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JEDDAH 2023: MERCEDES, VOGLIA DI RISCATTO

DI MALIKA MARWOI MISSAOUI

Dopo un avvio di stagione sottotono registrato in Bahrain, Mercedes è chiamata al riscatto in occasione del Gran Premio che avrà luogo in Arabia Saudita questo fine settimana. 

 

Un inizio di stagione dal sapore amaro per le frecce nere. Il duo britannico Hamilton-Russell si è ritrovato in seria difficoltà lungo il tracciato del Sakhir. Beffato non solo dalle due dirette rivali Red Bull e Ferrari, ma anche dalla sorpresa di questo mondiale: l’Aston Martin del due volte iridato Fernando Alonso. 

 

Il Bahrain ha rappresentato uno schiaffo morale che ha messo a nudo tutti gli aspetti nevralgici della monoposto: dal degrado gomma, al drag sostenuto, fino ad arrivare ad una mancanza di efficienza e carico aerodinamico. 

Il distacco di quasi un minuto dal leader della corsa Verstappen rimediato in gara ha confermato le sirene d’allarme in casa Brackley. La W14 è ben lontana dalle aspettative degli uomini di Toto Wolff. 

 

Un progetto già definito fallimentare dallo stesso Team Principal che, davanti ai microfoni, non ha esitato a parlare fuori dai denti: 

Le nostre prestazioni in Bahrain non sono state all’altezza delle nostre aspettative”, ha esordito Wolff. 

 

Nonostante le avversità del caso, però, l’amministratore delegato di Mercedes AMG F1 conferma che da parte del team, c’è la volontà di proseguire a sviluppare la monoposto, nel tentativo di registrare piccoli passi in avanti utili a sigillare un ipotetico terzo posto nel mondiale costruttori. 

Una sfida definita entusiasmante da parte di tutta la squadra, volenterosa di innestare basi solide per il futuro prossimo e quello imminente. 

Non mancheranno, di certo, piccoli aggiornamenti costanti durante la stagione, ma tutte le attenzioni e le risorse di grande spessore verranno investite nel progetto a lungo termine. Una decisione maturata con l’intento di tornare a competere e a dominare il vertice di classifica di un mondiale che, ormai, è solo un ricordo del passato. 

A confermare la filosofia di pensiero positiva di casa Brackley, arrivano le parole di Toto Wolff: 

 

“A più lungo termine, concentreremo il nostro sviluppo per determinare come raggiungere i primi posti. Ho già percepito l’energia e la determinazione che c’è in fabbrica e so che continuerà ad esserci anche in futuro”

 

Jeddah sarà, dunque, un vero e proprio banco di prova per i componenti della Mercedes, chiamati a certificare la presenza di un mezzo che ha generato malcontento e sfiducia tra piloti e ingegneri. 

Il cittadino saudita propone caratteristiche tecniche opposte rispetto a quelle riscontrate in Bahrain. 

Bassa richiesta di trazione, carico aerodinamico di bassa portata e asfalto meno abrasivo sono solo alcuni degli elementi che contraddistinguono questa pista, rendendola, a tutti gli effetti, un’incognita per team e piloti. 

 

Ecco che, in occasione di questo weekend di gara, Mercedes provvederà ad apportare piccole modifiche alle monoposto di Lewis Hamilton e George Russell. 

L’obiettivo ultimo, però, non è stravolgere la W14, ammette Toto Wolff, bensì ricercare performance e stabilità gara dopo gara. 

 

“Stiamo apportando alcuni piccoli sviluppi alla vettura: non saranno dei veri e propri cambiamenti, ma possono iniziare a farci andare nella giusta direzione. E spingeremo al massimo per creare opportunità, sperando di dare un’immagine migliore di noi stessi rispetto al Bahrain”. 

 

 

“Questo fine settimana in Arabia Saudita impareremo a conoscere meglio la W14, le sue caratteristiche e i suoi limiti. Sarà un test molto diverso da quello del Bahrain e sarà interessante vedere come reagirà la nostra vettura”. 

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