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PAGELLE AUSTRALIA

FRANCESCO ROMANO'

Prova schiacciante per la Ferrari e Leclerc, che dominano la gara in lungo e in largo. Secondo posto per un sornione Perez, chiude il podio George Russell. Verstappen ancora una volta tradito dall’affidabilità della sua RedBull, Sainz incappa in un weekend-no, Hamilton limita I danni chiudendo ai margine del podio. Di seguito le mie personali pagelle

 

 

Leclerc, voto 10: “La bestia” come l’ha chiamata lui,  è stata  un piacere da guidare e lui ha sfoderato una prestazione monstre delle sue. Come i grandi campioni insegnano, anche se stai dominando una gara, non bisogna mai deconcentrarsi per non incappare in banali errori. E lui quindi che fa? Centra anche un imperioso grand chelem confermando il GPV all’ultimo giro, senza che ce ne fosse bisogno.

 

Perez, Voto 8: Gara tranquilla e comodamente a podio per il Checo, che sul finire si apre con i box chiedendo se ci fosse qualcuno sveglio. Però venti secondi di distacco dal primo sono tantissimi, considerando le  safety car.

 

Verstappen Voto 7: Media tra il 9 a lui e il 5 alla squadra motorizzata HRC, che pecca di affidabilità. Lui invece lotta finché può con un fastidioso graining che lo limita nelle prestazioni, ma prima del ritiro era sempre ad un tiro di schioppo da Charles. In classifica generale è solo sesto a ben 46 punti da Leclerc. Dopo tre gare, non averne concluse due è un bel campanello di allarme.

 

Bottas, voto 7: continua la sua seconda giovinezza: senza pressione e libero da stupidi giochi di squadra, si esprime al meglio e disputa un’altra bella gara

 

Russell, voto 7: Primo suo “vero” podio, guadagnato in pista. Buona partenza e ottima strategia sfruttando la safety car. A fine gara resiste ad un arrembante Hamilton. Ancora è presto per le gerarchie in squadra, ma con questa problematica W13 sembra trovarsi più lui a suo agio che Lewis.

 

Hamilton Voto 7: Ottima e aggressiva partenza, che gli regala la terza piazza momentanea.  Dopo i pitstop si ritrova nuovamente dietro ma rimonta fino a tallonare il compagno di squadra, ma dai box gli “intimano” di stare tranquillo per portare a casa punti importanti e di non correre rischi inutili su una Mercedes laboratorio, appesantita da sensori utili per cavare performance che si sono viste solo in galleria dl vento.

 

Norris 6,5: Voto scaturito principalmente per la bella qualifica, che gli regala un sorprendente quarto tempo. Allo start perde qualche posizione e conduce una gara pressoché anonima ma prende 10 bei punticini. Ottimo segnale per una McLaren che nelle prime gare sembrava essersi persa.

 

Alonso, voto 6,5: Dopo delle qualifiche sfortunate, a detta sua si poteva partire anche in seconda fila se non addirittura in pole, ottiene il decimo tempo. Parte anche lui con gomme dure e la strategia sembra pagare, infatti è piuttosto competitivo per buon a parte di gara. Sul finale di gara, con le gomme ormai sulle tele, scivola in fondo al gruppo anche per il pit supplementare.

 

Zhou 6,5: Altra gara senza errori per il cinese, e quando gli altri ne fanno diverse c’è solo da guadagnarne: purtroppo per lui però è solo 11° e fuori dai punti. Ottimo comunque per fare esperienza in una F1 dove non sta sfigurando

 

 

Ricciardo 6: Gara pressoché fotocopia  del compagno, che però chiude davanti a lui. Senza infamia e senza lode, altri punti utili in questo campionato “degli altri”, piuttosto combattuto.

Albon voto 6: Dopo la penalità inflittagli per consumo eccessivo di carburante, parte ultimo e tenta la chance della gomma dura. Risale la classifica fa il cambio gomme obbligatorio solo all’ultimo momento utile. Risultato: decima piazza e un punticino. Ottimo segnale per lui, che rischiava di perdersi nel limbo della F1.  

 

Schumacher, voto 6: Lascia Melbourne con l’amaro in bocca di chi avrebbe potuto fare di più. Colleziona tante piccole defaillances ma anche belle soddisfazioni, come partire davanti Magnussen in griglia. Da segnalare il quasi botto con Tsunoda durante la Safety car, fortunatamente tutto ok. Fuori dai punti ma davanti a Kevin sotto la bandiera a scacchi.

 

Ocon, voto 6: Gara tranquilla anche per il francese, dopo una buona qualifica. Durante i pitstop e la safety car perde diverse posizioni ma nel corso della gara recupera bene e agguanta un buon settimo posto.

 

Gasly, voto 6: Pista forse non troppo congeniale per la sua AT03, ma due punti li porta a casa, dopo una gara tranquilla e senza sbavature.

 

Magnussen, voto 5,5: Tradito dalla Safety car, oggi sarebbero arrivati bei punticini. Chiude anche dietro Mick ma sulle sue qualità non ci sono dubbi.

 

Sainz, voto 5: inizio di week-end promettente per lo spagnolo, poi purtroppo iniziano i guai e la sfortuna: perde il giro buono in Q3 per una bandiera rossa, nell’ultimo tentativo utile perde tempo e non  scalda le gomme a sufficienza, e non va più in là della nona piazza in griglia. Per la gara rischia le hard, parte male quasi stallando e precipita 15°. Poi per sua stessa ammissione, ha troppa fretta di rimontare e si insabbia. Peccato, la strategia avrebbe pagato e considerando il ritiro di Max, il podio poteva essere alla sua portata. Primo ritiro in Ferrari per lui, stoppa una striscia di risultati utili consecutivi. Torna a casa a zero punti, ma carichissimo per Imola e conscio che la vettura c’è. Ma per tirare fuori i risultati bisogna essere sempre perfetti in tutto.

 

Stroll,voto 5: Partendo dal fondo della griglia, tenta una strategia da pazzi: durante la Safety car effettua un doppio pit dure-medie-dure e quindi smarcare quindi la mescola obbligatoria. Punta così a finire la gara senza altre soste ma le gomme lo tradiscono e crolla 12° in classifica finale.

 

Tsunoda, voto 4: Niente da fare. Ok la macchia non c’era, ma il suo compagno di squadra marca punti, lui invece rimane invischiato nella zona bassa del gruppo.

 

Vettel, voto 4: Raggiante per essere di nuovo al volante dopo aver saltato i primi due GP per Covid, il tedesco è sottotono per tutto il weekend, complice anche il botto in Fp3 che non gli permette di effettuare le qualifiche. Partire dal fondo della griglia ovviamente non gli semplifica la vita e incappa in un altro errore in gara, andando a muro e causando l’entrata della safety car. Qualcuno lo sta già pre-pensionando, ma secondo me Seb può ancora dare tanto alla F1.

 

Latifi voto 3: Niente vettura a muro oggi per lui. Come dite? L’ha messa a muro in qualifica? Cambia poco. Sempre abbonato alle ultime posizioni.

 

 

 

Voto 10 ai tifosi olandesi sugli spalti: Durante l’ultimo giro di Charles, lo omaggiano di una standing ovation, roba d’altri tempi. Sapranno fare lo stesso i nostri compatrioti in un eventuale vittoria di Max ad Imola? 

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