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DANKE SEB: UN CAMPIONE DALLA A ALLA Z

DI LAURA PIRAS

Era il lontano/vicino 28 luglio 2022 quando Sebastian Vettel decise di annunciare al mondo intero che si sarebbe ritirato. Lo fece con un video di un semplicità disarmante.

C'era lui, uno sgabello, un telo bianco dietro di lui...tutto in bianco e nero. Tutto tremendamente old style. Un pò come è lui. 

E avvolto in questa cornice così minimal il nostro protagonista disse che nel 2023 non ci sarebbe più stato. 

 

Il mondo della F1 ha letteralmente tremato dopo questo annuncio, totalmente inaspettato, soprattutto alle orecchie ma, soprattutto, ai cuori di chi tifa per il pilota tedesco. 

 

Parlo per cognizione di causa. 

 

Non ho mai nascosto il mio supporto e il mio tifo verso Sebastian Vettel. 

 

Anzi questo blog, questo spazio che condivido anche con altri editori, è nato grazie a lui, grazie al fatto che la sua dipartita dalla Ferrari ha fatto nascere in me, creatrice del portale, una voglia di comunicare pensieri, idee...con il tempo questa realtà si è trasformata diventando un blog per persone che vogliono raccontare la Formula 1 in tutti suoi aspetti. 

 

Sebastian, voglio chiamarlo così, perché, non sapendolo, per me, è come se fosse un amico...

 

Seb, inconsapevolmente, è diventato amico o punto di riferimento per molti di noi, non tanto per il campione che è diventato nelle sua carriera quanto per quelle caratteristiche emotive che lui ha sempre, brillantemente, saputo mostrare a tutti senza la minima vergogna. 

 

Abu Dhabi, dove si terrà l'epilogo di questa stagione, farà da teatro al suo ultimo gran premio...proprio Abu Dhabi, dove è andata in scena la vittoria del suo primo titolo mondiale, proprio quì dove Seb entrò di diritto nell'Olimpo dei più grandi. 

 

Chissà...la storia forse era già scritta...forse davvero doveva salutarci in questa terra...forse proprio quì doveva essere il the end della sua immensa e leggendaria cavalcata motoristica. 

 

Per me Sebastian rimarrà sempre e comunque il mio capitano, il mio idolo, colui che mi ha accompagnata in questa tremenda e stupenda passione per 16 anni. 

16 anni ragazzi miei, sembrano un'eternità guardandola da un punto di vista infinitesimale.

 

Metà della mia vita passata a festeggiare e a soffrire per lui, a seguire, da casa e dal vivo, un campione a cui ho dedicato la mia anima da tifosa. 

E sono quì a provare a scrivere qualcosa per omaggiarlo, sapendo, in cuor mio che forse non ne sono totalmente all'altezza. 

 

I flussi di coscienza sono stati sempre un mio asso nella manica ma vorrei dedicare a lui un qualcosa di totalmente diverso e, rivedere con voi alcune cose del Seb uomo, Seb pilota e Seb campione. 

Ed ecco quì l'idea che mi è balenata qualche giorno fa, raccontare, letteralmente, Seb dalla A alla Z. 

Buona lettura a tutti voi!

 

 

 

ALONSO:

 

 

Uno dei suoi rivali più duri e acerrimi, con lui Sebastian ha affrontato numerosi duelli, con lui Seb si è giocato il titolo mondiale più e più volte durante il periodo Red Bull di Vettel.

E' stato un nemico incredibile da battere, leale e difficile da vincere.

Ha messo i bastoni fra le ruote al nostro campione nel 2010 e nel 2012. Seb ne uscì vittorioso. 

Ora i rapporti sono ben diversi, c'è rispetto reciproco, c'è voglia di fare battute e c'è una volontà di guardarsi negli occhi con spirito diverso. 

Seb deve tanto a Nando perchè battendo un pilota così forte è riuscito ad emergere nella mischia. Alonso deve tanto a Seb perchè grazie al tedesco si è elevato ancora di più rispetto al pilota che era in precedenza. 

 

BAHRAIN: 

 

In Bahrain, terra del deserto, Seb ha collezionato delle vittorie incredibili, sia in Ferrari che in Red Bull. 

Soprattutto con la Rossa di Maranello ha sfoderato tutto il suo immenso talento, mostrando al mondo quanto sia bravo nella lettura della gara e nella gestione delle gomme. 

Tali caratteristiche sono ben conosciute a tutti. 

Sebastian Vettel può essere considerato come l'uomo che sussurrava alle gomme...perchè come le gestisce lui non le gestisce nessuno.

 

CHARLES: 

 

Ultimo compagno di Seb in Ferrari, ultima gatta da pelare della carriera del pilota di Heppenheim. 

Rookie e veterano che convivono sotto lo stesso tetto, convivenza che molti ci hanno raccontato decisamente male. 

Molti descrivevano il loro rapporto come tossico, pieno di competizione sleale e ricco di acredine infinita...loro invece ci hanno mostrato nel tempo che in realtà c'era solo stima reciproca. 

