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Gran Premio Olanda 2023: Le Pagelle

Di Luigi Marchese

«Max, Max, Max, Super Max!». Questo il coro intonato dagli spettatori del Gran Premio d’Olanda allo sventolamento della bandiera a scacchi, dopo una gara ricca di insidie e di colpi di scena. Infatti, il due volte campione del Mondo, Max Verstappen, è riuscito a trionfare pure sul tracciato di casa (come da pronostico), pareggiando il record di nove vittorie consecutive di Sebastian Vettel della stagione 2013. In seconda posizione, un ritrovato Fernando Alonso riporta in auge la verdona Aston Martin, reduce da una serie di prestazioni poco soddisfacenti. In terza posizione, fra violenti rovesci e inusitati colpi di sole, un eccellente Pierre Gasly conduce l’Alpine ad un podio assai insperato. Di seguito, le pagelle del gran premio olandese: 


Max Verstappen, voto 10


Nel Gran Premio di casa, tutto fila liscio per il tre volte Campione del Mondo (manca solo la certezza aritmetica). Nel sabato di qualifica, conquista la Pole Position in scioltezza, staccando di oltre mezzo secondo la McLaren di Lando Norris. Nella domenica di gara, invece, neanche il meteo ballerino riesce ad impensierire il nativo di Hasselt: trionfa per la nona volta consecutiva in campionato, eguagliando lo storico primato fatto registrare da Sebastian Vettel nella stagione 2013, sempre a bordo di una Red Bull. Insomma, il campionato pare essere soltanto di «questione taurina».  


Fernando Alonso, voto 9


Dopo le deludenti prestazioni inanellate nel corso degli ultimi mesi, riecco l’Aston Martin e, soprattutto, riecco Fernando Alonso. Il team di Mike Krack porta in pista un importante pacchetto di aggiornamenti e la verdona britannica torna ai fasti di inizio stagione: non propriamente in qualifica, dove l’asturiano ottiene comunque un quinto posto, ma certamente in gara con una prestazione degna di nota (e del manico del pilota). Lo spagnolo, quindi, ottiene un meritatissimo secondo posto, che lo proietta dritto nel futuro: arriverà mai questa vittoria n° 33? (Singapore, sei tu?).


Pierre Gasly, voto 8


Un eccellente Pierre Gasly conduce l’Alpine ad un podio insperato! Il sabato di qualifica non è dei migliori: il francese ottiene un misero dodicesimo posto, a un decimo dall’accesso in Q3. In gara, però, lui e il suo team mantengono la calma e, indovinando il cambio gomme iniziale, restano nella parte alta di classifica. Sul finale, il regalo di Perez (la penalità di 5 secondi) conferisce al francese un podio tanto inatteso quanto meritato. Allez, Pierre!


Sergio Perez, voto 5.5


E’ soltanto la brutta copia del Sergio Perez di inizio stagione. Scattato dalla settima posizione in griglia, dopo aver accumulato in qualifica un distacco di 1.3 secondi dal compagno di squadra, indovina il cambio gomme alla prima tornata di gara e si proietta in prima posizione. Poi, il crollo verticale: prima un lungo in curva 1, al giro n° 63, che regala la seconda posizione a Fernando Alonso; infine, la penalità di 5 secondi per eccesso di velocità in pitlane, che regala la terza posizione ad un fantastico Pierre Gasly. Il messicano conclude in quarta posizione, ma c’è ancora tanto da migliorare. 


Carlos Sainz, voto 7


Non un gran week-end per la Ferrari. La vettura, inguidabile sin dalle prime tornate del venerdì di libere, fa presagire ad un fine settimana da dimenticare. Tutto sommato, Carlos ottiene un buon sesto posto in qualifica, potendo affrontare la domenica di gara con relativo (e dico, relativo) ottimismo. La condotta di gara dello spagnolo è ottima, arrivando a lottare, ad un certo punto, anche per il podio. Conclude il week-end in quinta posizione, rintuzzando egregiamente gli attacchi di Hamilton e di Norris. 


Lewis Hamilton, voto 6.5


Non certamente la sua miglior qualifica in carriera. Fatica e non accede al Q3, portando a casa una mestissima tredicesima posizione. Poi, armatosi di impegno e dedizione, tenta la rimonta in gara, riuscendo a recuperare un paio di posizioni. Non va oltre un sesto posto, finendo addirittura alle spalle di una Ferrari inguidabile. Bene, ma non benissimo!


Lando Norris, voto 6


La McLaren di Norris si dimostra competitiva soprattutto in qualifica. L’inglese ottiene il secondo miglior tempo in griglia, a mezzo secondo dal dominatore incontrastato di questo campionato, Max Verstappen. In gara, però, alcune scelte strategiche poco brillanti da parte del team di Woking compromettono il risultato preventivato, costringendo il nativo di Bristol ad una rimonta assai complicata su un circuito come quello di Zandvoort: c’è da accontentarsi di una deludente settima posizione, sperando in giornate sicuramente migliori. 


