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GP AUSTRALIA 2023: PREVIEW

DI MALIKA MARWOI MISSAOUI

Conclusasi la lunga parentesi in Medio Oriente, la Formula 1 approda in Australia, più precisamente a Melbourne, teatro del terzo round stagionale. 

 Il tracciato di Albert Park, sede del Gran Premio d’Australia fin dal 1996, manderà in scena, questo weekend, la terza puntata del campionato di Formula 1. 

 La tappa extraeuropea rappresenta un’occasione di riscatto per diversi team, chiamati a tornare in scia dopo un avvio di stagione turbolento. 

All’appello dovranno rispondere presente Mercedes e Ferrari, ma anche McLaren e Alpha Tauri, le uniche due squadre a quota zero dopo il primo mese di corse. 

PANORAMICA CIRCUITO:

 

Ubicato a soli 3 chilometri di distanza dal centro di Melbourne, il circuito di Albert Park si è convertito in una delle piste più iconiche del motorsport, e, prima dell’avvento della pandemia da SARS-COV2, ha da sempre rappresentato lo scoglio iniziale di ogni stagione del mondiale. 

 

Il cittadino vanta di una lunghezza pari a 5278 metri che si snoda in 16 curve complessive, diverse delle quali ricordano i nomi di alcuni dei piloti australiani più iconici e campioni del mondo che hanno segnato la storia della realtà a quattro ruote. 

Da Sir Jack Brabham (curva 2) ad Alan Jones (curva 1), per poi passare ad Alberto Ascari (curva 13), Ayrton Senna (curva 15) e Alain Prost (curva 16). 

 

La pista, in seguito al GP della passata stagione, è stata protagonista di un vero e proprio processo di ammodernamento che ha coinvolto diverse componenti del circuito, dalle curve fino ad arrivare all’asfalto. 

7 è il numero totale di tornanti che ha subito modifiche, mentre 2 sono stati rimossi in modo definitivo dal tracciato, ritocchi che hanno permesso di incrementare la velocità media di percorrenza della pista favorendo i sorpassi. 

DRS:

 

L’utilizzo massiccio dell’ala mobile è permesso anche e soprattutto dall’introduzione ufficiale della 4° zona di DRS, una novità che ha trovato conferma da parte della FIA dopo una prima prova bocciata nelle libere della scorsa stagione.  

Per la prima volta, dunque, si assisterà ad un weekend di gara in cui un circuito ospita un numero così alto di zone di DRS, una modifica che va controcorrente rispetto alla filosofia sposata dai nuovi regolamenti introdotti nel 2022 che prevedono, invece, una riduzione importante dell’uso del drag reduction system, obiettivo che, per il momento, non è mai stato centrato. 

ASSETTI VETTURE:

 

Il tracciato, rispetto a Jeddah, richiede un medio-alto carico aerodinamico per massimizzare la prestazione e l’efficienza delle vetture sia nei tratti più tecnici e guidati sia nei punti più veloci del cittadino. 

Sono previsti 58 giri da compiere in senso orario per una distanza complessiva pari a 306.1 km

 

Sarà fondamentale lavorare sul set-up delle monoposto fin dal giovedì. L’appuntamento australiano, di fatti, mette in gioco l’aerodinamica a 360°.  

Nella percorrenza delle curve veloci sarà richiesta ottima downforce e stabilità della macchina, due elementi che giocano a favore della verdona di Fernando Alonso e Lance Stroll, fino ad ora, la grande sorpresa di stagione. 

A completare il quadro, saranno fortemente sollecitati l’impianto frenante, l’endotermico e il sistema elettrico della PU. 

 

PIRELLI:

Grazie alla recente asfaltatura del cittadino, invece, le gomme subiranno un degrado contenuto e saranno soggette a bassi carichi laterali. 

Mario Isola, Head of Pirelli Motorsport, ha diramato la lista ufficiale dei compound a disposizione di team e piloti per questo fine settimana, facendo ricadere la scelta su: 

-C2 HARD 

-C3 MEDIUM 

-C4 SOFT 

“Per il Gran Premio d’Australia abbiamo scelto lo stesso tris di mescole del 2019. Dopo un paio d’anni di assenza dal calendario della Formula 1 dovuti alla pandemia, l’anno scorso avevamo optato per un salto di mescola, portando la più morbida C5 insieme alla C2 e C3. La gara del 2022, vinta da Charles Leclerc, è stata ad una sola sosta e i team hanno tutti scelto di montare Hard e Medium, relegando la Soft alle sole qualifiche. Nel prossimo fine settimana, i team avranno invece a disposizione C2, C3 e C4 consentendo così di avere, almeno sulla carta, più opzioni a disposizione in termini di strategia. Ci aspettiamo un’elevata evoluzione della pista nel corso del weekend, come tradizionalmente avvenuto a Melbourne, mentre le forze che interesseranno i pneumatici sono nella media. La pista è molto scorrevole e anche le curve sono ora più veloci dopo le modifiche introdotte lo scorso anno, favorendo così i sorpassi e lo spettacolo”. (Mario Isola) 

AGGIORNAMENTI:

 

A completare il complesso restauro di pista, si è provveduto anche ad allargare le piazzuole in griglia di partenza di una ventina di centimetri in seguito alle penalizzazioni a cui sono andati in contro Ocon e Alonso, rispettivamente in Bahrain e in Arabia Saudita per essersi posizionati fuori dai limiti delle loro griglie di partenza. 

 

Previsto, invece, tempo instabile in occasione delle attività in pista, con un meteo che suggerisce possibili rovesci fin dal venerdì. Una variabile che potrebbe rimescolare le carte in tavola e assicurarci un risultato inedito rispetto ai consueti pronostici che, fino ad ora, hanno visto protagonisti il tandem Red Bull e la mina vagante asturiana, a caccia della sua 33esima vittoria in carriera. 

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