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L'EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI PUNTEGGIO IN FORMULA 1

DI MARCO TERRAGNI

Uno degli aspetti che maggiormente ha visto evoluzioni e cambiamenti nel corso dei suoi 72 anni di storia è sicuramente il sistema di assegnazione dei punti. Raramente stabile, ha visto numerose modifiche nel corso dei decenni che spesso hanno creato polemiche. Scarti, campionati divisi a blocchi, punteggi presi a prestito da altri sport, ipotesi eccentriche nulla è mancato in 71 anni di storia!

 

Dagli anni 50 ai primi anni 60
Il primo campionato del mondo di F1 si disputò nel 1950, con la prima storica gara a Silverstone il 13 maggio alla presenza dei reali inglesi e con il successo che arrise a Giuseppe Farina su Alfa Romeo il quale a fine anno conquistò la prima corona iridata.
Ma come venne deciso di assegnare i punti nel neonato mondiale F1?
Agli albori il regolamento sportivo prevedeva che solo i primi 5 piloti raccogliessero punti iridati, in un mondo dei gran premi in cui i partecipanti in molti eventi non erano un numero elevato e spesso in pochi vedevano il traguardo. I punti erano così distribuiti: 8 punti al vincitore, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto ed 1 al quinto con un punto che veniva assegnato all'autore del giro più veloce. Inoltre era permesso che più piloti potessero alternarsi alla guida di una stessa macchina, con i punti che venivano divisi tra i conducenti con anche la possibilità di passaggio da un'auto altra nella stessa corsa come accadde nel gp d'Argentina 1955, con Farina e Trintignant a guidare entrambi sia la Ferrari n°12 (2°) e la n°10 (3°), con i due piloti che ottennero in un unico evento sia il secondo che il terzo posto! Fino al 1954 solo i quattro migliori risultati venivano conteggiati in graduatoria, poi diventati cinque a partite dal 1955 con l'aumento delle tappe in calendario. Un grande cambiamento avvenne nel 1960 con la decisione di non premiare più l'autore del giro veloce con un punto iridato, ora assegnato al pilota sesto classificato. Il cambiamento ebbe una lunga durata poiché i piloti a punti rimasero sei per più di quarant'anni fino al 2003, quando il loro numero passò ad 8.
Una seconda modifica venne decisa l'anno successivo con l'aumento del bottino di punti per il primo classificato che otteneva ora 9 pt, uno in più rispetto al passato. Il sistema dei punti così delineato: 9-6-4-3-2-1 rimase immutato per quasi trent’anni, fino all'inizio del 1991. Da ricordare che fino al 1967 subì variazioni anche il numero di risultati validi ai fini della classifica, che subiva modifiche a seconda della lunghezza del calendario e che per lunga parte degli anni 60 fu fissata a 6 tranne 1961,1962 e 1966 a cinque.

 

Punteggio

1950-1959

1960-1990

8

9

6

6

4

4

3

3

2

2

 

1

Giro veloce

1

 

 



Il calendario a blocchi: dal 1967 al 1980


Il 1967 è l'anno del debutto di uno dei motori destinati a fare la storia della F1: il Ford Coswhort DFV 8 cilindri portato al debutto dalle Lotus nel gp dei Paesi Bassi e subito vincente grazie alla guida di Jim Clark. È l'anno dell'unico titolo di Denis Hulme che su Brabham batte lo stesso proprietario e campione in carica "Black" Jack Brabham. Ma è anche l'anno in cui lo schema di assegnazione dei punti subisce un'importante e profonda modifica con la divisione del campionato in due blocchi.
Per ognuno di essi i piloti dovevano scartare il risultato peggiore tra tutti i gp disputati, con la possibilità che diventassero potenzialmente due a fine stagione, se beninteso il pilota concludeva tutte le corse. Ma il gioco degli scarti fino al 1978 non venne quasi mai applicato in un mondo delle corse in cui era facile avere ritiri. L'unica eccezione fu proprio il 1967, con Brabham che scartò il quinto posto a Watkins Glen ma che non fu decisivo nell'assegnazione del mondiale. Le cose cambiarono nel 1979 con una modifica che rese più aggressivo il sistema: non più scarto di un risultato a blocco ma per ognuno di essi sarebbero valsi ai fini della graduatoria i migliori 4 risultati, di modo che solo 8 arrivi a punti erano validi su un numero complessivo di 15 corse. La modifica portò alcuni piloti a figurare con meno punti di quelli effettivamente conquistati, come i primi tre della classifica cioè il neo campione Scheckter, il compagno Villeneuve (2°) e Jones (3°) ma senza che fosse modificata nessuna posizione in classifica.
Questo sistema venne pesantemente criticato soprattutto dai piloti che già al termine del 1979, nell'ambito della GPDA, chiesero pesanti cambiamenti con l'obbiettivo di eliminare del tutto il sistema degli scarti. Ma la proposta non fu accolta e per il 1980 fu trovato un compromesso, con l'ultimo campionato diviso in blocchi e con la validità di 5 risultati su 7 per ciascuno. Curiosamente solo i piloti Williams, il campione Alan Jones ed il compagno Reutemann, dovettero scartare punti ma senza che ciò influisse sulla loro posizione in campionato.