Da una parte il monegasco vedeva il 4 volte campione del mondo e come una spugna cercava di imparare quanto più da un pilota d'esperienza. Dall'altra invece il campione che esprime con dediche meravigliose la sua opinione sul giovane talento , firmato Ferrari Driver Academy. 

Ora a distanza di tempo il rapporto si è cementificato, soprattutto ora che i due non sono compagni di squadra ma semplicemente amici e rivali in pista. 

I due si scambiano spesso messaggi, in particolare dopo alcuni momenti difficili Sebastian cercare di tirare su il morale di Leclerc che si è sempre sentito considerato da Vettel, sin dal periodo della F2. 

 

DU BIST WELTMEISTER:

 

 

Vincere il mondiale, all'ultima gara, all'ultimo giro...

Che impresa per il nostro campione...

Passi per primo sotto la bandiera a scacchi, sai che hai vinto almeno il gran premio ma devi aspettare per sapere se hai ottenuto anche il titolo iridato, il tuo primo titolo iridato....

Scorrono interminabili i secondi, dal box ti dicono che sta andando tutto ok, che sembra tutto buono...ma te attendi con il fiato sospeso...

E alla fine ti urlano DU BIST WELTMEISTER..

Sei campione del mondo, per la prima volta...finalmente ce l'hai fatta! 

E ti liberi con lacrime e urla di gioia...è fatta, quello per cui hai fatto tanti sacrifici durante la vita è arrivato! 

 

 

EINTRACHT:

 

Seb è amante a tutto tondo dello sport, lo pratica costantemente... e anche in lui c'è l'anima del tifoso. 

Oltre all'amore che prova per la Ferrari, nel suo cuore c'è anche il tifo per una squadra tedesca di calcio, l' Eintracht. 

E' un amore che coltiva da tantissimo tempo, tanto che festeggiò il titolo mondiale del 2012 con indosso la maglia rossa della squadra. Gli attestati di stima fra Seb e la squadra sono reciproci. 

Vettel ha detto che se non avesse fatto il pilota di Formula Uno sarebbe diventato un calciatore. “Ero forte nel ruolo di ala destra e il mio sogno era quello di giocare con la mia squadra del cuore, l’Eintracht”

 

FERRARI:

 

Storia d'amore che al di fuori sembra essere finita ma che secondo me continuerà per tutta la vita perchè un legame così intenso, speciale e unico non si può spezzare. 

Seb ha amato la Ferrari immensamente, incondizionatamente, con un trasporto unico mostrando a tutti quanto in realtà sia Ferrarista nell'animo...forse il più grande Ferrari sulla faccia della terra. 

Anche la Ferrari ha amato Seb, il Cavallino si è aggrappato al campione tedesco perchè la Rossa di Maranello riconosce i campioni, riconosce le leggende. 

Seb e Ferrari insieme hanno fallito nel concreto per me hanno invece conquistato la cosa più del mondo...l'eternità. 

Ogni vittoria, ogni pole position, ogni giro veloce, ogni strategia azzeccata, ogni sorpasso hanno reso il duo Vettel-Ferrari eterni ed infiniti. 

Dalla prima vittoria in Malesia all'ultima a Singapore l'armata rossa ferrarista ha saputo gioire e catturare attimi che saranno impressi per sempre. 

 

GINA: 

 

Per molti era solo SF70-H ma per altri aveva un altro nome: GINA.

 

Seb ha avuto, dal 2008, la tradizione di chiamare le sue vetture con nomi di donna. Allora era pilota della Toro Rosso con cui vinse il suo primo gran premio a Monza, a bordo di Julie! 

 

 

Ecco i nomi delle vetture di Sebastian Vettel:

 

2008: Julie (Toro Rosso)

2009: Kate (Red Bull)

2010: Luscious Liz (Red Bull)

2011: Kinky Kylie (Red Bull)

2012: Abbazia (Red Bull)

2013: Hungry Heidi (Red Bull)

2014: Suzie (Red Bull)

2015: Eva (Ferrari)

2016: Margherita (Ferrari)

2017: Gina (Ferrari)

2018: Loria (Ferrari) 

2019: Lina (Ferrari) 

2020: Lucilla (Ferrari) 

2021: Honey Ryder (Aston Martin) 

2022: Senza Nome (Aston Martin)

 

 

HANNAH PRATER:

 

Amica, moglie e dolce metà di Seb. 

E' colei che l'ha sempre sostenuto, sin dagli inizi, sin dagli esordi. 

Hannah è stata per il nostro beniamino un supporto costante, vero, concreto, soprattutto nei momenti duri. 

 

Appassionata di moda ha fatto parecchia gavetta prima di diventare stilista, ora si dedica per la maggior parte del tempo alla famiglia, è sempre stata al fianco di Vettel durante tutta la carriera ed è a detta di Sebastian la persona a cui deve di più. 

 

A chi devi di più il successo in F1? La persona senza la quale non avresti avuto lo stesso successo?

