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GRAN PREMIO ARABIA SAUDITA: PREVIEW

DI LAURA PIRAS

il circuito cittadino di Jeddah  sostanzialmente è una new entry della Formula 1.

Jeddah ha ospitato la prima gara di Formula 1 dell'Arabia Saudita nel dicembre del  2021, pochi mesi fa. La pista è situata a ridosso del Mar Rosso e già l'anno scorso ci ha offerto uno spettacolo incredibile ricco di drammatiche vicende.

Da ricordare che il dramma era già iniziato durante le qualifiche dell'anno scorso quando Max Verstappen si è schiantato a muro proprio nel momento in cui stava siglando un giro spettacolare, un giro che molto probabilmente gli sarebbe valso la pole position.

Il layout del circuito è abbastanza impegnativo, layout che aveva destato particolari preoccupazioni sin dal principio.

La pista risulta abbastanza stretta e le pareti sono molto vicine alla traiettoria delle vetture ma, nonostante qualche piccolo inconveniente, la gara del 2021 è stata davvero molto divertente con Esteban Ocon che addirittura si è issato al comando della gara con la sua Alpine. Ovviamente la battaglia più acuta è avvenuta fra Verstappen e Hamilton che quì si sono destreggiati in un duello sino all'ultimo sangue. 

A vincere è stato Lewis Hamilton, Verstappen ha concluso la gara al secondo posto mentre Valtteri Bottas ha soffiato ad Ocon il terzo posto proprio sul far del tramonto della competizione.

Il circuito, progettato da Carsten Tilke, figlio del noto architetto di circuiti Hermann Tilke, ha ricevuto gli elogi anche dai piloti. 

 

 “È davvero incredibilmente veloce con molto grip. Se riesci a trovare il ritmo può diventare un tracciato molto bello"

 

Ecco le parole di Hamilton dopo le prove libere dell'anno scorso. Nota da ricordare che con i suoi 254 km/h di media oraria raggiunti in qualifica è il secondo circuito più veloce del mondiale di formula 1, dietro Monza.

 

Il circuito, nel mentre, ha subito qualche modifica, precisamente le barriere sono state leggermente spostate anche per permettere ai piloti di avere una visuale migliore. La pista risulta più sicura e meno scattosa e curva 27, dove è accaduto l'incidente durante le qualifiche di Verstappen dell'anno scorso, è stata ampliata. Per quest'ultima modifica è stata rimossa una tribuna. 

 

 

Pirelli per il Gran Premio dell'Arabia Saudita, come vedete nella foto sottostante, ha scelto le mescole C2, C3 e C4.

A differenza del Gran Premio del Bahrain i team potranno utilizzare anche la mescola C4.  

Ovviamente le scelte della Pirelli sono sempre calibrate attentamente sulle caratteristiche del tracciato, in base anche ai dati raccolti l'anno scorso e considerando le temperature che di norma ci sono in loco. 

L'asfalto, sistemato recentemente, possiede una buona aderenza e non è particolarmente abrasivo a differenza del Sakhir che aveva caratteristiche decisamente più estreme riguardo all'abrasione.

In virtù di queste considerazioni, i pneumatici non dovrebbero riscontrare particolari problemi.

Certamente sarà una prova interessante perché le vetture non hanno mai testato su questo tracciato le nuove mescole Pirelli e non si sono mai destreggiate a Jeddah con le nuove configurazioni aerodinamiche, dovute al cambio di regolamento che è appena iniziato. 

Il circuito non mette a dura prova la vettura in trazione e in frenata e subirà sicuramente una sostanziale evoluzione, durante il fine settimana, visto che farà tappa anche il campionato di Formula 2. 

“Gedda rappresenta una sfida completamente diversa rispetto al Gran Premio di apertura in Bahrain perché le caratteristiche della pista, sia in termini di layout che di asfalto, sono differenti. Inoltre i piloti utilizzeranno mescole più morbide questo fine settimana per far fronte alle esigenze specifiche di questa pista, che è veloce quasi quanto Monza. I team arriveranno a Gedda senza aver mai provato prima su questo circuito le nuove vetture con i nuovi pneumatici, e le condizioni potrebbero essere leggermente diverse rispetto all’ultima visita in Arabia Saudita dato che ora la gara si svolge in un altro periodo dell'anno e sono state apportate alcune modifiche al tracciato. Le mescole nominate sono le stesse del 2021, ma sono totalmente nuove rispetto allo scorso anno. Di conseguenza, i team avranno molto lavoro da fare per raccogliere più dati possibili durante le prove libere, soprattutto in FP2 che sarà la sessione più rappresentativa visto che si svolge allo stesso orario di qualifiche e gara”.

 

Mario Isola

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