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PROBLEMA DRS: CROCE E DELIZIA DELLA F1 DI ADESSO

DI LAURA PIRAS

Viviamo in un'era storica della F1 con Red Bull che gara dopo gara conferma il suo dominio incontrastato, gli altri cercano in qualche modo di non perdere terreno, mostrando ogni segno di debolezza, confermando che certe volte non è così semplice guadagnare posizioni. 

 

A Spa Francorchamps, ebbene sì, ancora parliamo del Belgio, si è visto quanto il DRS sia ancora determinante per superare e quanto la Red Bull abbia un'ala mobile potentissima. (passatemi la citazione fumettista alla Goku). 

 

Per tutto il week-end con e senza DRS la Red Bull, soprattutto la RB19 di Max Verstappen si è imposta agevolmente, in ogni condizione, in entrambe le qualifiche (ricordo che c'era la Sprint Race), in entrambe le gare, con o senza pioggia. 

 

E ovviamente sono nate riflessioni in merito all'utilizzo del DRS in gara e in qualifica, ponendo attenzione sull'uso dell'appendice aerodinamica mobile durante le qualifiche. 

Analizzando il fine settimana belga possiamo notare che con o senza DRS alcune vetture, prese come riferimento, avevano delle velocità di punta (sul Kemmel) particolari. 

 

 

Come vedete dalla tabella Red Bull è la vettura più veloce sia con il DRS che senza, anche se la differenza nella seconda occasione è decisamente meno marcata. I dati sono stati presi durante la gara alla domenica. 

 

Mi sembra doveroso aggiungere che mentre Red Bull, Ferrari ed Hamilton avessero scelto un assetto più scarico, Mclaren e la Mercedes di Russell avevano un assetto decisamente più carico (per via di una possibile pioggia presente durante la gara) e di quì vengono alcune riflessioni che possono nascere in merito ad alcune differenze fra le varie vetture. 

 

Dall'anno scorso è stato introdotto un nuovo regolamento tecnico che prevede una nuova filosofia aerodinamica, quella dell'effetto suolo. Questa nuova concezione è stata inserita in F1 appunto per favorire i sorpassi per via di un'effetto scia più prepotente e più pulito. La Fia ha cercato in tutti i modi con queste nuove vetture di eliminare le turbolenze, semplificando per esempio le linee del centro della vettura dove c'erano tantissimi elementi di carbonio. Sono stati modificati anche entrambi gli alettoni, il diffusore è stato ristretto e i pneumatici sono stati carenati. 

I primi diciamo riscontri sono stati favorevoli, c'erano meno turbolente e le scie nel 2022 erano decisamente più pulite tanto che il numero di sorpassi fu anche abbastanza elevato anche grazie a gomme decisamente più resistenti e meno problematiche dal punto di vista del degrado. 

 

Quest'anno invece man mano che si sta andando avanti con il mondiale il problema sorpassi si sta ripresentando anche per via dello sviluppo naturale che tali vetture stanno seguendo per acquisire sempre di più effetto out-wash. 

Per proseguire tale obiettivo le scie, che erano state pulite, ora si sono ingrossate e sono presenti in esse turbolenze che l'anno scorso non erano generate dalle vetture.

 

 

Più di una volta il caro vecchio Domenicali ci ha propinato la storia che il DRS sarebbe stato abolito in virtù dei nuovi regolamenti ma ancora non abbiamo avuto cambiamenti in tal senso, ancora la f1 è troppo dipendente dall'ala mobile. 

 

Se in passato (fra il 2017 e il 2018) c'era però la propensione ad allungare la zona DRS per favorire i sorpassi e anche ad aumentare le zone dove i piloti potevano adoperarlo, ora, la Fia, analizzando il 2022, ha introdotto delle modifiche con lo scopo o di favorire o di rendere più difficili le manovre di sorpasso in alcuni circuiti in cui si riteneva che la zona in cui utilizzare il dispositivo mobile fosse troppo facile o difficile al fine di effettuare un sorpasso.

