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IL LAVORO NASCOSTO DEGLI AGGIORNAMENTI

DI DOMENICO FEDELE

Migliorare, migliorare rapidamente. È questo che ogni Scuderia di Formula 1 si augura nel corso della stagione: aumentare la competitività della propria monoposto gara dopo gara. Spesso accade che le varie squadre iniziano a lavorare a sviluppi della vettura anche prima della presentazione o dell’esordio in pista.

 

Quest’anno tra i tanti team a lavoro per migliorare le prestazioni della propria monoposto troviamo la Mercedes. La Scuderia di Brackley viene da una stagione ben al di sotto delle aspettative dei tifosi, ed il nuovo Mondiale non è iniziato così poi tanto diversamente da quello passato.

 

Per tale motivo la Mercedes è alla costante ricerca di nuovi aggiornamenti, anche radicali, per poter risollevare la stagione appena iniziata e puntare ad infastidire la coppia della Red Bull che ad oggi è sempre più isolata da tutti. Per chiudere il divario con i Campioni del Mondo la Mercedes ha valutato l’idea di cambiare totalmente la propria filosofia della monoposto ed imitare (per quanto possibile) la filosofia Red Bull.

 

Ad avere il delicatissimo compito di ricercare una performance migliore nella Scuderia britannica è Claire Simpson, la responsabile del gruppo aerodinamico. Nel corso di un’intervista l’ingegnere scozzese ha spiegato quali sono gli step da seguire per ottenere uno sviluppo aerodinamico per la monoposto della Formula 1 dicendo: “Innanzitutto il nostro obiettivo è identificare cosa vogliamo migliorare in termini di flusso d’aria sulla vettura. Una volta che abbiamo analizzato le varie alternative proposte iniziamo un primo test di valutazione seguito a sua volta da una serie di simulazioni che ci permetteranno di capire se possiamo gestire il flusso come vogliamo. Nel momento in cui otteniamo l’obiettivo che ci eravamo prefissati passiamo in galleria del vento per ottenere una prima vera verifica del lavoro svolto.”

 

Poi ha continuato affermando: “Ogni novità che portiamo la dobbiamo valutare nel complesso, ovvero dobbiamo considerare la relazione con il resto della vettura. Questo compito delicatissimo spetta al reparto simulazione. I dati sono molto specifici e dobbiamo capire se una nuova componente alleggerita è affidabile, dobbiamo osservare come reagirà alle sollecitazioni. Inoltre, abbiamo il compito di quantificare la misura del miglioramento in ambito di performance del nuovo aggiornamento sulla monoposto. La fase finale del nostro lavoro consiste nel trasmettere tutti i dati al simulatore, in seguito saranno i piloti a darci il loro feedback sul cambiamento effettuato.”

 

Da quando nel mondo della Formula 1 è stato introdotto il budget cap risulta molto importante non sprecare risorse per aggiornamenti non ottimali. Per tale motivo il lavoro degli ingegneri è diventato al giorno d’oggi molto complesso e delicato. Un aggiornamento sbagliato può comportare gravi perdite per la Scuderia sia in termini di tempo, ma soprattutto in termini di risorse economiche.

 

Il direttore delle operazioni degli aggiornamenti Mercedes in ambito di componenti aerodinamici, Darren Burton, ha spiegato che il reparto aerodinamico ha a disposizione un modello di ciò di cui hanno bisogno, di conseguenza nel momento della produzione realizzano uno stampo che verrà usato per realizzare il componente in questione. Quest’ultimo verrà poi sottoposto ad un minuzioso controllo qualità per verificarne la corretta creazione.

Ovviamente affinché tutto questo processo produttivo possa essere realmente funzionante c’è bisogno di un dialogo continuo tra i vari reparti della fabbrica.

 

Una volta terminati i controlli sul componente appena creato arriva il momento decisivo, quello della pista. Di solito gli aggiornamenti di minor entità sono molto più semplici da gestire e da controllare rispetto a pacchetti più ampi. Sulle monoposto ci sono centinaia di sensori montati che permettono alle squadre di misurare i dati aereodinamici in tempo reale.

Gli aggiornamenti aerodinamici più grandi richiedono di conseguenza un lavoro nettamente superiore. In tal caso i dati vengono raccolti inizialmente nei weekend di gara precedenti all’introduzione della miglioria in modo da poter effettuare una serie di paragoni e confronti.

 

 

In totale vengono esaminate tre aree:

 

  •  Confronto tra il componente “vecchio” e il componente “nuovo” per verificare se il miglioramento delle prestazioni è reale;
  •   Controllo di eventuali impatti in ogni singola zona della pista in quanto alcuni componenti potrebbero evidenziare migliorie di prestazione solo in particolari zone del circuito;
  •   Confronto con le previsioni in galleria del vento

 

Tutti questi lavori (importantissimi per le squadre) vengono effettuati nel corso delle Prove Libere (del venerdì di solito) in modo da permettere alle Scuderie di fare un passo indietro nel caso in cui ci si rendesse conto che il nuovo componente non riesce ad essere performante come dalle previsioni.
Ad avere un ruolo importante in tutto questo processo di sviluppo di nuove migliorie per la monoposto è sicuramente il pilota, il quale avrà il delicato compito di comunicare con gli ingegneri per capire le sensazioni e il comportamento della vettura con l’aggiornamento. 

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