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LA STORIA DEL GRAN PREMIO DELL' AZERBAIJAN

DI MARCO TERRAGNI

La Formula 1 torna a Baku per il gran premio del Azerbaigian, per l'ottava prova del campionato mondiale. La pista azera rappresenta il secondo appuntamento cittadino consecutivo dopo Montecarlo e un’ardua sfida per i piloti. Lunga 6.004 m è composta da un totale di 20 curve, con i primi due settori estremamente veloci e caratterizzati dalla presenza di lunghi rettilinei, in particolare il tratto veloce dell'ultimo settore che porta al traguardo (da curva 16 fino a curva 1) è lungo ben 2,2 km il che lo rende il punto più veloce del campionato. Ma il circuito di Baku è caratterizzato da un secondo settore più lento, incastonato attorno alla cintura della città vecchia in particolare curva 8-9-10 che costeggia il castello di origine  medievale della città e dove la carreggiata è larga appena 7 metri! Un tratto dove non sono mancati gli incidenti come hanno imparato a proprie spese molti piloti come Leclerc nel 2019 ,nel corso della seconda manche di qualifica dovendo così rinunciare a ghermire la pole position.

Albo d'oro
Sono state 5 le edizioni che si sono svolte sul cittadino di Baku. Per quanto riguarda i piloti le statistiche raccontano che nelle 5 edizioni disputate vi si sono alternati sempre vincitori diversi: Rosberg (Mercedes, 2016), Ricciardo (Red Bull,2017), Hamilton (Mercedes, 2018), Bottas (Mercedes,2019)e Perez(Red Bull,2021). Per quanto riguarda le pole position anche qui è stata sempre ottenuta da piloti diversi: Rosberg (16), Hamilton (Mercedes,17), Vettel (Ferrari,18), Bottas (19),Leclerc(Ferrari,21).Chi ha ottenuto invece più podi in Azerbaigian? Qui i dati sorprendono perché al primo posto vi sono Sergio Perez insieme a Sebastian Vettel a quota 3(1 vittoria e due 3° per "Checo”, due 2° e un 3° per "Seb"),2 podi a testa per Hamilton e Bottas(1 vittoria e un 2° per entrambi), un podio per Ricciardo, Gasly(3° nel 21 con Alpha Tauri), Stroll(3° nel 17 su Williams e primo podio in carriera)e Raikkönen(2° nel 2018 con Ferrari).
Per quanto riguarda i team 3 vittorie per Mercedes e 2 per Red Bull ed hanno ottenuto podi team come Ferrari, Williams, Alpha Tauri ed Aston Martin. Curiosamente, nonostante due pole, Ferrari non ha mai conquistato un successo.

Le gare a Baku

 

 

Presentato ufficialmente nell'ottobre 2014, con ingresso in calendario previsto nel 2016 l’Azerbaijan, piccolo stato incastonato tra il Caucaso e il mar Caspio, vedeva la F1 come una grande opportunità per sfruttare il weekend dei motori come grande vetrina internazionale e mostrare al mondo la propria prosperità.

Curiosamente, la prima edizione era denominata gp d'Europa, una titolatura di grande prestigio che a partire dal 1983 aveva visto circuiti di grande tradizione alternarsi per "ospitare" questa gara: Brands Hatch(1983,1985),Donington Park(1993),Jerez de la Frontera(1994,1997),Nürburgring(1984,1995,1996,1999 fino al 2007)ed infine Valencia(2008-2012). Ma perché gli organizzatori di Baku decisero di adottare questa intitolazione? Per un motivo che fuoriesce dalla logica della F1 e per motivi maggiormente politici ed ideologici, tesi a dimostrare l’appartenenza del Azerbaigian al contesto europeo invece che al mondo asiatico. Ma come era andata in pista?

Rosberg, vincitore della prima edizione
Rosberg, vincitore della prima edizione

Nonostante i timori per il rischio di entrate frequenti della Safety car, dovute ai timori di eccessivi errori dei piloti in punti problematici e stretti del tracciato la gara fu estremamente tranquilla e venne vinta da Nico Rosberg su Mercedes, che dominò la tre giorni conquistando il secondo Grand Chelem in carriera(pole position,vittoria,giro veloce, in testa dal primo all'ultimo  giro). Sul podio Vettel (2°, Ferrari) e la sorpresa Perez (Force India), autore di un weekend estremamente solido. Il pilota messicano, che aveva perso il secondo posto in qualifica a seguito di una penalità di cinque posizioni per aver sostituito la trasmissione danneggiata a seguito di un incidente durante le libere del sabato, dimostrò un ottimo ritmo. Durante la gara dopo il valzer dei pit stop riuscì a conquistare il podio virtuale, a seguito della penalità di 5 secondi comminata a Kimi Raikkonen per aver tagliato la corsia di entrata ai box in un passaggio sulla pista per poi superarlo fisicamente all'ultimo giro e tagliere effettivamente da terzo il traguardo. Fu una gara estremamente complicata invece per il campione in carica Lewis Hamilton (4°) che veniva dalle due vittorie consecutive a Monaco e in Canada ma che era stato obbligato a partire 10° a seguito di un errore nell'ultimo tentativo in qualifica dopo che al primo non era riuscito ad ottenere un tempo valido. Il pilota inglese fu rallentato in gara anche da problemi alla vettura, che per molti giri rimase bloccata in una modalità di motore sbagliata, con il team impossibilitato ad aiutarlo per le norme vigenti sui team radio. Curiosamente lo stesso Rosberg soffrì di problemi simili in gara, ma riuscì a risolverli modo autonomo.