Seb: ”Penso MIA MOGLIE”

“La forza che mi ha dato, stiamo insieme da sempre ed è questa la risposta corretta e giusta. Quello della F1 è un mondo intenso con tante cose da fare, penso che consumi mentalmente, ma amare un’altra persona tanto da metterti in qualche modo al secondo posto e dare tutto il tuo supporto... La amo tantissimo ma onestamente non so se io saprei essere tanto forte da fare la stessa cosa. “

“Penso che in fondo tu sappia che i piloti hanno molto talento. Siamo tutti un po' diversi, e va bene, ma penso che alla fine si tratti di essere in pace con sé stessi, di essere felici nella propria vita e di essere in grado di estrarre quel talento, mantenere i nervi saldi quando è importante. E questo ha molto a che fare con l'equilibrio nella vita, e la vita è qualcosa di più grande dei giri che vedi in pista, quindi l'unica risposta corretta ed equa è: MIA MOGLIE!

"Ci sono stati tutti quei momenti non gloriosi che pensi non siano importanti, ma lo sono. Mi ha tenuto con i piedi per terra, si è presa cura di me e mi ha dato tutto il sostegno per non sentirmi solo e sentirmi amato.

...È la persona migliore del mondo, e la migliore con cui potrei stare.

Sono così felice di averla incontrata presto e non aver dovuto passare del tempo a cercarla."

ITALIA: 

 

Seb e l'Italia: rapporto speciale, fatto di alti e bassi, di amore e odio. 

L'Italia ha conosciuto in Sebastian un tedesco dal cuore latino, un pilota che, nonostante l'esser cresciuto in terra teutonica, ha saputo emozionarsi ed emozionare scardinando quell'ideale dell'uomo tedesco tutto di un pezzo. 

 

Per Seb l'Italia è stata terra di generosità, di trasporto e di passione ardente. 

Per l'Italia Seb è stato l'idolo a cui appoggiarsi, l'idolo per cui urlare di gioia e per cui tifare, sognando la vittoria Finale. 

Non sempre il rapporto è stato idilliaco, anzi molto spesso, soprattutto da parte della stampa c'è stata, sin troppo, un'ondata di critiche feroci, di offese immeritate e di schiaffi fulminei. 

Ma Vettel ha saputo andare oltre questa ondata negativa di commenti mostrando l'amore che prova per il nostro paese ed entrando nel cuore di molti. 

 

 

 

JENS MUNSER DESIGNER:

 

Come fa un pilota a diventare più iconico? 

 

Non solo con vittorie e aneddoti speciali ma anche con l'individualismo estetico dei propri caschi. 

Seb Vettel è stato sicuramente, sotto questo punti di vista, il pilota con la più grande identità, andata a costruire casco dopo casco soprattutto negli ultimi anni. 

 

A collaborare con il quattro volte campione del mondo per la creazione di un design tutto particolare è Jens Munser Designer. 

 

Jens Munser è uno dei più importanti e abili designer del panorama del motosport.

Molti piloti si affidano per realizzare le livree dei propri caschi. E tra tutti corrideri spicca proprio il nome di Sebastian Vettel.

 

“È importante avere un pilota a cui poter dire un’idea e che ti dica di sì. È diverso dall’avere un pilota che vuole mantenere lo stesso design in ogni gara. È bello avere qualcuno che mostri le mie idee a milioni di persone – ha dichiarato Munser molto tempo fa ad un'intervista a Motosport -Con Seb è facile. Dice chiaramente sì o no, riesca a dare sempre una risposta chiara”.

KIMI:

 

Compagni di squadra e amici sin dall'inizio.

Fra Kimi e Seb c'è stato sempre un rapporto fatto di fiducia, rispetto e affetto profonda. 

Entrambi dediti alla causa del Cavallino Rampante, entrambi padri di famiglia, entrambi campioni del mondo...

insomma entrambi legati da profonde similitudini. 

 

Ecco cosa pensa Seb di Kimi e del suo immenso talento:

 

 "Credo che Kimi Raikkönen sia il più grande talento naturale che abbia mai incontrato in termini di velocità pura, se ci fosse una disciplina che consiste nel cambiare macchina ogni giorno, dopo dieci giorni avrebbe superato tutti, semplicemente perché è naturale per lui, non gli serve tempo per adattarsi alla macchina, gli viene naturale quello che la macchina gli chiede di fare. Se gli dai in mano un volante lui sa cosa farci, in alcune situazioni per molti piloti è necessario dover prendere le misure, per lui invece è naturale".

 

Kimi e Seb si sono sempre sostenuti e il loro rapporto è nato così naturalmente...quasi un segno del destino...

Come teammates hanno provato a realizzare in concretezza ciò che era necessario per il Cavallino Rampante, non ci sono riusciti ahimè ma li ricorderemo per sempre come una delle coppie più affiatate della storia della Ferrari. 

