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FERRARI 499P: UN RITORNO PER VINCERE

DI LAURA PIRAS

Ferrari 312P
Ferrari 312P

Ferrari 499P, ecco il nome del bolide che riporterà la Rossa di Maranello alla leggendaria 24 ore di Le Mans.

A partire dal 2023, quindi fra pochi mesi, la Ferrari farà il suo ritorno nel mondiale endurance FIA WEC, mondo non frequentato dal marchio italiano da ben 50 anni era la 312 P che serpeggiava fra i circuiti delle gare di durata. 

La 499P non è solo un ritorno ad un universo in cui la Ferrari ha scritto pagine meravigliose ma è anche un manifesto dell'impegno del Cavallino per essere regina anche nelle gare di durata. 

Sarà una sfida incredibile e ardua vista la concorrenza ma a Maranello si sente la necessità di emergere e di impressionare senza però perdere umiltà e lungimiranza. 

Il nome della vettura evoca un passato magico per Ferrari, la P infatti veniva usata anticamente per denominare i prototipi e spesso tale lettera era anticipata dal numero della cilindrata del motore

Il prototipo, presentato ieri sera, è nato rispettando alla perfezione le regole tecniche del mondo Endurance dove si richiedono vetture con propulsori ibridi, a trazione integrale e con un peso minimo che non deve essere inferiore a 1030 kg.  

 

Ferrari 499P
Ferrari 499P

CARATTERISTICHE TECNICHE:

 

Questo gioiellino è stato partorito dal reparto delle Attività Sportive GT Ferrari diretto da Antonello Coletta, per dovizia di cronaca la direzione tecnica dell' intero progetto è stata curata dalle sapienti mani di Ferdinando Cannizzo. Il prototipo è dotato di motore termico V6 biturbo con angolo di bancata a 120°, propulsore che è stato ricavato dal motore della 296 stradale.

La cilindrata è vicina ai 3 litri e la potenza arriva ai 680 cv.

Il motore è inserito nella vettura in posizione centrale ed ha una funzione portante, tale caratteristica è diversa dai modelli GT che hanno l'unità propulsiva ancorata al telaio.

La potenza della parte termica viene gestita da una trasmissione a 7 rapporti

Come detto poc'anzi la vettura è a trazione integrale e all’avantreno è inserito, associato ad un differenziale, un motogeneratore elettrico da 200 kW, l’equivalente di 272 cavalli.

La potenza dell'intera unità propulsiva, è limitata, secondo il regolamento, a 500 kW (680 CV).

Grazie alla presenza di un motore anteriore (ERS) il prototipo ricarica la batteria in frenata, coinvolgendo in questa dinamica un sistema brake-by-wire. L’accumulatore possiede una tensione nominale pari a 900 Volt.

La batteria è stata sviluppata secondo una tecnologia giù usata per le monoposto di Formula 1, ma è stata realizzata dal reparto interamente dedicato dall'Hypercar. 

 

Le sospensioni seguono la geometria a triangoli sovrapposti di tipo push-rod e daranno il permesso alla vettura di essere abbastanza rigida

Dal punto di vista aerodinamico si vede il grande lavoro che è stato fatto. Nonostante si debba sottostare a dei valori di carico e di resistenza già scritti anche sotto questo aspetto ogni minima variazione dello sviluppo aerodinamico potrà dire la sua. 

Il design della vettura è stato curato dal Centro Stile Ferrari alla cui sommità negli aspetti di coordinamento c'è Flavio Manzon

Le linee sono decisamente armoniose in tutti i suoi elementi, dalla pance ai passaruota che hanno delle fessure sulla superficie per limitare la pressione all'interno delle stesse. Le pance invece sono dotate di cavità che hanno lo scopo di raffreddare i radiatori.

Il posteriore, rivestito da una sottile veste di carbonio, è l'emblema del lavoro che si è fatto sul versante della tecnica.

La coda della 499P è costituita da una doppia ala orizzontale, superiore ed inferiore: la prima dovrà donare alla vettura il carico giusto per avere buone performance mentre la seconda ospita una light bar.

Sul tetto della vettura è presente una presa d'aria multipla per l'alimentazione dell'aspirazione del motore v6 e per il raffreddamento del motore e del cambio

L'architettura del prototipo nonostante i colori siano vivaci e frizzantini è molto sobria, essenziale...quasi futuristica. 

 

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI: 

 

John Elkann, CEO di Ferrari: “La 499P ci permette di tornare a competere per la vittoria assoluta nel mondiale endurance. Quando abbiamo deciso di impegnarci in questo progetto, abbiamo seguito un percorso di innovazione e sviluppo fedele alla nostra tradizione che vede la pista come terreno ideale per sperimentare soluzioni tecniche di avanguardia, prima di trasferirle nelle nostre vetture stradali. Abbiamo affrontato questa sfida con umiltà, ma consapevoli di una storia che ci ha permesso di conquistare più di 20 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans”

 

Antonello Coletta, a capo delle Ferrari Attività Sportive GT: “La 499P è un sogno che si trasforma in realtà. Oggi è un momento importante per tutte le persone che negli ultimi due anni hanno lavorato duramente a questo progetto. Abbiamo voluto omaggiare la nostra storia, con tanti piccoli e grandi richiami ad un passato fatto di successi e titoli. Nel farlo però, abbiamo guardato avanti, creando un manifesto del nostro impegno nel mondiale endurance. La 499P è un prototipo che è marcatamente Ferrari, nel significato più completo del termine, ed è con emozione che la condividiamo finalmente con i nostri clienti e gli appassionati del nostro marchio”.

 

Direttore tecnico Ferdinando Cannizzo: “Per me e tutto il gruppo di lavoro, questo momento è davvero emozionante, sappiamo di avere una grande responsabilità. Ci siamo cimentati con la concezione e la progettazione di una vettura completamente nuova e particolarmente complessa in ogni sua parte. Una sfida inedita che ha stimolato tutti a mettere in gioco le risorse migliori e ha portato ad una collaborazione a 360° che ha coinvolto tutte le aree aziendali e i partner tecnici. Partire da un foglio bianco ha garantito motivazioni uniche e continue per trovare soluzioni efficaci e garantire alla 499P prestazioni e affidabilità. Dal primo shake down alla prima gara abbiamo pianificato un programma di sviluppo, sia in pista che sui nostri banchi di prova, molto intenso che sta fornendo riscontri interessanti e promettenti. Il lavoro di sintesi che ci attende nelle prossime settimane e che ci vedrà impegnati in ulteriori test in pista, è quello più importante per la messa a punto e l’integrazione finale di tutti i sistemi. Abbiamo ancora molti chilometri da percorrere ma la squadra è consapevole dell’importanza del progetto e continuerà a non far mancare impegno, passione, maturità e grande professionalità”

GALLERIA FOTOGRAFICA:

Saranno due le vetture che verranno dedicate agli impegni del mondiale Endurance il prossimo anno. Riguardo alla numerazione si seguirà la tradizione, oltre al numero di gara 51, l’altra Rossa verrà marchiata con il numero 50 in omaggio agli anni che la Ferrari ha impiegato per tornare ai vertici di questo universo motoristico. 

Ferrari vuole puntare così ad infoltire il suo palmares nel Mondiale, (29 titoli e 9 vittorie assolute a Le Mans), palmares che definisce il Cavallino il terzo costruttore più vincente di sempre nella storia della competizione francese.

Calendario Wec 2023
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