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TEST PRE-STAGIONALI: COSA CI HANNO DETTO?

DI LAURA PIRAS

Siamo alla vigilia del mondiale 2023 di F1 e possiamo già fare un piccolo bilancio, da prendere con le pinze, per quanto riguarda i valori in campo, che si sono espressi durante i test pre-stagionali, disputati sul circuito di Sakhir settimana scorsa. 

Il triduo dei test ha portato alla luce molti spunti di riflessione che cercheremo di analizzare in questo articolo. 

E' chiaro a tutti che la squadra da battere è ancora la Red Bull che ha decisamente impressionato in pista nei giorni scorsi con entrambi i piloti che si sono sentiti subito a loro agio dentro l'abitacolo della loro RB19. 

In Ferrari si sta lavorando per estrarre il potenziale dalla monoposto e subito dietro troviamo la Mercedes che non sembra aver risolto tutti i problemi del 2022. 

Grande sorpresa dei test è stata l'Aston Martin che ha collezionato delle prestazioni di tutto rispetto, bisogna vedere se manterranno le premesse iniziali o se è stato un tutto fumo e niente arrosto. 

 

LATO PIRELLI: 

 

Durante i test i team hanno testato tutta la gamma dei pneumatici Pirelli P Zero, elemento semi-sconosciuto alle squadre.

Nonostante simulazioni e test con le vetture dello scorso, la conoscenza di questi nuovi pneumatici aveva ancora una patina di poca chiarezza.

Ogni scuderia ha potuto usufruire di 30 set di pneumatici da asciutto e 2 set del prototipo C3.

I pneumatici messi a disposizione avevano una pressione minima di 21 psi per le anteriori e 18,5 psi per le posteriori. Un'altra caratteristica da annotare è l'utilizzo delle termocoperte a 70 ° C per massimo 2 ore.

Il più veloce nei tre giorni di test è stato Sergio Perez su Red Bull, tempo che il messicano ha siglato con una mescola C4. A seguire troviamo Lewis Hamilton che ha fermato il cronometro del suo giro con una C5, la mescola più morbida del lotto e Valtteri Bottas su Alfa Romeo, con le stesse mescole adottate dal pilota inglese di casa Mercedes.

L'anno scorso il tempo più veloce fatto segnare con la C4, sempre nei test pre stagionali, era stato più alto di 1,5 secondi, segno che queste gomme sono più veloci. (velocità che è unita anche dai miglioramenti delle vetture rispetto al 2022.)

 

Nell’ultimo giorno di test i team hanno trovato il bandolo della matassa rispetto alla gestione del degrado delle gomme secondo quanto dimostrato nei long run che si sono verificati in pista.

A livello di temperature queste sono state decisamente costanti durante i giorni dei test e il loro andamento ha permesso alle squadre di trovare in tre giorni quasi sempre le stesse condizioni di pista. L'unica variabile che è cambiata durante le tre giornate è stato il vento che si è indebolito sul far del week-end.

In base a questi dati possiamo valutare quanto sono migliorate le singole squadre rispetto ad un anno fa ed ecco la classifica.

 

 

1. Williams -2"378

2. Aston Martin -2"371

3. Alfa Romeo -2"158

4. Mercedes -2"059

5. AlphaTauri -1"741

6. Red Bull -1"415

7. Ferrari -1"391

8. McLaren -1"011

9. Haas -0"860

10. Alpine +0"064

 

Le parole di Mario Isola rispetto ai test conclusi in Bahrain: 

 

“Questi tre giorni di test sono stati preziosi per i team, i piloti e anche per noi. Le scuderie hanno potuto mettere a punto l’assetto delle vetture in vista del weekend di gara della prossima settimana e i driver hanno avuto il tempo di prendere confidenza con la nuova costruzione della gamma Pirelli, quest’anno arricchita da un ulteriore compound che verrà utilizzato proprio nel GP del Bahrain. I tempi sul giro registrati oggi sono sorprendenti perché i pneumatici di quest’anno sono in media 1,5 secondi più veloci delle stesse mescole del 2022. Il dato è ancora più significativo su una pista come Sakhir, dove prevalgono trazione e frenata ma non ci sono curve che impegnano i pneumatici a lungo. Anche la nuova C1, che potrebbe essere protagonista in gara tra una settimana, è stata accolta positivamente da tutte le scuderie per le buone performance dimostrate. Con una gamma più ampia di pneumatici, abbiamo ora maggiore flessibilità nella scelta e potremo nominare le mescole più adatte per ciascun circuito”.

