· 

DEBUTTI MEMORABILI

DI NICOLA CORINI

Chi ben comincia è a metà dell'opera", afferma un noto proverbio. Detto molto spesso valido, ma non sempre in F1: è il caso di Kevin Magnussen e di Felipe Nasr, che hanno ottenuto il loro miglior piazzamento in carriera al loro primo GP iridato, a Melbourne (Australia). Nel 2014, all'alba della nuova era ibrida, il team McLaren si presenta con una coppia di piloti decisamente particolare: da un lato Jenson Button, formidabile vettore di esperienza e Campione del Mondo 2009 con la Brawn-GP, dall'altro Kevin Magnussen: il danese figlio d'arte, allora ventunenne, è al debutto assoluto nella massima serie automobilistica. Come da tradizione, il Mondiale di F1 si apre a Melbourne, con il GP d'Australia che tiene a battesimo il debutto delle Power Unit alle quali oggi siamo ormai abituati. In questo inizio di stagione le vetture motorizzate Mercedes hanno un vantaggio motoristico sulla concorrenza e Magnussen non si fa trovare impreparato, cogliendo un ottimo quarto posto in una qualifica bagnata dalla Q2 in poi, piazzandosi, con il tempo di 1'45"745, alle spalle di Lewis Hamilton su Mercedes, Daniel Ricciardo su Red Bull e di Nico Rosberg sull'altra Freccia d'Argento. In gara Magnussen mostra maturità, mantenendo la posizione nelle prime tornate, mentre, successivamente, approfittando del ritiro di Hamilton per noie al propulsore, si issa al terzo posto in classifica. Il doppio valzer dei pit stop cambia le carte in tavola per molti piloti, ad esempio con l'ottima rimonta di Jenson Button, che si porta al quarto posto davanti a Fernando Alonso, ma non per il danese che, al traguardo, è 3°, andando così a cogliere il podio al primo GP della carriera (come già avvenuto ad Hamilton nel 2007 proprio qui a Melbourne). Poche ore dopo la fine del GP, però, fu decisa la squalifica di Daniel Ricciardo, giunto 2° alle spalle di Hamilton, a causa di una irregolarità nel flussometro atto a regolare il consumo di benzina: così facendo Magnussen salì al 2° posto, con Button 3° e, di conseguenza, con due McLaren sul podio. Per Kevin si trattò dell'unico podio della stagione, alla guida della sua MP4-29 che in seguito gli portò al massimo una 5° posizione in Russia. Incredibilmente, quello ottenuto in Australia è stato, al momento, il primo e unico podio ottenuto da Magnussen in 122 GP finora disputati, con la speranza che il nuovo ciclo Haas possa permettergli di tornare sul podio iridato a ben otto anni di distanza da quella volta all'Albert Park.

 Un destino curioso quello di Magnussen, in parte accomunabile a quello riservato a Felipe Nasr. Il brasiliano, pilota Sauber nel 2015 e nel 2016, arriva in F1 dopo alcuni anni promettenti in GP2, dopo aver lottato per il titolo "cadetto" nel 2013 (4°) e nel 2014 (3°), guadagnandosi così l'onore di guidare in alcune sessioni di prove libere per la Williams nel 2014. Per l'anno successivo viene ingaggiato dalla Sauber, grazie al contributo di munifici sponsor brasiliani, ottenendo subito un grande risultato nel GP d'Australia, primo appuntamento del Mondiale 2015. Dopo aver saltato la prima sessione di prove libere a causa della disputa contrattuale con Giedo Van Der Garde, Nasr debutta nella seconda sessione; al sabato ottiene un buon 11° posto in qualifica, arrivando a soli 74 millesimi dal passaggio alla fase finale delle prove ufficiali. Con un ottimo scatto e approfittando di un incidente nel quale Maldonado fu costretto al ritiro, in breve Nasr si ritrova in sesta posizione già alla fine del primo giro. Dopo alcune tornate con la Safety Car, la gara riprende e, in pieno rettilineo, il brasiliano sorpassa Carlos Sainz, al debutto con la Toro Rosso, portandosi in quinta posizione. In una gara che vide molti ritiri (solamente 11 furono le vetture al traguardo), Nasr ebbe una gara molto regolare, sia come passo che come soste ai box, mantenendo il 5° posto fino al traguardo, con un distacco di oltre un minuto e mezzo dal vincitore Lewis Hamilton, arrivando alle spalle del connazionale Massa su Williams. Per Nasr il quinto posto in Australia fu il miglior piazzamento in carriera, ottenuto, guarda caso, al primo GP in F1. La stagione proseguì con diversi piazzamenti a punti, tra i quali spiccano un sesto posto in Russia e un ottavo in Cina, totalizzando ben 27 punti con la sua Sauber C34. Il 2016, ultimo anno in F1, fu un campionato amaro, segnato da un solo arrivo nei primi 10 (9° in Brasile) e a fine stagione fu annunciato l'ingaggio di Pascal Wehrlein al suo posto per il 2017, dopo ben 40 GP alla guida della Sauber.

Scrivi commento

Commenti: 0