· 

UN VIAGGIO TINTO DI ROSSO

DI Malika Marwoi Missaou

Una rincorsa iniziata all’alba dei primi passi, tra il rombo dei primi motori, lo stesso rombo che alimentava la luce degli occhi e la magia delle mani di quel bambino che, da sempre, avrebbe voluto sposare l’asfalto con l’unica Rossa bramata da chiunque.

E, quel bambino, un desiderio, l’ha esaudito.

Oggi uomo e perdutamente innamorato della propria freccia rossa, di quel Cavallino tanto prezioso quanto enigmatico, che ti porta a spasso lungo le montagne russe di uno sport che ti ha dato il benvenuto in famiglia, ma che ti ha detto: “ora il posto te lo devi guadagnare”.

E tu non hai deluso.

Hai incantato con le tue maestrie, sin da subito.

Hai rianimato i cuori arrugginiti di coloro che han vissuto la gloria eterna, cuori aridi abbandonati in un sentiero tortuoso, raccolti da nessuno.

Hai riconsegnato le chiavi perdute della passione, o hai semplicemente consegnato le tue di chiavi in mano a quei Tifosi che, dal giorno in cui hai vestito di rosso, han perso la testa per quel sentiero e hanno voluto abbracciarti sin da subito, ancor prima che tu potessi farlo con il tuo nuovo gioiello.

E, lungo quel cammino, sei cresciuto e hai fatto crescere; hai scelto di condividere quella stessa luce e quella stessa magia che domavano i volanti dei tuoi kart.

Hai saputo essere quel bambino in mezzo ai quei giganti e, con te, hai saputo trascinare il prossimo verso una fiamma condivisa.

E, quel trionfo a casa nostra, a casa tua, davanti a quel mar rosso, lungo l’orizzonte infinito di una bolgia che di infernale ha la passione, un tifo che ti acceca, che ti coccola e che ti avvolge nel tratto più alto di quella montagna russa che ti fa sfiorare il cielo con una mano e l’asfalto con un pedale.

E, quel bambino, un altro desiderio, l’ha esaudito.

Ma qui, quel mondo delle quattro ruote che tanto ti ha accolto in famiglia, ha deciso di riporre la propria bacchetta magica nel cassetto, per più volte, lasciando spazio all’amarezza di cui ti sei dovuto curare.

Ti sei addentrato in un terreno di caccia per recuperare quella chiave verso la felicità e ritrovar la serratura custodita nell’animo di ogni singolo tifoso.

Eri pronto; lo sei sempre stato, un campione in eterna attesa.

Ti sei inferocito, hai dato vita alla tua belva selvatica che ha preso pieno controllo di quella macchina, oggetto di commiserazione.

E ti sei rimboccato nuovamente le mani, trascinato da quelle illusioni, da quel sogno in rosso, il più grande di tutti e ci hai creduto.

Se non ci credi che senso ha?

Uno schiaffo morale, la legge del pari ti punisce e ti condanna ad un raccolto misero per il quale non avresti mai firmato a fine stagione.

E quell’urlo da brividi cacciato nell’apice della tua frustrazione che non avresti voluto condividere con noi per il quale ti abbiamo fatto sentire più amato di sempre.

Qualcosa si è rotto, ti sei detto.

Nulla si rompe finché non è davvero finita.

E quel terreno di caccia in cui ti sei imboscato ti ha riservato una trappola e, noi, con te, ci siamo caduti, di nuovo.

Quel trofeo tanto bramato, tanto atteso, ha detto no, di nuovo.

Non era il momento di tornare a casa, non ancora.

E ti sei ricordato di chi sei, di chi rappresenti e di chi ami, hai raccolto i frammenti di uno specchio che ti ha sorriso troppo presto e ti ha ingannato per troppo tempo.

2022,

I numeri non hanno ancora voluto darti retta.

E la sfortuna sembra non avere orizzonti, orizzonti come quelli della bolgia radunatasi nel tempio della velocità.

Una duplice alleanza che ti ha fatto perdere cavalli in pista, ma mai quel Cavallino che hai sempre cercato di preservare e raccogliere con i tuoi denti anche quando tutto sembrava andare così male.

Ti sei sacrificato per noi, per Lei.

Hai atteso, hai perso, hai vinto, hai pianto e ti sei ripromesso di continuare a farlo.

Per sempre?

Quale storia d’amore è per sempre?

Hai dato garanzia di aspettare, per sempre no, ma di dare un’altra possibilità a Lei, a noi.

Il tempo non è dalla tua parte e tu sei impaziente.

Vuoi prendere quel treno a tutti i costi prima di rimanere a piedi, con quelle mani, senza più quella magia che ti ha sempre contraddistinto.

Hai paura di perdere ancora e non vuoi farti scappare più nulla.

O ora o mai più.

E hai ragione.

Archiviamo questa pratica e prenotiamo l’ennesimo viaggio, insieme, perché solo non ti lasciamo, mai.

Abbiamo fiducia in te, perché?

Crediamo nella tua magia, sei un pilota fenomenale, sei il futuro di questo sport, un talento cristallino capace di dar vita all’arte dei motori.

Noi siamo pronti per il 2023,

Attendiamo solo te, capitano.

Allons dominer le monde, ensemble.

Sempre Forza Ferrari.

Scrivi commento

Commenti: 0