 

 

 

LEWIS HAMILTON:

 

“Ho scoperto la notizia proprio sta mattina. Già da quando ha chiesto un incontro con la stampa avevo immaginato però comunque l’ufficialità è stata un emozione forte“

“La prima sensazione è stata tristezza. Sono molto dispiaciuto che Seb abbia deciso di smettere. Fin dall’inizio della mia carriera Sebastian è stato uno dei pochi a non avermi mai fatto sentire solo. Mi è stato accanto in moltissime occasioni fin dal principio.”

“Fin da subito ho capito che lui sarebbe stato un grande in questo sport. Pure da giovanissimo, durante i briefing dei piloti, era molto schietto e diretto. Oltre a questo apprezzo moltissimo il suo essere un vincente ma comunque avere la lucidità di combattere e difendere ciò in cui crede.”

“Ovviamente sono triste perché ho perso una amico nella griglia di partenza. Allo stesso modo però sono sicuro che al di fuori del tracciato farà grandi cose. Sono anche sicuro che rimarremo amici e potremo fare altro fuori dal paddock“.

“Seb è sempre stato dannatamente veloce, intelligente e anche un ottimo ingegnere. Non è mai stato qualcuno che incolpava gli altri. Potevo tranquillamente fargli notare i suoi errori o viceversa: cosa che ho sempre pensato sia davvero importante.”

“Da giovani ovviamente non avevamo tempo per parlare delle nostre vite e scambiarci opinioni. Nel corso del tempo però abbiamo iniziato a vederci e a fare quei passi coraggiosi per difendere le cose in cui crediamo.”

 

Lewis Hamilton su Sebastian Vettel dopo il ritiro 

 

Credo che il loro rapporto sia tutto riconducibile a queste dichiarazioni fatte da Hamilton qualche mese fa. 

Fra i due non c'è stato sempre il sereno, anzi, c'è stata anche qualche sportellata di troppo. 

Ma il duello fra Lewis e Sebastian rimarrà uno dei più leali nella storia della F1, il loro rapporto verrà ricordato come uno dei più veri e cristallini. 

Rivali in pista ma amici fuori, uniti da una missione congiunta: creare un mondo migliore. 

 

 

MONZA:

 

 Nel lontano 14 settembre 2008, un giovane promettente tedesco di 21 anni, domina letteralmente la scena e mette in riga tutta la concorrenza, aggiudicandosi una sorprendente pole position nel Gran Premio d'Italia a Monza.

Alla guida della Toro Rosso, team italiano, questo giovanotto non si accontenta solo della Pole Position, vuole la vittoria e la ottiene sorprendendo tutti. 

Vettel corre e stravince con una maturità da togliere il fiato, domina in un modo assolutamente cristallino e così facendo diventa il pilota più giovane a vincere un Gp. 

Il vero amore non si scorda mai e per Vettel questa frase ha la conferma quando ricorda questo particolare gran premio. 

Vittoria emozionante, forse la più bella. Vittoria che ti fa capire che forse ce la puoi fare anche te a salire sul gradino più alto del podio, che la prima volta ti da le vertigini.

Seb ci prese gusto a quel gradino più alto e a furia di vincere oramai le vertigini non ci sono più perché tocchi il cielo con un dito, perchè sai che hai un incontro speciale con la gloria. 

NORBERT VETTEL:

 

Se c'è una persona che dobbiamo ringraziare immensamente per aver avuto Seb Vettel in Formula 1 quella è Norbert Vettel, padre e primo sostenitore di Sebastian. 

E' grazie a lui se il nostro tedesco preferito ha cominciato ad appassionarsi alle corse. 

Fu Norbert a destare l'attenzione di Seb per le corse: il papà del 4 volte campione del mondo aveva corso nella cronoscale con una Golf GT per ben 12 anni. Era proprio Norbert stesso che preparava la macchina nel suo garage prima delle gare. 

Norbert è sempre stato attento nella tecnica, conosceva profondamente la meccanica della macchina e artigianalmente curava la sua vettura come se fosse l'ennesimo figlio. 

Fu Norbert a portare nel 1992 Vettel al suo primo gran premio (Gran Premio di Germania sul Hocknheimring), fu lui a comprare a Vettel (ma anche alle sue sorelle) il primo kart. 

E quanto si divertiva Seb su quel kart, ci passava le ore e più correva e più sentiva l'adrenalina crescergli nelle viscere. 

Fu Norbert a costruire la prima pista di go kart affrontata dal piccolo Seb, lo fece nel giardino di casa e addirittura, per incrementare la difficoltà di quel tracciato domestico Norbert bagnava la pista...così facendo, senza avere nessuna predizione interna, Norbert forgiò Seb alla guida sul bagnato. 

Norbert ha accompagnato il figlio in tutta la sua brillante carriera, è stato un Padre con P maiuscola, un support stabile, un punto di riferimento. 

Quindi non si può dire solo Danke Seb ma anche Danke Norbert! 

ONORIFICENZE: 

 

Di seguito troverete tutte le onorificenze che ha ottenuto Seb in tutti questi anni. 

 

-Vettel è stato nominato Rookie dell'anno ai premi annuali di Autosport nel 2008.

