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GUIDA AL BUDGET CAP: COSA E', REGOLAMENTO, SANZIONI E QUADRO DELLA SITUAZIONE

DI LAURA PIRAS E ROBERTA NIBALI

Domenica 9 ottobre in Giappone, sul circuito di Suzuka, Max Verstappen si è laureato campione del mondo per la seconda volta, concedendoci un bis iridato più che meritato, ma questa consacrazione è stata offuscata dal tema principale su cui ci stiamo concentrando maggiormente: il Budget Cap.

Da venerdì 30 settembre in Formula 1 non si fa che parlare d'altro. Il leit motiv motoristico è questo ora e sicuramente passerà del tempo prima che si smetta di interloquire su questa faccenda. 

Da qualche tempo giravano notizie e rumors sul fatto che la Red Bull e Aston Martin avessero infranto la regola del Budget Cap. Inizialmente ovviamente non c'era una sicurezza matematica di questa infrazione, erano solo illazioni da paddock, solo chiacchiere da bar.

Infatti noi di Formula1andCo abbiamo preferito analizzare la situazione, saperne di più prima di darvi un nostro contributo. 

La regola del budget cap sarebbe stata infranta dalla Red Bull per quanto riguarda la stagione scorsa e a detta di tutti il team di Milton Keynes avrebbe tratto giovamento da questa irregolarità. 

La Fia ha indagato a fondo sull'argomento e avrebbe dovuto darne prova il 10 ottobre.

Ma prima di darvi notizia del responso facciamo un passo indietro e cerchiamo di darvi qualche informazione per avere un quadro più consapevole di questa spinosa dinamica. 

 

IL BUDGET CAP:

 

 

Il Budget Cap è stato introdotto a partire dalla stagione 2021 e non è altro che il tetto di spesa massima che un team può sostenere nel corso di una stagione. Nasce con l’obiettivo di creare un maggiore equilibrio tra le squadre, limitando le spese dei team più ricchi e aiutare quelli più piccoli nell’affrontare le spese per poter sopravvivere economicamente per più stagioni.

  • 145 milioni per il 2021
  • 140 milioni per il 2022
  • 135 milioni per il 2023

 

A queste somme dobbiamo aggiungere degli extra: se si supera il numero di 21 gare per stagione, ogni team potrà spendere 1,2 milioni in più e nei weekend con Sprint Race, i team possono spendere 150.000 dollari in più.

 

Viene data la possibilità di spendere un extra nei test pre-stagionali e nei Test Pirelli.

 

Nelle spese che fanno parte del budget cap rientrano:

 

  • I costi di produzione e sviluppo delle monoposto
  • Attrezzature e pezzi di ricambio
  • Costi di trasporto
  • Gli stipendi del personale (escluso quello dei piloti e dei tre membri dello staff più pagati)

 

Vengono escluse:

 

  • Attività di marketing
  • I costi finanziari
  • Stipendi piloti 
  • I tre membri più importanti del team 
  • Le tasse
  • Risorse umane 
  • I property cost 
  • I diritti commerciali 
  • Penalità finanziarie 
  • Spese di alloggio in viaggio 
  • TFR 

 

BUDGET CAP E POWER UNIT:

 

Per quanto riguarda le PU, quest’ultime, attualmente, sono coperte da un proprio regolamento finanziario, per non creare squilibri tra chi costruisce e chi acquista i motori. 

 

Dal prossimo anno la musica cambierà anche in questo settore. 

 

Entrerà in vigore il budget cap anche per quanto riguarda i propulsori e seguirà questo andamento. 

Dal 2023 al 2025 i costruttori di propulsori potranno spendere al massimo la cifra di 95 milioni di dollari a stagione.

Dal 2026, con l'introduzione delle nuove power unit, la cifra salirà a 130 milioni. 

Decisione presa per limitare i costi di produzione dei motori e anche per consentire l'ingresso di nuovi competitors come  Porsche e Audi. 

 

Anche nel caso di sforamento di questo tetto di ci saranno delle sanzioni.

Se il surplus sarà sotto la soglia del 5% ci saranno sanzioni non particolarmente indicative e pesanti che riguarderanno solo aspetti finanziari e sportivi.

Per chi invece supererà quella percentuale le pene saranno più severe e pesanti, infatti si andrà a toccare i punteggi delle classifiche piloti e costruttori e ci saranno giustamente anche multe di tipo economico. 