Raikkönen e Bottas prima di arrivare a contatto al via dell’edizione del 2017
Raikkönen e Bottas prima di arrivare a contatto al via dell’edizione del 2017

Se la prima edizione non regalò particolari colpi di scena, l'anno successivo fu ricco di sorprese che in molti si aspettavano già nel 2016. A partire da questa edizione la corsa prende la denominazione di gp del Azerbaigian, abbandonando la denominazione di gp d'Europa. Il primo giro fu subito incandescente dopo che il sabato le Mercedes avevano dominato le qualifiche. Ma alla seconda curva vi fu un contatto tra Bottas e Raikkonen mentre il pilota della Ferrari provava l'attacco all'esterno del pilota della Mercedes. Il numero 7 della Ferrari non riportò gravi danni ma perse alcune posizioni mentre Bottas bucò uno pneumatico, crollando in fondo alla classifica. Stessa sorte toccò a Ricciardo, che forò anche lui a seguito di un contatto nel caos del primo giro. Al giro 12 vi fu l'entrata in pista della SC per permettere la rimozione dell'auto di Kvyat, ferma a bordo pista per un problema tecnico. Inizialmente la vettura di sicurezza viene fatta rientrare al termine del giro 16, per poi essere richiamata per permettere una migliore pulizia della pista. La Safety car viene definitivamente richiamata al termine del giro 19, ma proprio prima che questo potesse accadere avvenendo uno dei fatti più importanti della stagione con Vettel che tamponò a bassa velocità a curva 16 Hamilton, che aveva rallentato per prendere spazio dalla SC. Il tedesco, che riteneva l'inglese colpevole di break testing, lo affiancò e colpì con l'anteriore destra la gomma di Hamilton. In tutto ciò si era vicinissimi alla ripartenza, che vide l'incidente fratricida a curva 2 tra le due Force India di Perez e Ocon. Venne di nuovo chiamata in pista la SC ma la pista era piena di detriti, difficilmente praticabile e viene così esposta la bandiera rossa

Il momento in cui Vettel colpisce Hamilton a Baku, la famosa “ruotata"
Il momento in cui Vettel colpisce Hamilton a Baku, la famosa “ruotata"

La gara dopo la bandiera rossa ripartì con Hamilton davanti a Vettel mentre terzo si pose Ricciardo, che alla ripartenza aveva superato in un colpo solo le Williams di Massa e Stroll e la Renault di Hulkemberg. Ma le sorprese non erano finite: Hamilton fu obbligato ad una sosta ai box per sostituire la protezione della testa, mal fissata alla macchina e che lo obbligava in rettilineo a guidare con una mano sola usando l'altra per tenere il poggiatesta; obbligandolo alla sosta per risolvere il problema. Nel mentre la direzione di gara decise di punire con uno stop&go di 10 secondi Vettel per la "ruotata" ad Hamilton in regime di SC, nonostante le proteste del tedesco che però incredibilmente riuscì a trovarsi davanti al rivale una volta uscito dai box e che riuscirà a mantenere la posizione così guadagnata fino al traguardo nonostante il motore a fine vita, giungendo quarto di pochi decimi davanti al rivale. Intanto nelle prime posizioni la leadership passò a Ricciardo che si impose portando a Red Bull il primo successo stagionale. Secondo si trovava Stroll (Williams), che però perderà la posizione al fotofinish a causa del sorpasso effettuato  sul traguardo da Bottas, autore di una grande rimonta dall'ultima posizione che lo riportò sul podio. La gara ebbe anche una coda polemica, con la Federazione che decise anche di aprire un nuovo procedimento disciplinare contro Vettel, che si concluse però con le scuse del campione tedesco che fu successivamente coinvolto in iniziative per la sicurezza stradale.