 

Queste modifiche sono state inserite sul circuito di Manama, quello di Gedda, quello di Melbourne, quello di Baku e quello di Miami, comportando l'adeguamento delle zone di rilevamento e attivazione. 

 

Un circuito dove quest'anno abbiamo visto una quarta zona DRS è stato quello di Melbourne, dove in realtà era stata rimossa per motivi legati alla sicurezza. 

 

Quindi come vedete la FIA ha attuato una filosofia dicotomica, ove possibile ha cercato di creare situazioni per cui lo scontro sarebbe stato più facile, in altre invece i mutamenti sono stati creati per rendere la vita dei piloti un pelino più difficile. 

 

Ed il DRS è ancora quì, ad allietarci la giornata, a caratterizzare le nostre analisi quotidiane sulla f1 ponendoci tantissimi interrogativi. 

Agli appassionati il DRS non piace: introdotto in F1 a partire dal 2011, è sempre stato solo croce e non delizia negli animi di chi la F1 la guarda per avere spettacolo vero e genuino. 

 

Ora il problema si è intensificato perchè c'è una squadra che ha fatto del DRS l'ennesima arma letale contro i suoi avversari. Onore ai vincenti, su di loro non posso esprimere critiche perchè chi vince ha fatto jackpot e andrebbe solo elogiato ma ci chiediamo ogni giorno se sia possibile avere una competizione senza l'uso dell'ala mobile. 

 

Molti dicono di sì, altri propongono alternative, come il push2pass vigente in Indy Car, altri affermano con convinzione che i piloti si siano abituati a tale pratica. A tal proposito, in effetti. fra tutti coloro che sono in griglia solo 3 piloti hanno corso senza DRS, si tratta di Alonso, Hamilton e Hulkenberg, attivi prima del 2011. 

 

Non credo che i piloti abbiano difficoltà nel gestire la corsa in maniera diversa anche se secondo Sainz in Arabia Saudita: “Quest’anno le vetture sono diventate meno efficienti quando c’è da seguire un pilota. Il carico aerodinamico è aumentato, ed ora le macchine sembrano assomigliare a quelle della vecchia generazione. L’aria sporca è stata un fattore molto limitante ed in Arabia Saudita è stato molto difficile sorpassare“

 

 

 

 

 

Inserito per favorire le lotte, hanno reso tutto  più sterile e meno divertente, infatti è sicuramente tutto più prevedibile e meno improvvisato. 

Vi ricordate quei bei duelli lunghi che spesso non sfociavano nel sorpasso? Ma non erano meglio queste situazioni ad avanzamenti di posizione sicuri, caratterizzati da poco pathos? 

 

Sono 12 anni che vediamo con costanza manovre decisamente robotiche, i feedback da parte nostra sono di una bocciatura su tutti i fronti.

Ci mancano i piloti che osavano e che rischiavano e che commettevano anche qualche errore di troppo in fase di frenata quando azzardavano staccate degne di nota. 

 

Noi invece eravamo, qualche anno fa, pieni di speranza ci aspettavamo da questo regolamento una gestione diversa e sicuramente una f1 sempre meno legata al DRS. 

 

Ovviamente non tutti ne traggono giovamento e anche i più abili hanno avuto parecchi problemi con l'ala mobile: vi ricordate Verstappen in Spagna l'anno scorso alle prese con Russell? Ecco con il DRS totalmente bloccato anche l'olandese volante dovette scegliere di abbassare la propria quota di azione. 

 

Torneremo mai ad una competizione più genuina o spontanea o dovremmo sottostare ancora per molti anni alla dura legge del DRS? 

Sarà difficile staccarsene, soprattutto per la F1 che sembra totalmente assuefatta da tale espediente.

Chissà quando si disintossicherà e quando capirà che le lotte in pista non devono essere generate da artifizi, che alla lunga possono stufare, ma da un avvicinamento dei valori in campo delle squadre. 

Si dice che la storia è ciclica, aspetteremo di essere testimoni per un ritorno all'ancien regime.

 

 

 

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