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WELCOME TO MIAMI: PREVIEW

DI LAURA PIRAS

La Formula 1 è finalmente sbarcata a Miami. Dopo tanta attesa e difficoltà il nostro amato Circus si trova, per la prima volta nella sua storia, in Florida. Saranno tante le novità e anche le incognite che caratterizzeranno questo fine settimana di gara. Il centro nevralgico del tracciato è l’Hard Rock Stadium e sono attese circa 240.000 persone. Tutto sold-out già da giorni, oramai è febbre da Formula 1. 

La Formula 1 sta, man mano, andando sempre più a braccetto con lo spettacolo e con il volere a tutti i costi fare entertainment. 

Cercare il divertimento è sempre giusto per attirare nuovi mercati, nuovi fan e nuove opportunità ma chiaramente non bisognerebbe mai snaturarsi. 

E con l'introduzione di un Gran Premio in una location del genere potrebbe verificarsi proprio un allontanamento del sentiment che caratterizza i fan veterani di questo sport. 

 

CARATTERISTICHE CIRCUITO E QUALCHE NEWS: 

 

Il circuito, chiamato Miami International Autodrome, ha una lunghezza di 5.412 km, è costituito da 19 curve, di cui 7 a destra e 12 a destra. Sono state individuate 3 zone DRS: il primo ci sarà sul rettifilo di partenza, il secondo tra curva 9 e curva 11 e quello principale tra la curva 16 e 17.

Il circuito consta di quattro punti di frenata: 3 sono abbastanza tosti, in particolare quello di curva 17. I piloti, secondo le simulazioni, giungeranno in curva 17 a 326 km/h e in pochissimi secondi, 2,8s per l'esattezza e con una decelerazione pari a 4,6 g si giungerà ad una velocità di circa 77 km/h. Secondo la Brembo il circuito è mediamente impegnativo per l'impianto frenante. Si effettueranno nella gara di domenica 57 giri.

La pista è da medio-basso carico e presumiamo che le vetture saranno dotate di ali posteriori scariche, come la Red Bull che l'ha già adottata in passato. Ci si aspetta la stessa decisione dalla Ferrari. Almeno a detta delle ultime parole di Binotto si dovrebbe andare verso quella visione aerodinamica dell'ala posteriore: “A Miami avremo certamente un’ala posteriore nuova per adattarci alle caratteristiche del circuito che richiede un livello di downforce medio-basso. Siamo soddisfatti del livello di efficienza che il pacchetto può darci”.

Si aspetta anche qualche tipo di reazione dalla Mercedes che sta soffrendo particolarmente in questo inizio di mondiale. 

Per quanto riguarda l'asfalto e il suo livello di abrasione questa rappresenta un'incognita di tutto rispetto. E' un circuito nuovo e non ci sono riferimenti chiari e precisi da seguire. Bisogna affidarci solo su ciò che si è noto e sulle indicazioni che vengono dalla Pirelli. Ecco le parole di Mario Isola a riguardo “Quando c’è un nuovo circuito cerchiamo sempre di avere un approccio conservativo scegliendo mescole C2-C3-C4, anche se ci aspettiamo di avere un buon grip grazie al trattamento con acqua ad alta pressione svolto sull’asfalto”. 

i Team dovranno porre una certa attenzione alle gomme di destra che saranno più sollecitate a causa della configurazione del tracciato e occhio al meteo che potrà giocare, ancora una volta un ruolo fondamentale! 

Il circuito presenta una zona caratterizzata da lunghi curvoni che daranno filo da torcere ai pneumatici e una zona invece molto lenta costituita da tornanti, attenzione ai cordoli in questa particolare area del circuito. Nel tratto di tracciato più veloce, le vetture dovranno essere molto stabili, pulite e precise ogni volta che entreranno in curva mentre nel segmento lento bisognerà essere il più composti possibili soprattutto per non farsi influenzare dai cordoli sopraccitati. 

Aggiornamenti portati dai team a Miami: 

 

Mercedes: ala anteriore, ala posteriore, beam wing

Red Bull : ---

Ferrari: Ala posteriore

McLaren: sospensione anteriore, fondo

Alpine: rear break drum

Alpha Tauri: ---

Aston: ---

Williams: feritoie di raffreddamento Sidepod

Alfa: feritoie di raffreddamento Sidepod

Haas: ala posteriore

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