LA LEALTA' DI LANDO NORRIS

DI LAURA PIRAS

Ci sono piloti che cambiano squadre continuamente, le loro casacche mutano al variare della tavolozza dei colori che è la F1, segno di una mobilità che può dare gioia, premi e soddisfazioni.

Ma c'è anche un'altra faccia della medaglia, c'è infatti chi sta facendo della fedeltà un punto di forza per la sua carriera nella massima serie motoristica. Si parla tanto di Leclerc e Ferrari, sodalizio forte ed intenso, sodalizio fatto di promesse e di dichiarazioni d'amore uniche ed iconiche.

Ma non è solo il monegasco ad aver giurato, per il momento, eterna fedeltà alla sua squadra.

In Formula 1 c'è un altro caso di lealtà reciproca, stiamo parlando del rapporto che c'è fra Lando Norris e Mclaren, stretti in un matrimonio che dura dal lontano 2019.

A partire dall'anno scorso, al terzo anniversario, sono arrivate, almeno sino al 2025, le conferme dei loro voti nuziali: il pilota britannico ha dato fiducia al marchio ed ha deciso di estendere il suo contratto. 

Ma come ogni matrimonio che si rispetti, quello di Norris e Mclaren, non è stato un cammino sempre rose e fiori, ci sono state numerose situazioni per cui la volontà di rimanere insieme vacillava.

Parliamo un secondo di come la squadra ha iniziato la stagione 2023, con una vettura non al massimo della forma. Credo che Lando abbia provato parecchia frustrazione, credo anche che molti dubbi abbiano cominciato a serpeggiare nella sua mente.

Ci sono stati nel corso del tempo, soprattutto negli ultimi tempi, vari rumors su un suo possibile collegamento in Red Bull, altre voci invece affermavano che potesse avere un pre-contratto con Ferrari.

Rumors o no, il mondiale della squadra di Woking ha subito una vera e propria svolta a partire dagli ultimi gran premi, con la MCL60 trasformatasi da trattore a monoposto estremamente competitiva, in qualsiasi situazione. 

Credo che per un pilota sia normale, quando le cose non vanno bene, valutare nuovi scenari e vagliare nuove situazioni.

Lando è giovane, talentuoso (l'ha dimostrato più volte in questi anni in F1), gli manca ancora una vittoria nel suo palmarès, ha parecchia fame di trionfi e non vuole rimanere indietro rispetto ai suoi colleghi, che a differenza sua hanno potuto saggiare, almeno una volta, il gradino più alto del podio. 

 "C'era una voce nella mia testa che era impaziente, e pensava «Resto qui ancora qualche anno, o cerco qualcosa di diverso?». Ma più raggiungiamo traguardi, come è stato nelle ultime settimane, più sono sicuro di voler coronare i miei obiettivi con la McLaren in futuro".

 

 

 

 

A differenza dell'anno scorso quando ha avuto come teammate Daniel Ricciardo, per il 2023 Norris ha vicino a lui, passatemi il termine, un compagno di banco, Oscar Piastri, debuttante in F1 e strappato all'Alpine (ma questa è un'altra storia...che vedremo molto presto).

 

All'inizio di questo campionato la Mclaren ha dato ai suoi due piloti una delle vetture meno competitive della griglia di partenza e tale fattore non ha permesso loro di combattere in modo corposo con i loro rivali.

 

Ma come ho detto poc'anzi, grazie ad un cospicuo piano di sviluppi e aggiornamenti, la vettura si è trasformata, da brutto anatroccolo a splendido cigno e i due piloti hanno cominciato ad orbitare con costanza in zona punti, anche nei piani più alti della classifica..

 

Nonostante le difficoltà iniziali, Norris (non andiamo troppo OT parlando del suo compagno di squadra) in Australia ha agguantato una sesta posizione. In Azerbaijan, Norris arriva in zona punti, un'altra volta, sebbene le condizioni ancora non siano delle migliori. Per dovizia di cronaca giunse nono

 

In Austria invece, nel momento in cui tutto è iniziato a girare con più facilità, Norris è quarto alla bandiera a scacchi e nella tappa successiva, disputatasi a Silverstone, Lando sale il podio, proprio sul circuito di casa. Proprio davanti al suo pubblico arriva secondo: giusto per farvi capire, solo Max Verstappen ha fatto meglio di lui. 