 

 

Regolamento Budget Cap: Obiettivi
Regolamento Budget Cap: Obiettivi

 PROCEDURE DA SEGUIRE:

 

Per far sì che la Fia possa controllare tutti i rendiconti finanziari bisogna che le squadre seguano una procedura particolare.

 

I team devono inviare due tipi di documentazione alla FIA per monitorare l'esatta regolarità dei nuovi scenari finanziari : entro il 30 giugno devono inviare un documento che contiene le spese dell'anno in corso per il periodo tra l'1 gennaio e il 30 aprile.

Entro il 30 Marzo dell’anno successivo, un documento che contiene le spese complessive dell’anno (dal 1 gennaio al 31 dicembre)

 

L'addetto ai controlli dei costi per la FIA è Federico Lodi.

Figura di spicco del motosport Federico è stato in passato direttore finanziario per la Toro Rosso dal maggio 2012 all’ottobre 2014. Successivamente Lodi ha fatto il suo ingresso nella Federazione dal dicembre 2018, 4 anni fa ed ha assunto il ruolo di “Responsabile del regolamento finanziario sia della Formula 1 che della Formula E".

 

 

 

COSA STABILISCE IL REGOLAMENTO FINANZIARIO IN CASO DI VIOLAZIONE?

 

Per stabilire la “punizione” bisogna capire l’entità della violazione come viene chiarito nei punti 8.10 e 8.12. Se lo sforamento è inferiore al 5 % avremo un’infrazione lieve (Minor Overspend Breach), se è maggiore avremo un’infrazione grave (Material Overspend Breach).  

Punti 8.11 e 8.13
Punti 8.11 e 8.13

Nei punti 8.11 e 8.13 del regolamento vengono citate le possibili penalità che potranno essere inflitte ai team: la prima opzione è una penalità finanziaria, una multa la cui somma può variare a seconda dell’entità dell’infrazione. La seconda opzione sono le penalità sportive .

 

Nel punto 9.11 del regolamento vengono elencate le possibili penalità sportive, che possono andare dalla semplice reprimenda alla decurtazione di punti sia in classifica piloti che in quella costruttori. Possibile squalifica per una o più gare. Inoltre si può penalizzare un team limitando la possibilità di effettuare test aerodinamici o di qualsiasi altro tipo. La FIA può applicare più sanzioni contemporaneamente. Particolarmente importante è il punto 9.1 (c) (vii), in cui si parla di riduzione del Budget Cap, a condizione che tale sanzione sia applicata solo in relazione al periodo di rendicontazione dell’intero anno immediatamente successivo alla data di sanzione (e ai successivi periodi di rendicontazione dell’intero anno) 

Punto 9.11
Punto 9.11

Questo è ciò che dice il regolamento per quanto riguarda le penalità. Non c'è scritto che se un team spende tot milioni in più, prende una determinata penalità. Ogni caso deve essere analizzato.

 

 

COMUNICAZIONE DEL 10 OTTOBRE:

 

Il 10 Ottobre del 2022 la FIA ha pubblicato il risultato dell'indagine federale sul Budget Cap.

 

Questo il comunicato ufficiale emesso il 10 ottobre dalla FIA:

 

“La Fia conferma che la propria Cost Cap Administration ha completato la revisione dei documenti inviati da ciascuno dei partecipanti al Campionato del Mondo di Formula 1 2021. Sette team su dieci hanno ricevuto il certificato di conformità alla normativa in vigore:

 

• Aston Martin Aramco Cognizant Formula One Team è stato considerato autore di una violazione procedurale del regolamento finanziario.

 

• Oracle Red Bull Racing è considerato autore di una violazione procedurale e di una violazione minore del tetto di spesa imposto dal regolamento finanziario.

 

• Williams Racing ha invece rispettato le previsioni del regolamento finanziario, ad eccezione della precedente violazione procedurale già contestata nel maggio 2022. Questa violazione è stata tempestivamente risolta dalla squadra con un atteggiamento collaborativo e trasparente.

 

La revisione dei documenti è stata un processo lungo e intenso e tutti gli interessati hanno dato il loro pieno supporto per fornirci le informazioni richieste circa la loro situazione finanziaria. La Cost Cap Administration ha rilevato un comportamento da parte di tutti i team improntato sullo spirito di buona fede e cooperazione. Ricordiamo inoltre che, riguardo alle spese effettuate in questo primo anno di applicazione della normativa finanziaria, la FIA si è limitata a revisionare i documenti inviati dalle squadre, senza effettuare investigazioni formali. La Cost Cap Administration sta attualmente determinando il percorso di azioni appropriato riguardo alle infrazioni di Aston Martin e Red Bull ed ulteriori informazioni saranno comunicate in accordo con i regolamenti.” 