La partenza dell’edizione 2018
La partenza dell’edizione 2018

L'edizione del 2018 regalerà ancora sorprese, con la SC ancora protagonista. La gara partì con il poleman Vettel che mantenne la posizione su Hamilton mentre dietro Ocon fu costretto al ritiro a seguito di un contatto con Raikkonen, che ruppe il musetto e fu costretto ai box per sostituirlo. Dietro vi fu un contatto tra Siroktin (Williams, costretto a ritiro) e Alonso, che tornerà al box su due ruote ma riuscendo però a continuare la gara. Venne chiamata la SC in pista e dopo la ripartenza le posizioni di vertice rimasero immutate, con Hamilton che durante la prima fase di corsa commetterà alcuni errori che lo allontaneranno dalla vetta. Ma nella fase centrale della gara le grandi protagoniste sono le Red Bull e i suoi piloti, autori di grandi lotte in pista anche se verranno inizialmente superati dalle arrembante Renault di Sainz e Hulkemberg (poi costretto al ritiro per una toccata al muro). I due "torelli" si daranno battaglia fino al 40° giro, quando la gara di entrambi finirà a seguito di uno scontro fratricida a curva 1 con Ricciardo che tamponò Verstappen. Venne chiamata la SC che avvantaggiò Bottas, in testa dopo la sosta del leader Vettel e che non aveva ancora effettuato una sosta proprio in attesa di un eventuale uscita dell'auto di sicurezza. La SC si tratterà in pista per un tempo maggiore del previsto poiché Grosjean,
(Haas), che era sesto a causa di un errore finì a muro mentre stava scaldando le gomme e fu costretto al ritiro.

 

 

L’incidente che vide coinvolti i due piloti Red Bull Ricciardo e Verstappen
L’incidente che vide coinvolti i due piloti Red Bull Ricciardo e Verstappen

Alla definitiva ripartenza Vettel tentò subito l'attacco a Bottas ma sbagliò i calcoli della staccata è finì lungo alla prima curva dopo aver anche rovinato le gomme con un bloccaggio, scalando quarto. Il tedesco perse inoltre un'ulteriore posizione il giro dopo, venendo passato da Pérez.
Al giro 48, a soli tre giri dalla conclusione, l'ultimo colpo di scena quando Bottas, che sembrava oramai avvisato al successo colpì un detrito sul lungo rettilineo, danneggiando l’auto e ritirandosi. La gara fu così vinta da Hamilton, al primo successo in stagione davanti a Kimi Raikkönen (Ferrari) e Sergio Pérez(Force India),che tornava a podio dopo un digiuno che durava proprio dal gp di Baku del 2016. La quarta edizione del gp azero non regalò particolari spunti e venne vinto da Valtteri Bottas, che approfittando di una gara senza SC riuscì a confermare la pole del sabato e vincere davanti al compagno Hamilton e la Ferrari di Sebastian Vettel. L'ultima edizione e stata nel 2021,nonostante le voci dei mesi precedenti che parlavano di una gara in pericolo a causa della situazione mondiale legata al Covid,con il rischio che gli organizzatori si tirassero indietro poiché  obbligati a non poter far accedere spettatori al circuito.
La gara si dimostrerà pazza e imprevedibile. Al via il poleman Leclerc, alla seconda pole consecutiva dopo monaco, mantenne la testa davanti a Hamilton e Verstappen. Il monegasco venne però facilmente superato da Hamilton, Verstappen e Perez scendendo così al quarto posto.

Bottas, vincitore nel 2019
Bottas, vincitore nel 2019

Al dodicesimo passaggio vanno ai box le due Mercedes e Gasly, con il francese che farà perdere tempo prezioso ad Hamilton, obbligandolo a ritardare la ripartenza dal box. Questo ritardo sarà decisivo perché permetterà a Verstappen dopo la sosta di rientrare davanti ad Hamilton, in quale sarà ulteriormente beffato perché anche Perez riuscirà dopo il pit ad essere davanti al pilota col 44. In testa alla gara si ritrova Vettel (Aston Martin) fino al 19 giro e dopo la sua sosta il duo Red Bull eredita il comando della gara. La gara sembra proseguire senza sussulti particolari fino al giro 31 quando Stroll, che ancora non si era fermato ha un problema a uno pneumatico in pieno rettilineo che gli fanno perdere il controllo della vettura, colpendo così il muro obbligandolo al ritiro ed obbligando la direzione di gara a chiamare la SC. Alla ripartenza i primi tre mantengono le posizioni mentre Vettel supera Leclerc e successivamente Gasly, issandosi al quarto posto. La gara sembra oramai congelata finché a quattro giri dalla fine avviene il colpo di scena, con il leader della gara Verstappen che viene costretto al ritiro per l'esplosione della gomma posteriore destra sul lungo rettilineo dei box. La direzione di gara decide però di mettere la bandiera rossa, allo scopo di completare in modo regolare i tre giri rimanenti, con l'ulteriore variabile della partenza da fermo dalla grigia di partenza, con Perez in pole position davanti a Hamilton. Il britannico allo stacco frizione parte meglio ma a causa di un errore con un pulsante va dritto a curva 1, finendo addirittura fuori dai punti.

La gara viene quindi vinta Perez, al secondo successo in carriera davanti a Vettel su Aston Martin, che conquista così il primo podio in F1 e alla Alpha Tauri di Gasly, che conquista l'unico podio stagionale e bravo a resistere all'attacco di Leclerc all'ultimo giro, risuperandolo alla fine del rettilineo. 

Verstappen dopo il ritiro nel gp di Azerbaijan 2021, mentre sfoga la delusione verso la ruota che aveva avuto il problema
Verstappen dopo il ritiro nel gp di Azerbaijan 2021, mentre sfoga la delusione verso la ruota che aveva avuto il problema

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