PANORAMICA TOP TEAM:

 

Come detto nel cappello introduttivo dell'articolo la Red Bull si è dimostrata subito al vertice in tutte le classifiche del rendimento soprattutto con Max che è sembrato subito in palla con la RB19, vettura che è una perfetta evoluzione della RB18.

La RB18 aveva pochissimi punti deboli e stravolgerla non aveva senso, quindi si è solamente pensato di ridurre quanto più possibile il drag grazie alla realizzazione di uno scavo laterale nelle pance e di un'ala posteriore che garantisce più efficienza aerodinamica. 

 

 

Se in casa Red Bull tutto sembra essere nato sotto una buona stella, in Ferrari la SF-23 è stata particolarmente nervosa durante i test invernali. 

La nuova vettura targata Ferrari, molto probabilmente, deve esprimere ancora un bel po' di potenziale.

In base al solo giro secco la SF-23 è sembrata una monoposto degna della sua antenata ma nei long run c'è ancora qualcosa da sistemare. 

A livello tecnico si è vista una nuova ala posteriore, provata da Leclerc durante l'ultimo giorno di test. La nuova specifica, che vedete alla destra delle foto postate al di sopra di questo piccolo paragrafo, ha un monopilone come supporto. 

Ahimè questo elemento non è stato provato a dovere in quanto si è riscontrato un problema al DRS, precisamente è stato trovato un difetto al flap mobile che si apriva, non omogeneamente, come avrebbe dovuto ma in maniera abbastanza insolita.  

Anche altri team hanno adottato questa soluzione, come Red Bull, Williams, Aston Martin e Alpine in quanto permette alla vettura di avere più efficienza aerodinamica. 

Grazie alla dotazione di un'ala posteriore, di questa concezione, la vettura avrebbe meno drag e quindi più velocità di punta, caratteristica che era meno presente nella vecchia F1-75. 

 Un altro fattore sostanziale da analizzare della "debolezza della Ferrari", durante questi test, è che la monoposto ha girato più alta del previsto, espediente usato per limitare il bouncing.

La SF-23 può diventare certamente una gran vettura ma è sembrata particolarmente instabile ed ha palesato un vistoso sottosterzo che ha messo in crisi soprattutto Leclerc che predilige un comportamento sovrasterzante. 

Si aspetta ovviamente un approccio molto più arrembante ed aggressivo già nelle prime prove libere, partendo già con l'abbassare la vettura. 

 

Una squadra che sembra ancora parecchio in difficoltà è stata la Mercedes. 

 

Ecco le parole del TP Mercedes Toto Wolff in merito.

 

"Facendo il punto sulla mattina non credo che siamo in grado di girare veloci quanto Red Bull e Ferrari. Oggi dobbiamo essere realisti.

Il concept è rimasto lo stesso del 2022 ma introdurremo nuovi componenti nella prima metà della stagione e potrebbe portarci in una direzione un po' più simile ad altre macchine. Le pance sono solo un piccolo componente della prestazione, si tratta molto più del trasferimento di carico, delle sospensioni e di cose meccaniche. Però andremo anche in una direzione in cui potremmo avere un aspetto un po' più vicino agli altri".

 

La W14 è una vettura che ha bisogno di essere analizzata soprattutto riguardo al bilanciamento. Rispetto alla vettura del 2023 in Mercedes si è lavorato tantissimo sul baricentro che è più basso rispetto alla W13.

Già dall'unveil della monoposto abbiamo potuto appurare la presenza di carbonio a vista, adottato sia per snellire la macchina sia per migliorare la resistenza dell'aria. 

In Mercedes hanno lavorato parecchio anche sulle sospensioni anteriori, modificata apportata per migliorare l'inserimento in curva delle monoposto che guideranno Russell ed Hamilton. 

La W14 ha ancora una filosofia di zero side pod ma le forme delle pance laterali sono sostanzialmente modificate rispetto all'anno scorso. 

Mike Eliott in un'intervista rilasciata a Ted Kravitz ha ribadito che la squadra porterà molti aggiornamenti che avranno come scopo quello di far uscire, finalmente, il potenziale della nuova creatura della casata anglo-tedesca,

Inoltre è quasi sicuro che per il primo week-end la W14 avrà una nuova ala posteriore più scarica. 

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