 

 

 

Anno

Blocchi

Risultati scartati a blocco

1967

6+5

1

1968

6+6

1

1969

6+5

1

1970

7+6

1

1971

6+5

1

1972

6+6

1

1973

8+7

1

1974

8+7

1

1975

7+7

1

1976

8+8

1

1977

9+8

1

1978

8+8

1

1979

7+8

4 risultati validi a blocco

1980

7+7

2

 


Gli anni 80: solo 11 risultati


Il 1981 vede il primo titolo mondiale per Nelson Piquet su Brabham, con il team ora gestito da Bernie Ecclestone che tornava a conquistare un titolo che mancava dal 1967.
Nella stessa stagione era stata apportata un'importante modifica al metodo di attribuzione del punteggio con la suddivisione in blocchi che venne definitivamente accantonata, perché divenuta troppo complessa. Venne invece mantenuto ben fisso il criterio degli scarti con il classico sistema di punti (9-6-4-3-2-1) ma con soltanto i migliori 11 risultati in stagione che venivano conteggiati ai fini della classifica iridata.
Con il nuovo schema dalla seconda metà del decennio vi furono ancora casi in cui alcuni piloti dovettero scartare alcuni arrivi a punti; curiosamente fu quasi sempre il campione finale della stagione a doverlo fare.
Nel 1985 Prost dovette scartare il 4° posto a Brands Hatch, l'anno successivo sia il francese che il rivale Mansell rispettivamente due 6° posti il francese e un 5° l’inglese (senza che ciò modificasse la classifica del mondiale). Nell'87 fu Piquet a rinunciare ad un 4° posto mentre nel 1989 il neo iridato Prost visto i ben 13 arrivi a punti (come nell'86) scartò un 4° e 5° posto mentre nel 1990 furono Prost (2°) e Piquet (3°) a sottrarre un arrivo a punti. Ma fu l'ultimo anno con il sistema degli scarti, con la regola che venne definitivamente abolita a partire dal 1991 dopo che in un caso proprio gli scarti si rivelarono decisivi per il titolo, cioè nel 1988.

 

Anno

Pilota

Risultati scartati

Punti

1985

Prost (1°)

4° gp Europa

73 (76)

1986

Prost (1°)

Mansell (2°)

6° Belgio, Germania

5° Messico

72 (74)

70 (72)

1987

Piquet (1°)

4° Spagna

73 (76)

1988

Senna

Prost

4° Spagna,6° Portogallo

Tre 2° posti

90 (94)

87(105)

1989

Prost (1°)

4° Ungheria,5° Messico

76 (81)

1990

Prost (2°)

Piquet (3°)

5° Canada

Un 6° posto

71 (73)

43 (44)

 


La fine degli scarti e l'aumento del numero dei piloti a punti (1991-2009)


