· 

Pillole Di Spa!!!

DI MARCO TERRAGNI

La formula 1 torna dalla pausa estiva per correre in una delle piste più iconiche del calendario mondiale: Spa- Francorchamps, in Belgio. Sito nella foresta delle Ardenne, il tracciato nasce negli anni 20 unendo le strade che collegavano i paesi di  MalmedyStavelot e Francorchamps ed era lunga ben 14 km, la cui prima corsa fu nel 1925 e vide il successo di Antonio Ascari(il padre di Alberto, campione el mondo F1 nel 52 e 53) al volante di un Alfa Romeo. Durante la sua lunga il circuito ha subito varie modifiche, soprattutto per aumentarne la sicurezza e che portò il circuito agli attuali 7.004 m, rimanendo il circuito più lungo in calendario.

 

 

Albo d'oro
Cosa raccontano le statistiche del Gp del Belgio?
Il Re delle Ardenne è Michael Schumacher con 6 successi, a seguire Senna a 5 successi mentre a quota 4 abbiamo Raikkonen, Clark ed Hamilton. Tra i piloti in attività hanno ottenuto vittorie qui anche Sebastian Vettel (3), Daniel Ricciardo, Max Verstappen e Charles Leclerc (1).
Per quanto riguarda le pole recordman è Lewis Hamilton con 6 partenze dal palo, a seguire con 4 pole Fangio, Prost e Senna mentre a quota 3 Graham Hill e Mika Hakkinen. Per i piloti ancora in pista una pole a testa per Vettel, Leclerc e Verstappen.
Per podi totali al primo posto Schumacher ed Hamilton (10), al secondo posto Schumacher(9), subito dopo Prost(7) ed a seguire Senna e Vettel(6). Tra i piloti in attività podi per Valtteri Bottas, Daniel Ricciardo e Fernando Alonso (3), mentre solo uno per Leclerc e Russell. Tra i team record di vittorie per Ferrari (18, con anche 14 pole e 48 podi) davanti a Mclaren (14,ed 11 pole e 28 podi) e Lotus (8, con 5 pole e 14 podi). Tra i team attualmente in F1 successi anche per Mercedes (5, con 7 pole e 14 podi), Williams (4, 9 pole e 18 podi), Red Bull (4, con 2 pole e 11 podi) e Renault (1, con 3 pole e 5 podi).

Storia

 

Presente in calendario fin dal 1950, nei primi vent’anni la tappa del Belgio è sempre stata disputata sulla pista di Spa-Francorchamps(tranne le edizioni 1957,1959,1969,1971). Gli anni cinquanta videro il dominio dei team italiani capaci di imporsi con Alfa Romeo con Fangio(1950) e Farina(1951),Ferrari con Ascari nel 1952 e 1953 e Collins nel 1956 conquistando in tutte queste occasioni una doppietta, ed infine Maserati che vinse la gara nel 1954 con alla guida ancora l’argentino Fangio. L’asso di Balcarce si impose ancora l’anno successivo al volante della Mercedes nell’ultima gara in F1 della Lancia, che abbandonò le corse a seguito della tragica scomparsa di Alberto Ascari a Monza non prima di un ultimo hurrà conquistando la pole position con Eugenio Castellotti(poi ritirato in gara per problemi al cambio). Le ultime due edizioni del decennio videro il successo di Brooks su Vanwall nel 1958 mentre nel 1960 fu Brabham su Cooper a vincere, in una delle gare più tragiche della storia nella quale persero la vita i piloti Chris Bristow(Cooper) e Alan Stacey(Lotus)oltre che gravi incidenti per Moss e Mike Taylor. Nel 1961 fu Phil Hill su Ferrari a vincere, con il team di Maranello che ottenne una tripletta con Von Trips(2°)e Ginther sul podio.

Fangio durante la corsa del 1955 al volante di una Mercedes
Fangio durante la corsa del 1955 al volante di una Mercedes

A partire dall’anno successivo e fino al 1965 le strade di Stavelot e Francorchamps videro il dominio della Lotus e Jim Clark, che nell’edizione del 1962 conquistò il primo alloro in F1 mentre nel 1964 vincendo in modo rocambolesco in uno dei finali più incredibili della storia, che vide negli ultimi due giri i leader della corsa Gurney e Hill terminare la gara a bordo pista per problemi di benzina con Clark che superò negli ultimi 100 metri Mclaren a cui si ruppe la cinghia del alternatore prima dell’ultima curva, che a quei tempi era il tornantino della Source, terminando secondo. La tappa del 66 vide il successo di Surtees e Ferrari mentre l’anno successivo vide l’incredibile vittoria della Eagle e di Dan Gurney, primo team statunitense a conquistare una vittoria in F1(non contando le tappe della 500 miglia valide per la F1) proprio sulla pista dove l’anno prima aveva corso la sua prima gara. L’edizione del 1968 vide invece il primo successo in F1 per la Mclaren, guidata dal suo fondatore Bruce Mclaren il quale approfitto del problema occorso al leader Stewart su Matra, che fu costretto a rientrare ai box all’ultimo giro mentre era primo perché a corto di benzina. Ma all’alba degli anni 70 i problemi di sicurezza della pista delle Ardenne  erano oramai troppo grandi per essere ignorati e venne quindi deciso di eliminare la pista dal calendario fino a che non si fosse adeguata agli standard di sicurezza della F1, con l’ultima edizione che si disputò nel 1970 e vinta da Pedro Rodríguez su BRM.