Quartier Generale Red Bull Milton Keynes
Quartier Generale Red Bull Milton Keynes

CASO RED BULL: 

 

Secondo quanto emanato dalla FIA e secondo le leggi che sono attualmente in vigore la Red Bull avrebbe contratto una violazione di spesa minore del 5% rispetto al tetto massimo. Questo sforamento comporta sanzioni finanziarie con l'aggiunta di penalità sportive minori. 

Tenendo conto che per il 2021 il tetto massimo fissato era di 145 milioni di dollari, il 5% è una cifra che si attesta a 7,25 milioni di dollari. Quindi lo sforamento della Red Bull è minore rispetto a tale numero. 

Secondo Erik Van Haren (De Telegraaf) la Red Bull avrebbe sforato il tetto massimo di un numero che è quantificabile in 1 o 2 milioni di dollari. 

Tale cifra c'è da specificare che non è stata destinata allo sviluppo della vettura ma si riferisce a " spese di catering e assenze per malattia", 

Nello stabilimento Red Bull di Milton Keynes più di 1.000 dipendenti ricevono un pranzo gratuito ogni giorno. Parte di questo personale rientra nel budget cap e quindi queste spese sarebbero state conteggiate.

Al momento sono rumors e indiscrezioni e ancora non sappiamo nulla di certo e di sicuro riguardo alla cifra che ha causato uno sforamento.  

 

Ovviamente dopo il comunicato è emersa chiara e cristallina la reazione della Red Bull: 

 

“Notiamo la violazione riportata dalla FIA con sorpresa e disapprovazione. Il nostro rapporto 2021 era al di sotto del limite, quindi dobbiamo rivedere la conclusione della FIA visto che reputiamo i costi rilevanti al di sotto del limite imposto dal budget cap 2021. Rispettiamo la procedura in corso della FIA mentre considereremo tutte le opzioni disponibili”.

 

 

Secondo alcune correnti di pensiero ci sarebbero due strade che potrebbero essere percorse dopo una "possibile" condanna di questo tipo.

La prima sarebbe un patteggiamento, la seconda invece comporterebbe una penalità di punti per quanto riguarda il campionato del 2021 o in alternativa una riduzione di possibilità per lo sviluppo della vettura del prossimo anno.

Strade difficili da percorrere perché la prima comporterebbe l'ammissione della propria colpevolezza e si verrebbe a creare un pericoloso precedente, che potrebbe creare un atmosfera decisamente tossica fra le squadre mentre la seconda vedrebbe mancare dei fattori determinanti per ciò che è stato compiuto in passato e per quello che si sta costruendo per il futuro della squadra.  

Ovviamente il decurtare i punti potrebbe essere una via più facilmente praticabile dal punto di vista sportivo ma sarebbe ostico dal punto di vista degli ostacoli da affrontare. Togliere i punti significherebbe ridisegnare i risultati del campionato dell'anno scorso, tutto ovviamente scatenerebbe la rappresaglia della Red Bull che si opporrebbe con tutti i mezzi. 

Di questo tipo di penalità a beneficiarne sarebbe la Mercedes che vedrebbe tornare a casa la coppa del titolo mondiale piloti perso da Lewis Hamilton durante gli ultimi giri del gran premio di Abu Dhabi dell'anno scorso. 

Se invece venisse limitato lo sviluppo per il 2023 la Red Bull potrebbe perdere il gap che ha creato in questi mesi con la Ferrari. In questo caso sarebbe il Cavallino Rampante a sorridere. 

 

Comunicato Red Bull dopo emanazione report budget cap
Comunicato Red Bull dopo emanazione report budget cap

CONSIDERAZIONI: 

 

Era nel vicino o lontano 2019 quando LM, insieme a Fia, durante proprio il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti, comunicò, tramite una presentazione in pompa magna, le regole attuali di questa nuova era.

Oltre i cambiamenti dovuti da una nuova filosofia ( effetto suolo) si pose particolare attenzione al famoso budget cap che doveva livellare le differenze fra i top team, il midfield e le ultime squadre della griglia di partenza.