-Nel 2009, gli è stato assegnato il Trofeo Lorenzo Bandini, per i successi della stagione 2008.

-Nel 2010, è stato votato sportivo tedesco dell'anno (Sportler des Jahres).

-Nello stesso anno ha vinto per la prima volta la categoria International Racing Driver ai premi Autosport e da allora ha vinto questo premio per tre anni successivi (2010-2013).

-Nel gennaio 2012, Vettel è stato premiato con l'illustre Grands Prix de l'Academie des Sports 2011 per essere diventato "bicampione di F1 consecutivamente all'età di 24 anni

-Nel 2012 è stato nominato vincitore di undici Grands Prix out of nineteen"

-Nel 2012 gli è stato conferito il più alto premio sportivo in Germania, il Silberne Lorbeerblatt in riconoscimento dei suoi titoli mondiali multipli e del suo carattere esemplare.

-È stato anche votato pilota F1 dell'anno nel 2009, 2011 e 2013 e dai team principal della F1 per il sondaggio segreto annuale, iniziato dalla rivista Autosport 2010 e 2012.

-Ha inoltre vinto il premio DHL Fastest Lap nel 2009, 2012 e 2013.

-È diventato sportivo europeo dell'anno da PAP per 2 anni consecutivi (2012 e 2013) e anche da UEPS nel 2010.

-Nel 2014 è stato nominato Sportsman dell'anno al Laureus World Sports Awards a Kuala Lumpur, Malesia.

-Il 4 dicembre 2017 viene inserito nella Hall of Fame della Federazione Internazionale dell'Automobile.

-Il 12 dicembre 2021 ha vinto il Crypto.com Overtake Award per aver effettuato il maggior numero di sorpassi durante la stagione

 

PAPA': 

 

Non sappiamo bene come sia Seb come papà ma lo possiamo solo che immaginare. 

Ed è anche per i suoi figli che Vettel ha deciso di abbandonare la scena...quei figli che ha visto crescere a tratti e che ora invece vuole seguire da vicino. 

Immedesimarsi in un padre che spesso è lontano dalla famiglia non è facile, anche perché non sono genitore ma vorrei provarlo a farlo per un momento. 

Non deve essere facile lasciare i tuoi piccoli a casa per fare il giro del mondo, non deve essere facile non essere presente in certe circostanze, non deve essere facile mancare a degli appuntamenti importanti per i tuoi bambini. 

Empaticamente parlando è anche comprensibile per Seb papà voler essere compagno di vita dei suoi marmocchi. 

Provando solo ad immaginare come lui si è potuto sentire in diverse circostanze non si può non accettare la sua decisione. 

I tempi cambiano e anche le priorità possono essere diverse, soprattutto di un padre che è stato fin troppo lontano dai suoi cari. 

 

QUALIFICHE: 

 

57 pole position ha siglato il nostro Seb Vettel. 

 

Un numero degno di nota che lo issa in quarta posizione nella classifica dei pole-men di tutti i tempi. Avanti a lui ci sono 3 leggende, 3 pilastri (insieme a lui) di questo sport: Lewis Hamilton, Ayrton Senna e Michael Schumacher. 

 

Seb ha vinto moltissime qualifiche, la maggior parte delle quali durante il suo periodo in Red Bull.

Ma non solo i numeri ci dicono quanto sia speciale in questa disciplina, anche il suo approccio è veramente particolare in questa circostanza. 

 

Seb è molto meticoloso nella preparazione di ogni attività in pista e anche nelle qualifiche non è da meno. Non si affida solo alle sue sensazioni di pancia ma valuta ogni dato e ogni telemetria. 

Inoltre quando si cala dentro l'abitacolo della sua monoposto si immerge in una revisione interna del tracciato, visualizzando curva dopo curva focalizzandosi sulla traiettoria migliore da seguire. 

Con questo metodo ha compiuto autentiche meraviglie anche quando non era il favorito, soprattutto in queste occasioni ci ha fatto vedere quanto può portare avanti la vettura e quanto può far uscire il potenziale della stessa. 

Da menzionare in tal senso l'ultima pole position conquistata in Giappone nel 2019: la Ferrari non era la FAVORITA, tantomeno lui. 

Ma al di là dei pronostici seppe costruire un autentico miracolo e a diventare per l'ennesima volta P1. 

 

 

 

RED BULL:

 

Vettel e Red Bull è uno di quei sodalizi che rimarranno sempre impressi nelle mente. 

Titoli mondiali vinti, mondo conquistato più e più volte... e un capitolo di storia della F1 scritta magistralmente.

Vettel divenne pilota della Red Bull Racing nel 2009 e vincerà nello stesso anno i GP di Cina, Gran Bretagna, Giappone e Abu Dhabi, arrendendosi solo esclusivamente alla superiorità della Brawn GP di Jenson Button.

