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STORIA DEL GRAN PREMIO DI FRANCIA

DI MARCO TERRAGNI

La dodicesima tappa del campionato del mondo di F1 sarà disputata in Francia, sul circuito del Paul Ricard nei pressi di Le Castellet, nella regione della Provenza.
Circuito storico, ha ospitato in ben 17 occasioni il circus su ben 3 configurazioni di tracciato: la versione originale di 5.810 m utilizzata fino al 1985, una versione breve da 3.813 m che tagliava in due il famoso rettilineo del Mistral e rendeva così meno pericoloso affrontare la veloce curva di Signes, una modifica resa necessaria dopo il tragico incidente che costò la vita ad Elio De Angelis e la versione di oggi, da 5.842 m e che ricalca in parte il disegno originario. Tornata in calendario a partire dal 2018, la Francia fino al 2008 aveva sempre ospitato -tranne nel 1955 a seguito della tragedia alla 24 ore di Le Mans- un edizione del mondiale su ben 7 diversi tracciati: Paul Ricard, Magny-Cours, Digione, Clermont-Ferrand, Le Mans, Rouen e Reims.


Albo d'oro
Cosa dicono le statistiche del gp di Francia?
Guardando ai piloti il record di vittorie è detenuto da Michael Schumacher con 8, a seguire Alain Prost a 6, Juan Manuel Fangio e Nigel Mansell a 4, Jack Brabham e Jackie Stewart a 3 mentre 2 successi a testa per Mike Hawthorn, Dan Gurney, Jim Clark, Ronnie Peterson, Niki Lauda, Mario Andretti e Lewis Hamilton. Un successo tra i piloti in attività per Max Verstappen e Fernando Alonso.
Per le pole position guida la classifica Fangio con 5, a seguire Clark e Schumacher a 4, a quota 3 Stewart, Prost, Mansell, Hill mentre a 2 abbiamo Alberto Ascari ,Lauda,  Schumacher, Alonso ed Hamilton mentre pole tra i piloti in attività anche per Alonso(2004,2005) e Verstappen(2021)
Sui podi record condiviso per Prost e Schumacher a 11,a seguire a quota 6 Brabham Mansell e Stewart, a 5 Fangio Piquet e Raikkonen mentre a 4 Hunt, Hill, Barrichello ed Hamilton. Tra i piloti in attività hanno ottenuto podi Alonso(3), Verstappen(2), Bottas, Perez e Leclerc  (1).
Per quanto riguarda i team record di vittorie per Ferrari(17, con 17 pole e 50 podi totali) e a seguire Williams(8, con 10 pole e 21 podi),Lotus(7, con 7 pole e 12 podi),Mclaren (5, con 4 pole 22 podi), Renault (5, con 7 pole e 11 podi),Brabham (4, con 2 pole e 13 podi), Mercedes (3 con 3 pole e 6 podi), Alfa Romeo Tyrrell e Benetton a quota 2 mentre un successo per Maserati, Cooper, Porsche, Matra, Jordan, Red Bull. 

I circuiti e la storia
La Francia, uno delle principali culle dell'automobile, è stata sempre sede di gran premi automobilistici fin dall'inizio del 900, con il primo gp di Francia che si svolse nel 1906 a Le Mans (in strade normalmente aperte al traffico) e vide la vittoria del pilota ungherese Ferenc Szisz su Renault. Tranne che per brevi intervalli, in concomitanza con le due guerre mondiali, il gp di Francia si è sempre svolto regolarmente. Fu quindi naturale per una tappa così prestigiosa l'inserimento nel calendario del nascente campionato del mondo di F1.