Secondo questi nuovi ragionamenti economici, anche chi può spendere poco poteva competere con i più forti e blasonati.

Solo chi possedeva menti migliori sarebbe emerso con forza.

Il livellamento delle prestazioni doveva portare più competizione, più spettacolo...

Tutto improntato alla sopravvivenza di questo sport. 

 

Da una parte c'era la paura che qualche team avrebbe potuto abbandonare la nave, dall'altra c'era il rischio che nessun nuovo marchio sarebbe voluto entrare nel circus. 

Insomma si vive sempre con l'atteggiamento di chi ha un prodotto molto precario e fragile fra le mani. 

 

Ross Brawn, nel 2019 ad Austin si era esposto secondo questi termini :

 

"Sono essenziali per il benessere della F1. I budget sono aumentati. La F1 è quasi vittima del suo stesso successo, in quanto le ricompense per le vittorie sono così preziose che la giustificazione per gli investimenti continua ad arrivare".

 

Tutti aderirono ma a posteriore tutti, giustamente, si stanno ponendo parecchie domande sulla fattibilità di questo nuovo regolamento finanziario. 

 

In primis c'è bisogno che la FIA sia effettiva garante dell'applicazione delle regole in modo chiaro da parte di tutti i team, diversamente il budget cap sarebbe considerato come l'ennesima presa dei fondelli di un sistema che in modo abbastanza debole e ambiguo promette una parità di trattamento che spesso manca. 

 

Molti pensano addirittura che se la situazione sarà improntata sulla morbidezza, tutti i team riusciranno in un modo o in un altro a violare le norme finanziarie aggirandole, percorrendo sentieri grigi e di difficile comprensione. 

Il caso Red Bull ha fatto scaturire molti dubbi. 

Il primo è di facile comprensione: perché la Red Bull ritiene di essere sotto il tetto massimo mentre la Fia dice il contrario? A questa domanda è difficile trovare un'esatta risposta. 

Forse dovrebbero essere loro a spiegarci il perché di questa discrepanza. 

La seconda è: e ora cosa succede? Quali saranno gli interventi che la Fia metterà in atto? 

Anche su questo bisognerà attendere ma ciò che è chiaro che la sentenza sarà il basamento della credibilità della Fia e della Formula 1. 

La Red Bull verrà sanzionata con durezza o saranno prese decisioni più miti perché siamo solo agli inizi? 

Se la risposta sarà più indulgente come si comporteranno gli altri team? 

Ciò che si è evinto in questi giorni, soprattutto dalle parole del TP Mercedes Toto Wolff, è che anche altri team potrebbero cominciare ad eccedere con le spese. 

Gli equilibri sono al momento molto precari: serve coraggio? ci vuole durezza? 

Quale sarebbe la strada più giusta da prendere in questo caso? 

Questo è decisamente un terreno più impervio per la nostra Formula 1 perché se gli eccessi monetari sono legati ad un incremento di sviluppo delle monoposto allora le squadre troveranno giovamento nell'infrangere le regole. 

Se invece si eccederà per spese di manutenzioni extra vuol dire che a questo punto il budget cap penalizza i team nella loro permanenza in questo sport. 

Da un lato c'è da considerare che l'inserimento di questa nuova norma ha portato molti sacrifici poiché molte squadre sono state costrette a licenziare molte persone, dall'altra c'è il pensiero che, nonostante tutto, il gap fra i vari livelli dello schieramento non saranno meno ampi in futuro. 

A questi interrogativi e dubbi sarà solo il tempo a rispondere ma secondo me l'unica cosa che può salvare la faccia della F1 è la chiarezza, è' rendere conto ai tifosi e ai team degli aspetti finanziari delle aziende prima di un certo termine, perché arrivare a campionato quasi concluso, discutendo ancora sull'anno precedente non è il massimo, soprattutto quando si sono scontrati in un gioco tossico squadre e piloti per il raggiungimento della massima consacrazione. 

Serve veramente una maggiore attenzione dei controlli e verifiche decisamente più veloci e rapide in modo tale da intavolare contradditori più produttivi ed efficienti. 

Siamo alla fine del mondiale del 2022 e ancora aleggiano i fantasmi del mondiale del 2021, fantasmi che non dovrebbero fare paura che ma destabilizzano gli animi sia di noi appassionati che degli addetti ai lavori. 

 

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