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SUSIE WOLFF: “CI VORRÀ TEMPO PRIMA DI RIVEDERE UNA DONNA IN F1”

DI CARMEN PETRILLO

Dopo la W Series (nata nel 2019), è stata introdotta la F1 Academy, una nuova categoria tutta al femminile che ha debuttato lo scorso weekend in Austria. Alla base del progetto c’è la volontà di garantire maggiori opportunità alle donne, assicurando loro le esperienze necessarie per raggiungere i livelli più competitivi nel mondo delle corse.

 

Susie Wolff, amministratore delegato della F1 Academy, poco prima dell’inizio del campionato ha rilasciato un’intervista al The Guardian in cui ha sottolineato che rivedere una donna in Formula 1 non sarà così semplice, e che ci vorranno un bel po’ di anni.  "Credo che ci vorranno ancora otto o dieci anni prima che ciò accada", ha dichiarato Wolff, "Questo non solo perché mancano le donne di talento e quelle che progrediscono nello sport, ma anche perché ci si rende conto del fatto che arrivare in F1 è incredibilmente difficile. È difficile per tutti i piloti maschi. Ci sono solo 20 posti sulla griglia di partenza e per questo ci vorrà del tempo. Credo che tra otto o dieci anni, quando ci sarà una crescita continua dei talenti e un maggior numero di donne che entreranno in questo sport, sarà molto più realistico."

 

 

Questi tempi così lunghi, secondo Susie Wolff, sono dovuti al fatto che, ad oggi, pochissime ragazze riescono a partecipare ad una gara di kart e, di conseguenza, le migliori non riescono ad emergere.  Wolff continua parlando delle iniziative della Formula 1 per incoraggiare le giovani donne a gareggiare e a proseguire la loro carriera nelle corse: "Ci saranno iniziative per aumentare la partecipazione alle gare di coloro che hanno già corso su una pista di kart. Creeremo un sistema a scaletta a partire dal karting, in modo che i più talentuosi possano progredire verso le gare nazionali o di club. Vogliamo un sistema che permetta fin dall'inizio un percorso chiaro, con la F1 Academy come destinazione".

 

L’ex pilota britannica ha aggiunto che uno dei problemi principali è “la percezione sociale e la mancanza di modelli di riferimento; se si è una giovane donna e si ama la F1, si accende la TV e purtroppo molti dei ruoli che si trovano davanti alle telecamere sono ancora dominati dagli uomini”.

 

Queste parole, però, sembrano essere in contrasto con la decisione di non trasmettere le gare della F1 Academy in diretta: il sito ufficiale, infatti, fa sapere che sarà possibile seguire i vari appuntamenti attraverso gli aggiornamenti pubblicati in tempo reale sui canali social e gli highlights con i momenti più importanti. Questa scelta ha fatto storcere il naso a tanti appassionati e soprattutto appassionate, che attendevano con entusiasmo l’inizio del campionato della F1 Academy.

 

Alcune pilote hanno detto la loro in merito, affermando che in realtà questo non è uno svantaggio perché sono già costantemente sotto pressione per il lavoro che fanno in pista e senza i “riflettori” addosso, sono libere di concentrarsi esclusivamente sulle prestazioni.

Ma è comprensibile che molti fan siano rimasti delusi da questa decisione, e forse questo malcontento generale può portare a dei miglioramenti anche da questo punto di vista, affinché le ragazze che amano la Formula 1, accendendo la tv, possano guardare con ammirazione le donne che sfrecciano in pista e sperare che il sogno di correre nella categoria regina del motorsport possa, un giorno, diventare realtà.

Immagini prese dal sito (copertina e interna all'articolo)

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