L'anno dopo Sebastian si ritrova in una competizione serrata per la lotta al titolo mondiale contro il compagno di squadra Mark Webber e i rivali di McLaren e Ferrari, ossia Lewis Hamilton e Fernando Alonso: vince il titolo all'ultima gara ad Abu Dhabi e diventa il più giovane campione del mondo di sempre, a 23 anni, 4 mesi e 11 giorni. Si apre così una fase di dominio per Vettel e la Red Bull che monopolizzano le tre stagioni successive.

Il rapporto fra Sebastian e Red Bull è continuato sempre nel tempo, nonostante Seb abbia rivestito colori diversi. 

Tale affermazione trova riscontro anche nel passato recente.

Ricordiamo a tutti la dipartita di Didier Mateschitz, colui che scoprì proprio Sebastian Vettel, colui che lo fece entrare nella Red Bull Academy. 

Didier fu un punto saldo nella vita di Sebastian che si mostrò molto commosso nei giorni della sua morte. 

Il pilota tedesco, ormai prossimo al ritiro dalla Formula 1, ha reso omaggio a Mateschitz indossando durante il week-end messicano un casco decorato con una livrea celebrativa, ripresa dal layout impiegato nei primi anni della sua carriera,  Tutto firmato con la scritta ‘Danke Didi!’ (‘Grazie Didi’, abbreviazione del nome Dietrich), in omaggio del compianto imprenditore austriaco morto qualche mese fa. 

E come non dimenticare Christian Horner: i loro abbracci dopo ogni vittoria, i loro sorrisi quando dominavano insieme...

Horner non ha mai nascosto la riconoscenza nei confronti di Seb e i retroscena non sono mancati. 

 

Eccone un esempio:

 

Quando Seb ha lasciato la Ferrari ci sono stati parecchi contatti fra i due, di seguito una piccola testimonianza di Horner.

 

“Abbiamo avuto alcuni colloqui esplorativi – ha rivelato – ma sarebbe stato un po’ come tornare da una vecchia fidanzata: probabilmente non sarebbe stato lo stesso per la seconda volta. Quello che abbiamo realizzato insieme è stato davvero notevole. È stata una cosa fenomenale e farà sempre parte della nostra storia, e siamo estremamente orgogliosi di averlo avuto come membro della nostra squadra”. 

 

SCHUMACHER:

 

Quello che c'è fra la famiglia Schumacher e Sebastian Vettel è un qualcosa che non si trova spesso in giro nei paddock del mondo. 

C'è un legame stretto, intimo e speciale. 

Vettel ha sempre considerato Schumacher come suo mentore, suo idolo, suo modello sportivo. 

Seb ha avuto la fortuna di conoscere e di frequentare Michael già da bambino ed è stato testimone delle numerose vittorie del Kaiser Michael. 

E in cuor suo sono nati desideri tanto importanti quanto difficili da raggiungere: essere come Michael, vincere anche lui in F1 e costruire un percorso luminoso e vincente. 

Michael non ha mai nascosto la sua ammirazione per Seb, ha sempre espresso parole al miele per il giovane campione nato ad Heppenheim. 

Pensate avere un idolo e poterci parlare, poter carpire da lui ogni tipo di informazione per crescere e diventare un lavoratore migliore. 

Vettel ha avuto questa meravigliosa fortuna e ne è ben consapevole, è grato di aver potuto avere questo boost di conoscenza e di supporto. 

E lo sta testimoniando sempre di più dando a Mick un sostegno incredibile, soprattutto in questo momento così difficile per il pilota tedesco di casa alla Haas. 

 

“Con Mick sono molto più amico rispetto a un mentore. Viene da una buona famiglia. È un ragazzo educato, sensibile ed è pronto per camminare da solo per la sua strada. Già lo sta facendo molto bene. È così che ci si comporta per un amico: si è presenti con l’obiettivo di trasmettere tutta la tua esperienza. La sua etica del lavoro mi ricorda molto quella di suo padre. Per il prossimo anno gli auguro di avere a disposizione una monoposto con la quale poter lasciare il segno“.

 

Sebastian Vettel su Mick Schumacher. 

 

E non è da meno Mick che vede in Vettel non solo un amico ma proprio un fedele consigliere e un mentore da cui prendere esempio. 

“Ho molto rispetto per lui – spiega Mick in riferimento a Sebastian – provo ad ascoltare i suoi consigli e a perfezionarli. Ha qualche anno di esperienza in più di me. Penso che quello che mio padre era per Sebastian lo sia Sebastian per me. È qualcuno con cui ho legame stretto e di cui posso parlare di motorsport”.

 

 

TORO ROSSO:

 

 

La Toro Rosso, ora Alpha Tauri, è stata casa di Seb per un breve tratto degli inizi della sua carriera.

E' stata proprio la scuderia di Faenza ad essere il trampolino di lancio più importante per Vettel. 

Già con questo team Seb compì degli autentici miracoli, fra cui spicca ovviamente la prima vittoria ottenuta a Monza nel 2008. 

Sebastian è cresciuto velocemente in questo periodo, migliorando in tutti gli aspetti motoristici: qualifica, messa a punto della macchina e gestione della gara (già abilità molto forte nel pilota). 