 

Norris si conferma secondo anche nel successivo Gran premio d'Ungheria, mostrando che la via intrapresa da Mclaren è quella giusta. 

 

"I risultati mi hanno convinto a restare. Voglio vincere gare con la McLaren, e anche i mondiali. Voglio raggiungere il successo e i miei obiettivi con questo team, è il mio sogno da quando sono in questo sport. Penso di essere un ragazzo leale da questo punto di vista: la squadra mi ha dato una chance, e adesso voglio portarli alla gloria. Mi piacerebbe passare da un gruppo che qualche anno fa faceva fatica a uno che combatte, ed essere i primi a tornare in lotta per mondiali e vittorie dal retro della griglia. Sarebbe una bella storia da vedere tra 10 o 20 anni", ha ammesso il nativo di Bristol ai microfoni di Sky Sports UK.

In Belgio invece, ultima tappa del mondiale, prima della sosta estiva, la squadra ha subito una battuta d'arresto, dovuta anche al fatto che le vetture erano state dotate di assetti da bagnato, mentre la gara, come ben ricordiamo, si è disputata quasi del tutto in condizioni di asciutto.

Cosi ha risposto alla domanda inerente al fatto che la squadra possa ottenere altri piazzamenti a podi:

"Mi sento abbastanza sicuro da dire di sì, anche se ci saranno weekend in cui faremo più fatica. Le due Red Bull praticamente possono fare una doppietta a ogni GP da qui fino a fine anno, quindi si può puntare al terzo posto. Se poi succede qualcosa a uno di loro, o a entrambi, si pensa a un secondo posto o a una vittoria. Al momento abbiamo gli occhi puntati sulla seconda posizione del mondiale costruttori, e siamo contro le due Mercedes, che sono state molto solide in tutti i weekend. Non dobbiamo dimenticare poi anche l'Aston e Ferrari, specialmente quest'anno"."

Il prossimo gran premio si terrà a Zandvoort, patria di Max Verstappen e ci si aspetta da Mclaren una gara gestita meglio rispetto a quella disputata a Spa. 

 

La squadra guarda già al futuro, lo fa con spirito di rivalsa e con voglia di riprendere la scalata verso il successo, parola anche di Andrea Stella, TP del team da inizio anno: "L'ultimo weekend ci ha mostrato le aeree in cui dovremo lavorare nelle prossime settimane. Siamo comunque decisamente migliorati. Saremmo stati forti in ogni caso nel secondo settore, anche con un'ala posteriore più scarica. Trarremo vantaggio da questo"

 

Se su settori in cui bisogna sprigionare medio-alto carico aerodinamico la MCL60 è abbastanza forte e sicura delle sue caratteristiche, in altre piste, come quella di Monza, ad esempio, potremmo trovarla un pochino in affanno.

 

A parlare di questo è sempre il TP McLaren:" La performance avuta a Spa-Francorchamps ci ha fornito un check reale. Ci sono delle aree in cui dovremo lavorare con urgenza. Monza sarà solo la seconda tappa dal rientro dalla pausa estiva. Non possiamo pensare di poter correre su quel circuito in questo modo. Dobbiamo sistemare le cose".

 

 

Nel team c'è passione, sincerità, trasparenza, dedizione al lavoro, prospettiva verso il futuro e voglia di lavorare mano nella mano, tutti insieme, verso un unico obiettivo, la vittoria. 

 

Tutte caratteristiche fondamentali per portare avanti quel sodalizio, attualmente felice e perfetto, instaurato fra il top driver ed il team.

 

Da una parte un pilota che ha giurato amore eterno, dall'altra un team coeso attorno al suo pupillo, pronto a sorprenderlo con un cammino fatto di successi e di conferme sempre più importanti. 

 

Scrivi commento

Commenti: 0