Il 1991 vede l'ultimo titolo conquistato da Ayrton Senna in F1 al volante di una Mclaren-Honda. La FIA decide di rivedere il regolamento sportivo per quanto riguarda l'assegnazione del punteggio: fu deciso che tutti i risultati ottenuti dai piloti nel mondiale sarebbero valsi ai fini della classifica iridata ed inoltre venne modificata, per la prima volta dal 1962, il punteggio che come allora vede un potenziamento del primo classificato che si aggiudicherà 10 pt in luogo dei 9 precedenti, ma con il mantenimento dei soli 6 piloti che possono guadagnare punti.
Lo schema non viene più toccato fino all'inizio del nuovo millennio, ma le cose cambiano in vista della stagione 2003. Siamo in piena era di dominio Ferrari, che vince ininterrottamente dal 2000 ed uno dei metodi adottati dalla FIA per provare a fermare il team di Maranello è anche una pesante modifica dei punteggi. Viene infatti allargata da 6 a 8 la platea di piloti che possono ottenere punti iridati: 10 al primo, 8 al secondo,6 al terzo,5 al quarto, 4 al quinto,3 al sesto, 2 al settimo ed uno all'ottavo. Il vecchio schema sembra oramai obsoleto con i sempre maggiori miglioramenti di affidabilità che permettono a molte più auto di concludere le gare. Ma l'idea principale è cercare di premiare i piloti "piazzisti", togliendo invece importanza al successo di tappa ed a questo scopo sono potenziati i punti assegnati a chi arriva secondo e terzo, come al quarto. Ma non si otterranno i risultati voluti: nonostante nel 2003 grazie al nuovo schema Schumacher debba arrivare all'ultima gara per vincere il titolo alla fine tranne che nel 2008 il pilota che si aggiudicò più corse in stagione divenne campione a fine anno ed inoltre il nuovo sistema si attirò critiche poiché venne accusato indirettamente di sfavorire i duelli in pista, visto che con punteggi così ravvicinati per molti piloti conveniva fare da ragionieri piuttosto che attaccare.

 

Punteggio

1991-2002

2003-2009

1

10

10

2

6

8

3

4

6

4

3

5

5

2

4

6

1

3

7

 

2

8

 

 

 

 

 

Il 2010 e il punteggio ispirato alla Motogp

 


Il 2010 è l'anno del primo mondiale per Sebastian Vettel che diventa il più giovane campione del mondo della storia battendo all'ultima gara i rivali per il titolo Alonso (leader del mondiale), Webber ed Hamilton. Lo raggiunge alla guida di una Red Bull che conquista così il primo titolo piloti dopo essersi già aggiudicato il titolo costruttori in Brasile.
Ma il 2010 è anche l'anno della maggiore rivoluzione regolamentare per quanto riguarda il sistema di punteggio. A novembre 2009 la FIA del nuovo presidente Jean Todt decise, visto anche l'ampliamento della griglia dei partecipanti che vedrà 24(all'inizio 26) auto al via del mondiale, di aumentare a 10 il numero di piloti che avevano la possibilità di marcare punti mondiali. Dopo le iniziali proposte che proponevano di aumentare i punti per primo e secondo (lo schema proposto era 15-12-10-8-6-5-4-3-2-1) venne deciso di attuare un cambiamento più radicale e di prendere spunto dal punteggio del Motomondiale: al vincitore 25 pt, il secondo 18, il terzo 15, il quarto 12, il quinto 10, il sesto 8, il settimo 6, l'ottavo 4, il nono 2 e il decimo 1. La proposta iniziale prevedeva una differenza minore tra primo e secondo posto (25 e 20) e maggiore tra terzo e quarto (15 e 10) ma venne deciso di premiare maggiormente la vittoria mettendo un divario più netto tra primo e secondo posto, con i 2 pt sottratti al secondo posto aggiunti al quarto.
Prima di ciò vi erano state alcune proposte audaci per modificare il sistema di punteggio di cui quella maggiormente affascinante era sicuramente quella delle medaglie proposta da Bernie Ecclestone. Il sistema preveda di assegnare in luogo dei punti ai primi tre classificati medaglie sul modello olimpico: oro al primo, argento al secondo e bronzo al terzo mentre i risultati dal 4° in giù sarebbero valsi solo ai fini della classifica costruttori. Chi avrebbe avuto più ori avrebbe vinto il campionato. L'idea era quella di dare un peso decisivo a tutte le vittorie di tappa e aumentare così lo spettacolo. Ma nonostante il suo indubbio fascino la proposta di "Mr.E" cadde nell'oblio e non fu mai seriamente presa in considerazione.
Una seconda proposta di Ecclestone fu la decisione di assegnare doppio punteggio all'ultima gara del mondiale 2014,all'unico scopo di mantenere più piloti possibili in lotta per il mondiale, che all'atto pratico permise a Rosberg di arrivare all'ultima tappa con ancora possibilità di mondiale(senza il doppio punteggio era quasi tagliato fuori mentre con esso Hamilton era obbligato a fare podio in caso di vittoria di Nico per essere iridato),che poi non si avverarono. L'idea attirò da subito forti critiche per la sua artificiosità e non venne più riproposta negli anni successivi.
Il sistema rimane stabile fino ad oggi ma a partire dal 2019 viene deciso di fare un’aggiunta, con il ritorno del punto per l'autore del giro veloce che mancava dal 1959. L'ultima aggiunta si ha nel 2021, con l'introduzione delle sprint race: esse infatti prevedevano che in luogo della classifica sessione di qualifica la griglia di partenza venga assegnata attraverso una gara breve della lunghezza di circa 100 km con la premiazione di punti solo ai primi tre: 3 punti al primo, 2 al secondo e 1 al terzo.