Molto probabilmente in Toro Rosso ha notevolmente portato avanti il suo potenziale sul giro secco: ad esempio Vettel è riuscito, nel 2008, a raggiungere la Q3 in tre occasioni: a Silverstone e Hockenheim, dove è partito rispettivamente dal nono e dall’ottavo posto, mentre a Valencia è partito sulla griglia con un ottimo sesto posto.

Sempre in Toro Rosso e sempre nel 2008 cominciò a conquistare sempre più confidenza nella zona punti.

Punti arrivati grazie al pilota tedesco a Montréal e ad Hockenheim (due 8° posti) e a Valencia con un 6º posto nel GP d’Europa. Inoltre ottenne un ottimo 5º posto a Spa.

 

E poi venne Monza e quel tripudio immenso. Ecco le parole di Vettel in quell'occasione. 

 

“Fantastica gara e fantastico fine settimana, ieri con la pole position prima ed oggi pomeriggio con una fantastica strategia in gara. La cerimonia del podio è stata indimenticabile. E’ il più bel giorno della mia vita. Non dimenticherò mai queste emozioni. E’ tutto così incredibile… meglio di quanto mi potessi immaginare od aspettare. Voglio rivolgere un enorme grazie a tutti nella squadra per il loro lavoro eccezionale. Dopo un inizio di stagione in sordina, siamo andati sempre meglio.

Forse in condizioni come quelle di oggi, possiamo ridurre il distacco con un piccolo sforzo extra o restando a tutto gas un po’ più a lungo. Non so che dire. Per quanto concerne la gara, eravamo veramente veloci in rettifilo perché avevamo scelto di non avere un elevato carico aerodinamico, visto che pensavamo che la gara si sarebbe svolta sull’asciutto ed avevamo quindi optato per regolazioni da asciutto. Trovarsi subito al comando -senza avere quindi problemi di visibilità- era la chiave per riuscire ed ho potuto, così, accumulare subito un bel vantaggio su Heikki.

Poi, ho potuto spingere veramente al massimo, a volte andando anche troppo vicino al limite e perdendo quasi il controllo della macchina. Nell’ultima parte di gara, ero in ottima posizione con gomme intermedie. Quando leggevo “P1” sulla lavagna non riuscivo a crederci, ma non mi sono lasciato distrarre, continuando a spingere proprio per non smarrire la concentrazione. E’ proprio stato un weekend perfetto!”

 

 

 

UNGHERIA: 

 

Ci sono vittorie di Seb molto speciali, che hanno un quid in più e fra queste piccano le consacrazioni avute in terra ungherese con la Ferrari nel 2015 e nel 2017. 

 

Nel 2015  Vettel è al primo anno in Ferrari e riesce finalmente a sfatare il tabù dell’Hungaroring costruendo una gara meravigliosa, sin dal capolavoro della partenza, quando superò le due Mercedes partite in prima fila. 

Sebastian riuscì a gestire gli assalti di Rosberg nel momento in cui il gruppo è stato ricompattato da una Safety Car. 

Al traguardo Seb è primo e l'emozione è incontenibile...ma l'emozione è tinta di colori molto malinconici.

Pochi giorni prima del gran premio infatti la F1 aveva dovuto salutare Jules Bianchi, il paddock è decisamente scosso da tale notizia...anche Seb lo è, talmente tanto che gli dedicherà la vittoria. "JULES CETTE VICTOIRE EST POUR TOI"

 

Giungiamo così al 2017 quando Vettel e Ferrari dominarono la gara, quando il nostro duo ottenne una storica doppietta grazie anche al secondo posto di Kimi Raikkonen.

Vettel, che aveva siglato anche la pole, conduce la corsa dal primo all’ultimo giro nonostante un problema allo sterzo che non consente al tedesco di andare veloce come vuole. Diventa decisivo il ruolo del "secondo pilota" Raikkonen, il quale contiene gli attacchi di Hamilton scortando così il proprio “capitano” alla seconda vittoria della carriera all’Hungaroring.

 

VITTORIE: 

 

WEBBER:

 

Compagni di squadra, rivali e ora amici. 

Mark è stato compagno di squadra di Sebastian Vettel dal 2009 al 2013 in Red Bull. 

La vita fra i due non è sempre stata semplice, complice qualche momento di tensione particolarmente forte fra i due teammates.

 

“Ora andiamo d’accordo – ha dichiarato Webber, come riportato da Formula1.com – Ovviamente c’è stata tensione quando combattevano l’uno contro l’altro per il campionato. Abbiamo avuto alcuni anni in cui ero in lizza, altri in cui non lo ero. C’è sempre un po’ di tensione: è più facile essere compagni di squadra quando si lotta per i punti, ma ovviamente i campionati e le vittorie sono un po’ più impegnativi e il tutto viene sponsorizzato in scenari differenti nei vari sport. Man mano che la sua carriera è andata avanti, specialmente nell’ultimo anno circa, la sua posizione è cambiata in base alla sua motivazione e non vede l’ora di affrontare la prossima fase della sua vita”.

