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F1: L’ALLARME DI OCON: “IN PISTA VEDIAMO POCO, CI SARANNO TANTE PENALITÀ”

DI DOMENICO PIO FEDELE

Nel corso degli anni abbiamo capito che il processo di sviluppo della Formula 1 spinge sempre di più nella direzione di cercare di raggiungere l’impossibile, raggiungere l’estremo. La ricerca dell’impossibile però a volte rischia di portare fuori strada e di conseguenza ci allontana dall’obiettivo che vogliamo centrare.

La F1 anno dopo anno cerca di aumentare la spettacolarità del campionato in vari modi: introducendo nuovi format, cambiando pneumatici, nuovi regolamenti, ecc.

In questi primi tre Gran Premi della stagione abbiamo assistito a due penalità identiche tra di loro dovute ad un errato posizionamento della monoposto sulla griglia di partenza. A Sakhir a scontare questa penalità fu Esteban Ocon, mentre a Jeddah toccò a Fernando Alonso scontare la penalità di cinque secondi.

 

In seguito a queste penalità si è deciso di ampliare le caselle della griglia di partenza di 20 cm (le caselle erano già state ampliate di 20 cm ad inizio 2022).

 

 

Ocon, nel corso di un’intervista, ha espresso il suo pensiero riguardo ciò, affermando: “Ovvio che aumentare la grandezza delle caselle di partenza di 20 cm possa essere una cosa giusta, ma non so se possa bastare. Noi piloti nell’abitacolo non riusciamo a vedere esattamente dove ci fermiamo. In questa stagione mi aspetto di vedere tante penalità come quelle ricevute da me e Fernando. Dobbiamo trovare tutti insieme una soluzione in quanto è stupido che si venga penalizzati per queste cose. Le caselle devono essere ampliate. Nel corso degli anni il regolamento è cambiato. Ultimamente si è posta una regola anche per limitare il posizionamento laterale della monoposto. Così facendo noi piloti non possiamo trovarci troppo a destra o a sinistra della casella. Dobbiamo rispettare il “confine” che ci viene assegnato, ma davvero spero di non rivedere scene come quelle in Bahrein ed Arabia Saudita per il bene della Formula 1, dello spettacolo e dei tifosi”.

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