 

 

Punteggio

2010-2018

2019-

Sprint Qualifica

1

25

25

3

2

18

18

2

3

15

15

1

4

12

12

 

5

10

10

 

6

8

8

 

7

6

6

 

8

4

4

 

9

2

2

 

10

1

1

 

Giro veloce

 

1

 

 

 

 

Quando gli scarti sono decisivi:1964 e 1988

 

In ben due occasioni la regola degli scarti è stata decisiva per l’assegnazione del campionato del mondo. Il primo caso risale al 1964 quando all’ultima gara in Messico arrivarono in tre a giocarsi il titolo: Clark (Lotus) a 30 pt, Surtees (Ferrari) 34 e Hill (BRM) con 39. Il campione del mondo 1962 in realtà aveva totalizzato 41 pt ma per la regola degli scarti, per cui solo i sei migliori risultati valevano ai fini del campionato, era stato obbligato a scartare il 5° posto in Belgio. Questa regola gli risultò però fatale perché in gara, a seguito di un’incidente nelle prime fasi col compagno di Surtees in Ferrari Bandini dovette accontentarsi dell’11° posto finale mentre lo stesso Surtees col secondo posto si laureò iridato, per un punto su Hill che così uscì sconfitto nonostante il maggior bottino di punti. Il secondo caso avvenne nel 1988 e vide coinvolti Ayrton Senna ed Alain Prost, con il pilota brasiliano a prevalere nonostante il francese al termine della stagione avesse conquistato 105 pt, contro i 94 del compagno. Questa bizzarra situazione si verificò a causa della regola degli scarti, che imponeva che solo i migliori 11 risultati valessero ai fini della graduatoria iridata. Si arrivò perciò al decisivo appuntamento in Giappone con Prost a 84 pt(90 totali) e Senna a 79 con il transalpino che vi arrivava dopo un’importante vittoria in Spagna che gli era però fruttata solo tre punti nonostante il 4° posto di Senna; questo perché avendo conquistato già in stagione 12 risultati utili(sei vittorie, sei secondi posti) fu obbligato a scartare un 2° posto ed in questo modo in caso di vittoria di Senna a Suzuka(che aveva sette vittorie, due secondi, un quarto e un sesto posto) sarebbe stato il paulista il nuovo campione. Così avvenne e il brasiliano poté conquistare la prima corona iridata “grazie” al regolamento degli scarti beffando il più regolare Prost.

 

 

 

Pilota

🇲🇨

🇳🇱

🇧🇪

🇫🇷

🇬🇧

🇩🇪

🇦🇹

🇮🇹

🇺🇲

🇲🇽

Punti

1

John Surtees 🇬🇧

Rit

2

Rit

Rit

3

1

Rit

1

2

2

40

2

Graham Hill 🇬🇧

1

4

5

2

2

2

Rit

Rit

1

11

39 (41)

3

Jim Clark 🇬🇧

4

1

1

Rit

1

Rit

Rit

Rit

7

5

32

 

 

La classifica mondiale 1964. In copertina dell’articolo il podio del gp del Messico 1964,con John Surtees al centro e il vincitore della gara Dan Gurney sul secondo gradino del podio. Fonte:formula1.com

 