 

 

 

Bruce Mclaren durante la gara del 1968 che lo vide vincitore.  Motorsport immagine
Bruce Mclaren durante la gara del 1968 che lo vide vincitore. Motorsport immagine

1972-1982: Nivelles e Zolder   

 

Per i quasi 15 anni successivi sono state altre due piste le protagoniste del gp del Belgio: Nivelles (1972-1974) e Zolder (1973,1975-1984). All'inizio era prevista un’alternanza tra le due piste, non concretizzatosi. Il tracciato di Nivelles, nei pressi della capitale Bruxelles, fu concepito per garantire alti livelli di sicurezza per i piloti dopo i problemi di Spa. Ma la pista, lunga 3.724 m risultava poco stimolante, l’impianto affrontò problemi per trovare sponsor ed uscì dal calendario dopo solo due edizioni, nel 1972 e nel 1974 vinte entrambe da Emerson Fittipaldi, alla guida rispettivamente di Lotus e Mclaren. Storia diversa per Zolder, che rimase in calendario per oltre un decennio.

 

 Lungo 4.011 m il circuito di Zolder si è dimostrato subito adatto alla massima categoria automobilistica. La prima gara nel 1973 vide una doppietta per la Tyrrell con Stewart davanti a Cevert. Gli anni successivi videro un grande protagonismo di Ferrari che vi conquistò ben quattro successi, due con Lauda nel 1975 e 1976 -nella quale ottenne l’unico gran chelem in carriera, nel 1979 con Scheckter ed infine nel 1984 con Alboreto, la prima per un pilota italiano alla guida della rossa dal successo di Scarfiotti a Monza '66. La Lotus vinse due gare consecutive nel 1977 con Nilsson, unico successo in carriera e nel 1978 con Andretti. Le tappe a cavallo di inizio anni 80 videro ben tre vincitori diversi: 1980 Pironi su Ligier, al primo successo per il pilota francese in carriera, nel 1981 fu Reutemann su Williams a vincere mentre nel 1982 Watson su Mclaren. Ma col passare degli anni anche Zolder iniziò a mostrare limiti di sicurezza, mentre il circuito di Spa-Francorchamps aveva subito pesanti modifiche che ne avevano ridotto la lunghezza trasformandolo in un tracciato semi-permanente e per questo a partire dal 1983 venne deciso di ritornare in pianta stabile sulle Ardenne per il gp del Belgio. 

Alboreto durante la gara del 1984,ultima a Zolder
Alboreto durante la gara del 1984,ultima a Zolder

Il ritorno a Spa

 

 

Tranne in due occasioni, nel 2003 e nel 2006(non disputate rispettivamente per problemi di sponsorizzazione e perché i lavori di adeguamento del tracciato non erano stati conclusi) il Belgio e Spa è sempre stata in calendario. Per oltre un decennio, dal 1985 al 1995 vi fu un totale dominio dei team inglesi che vinsero tutti i gp, con Ayrton Senna assoluto protagonista che vinse la gara del 1985 con Lotus e quattro consecutive con Mclaren tra il 1988 e il 1991,intervallati dai successi di Mansell con Williams nel 1986 e Prost su Mclaren l’anno successivo. Il 1992 vide il primo successo in carriera per Michael Schumacher, nella pista dove l’anno precedente aveva stupito il mondo classificandosi 7° in qualifica al debutto su una pista che non conosceva(gara finita dopo 500 m per un problema alla frizione). Le successive sei edizioni videro tre successi a testa per Damon Hill, nel 1993 e 1994 con la Williams e nel 1998 con la Jordan sotto un diluvio torrenziale, con il team irlandese che conquistò il primo successo in F1. Il Kaiser vinse nel 1995 con Benetton dopo essere partito 15° mentre nel 96 e 97 con Ferrari. Dopo due successi per Mclaren nel 1999 con Coulthard e nel 2000 con Hakkinen, autore di un sorpasso leggendario a Schumacher nei giri finali del gp approfittando del doppiaggio di Zonta, Schumacher conquistò le ultime due vittorie a Spa nel 2001 e 2002.

Il sorpasso di Hakkinen nel gp del Belgio 2000
Il sorpasso di Hakkinen nel gp del Belgio 2000

A partire dal 2004 fu invece Kimi Raikkonen l’assoluto Re delle Ardenne, conquistando tre vittorie consecutive nel 2004-2005 con Mclaren, nel 2007 e 2009 con Ferrari, nel weekend che vide la sorprendente pole position di Fisichella con Force India, poi secondo la domenica. La gara del 2008 vide invece il successo di Massa su Ferrari, anche se primo sul traguardo era passato Hamilton poi penalizzato nel post gara per il sorpasso irregolare nei confronti di Raikkonen. Negli anni 10 del nuovo millennio in quattro team hanno conquistato successi a Spa: Mclaren con Hamilton nel 2010 e Button nel 2012, Red Bull si è imposta 3 volte nel 2011 e 2013 con Vettel e nel 2014 con Ricciardo, nella gara resa celebre dal contatto al secondo giro tra i contendenti al mondiale e compagni in Mercedes Rosberg ed Hamilton. Il team tedesco si rifece negli anni successivi conquistando 4 successi, tre con Hamilton nel 2015,2016 e 2020 e nel 2016 con Rosberg mentre Ferrari si è imposta in due occasioni, nel 2018 con Vettel e nel 2019 con Leclerc che conquistò così il primo successo in carriera dedicandolo ad Hubert, tragicamente scomparso il giorno precedente per un incidente nelle prime fasi di gara

Leclerc dedica la vittoria ad Hubert indicando il cielo
Leclerc dedica la vittoria ad Hubert indicando il cielo