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L'ULTIMA POLE DI JARNO TRULLI

DI NICOLA CORINI

Una carriera promettente, fatta di guizzi, grandi gioie, sfortune e Team Principal non sempre leali con lui. Di chi sto parlando? Di Jarno Trulli ovviamente, uno dei nostri alfieri nella F1 degli anni duemila e non solo. Il pilota abruzzese, in gara dal 1997, arriva nella piena maturità della propria attività agonistica con la Toyota, dopo anni non sempre lineari in Renault, alla corte di Flavio Briatore. La pole e la vittoria a Monaco nel 2004 come punta massima, poi addirittura l’appiedamento prima della fine della stessa stagione e, già negli ultimi GP, l’approdo nella prestigiosa casa giapponese. Nel suo ciclo in Toyota è il 2005 il miglior anno, con tre podi (2 secondi posti e un terzo), una pole position e un settimo posto finale con 43 punti. Se il 2006 e il 2007 sono state due annate deludenti, così non si può dire per il 2008, che vede Jarno in netta ripresa. Ancora meglio il 2009, annata che si apre con un terzo posto in Australia e un quarto in Malesia, nel famoso GP col punteggio dimezzato causa maltempo. Una svolta importante avviene in Bahrein, in occasione del quarto GP stagionale. La Toyota TF109 si è dimostrata molto competitiva fin dalla prima gara, piazzandosi non troppo lontana dalla dominatrice Brawn-GP e Jarno non si fa perciò cogliere impreparato, mostrandosi veloce fin dalle sessioni di prove libere. Nelle qualifiche ottiene il secondo tempo nella Q1, il terzo nella Q2 e, soprattutto, la Pole Position col primo posto nella Q3, centrando una fantastica doppietta tutta Toyota. Con il tempo di 1’33”431 precede di quasi tre decimi il compagno di squadra Timo Glock, Sebastian Vettel su Red Bull e il leader del campionato Jenson Button (Brawn-GP), con il compagno Barrichello in sesta posizione. Quella registrata da Trulli è l’ultima delle quattro pole position in carriera, che segue quelle del 2004 a Monaco e in Belgio e quella del 2005 a Indianapolis (resa poi vana dalla celeberrima protesta dei gommati Michelin). La gara è lo specchio della carriera di Jarno, molto promettente ma in fin dei conti poco prolifica. Al via non si trova a suo agio, vendendo scavalcato da Glock, mentre successivamente, col valzer dei pit-stop perde la posizione anche nei confronti di Button, su una strategia gomme migliore, oltre che su Vettel (in questo caso in occasione della seconda tornata di soste ai box). Un’occasione sprecata questa per un team, come Toyota, che aveva trovato una buona base tecnica, utilizzando anch’essa il diffusore in stile Brawn-GP, e che di lì a poco avrebbe annunciato il ritiro dalla F1 a fine stagione. Errori di strategia box hanno dunque condannato Trulli al terzo posto e Glock addirittura al settimo, sprecando, in tal modo, l’ultima pole in carriera per il pilota e l’ultima in assoluto per Toyota, nonostante il giro veloce dello stesso Trulli. La stagione prosegue in maniera meno incisiva per Jarno, con un solo secondo posto in Giappone, ultimo podio in carriera non solo per lui ma anche per la casa nipponica. L’addio della Toyota alla F1 sarà anche il preludio ad un apatico finale di carriera per il chietino, con due anni costantemente nelle retrovie e alle prese con continui problemi tecnici con la Lotus di Tony Fernandes, magnate malese che ingaggia Jarno per le stagioni 2010 e 2011, le ultime della sua vita in F1.

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