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BARRICHELLO E BRAWN: STRATEGIA TRIONFALE

DI NICOLA CORINI

Essere al posto giusto nel momento giusto, avere a disposizione il miglior stratega, saper controllare la vettura anche nelle circostanze più difficoltose. Sono tutte caratteristiche fondamentali per avere successo in F1 e per portare le situazioni a proprio vantaggio, anche in presenza di un’annata disastrosa con un’auto

assolutamente deficitaria.

È il 2008 e a Silverstone si corre per il nono appuntamento stagionale, il giro di

boa di una stagione caratterizzata, fino a quel momento, da una lotta a quattro per il titolo: le due Ferrari di Kimi Raikkonen e Felipe Massa contro la McLaren di Lewis Hamilton, leggermente attardato in classifica, e la sorprendente BMW di Robert Kubica. Il Gran Premio di Gran Bretagna è scosso, nei giorni precedenti, da

uno dei classici annunci ad effetto di Bernie Ecclestone, il quale annuncia il trasferimento del GP a Donington a partire dal 2010.

Annuncio che, però, non avrà mai compimento, dato che proprio in

quell’anno Silverstone si presenterà in una veste quasi del tutto nuova. Il sabato di qualifiche è caratterizzato dall’ottimo feeling di Kovalainen: il finlandese, alla guida della McLaren, ha occupato le posizioni di testa fin dalle prove libere e anche in qualifica svetta in Q1 e, soprattutto, in Q3, cogliendo la

prima pole position in carriera con il tempo di 1’21”049 ,

davanti a Mark Webber (Red Bull); in seconda fila troviamo Raikkonen ed Hamilton che vanno a precedere Heidfeld e Alonso. Ancora una qualifica difficile,

invece, per la derelitta Honda che si piazza al 16° e al 17° posto con Barrichello e Button a quasi 2” dalle vetture di testa.

 (Rubens Barrichello alla guida della Honda RA108)
(Rubens Barrichello alla guida della Honda RA108)

Radicalmente diverso il contesto per la gara: pioggia battente e pista molto bagnata, in condizioni davvero al limite: non una novità assoluta, dato che altre gare del 2008 saranno condizionate dalla pioggia. Si parte con gomme intermedie: al via Kovalainen mantiene la prima posizione, ma Hamilton è già dietro di lui con uno scatto prodigioso… Il primo giro è già caotico, con i ritiri di Vettel e Coulthard, oltre ad un testacoda (il primo di tanti a dire il vero, ben 4) per Felipe Massa. Alle spalle del duo McLaren ci sono Raikkonen, Heidfeld, Alonso e Piquet, con Barrichello a chiudere la top 10. Al terzo giro, dopo un altro testacoda di Massa, la prima svolta della gara: Hamilton passa Kovalainen e allunga progressivamente, facendo forza su uno straordinario feeling in condizioni difficili. Poco dopo, all’ottava tornata, si gira Kovalainen, strada sempre più spianata per Lewis, seguito ora da Raikkonen ma a più di 5” dopo una decina di giri. Dopo una tregua, torna a piovere in occasione del primo valzer dei pit stop: il box Ferrari decide, a sorpresa, di non cambiare gomme a Raikkonen, mentre Hamilton procede con gomme nuove, con il ferrarista che perde addirittura 5” al giro, sorpassato da Heidfeld che si porta in seconda posizione. Andato ai box, riparte addirittura in decima posizione, con Kubica terzo dietro al compagno di scuderia; in occasione del secondo turno di soste chi si fa notare è Rubens Barrichello. Infatti, su consiglio di Ross Brawn, team principal Honda, monta gomme da bagnato estremo, l’unico di tutti i piloti in gara. Con questa scelta rimonta diverse posizioni guadagnando molti secondi al giro (addirittura 10-15”), al punto da sdoppiarsi nei confronti di Hamilton, in difficoltà come tanti, e incerto tra gomme intermedie e full wet. A 22 giri dalla conclusione, Hamilton rientra ai box per montare un nuovo set di gomme intermedie: a questo punto della gara il suo vantaggio ammonta a ben 36” sull’inseguitore Heidfeld. Nel mentre si susseguono i testacoda: ancora Massa, ma anche Raikkonen e Webber, precipitato fuori dalla zona punti nonostante l’ottima qualifica, nonché Kubica, costretto al ritiro dopo essersi insabbiato, Rosberg e Glock. Approfittando di questa incredibile serie di eventi, Barrichello è dapprima terzo, poi addirittura secondo dopo un sorpasso ai danni di Heidfeld. Al 45° giro Hamilton è in testa, seguito da Barrichello, Heidfeld, Trulli e Alonso, con Raikkonen solamente settimo. Rubinho entra ai box per il cambio gomme, passando alle intermedie, ed esce in terza posizione, mentre Hamilton, a 9 giri dal termine, ha già doppiato tutti i piloti dal quarto posto in giù, a partire da Raikkonen (in forte rimonta) e Alonso: è questa una fase di gara in cui l’inglese gira ben due secondi e mezzo più forte degli immediati inseguitori, davvero una gara leggendaria per lui. Negli ultimi giri smette di piovere, mentre Hamilton taglia il traguardo in prima posizione, con Heidfeld secondo a oltre 1’

(ennesimo podio senza vittorie per lui) e Barrichello ottimo 3° a più di un minuto e venti secondi.

(Il podio del GP di Gran Bretagna 2008)
(Il podio del GP di Gran Bretagna 2008)

Seguono Raikkonen, Kovalainen, Alonso, Nakajima e Trulli. Festa grande in casa Honda: grazie a una geniale strategia, Barrichello è risalto dalle retrovie fino al podio, riscattando una stagione, fino a quel momento, davvero difficile, con appena due piazzamenti a punti (6° a Montecarlo e 7° in Canada). A fine gara Rubens dichiara: “Non ho mai perso la speranza in me e nel team. Speravamo nella pioggia e siamo riusciti a fare qualcosa di speciale. La strategia è stata ottima e mi sono trovato benissimo, riuscivo a superare gli altri sia internamente che esternamente, sembrava un videogioco”. Quella però, sarà l’ultima soddisfazione stagionale, dato che non coglierà più punti da Silverstone fino a fine campionato, con il team che avrà come miglior piazzamento della seconda parte dell’anno un 9° posto con Jenson Button a Singapore. A inizio 2009 il team Honda verrà venduto per la cifra simbolica di una sterlina allo stesso Ross Brawn che decide di fondare un team col proprio nome, la Brawn-GP (con motorizzazione Mercedes), contando sempre su Barrichello e Button: un’esperienza che, come è noto, sarà vincente.

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