 

Scontri forti non sono mancati, fra cui da ricordare il Multi21, ma a detta dei due protagonisti con il tempo sono riusciti a creare un rapporto vero e sincero, forse non di amicizia ma di rispetto reciproco. 

X FACTOR 

 

Grande come pilota ma veramente scarso come cantante...soprattutto se si parla dell'italiano. 

Stonatissimo ma almeno a mio avviso Seb possiede discrete capacità ritmiche...

I suoi team radio cantati rimarranno profondamente iconici. 

 

 

«Lasciatemi guidare perchè non sono lento. Lasciatemi guidare, una bella gara»: ve le ricordate queste parole di Sebastian Vettel dopo la vittoria di Singapore nel 2015. Il tedesco della Ferrari ha festeggiato così, parafrasando la celebre canzone di Cutugno . 

 

Sebastian si è riproposto come cantante e autore alla fine del mondiale del 2020 quando lasciò la Ferrari: 

 

La mia fermata sta arrivando e mi è piaciuto, stare con voi, ho sentito la vostra magia, una sensazione straordinaria. Ragazzi, io vi ringrazio per avermi accompagnato e mi mancherete, un saluto a tutti voi di Maranello, e adesso, io quasi quasi dirò addio e vi auguro, vi auguro il meglio, vi auguro di essere felici…”

 

Nonostante l'impegno non ha mostrato minimamente un particolare X factor. 

Sotto questo punto di vista il pilota tedesco non ha il minimo talento...ma come si dice: Nessuno è perfetto!

YOUNGEST WORLD CHAMPION

 

Uno dei record che Vettel ha conquistato è proprio questo: è il più giovane campione di F1 di sempre. 

Ovviamente i record, come disse Michael Schumacher, sono fatti per essere superati ma credo che sarà difficile trovare , per ora, qualcuno che possa alzare ulteriormente l'asticella. 

 

 

"Sono senza parole", ha detto Vettel dopo il gran premio di Abu Dhabi 2010 “È stato un anno incredibile. Abbiamo sempre continuato a credere nella squadra e nella macchina, e io ho continuato a credere in me stesso”.

 

Nonostante non fosse mai stato prima in classifica, nonostante i pronostici erano a suo sfavore, Seb riuscì nell'impresa di vincere il titolo mondiale nel 2010 insegnandoci che NEVER LIFT NEVER STOP BELIEVING

Mai demordere nella vita, mai abbandonare i propri sogni perchè la realizzazione dei nostri desideri potrebbe essere dietro l'angolo....in questo caso dietro una curva. 

 

ZELTWEG:

 

E voi mi direte a questo punto...e cosa c'entra Zeltweg con Sebastian Vettel? 

Il circuito di Zeltweg, prima denominato A1 Ring, oggi Red Bull Ring ha un significato particolare per Sebastian. 

E' proprio su questo tracciato che Seb provò la sua prima vera auto da cosa. Ha 13 anni e in realtà non ha raggiunto l'età giusta per guidare. Suo padre Norbert e Gustl Auringer, driver di moto GP però credono in lui. 

 

Nel 2014 in Austria dirà: "Non dimenticherò mai la prima volta. Era un passo da gigante per un ragazzino, soprattutto perchè sino a quel momento avevo guidato solo kar. Mi ero dovuto adattare da zero ad ogni cosa: alla cintura di sicurezza così stretta e alla vettura così grande. All'inizio ero lentissima ma ho potuto provare l'intera giornata" 

 

Seb migliorò nel giro di pochi giri la sua velocità e confidenza in pista, Seb staccava un tempo super dopo l'altro dimostrando anche una grande costanza nel macinare giri sempre più veloci facendo vede che non sprecava tempo per mettere in atto tutto il suo enorme talento. 

 

 

CONCLUSIONI:

 

Ed eccoci quì alla fine di questo mini dizionario vetteliano in cui ho cercato di rappresentare Seb in tutta la sua interezza. C'è qualche dato, qualche aneddoto, qualche racconto speciale. 

C'è tutto quello che mi porto dietro di un pilota che mi ha regalato amore, passione, dedizione e voglia di diventare una persona migliore.

 

Seb lavoratore mi ha fatto capire che bisogna dare il massimo per conseguire grandi successi, Seb amico mi ha mostrato come essere presenza per il prossimo, Seb famigliare mi ha indicato che ci vuole impegno per gestire i rapporti con il prossimo...Seb uomo con tutte le sue battaglie mi ha fatto vedere che oltre la mia persona, oltre quello che mi circonda, oltre il mio habitat c'è di più, molto di più...

 

E ora sono quì, con i miei pensieri, a tratti malinconici, a tratti a sereni a rendere grazie a qualcuno che è colonna portante della mia vita. 

 

Seb grazie per quello che sei stato, per quello che sei e per quello che sarai in futuro...

 

There is still a race to win... 

 

Sappi che ci sarò sempre, sarò con te al tuo fianco perchè tu sei prezioso e vali più del più grande dei tesori. 

 

Danke Seb, 

 

Tua Laura 

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