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Russell e i sospetti su RB, Horner: “Il suo team conosce bene questi vantaggi”

DI CARMEN PETRILLO

Dopo la vittoria del Gran premio d’Australia targata Red Bull -la terza consecutiva della stagione-, George Russell ha espresso i propri sospetti verso le reali prestazioni della RB19: “Sono sicuro che la Red Bull si stia nascondendo – ha dichiarato il pilota inglese in un’intervista per il podcast della BBC ‘Chequered Flag’- Credo che si sentano quasi in imbarazzo a mostrare tutto il loro potenziale, perché più sono veloci e più temono che la FIA possa fare qualcosa per fermarli.  Verstappen non ha motivo di spingere, e nemmeno la Red Bull. Penso che abbiano un vantaggio di 7 decimi al giro sugli altri.  Hanno fatto un ottimo lavoro, non lo si può negare”.

 

Dopo queste dichiarazioni sono, ovviamente, arrivate le risposte di Max Verstappen e Christian Horner.

Il due volte campione del mondo si è soffermato soprattutto sulla gestione delle gomme: Noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio nello sviluppo della macchina, ma si tratta anche di gestire il passo. Infatti, nessuno sapeva quanto sarebbero durate le gomme dure, quindi si trattava solo di portare la macchina fino alla fine. Non c'è bisogno di dare mezzo secondo a tutti con il rischio di distruggere le gomme, perché non si sa mai cosa può succedere. Può uscire una Safety Car, o una bandiera rossa, per cui non c'è bisogno di rischiare così tanto"

 

Secondo quanto riportato da Crash.net, Christian Horner, team principal della scuderia di Milton Keynes, è sembrato quasi divertito dalle dichiarazioni del pilota della Mercedes e ci ha scherzato su, ricordando a Russell che corre per una scuderia che ha vinto, tra il 2014 e il 2021, sette titoli piloti e otto costruttori consecutivi: “È molto generoso da parte sua. Il suo team, tra tutti, conosce bene questo tipo di vantaggi".

 

Il TP, così come il suo pilota, ha affermato che il ritmo mostrato in gara, leggermente inferiore rispetto ai primi due gran premi -ma che comunque sancisce la superiorità della Red Bull-, era dovuto alla gestione delle gomme: “In ogni gara c'è sempre un elemento di gestione; e qui, visto che si trattava di una gara a una sola sosta, una sosta prevista molto presto, ovviamente c'era un elemento di gestione degli pneumatici".

 

Christian Horner ha smentito le parole di George Russell sottolineando la prestazione di Sergio Perez, che, risalito fino alla quinta posizione, “non è stato con le mani in mano, non ha girato a vuoto, trattenendo sette decimi al giro per non dare nell'occhio. La griglia di partenza era sicuramente un po' più ravvicinata in questo circuito".

 

 

Quello che è sicuro, visti i primi tre appuntamenti della stagione 2023, è che gli altri team, in particolare Aston Martin, Mercedes e Ferrari, hanno ancora tanto lavoro da fare per arrivare realmente a lottare con la scuderia di Milton Keynes per le posizioni che contano, se non vogliono che si avveri quello che un po’ tutti hanno predetto e che in parte temono, in primis proprio George Russell: la Red Bull potrebbe davvero vincerle tutte. 

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