Alexander Albon, voto 7


Riportare in gloria un importante marchio automobilistico come Williams, dopo svariati anni di decadimento sportivo e strutturale, non deve essere mica facile. Eppure, Alexander Albon, pare riuscirci alla perfezione. Al sabato, porta il team di Wantage in seconda fila. Poi, di domenica, anch’egli è vittima del caos generato dal maltempo: tenta la rimonta e conclude in ottava posizione, a sandwich tra le due McLaren. Questa Williams comincia ad essere una solida realtà!


Oscar Piastri, voto 6


Cresce bene il talento australiano di casa McLaren. Ancora qualcosa da migliorare in qualifica (si è beccato circa 8 decimi dal compagno di squadra), ma di nuovo a punti in nona posizione. 


Esteban Ocon, voto 6


Un po’ incolore il week-end del francese. Non riesce ad accedere al Q2, qualificandosi soltanto in diciassettesima posizione. Poi, tenta la rimonta in gara, tagliando il traguardo in decima posizione. Tutto sommato, un punticino lo porta a casa. 


Lance Stroll, voto 5


Il canadese fatica ad ingranare. Eliminato in Q2 (si qualifica in undicesima posizione), sparisce dalla scena ad inizio gran premio: mai inquadrato dalle telecamere e mai citato in telecronaca. Si ritrova a battagliare per le posizioni di bassa classifica, mentre il compagno di squadra è impegnato ad impensierire Verstappen. 


Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen, voto 5


Il voto è condiviso perché i due condividono l’agonia di pilotare una delle ultime vetture della classe. Il team statunitense, tra l’altro, ha da poco annunciato il rinnovo contrattuale di entrambi i piloti anche per la stagione 2024, e il loro ringraziamento non si è fatto certamente attendere: Hulkenberg la mette in ghiaia nel corso delle FP1, mentre Magnussen la lancia a muro nel corso delle FP3. Mica male!


Liam Lawson, voto 7 

Che esordio per Liam Lawson! Richiamato in fretta e furia dalla casa madre Red Bull, occupa il sedile dell’infortunato Ricciardo e taglia il traguardo in tredicesima posizione, davanti al compagno di squadra. Non commette errori o grosse sbavature su una pista, quella di Zandvoort, particolarmente insidiosa (sotto pesanti scrosci di pioggia, poi). Ma, tempo al tempo, soltanto la pista di Monza ci dirà qualcosa in più su questo ragazzo (ricordate l’esordio di De Vries dello scorso anno?). 


Valtteri Bottas e Zhou Guanyu, voto 5


Penultima in classifica Costruttori è l’Alfa Romeo, reduce da un altro Gran Premio non certamente esaltante. Sì, buono lo spunto in partenza da parte di Valtteri Bottas, ma un pilota della sua esperienza può e deve fare molto di più. Quanto a Zhou, neanche lui sta vivendo un bel momento (mai a punti nelle ultime cinque gare). 


Yuki Tsunoda, voto 5.5


L’ultimo samurai di una Alphatauri che sprofonda sempre più negli abissi della bassa classifica. La vettura non è un granché, le ambizioni neppure. Il giapponese scatta dalla quattordicesima casella e conclude in quindicesima posizione (perde due posizioni per una penalità di cinque secondi su un contatto con George Russell). Si dice che l’anno prossimo cambierà qualcosa in quel di Faenza. Almeno, si spera…


Geroge Russell, voto 5


La Mercedes gli mette i bastoni fra le ruote. Scatta dalla terza posizione in griglia, pronto ad agguantare un podio preziosissimo nella sua sfida interna con Hamilton, ma deve purtroppo fare i conti con una strategia Mercedes a dir poco orripilante. Poi, una volta recuperata la gara, un contatto con la vettura di Lando Norris gli causa una foratura lenta che lo costringe ad una sosta aggiuntiva, relegandolo in ultima posizione in classifica. 


Logan Sargeant, voto 5


Ottiene un ottimo risultato al sabato accedendo per la prima volta in carriera al Q3, nonostante il botto che lo costringe a lasciare la sessione prematuramente (si qualifica in decima posizione). Poi, in gara, la perde malamente (di nuovo) in curva 8 e la sbatte contro il muro, quando è già in ultima posizione. Intervistato, il Team Principal della Williams, James Vowles, avverte: «Logan deve crescere ancora e migliorare. Ha bisogno di più costanza e il suo divario con Alex deve ridursi nel tempo». 


Charles Leclerc, voto 5


Un week-end da dimenticare. E in fretta. La vettura appare indomita sin dalle prove libere (quante volte ha mancato l’approccio di curva 1, Charles?), carente di un preciso livello di carico all’anteriore. In qualifica, il monegasco si piazza soltanto in nona posizione perché commette un errore di valutazione, entrando troppo forte in curva 9. La vettura dapprima ha sottosterzo, poi un leggero sovrasterzo che si tramuta, di nuovo, in sottosterzo: c’è poco da fare, e Charles l’appoggia nel muro. In gara, invece, un contatto al via con la McLaren di Oscar Piastri gli preclude l’intero Gran Premio: è costretto al ritiro al giro n° 26, dopo aver subito il sorpasso dell’esordiente Lawson. Inutile menzionare, poi, il disastro combinato dal box Ferrari nel corso della prima sosta di gara. Signori, che amarezza!





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