuscita solo in quattro occasioni ad arrivare a punti, con il miglior risultato che è stato conquistato nel corso della gara sprint dell’Austria, quando anche grazie ad un’accorta strategia Nico Hulkenberg è riuscito a raggiungere la sesta posizione. Ma si è rivelato un fuoco di paglia.

 

 

Hulkenberg durante la gara sprint del Austria, conclusa al sesto posto
Hulkenberg durante la gara sprint del Austria, conclusa al sesto posto

Le prestazioni nel corso degli ultimi appuntamenti infatti non sono migliorati, anzi. Il team vede gara dopo gara peggiorare i propri risultati in pista, con i piloti che iniziano a nutrire una certa insoddisfazione nei confronti della squadra guidata fin dal 2016 da Gunther Steiner. Magnussen ha lamentato difficoltà di adattamento all’auto, anche dopo che il team ha portato aggiornamenti mentre Hulkenberg, arrivato nel team al posto di Mick Schumacher e che si è rivelato la vera punta di diamante della scuderia a stelle e strisce si è rivelato insoddisfatto dopo l’ultima gara mondiale di Monza, affermando come Haas sia stato l’unico team in griglia a non aver apportato un pacchetto specifico per il velocissimo tracciato brianzolo, una scelta dovuta al fine di risparmiare risorse all’interno del budget cup.

Questa limitazione ha portato l’auto ad essere estremamente sbilanciata, per i tentativi di ottenere buone velocità di punta (comunque inferiori rispetto a quelle degli avversari) e causando forti problemi di tenuta delle gomme in gara che hanno relegato l’auto statunitense nelle ultime due posizioni, con Hulkenberg 17° e Magnussen 18°

Un problema, quella della gestione gomme che è oramai cronico per Haas, senza che negli anni si siano visti miglioramenti decisi in questa direzione. Un ulteriore problema che da anni si ripercuote sulla scuderia di Kannapolis sono le difficoltà di sviluppo nel corso del campionato, che la vede spesso partire in maniera ottima con arrivi a punti nelle prime gare nell’anno, per perdere poi prestazioni con il passare delle corse. Questa scelta deriva probabilmente da auto che già ad inizio stagione si trovano ad una fase avanzata di sviluppo e con pochi margini di miglioramento ma anche per la decisione di dirottare molto presto il budget nella macchina dell’anno successivo

Alfa Romeo con la livrea speciale per il gp d’Italia a Monza
Alfa Romeo con la livrea speciale per il gp d’Italia a Monza

Ma Haas non è l’unico team in difficoltà

Anche Alfa Romeo si trova in una condizione difficile. Lontani i tempi della prima metà del 2022, quando la squadra era non lontana dalle prime posizioni e concludeva la stagione al sesto posto tra i costruttori, il miglior risultato per quello che era ancora Sauber dal 2012. Ma il 2023 si è dimostrato nettamente più complicato, con soli 10 pt conquistati e una nona posizione, dietro anche ad Haas e con il miglior risultato che è stato un ottavo posto, conquistato da Bottas nel gran premio inaugurale in Bahrein.

 

A Monza la scuderia con licenza svizzera è riuscita a ben figurare, ed approfittando del weekend di totale difficoltà di Alpine e dell’incidente di Piastri è riuscita proprio con Bottas a conquistare un piccolo punto, che mancava dal gp del Canada. Proprio il rendimento del driver finlandese è stato uno dei maggiori problemi per la scuderia di Hinwil, con il #77 spesso protagonista di prestazioni opache e senza mordente, non aiutato sicuramente da un mezzo come la C43 non troppo competitivo ma che lo ha visto spesso battuto nei weekend di gara dal compagno Zhou. Il pilota cinese è stato protagonista di una discreta fase centrale di stagione culminata con il nono posto in Spagna e con una gara nei Paesi Bassi da protagonista, in lotta per i punti fino al momento del ritiro.

Zhou al gp di Spagna, concluso al nono posto
Zhou al gp di Spagna, concluso al nono posto

Il team vive un momento definibile di limbo, per la fine della partnership con Alfa Romeo e l’arrivo nel 2026 di Audi che fa intravedere l’attuale stagione come un periodo di transizione che dovrà portare la squadra alle nuove regole. Il team però rimane fiducioso di poter migliorare la propria situazione nel finale di stagione, avendo come obiettivo quello di concludere almeno in ottava posizione il campionato costruttori, battendo la rivale Haas.

 

Le prospettive per i due team per il finale di stagione non sono particolarmente ottimiste. Per entrambi si impone di cercare di terminare sopra l’altro non solo per motivi di prestigio soprattutto per motivazioni economiche, visto il premio in denaro maggiore per chi raggiungerà l’ottava posizione in campionato. In condizioni normali sia Alfa che Haas devono sperare in problema altrui per giungere a punti, o sperare in una gara pazza che possa permettere ad una delle due scuderie di fare il salto in avanti decisivo 

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