La classifica della coppa costruttori


La classifica riservata ai team è stata introdotta in F1 soltanto a partire dal 1958. Prima infatti vi era solo quella riservata ai piloti. E il sistema di punteggio non si discostava troppo da quella riservata ai driver: infatti ai fini della classifica prendeva punti solo l’auto del pilota meglio piazzato, che in un’epoca in cui molti team scendevano in pista con 3 macchine o più era un limitazione pesante; inoltre era ben presente la regola degli scarti con validità per i migliori 5 o 6 risultati a seconda della lunghezza del calendario. Per questo motivo spesso molto team si trovarono con un punteggio minori in classifica rispetto a quelli totale ed in ben due casi il regolamento degli scarti premiò a fine anno con il titolo un team che aveva ottenuto un punteggio minore. In entrambi i casi fu la BRM a rimetterci, sia nel 1964 che nel 1965 a vantaggio rispettivamente di Ferrari e Lotus. Il 64 fu probabilmente la beffa più atroce per il team fondato da Raymond Mays che per via del regolamento si vide sottratti entrambi i titoli mondiali da parte del team di Maranello. Anche l’anno successivo la BRM calcoli finali alla mano avrebbe potuto vincere la coppa riservata ai costruttori, ma in realtà il titolo non era mai stato in discussione per la Lotus poiché il regolamento prevedeva che erano validi ai fini della classifica i migliori sei risultati portati dall’auto meglio piazzata in gara e la Lotus e Clark, vincendo 6 delle prime 7 gare su un mondiale di 10 gare aveva conquistato il titolo già in Germania. Anche al fine di evitare simili situazioni nel 1967 la FISA decise di introdurre la suddivisione del campionato per blocchi, che prevedeva però il mantenimento degli scarti oltre che solo l’auto meglio piazzata in gara faceva punti per la scuderia. Ma grazie a questa modifica si evitò che si ripetesse che un team finisse dietro in classifica nonostante un punteggio maggiore. Infine nel 1979, molto in anticipo rispetto al corrispettivo mondiale piloti venne deciso per i costruttori di abolire la suddivisione per blocchi e soprattutto la regola degli scarti e venne stabilito che da quel momento sarebbero state due le macchine a portano punti iridati, non più solo la miglior piazzata.

 

 

Anno

Scuderie

Punteggio

Scarti

1958

Vanwall (1°)

Ferrari (2°)

48 (57)

40 (57)

Validi i migliori 6 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1959

Cooper-Climax (1°)

Ferrari (2°)

40 (53)

32 (38)

Validi i migliori 5 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1960

Cooper (1°)

Lotus (2°)

Ferrari (3°)

40 (58)

32 (37)

24 (27)

Validi i migliori 6 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1961

Ferrari (1°)

Porsche (3°)

Cooper- Climax (4°)

40 (52)

22 (23)

14 (18)

Validi i migliori 5 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1962

BRM (1°)

Lotus-Climax (2°)

Cooper-Climax (3°)

Porsche (5°)

42 (56)

36 (38)

29 (37)

18 (19)

Validi i migliori 5 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1963

Lotus-Climax (1°)

BRM (2°)

Brabham-Climax (3°)

Cooper-Climax (5°)

54 (74)

36 (46)

28 (30

25 (26)

Validi i migliori 6 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1964

Ferrari (1°)

BRM (2°)

Lotus-Climax (3°)

Brabham-Climax (4°)

45 (49)

42 (51)

37 (40)

33 (37)

Validi i migliori 6 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1965

Lotus-Climax (1°)

BRM (2°)

Brabham-Climax (3°)

Ferrari (4°)

54 (59)

45 (61)

27 (32)

26 (27)

Validi i migliori 6 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1966

Brabham-Repco (1°)

Ferrari (2°)

Cooper-Maserati (3°)

42 (49)

31 (32)

30 (35)

Validi i migliori 5 risultati, punti all’auto meglio piazzata

1969

Brabham-Ford (2°)

Mclaren-Ford (4°)

49 (51)

38 (40)

Punti all’auto meglio piazzata, per ogni blocco scarto di un risultato

1970

Ferrari (2°)

52 (55)

1971

March-Ford (4°)

33 (34)

1972

Mclaren-Ford (3°)

47 (49)

1973

Lotus-Ford (1°)

Tyrrell-Ford (2°)

92 (96)

82 (86)

1974

Mclaren-Ford (1°)

73 (75)

1975

Brabham-Ford (2°)

54 (56)

 



 

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