 


Il primo circuito che ospitò la nuova categoria fu la pista di Reims, già protagonista di due gp di Francia prima dell'inizio della II° guerra mondiale e che aveva in quell'occasione visto i successi delle tedesche Mercedes (1938) e Auto Union (1939). Circuito cittadino, aveva una caratteristica forma che ricordava un triangolo ed ospitò ben 11 edizioni del mondiale e fu spesso terreno di caccia per i team italiani, con Ferrari che si impose in ben 5 occasioni: nel 1956 con Collins, nel 1958 con Tony Brooks, nel 1961 con Baghetti che riuscì alla prima gara in F1 a conquistare il primo posto(e curiosamente unico arrivo a punti in F1),nel 1953 e 1958 con Mike Hawthorn, che vinse l'unica gara del campionato che lo vide a fine anno iridato e fu soprattutto l'ultima gara di Juan Manuel Fangio che concluse quarto con Hawthorn, che era sul punto di doppiarlo che gli evitò l'umiliazione e permise al grande campione argentino di concludere la gara a pieni giri. Lo stesso Fangio fu un grande specialista della pista del distretto della Marma, conquistando ben 3 successi di cui uno al volante di Mercedes (1954) e due con Alfa Romeo, nel 1950 e 1951 con la seconda che fu condivisa con Luigi Fagioli, che gli aveva ceduto la vettura (cosa possibile ai tempi) e che divenne così il pilota più anziano a conquistare un successo in F1 a 53 anni, record tutt'ora imbattuto! Le restanti tre edizioni videro due successi per Jack Brabham (nel 1960 su Cooper e nel 1966 su Brabham) ed uno per Clark nel 1963 su Lotus.

Il circuito di Reims (post 1951) sede del primo gp di Francia
Il circuito di Reims (post 1951) sede del primo gp di Francia

Il secondo tracciato francese che ospitò la F1 fu Rouen, una pista semipermanente che utilizzava anche strade aperte al traffico e che era caratterizzato da un numero elevato di saliscendi, il che lo rendeva estremamente pericoloso. Ospitò 5 edizioni del mondiale che vide nel 1952 il successo di Ascari su Ferrari e nel 1957 di Fangio su Maserati. Dan Gurney fu l'unico pilota ad imporsi in più di un’occasione nel 1962 al volante della Porsche, che conquistò in quell'occasione l'unica vittoria come costruttore in F1 e nel 1964 al volante della Brabham. L'ultima gara fu svolta nel 1968 e fu vinta da Ickx su Ferrari, in una gara che vide

l'orribile incidente di Jo Schlesser, con la sua Honda che si incendiò a causa di un incidente e causò la morte del pilota francese, rimasto intrappolato tra le lamiere dell’auto. A seguito dell'incidente, la F1 abbandonò Rouen.

Da ricordare l'edizione del 1967, che vide l'unica gara disputata a Le Mans all'interno dell'attuale circuito "Bugatti" e che vide il successo di Jack Brabham.

Già a partire dal 1965 la F1 andò a Clermont-Fernand, circuito lungo 8.055 m e che aveva la caratteristica di trovarsi a 800 s.l.m., costruito lungo le pendici del vulcano Puy-de-Dome. Vi si disputarono 4 edizioni del mondiale di F1 che videro due vittorie per la Lotus, nel 1965 con Clark e nel 1970 con Rindt mentre due successi furono raccolti da Jackie Stewart, nel 1969 su Matra e nel 1972 su Tyrrell nell'edizione che vide la fine della carriera di Helmut Marko, colpito da un sasso scagliato dalla Lotus di Fittipaldi e che gli fece perdere l'uso dell'occhio destro. A seguito dell'incidente e della sua pericolosità, la pista venne abbandonata.

Un altra pista che ospitò la F1 fu Digione, che ospitò 5 edizioni del mondiale e che vide due successi per la Lotus, nel 1974 con Peterson e nel 1977 con Andretti, uno per Mclaren nel 1984 con Lauda e ben due per Renault. Passò alla storia l'edizione del 1979, che vide il primo successo per Renault in F1 e del motore turbo grazie a Jabouille ma soprattutto fu teatro del famoso duello tra Arnoux e Villeneuve.

Il duello tra Arnoux e Villenueve
Il duello tra Arnoux e Villenueve

Rimangono ancora due circuiti, i quali hanno ospitato il numero maggiore di gran premi. Il primo da ricordare è Magny-Cours. situato in Borgogna, in mezzo alle campagne il che lo rende poco attrattivo e difficile da raggiungere (il fatto di trovarsi letteralmente nel nulla fu uno dei motivi per il quale fu cancellato dal calendario dopo il 2008) e lungo poco più di 4 km, il circuito si caratterizza per avere un numero elevato di curve dedicate ad altri tracciati, che ne ripropongono le caratteristiche. Entrato in calendario a partire dal 1991 a sostituire Le Castellet, ha visto ben 18 edizioni del gp di Francia di Formula 1. Grande protagonista e stata Ferrari, capace di imporsi in ben 8 occasioni, in 6 di queste con Michael Schumacher (che aveva già vinto nel 1994 e 1995 con la Benetton) vincendo prima nel biennio 1997 e 1998 e poi soprattutto nel nuovo millennio: nel 2001, nel 2004 e 2006 ed in questi ultimi due casi battendo Alonso e la Renault padrone di casa. Nel primo caso passò alla storia perché si impose compiendo ben 4 pit stop, uno in più del rivale asturiano. Da ricordare l'edizione del 2002, nella quale Schumacher vinse matematicamente il quinto titolo mondiale, a metà luglio e con sei gare di anticipo sulla fine del mondiale e pareggiando il record di titoli del "maestro" Juan Manuel Fangio. L'altra grande protagonista di Magny-Cours fu la Williams, che conquistò per ben cinque volte il gradino più alto del podio, le prime tre nelle prime tre edizioni: nel 1991 e 1992 con Mansell mentre nel 1993 con il padrone di casa Prost. Il team di Grove si impose ancora nel 1996 con il futuro campione del mondo Hill e nel 2003 con Ralf Schumacher mentre un solo successo per Mclaren, nel 2000 con Coulthard, che durante la gara rivolse un dito medio a Schumacher reo di essere stato troppo aggressivo in una manovra difensiva al tornantino Adelaide. L'edizione del 1999 fu vinta invece da Frentzen su Jordan, in una gara resa imprevedibile dalla pioggia mentre in una sola occasione Renault si è imposta sul circuito, nel 2005 con Fernando Alonso. 

Il dito medio di Coulthard a Schumacher durante il gp del 2000
Il dito medio di Coulthard a Schumacher durante il gp del 2000

L'attuale pista che ospita il gp di Francia è Le Castellet. Circuito di lunga tradizione, ha ospito per 17 la Formula 1 dapprima tra gli anni 70 e 80 e poi ritornando in calendario a partire dal 2018. I due team maggiormente protagonisti sono stati Mclaren e Williams con tre successi ciascuno. Il team di Frank Williams conquistò l'edizione del 1980 con Alan Jones mentre nel 1986 e nel 1987 fu il leone d'Inghilterra Mansell a conquistare il primo posto

Il team di Woking si impose la prima volta nel 1976 con James Hunt e con Alain Prost nel 1988, autore in quell'anno di un grande sorpasso a Signes sul rivale Senna approfittando del traffico dei doppiaggi, e poi nel 1989. Il francese riuscì a conquistare la tripletta l'anno successivo, stavolta al volante della Ferrari che conquistò così il 100° successo in F1 e battendo la sorprendente Leyton-House (progettata da Adrian Newey) di Ivan Capelli che dovette rinunciare al successo solo per un problema al propulsore che gli impedì di resistere all'attacco di Prost. Ferrari aveva già vinto sul circuito di Le Castellet, nel 1975 con Lauda. Anche Lotus è stata protagonista di due allori, nel 1973 con Ronnie Peterson e nel 1978 con Andretti, così come Renault capace di imporsi per due anni consecutivi sul circuito di casa nel 1982 con Arnoux che decise sul finale di gara di non rispettare l'ordine di scuderia che gli imponeva di cedere il successo al compagno Prost (2°) in lotta per il mondiale, ma con il "professore" che si rifece l'anno successivo conquistando la vittoria. Un unico successo è stato conquistato anche dalla Tyrrell e da Jackie Stewart, nella prima edizione svoltasi al Paul Ricard e nel 1985 da Piquet e dalla Brabham, ultimo successo in F1 per il team fondato da "Black Jack".

Le ultime tre edizioni, che hanno rivisto il ritorno della F1 in Francia hanno visto nel 2018 e 2019 il doppio successo per Lewis Hamilton e Mercedes mentre l'ultima edizione è stata conquistata da Max Verstappen su Red Bull.

Prost mentre taglia il traguardo nel gp di Francia 1990, 100° vittoria per Ferrari
Prost mentre taglia il traguardo nel gp di Francia 1990, 100° vittoria per Ferrari

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