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IL GP DI ABU DHABI

DI MARCO TERRAGNI

La Formula 1 si sposta ad Abu Dhabi, per l'ultimo appuntamento di una stagione lunghissima e che arriva con due titoli mondiali ancora da assegnare, con Max Verstappen e Lewis Hamilton a pari punti in classifica e Mercedes con un vantaggio di 28 punti su Red Bull.

Il circuito di Yas Marina, progettato da Hermann Tilke e che è ospita la F1 sin dal 2009 è oramai un appuntamento fisso del calendario della F1, quasi sempre tappa conclusiva della stagione (tranne nel 2011,2012 e 2013) e che vedrà per la quarta volta nella sua storia il mondiale piloti assegnato su questa pista e per la prima volta quello costruttori. L’impianto è anche noto per la vicinissima presenza del Ferrari Word, primo parco tematico dedicato totalmente alla scuderia di Maranello e la cui copertura, rossa e con la presenza di un gigantesco cavallino rampante è ben visibile nelle riprese durante il gp, essendo posto dietro il tornante di curva 5.

 

 

L'albo d'oro

 

Come detto, l'appuntamento di Abu Dhabi è oramai una tradizione per la massima categoria del motorsport ma cosa ci raccontano le statistiche?

Per quanto riguarda i piloti il maggior numero di vittorie è stato ottenuto da Lewis Hamilton con 5 affermazioni (9 podi totali), a seguire Sebastian Vettel a quota 3(7 podi) mentre un successo a testa per Kimi Raikkonen (2 podi), Nico Rosberg (3 podi), Valtteri Bottas (3 podi) e Max Verstappen (3 podi). Non hanno vinto una corsa ma hanno ottenuto podi anche Jenson Button (3), Mark Webber e Fernando Alonso (2 per entrambi) ed infine un podio a testa per Felipe Massa e Charles Leclerc. Per quanto riguarda le pole 5 sono state ottenute da Hamilton, 2 da Vettel e Rosberg mentre una partenza al palo è stata ottenuta da Webber, Bottas e Verstappen.

Guardando invece ai team 6 vittorie per Mercedes (con 6 pole e 12 podi totali),4 per Red Bull (e 4 podi con 9 podi),1 a testa per Mclaren (2 pole e 4 podi) e Lotus. Hanno ottenuto podi anche Ferrari (7), Williams (2) e Brawn gp (1)

Il circuito

 

Il tracciato è stato costruito sull'isola artificiale di Yas, una delle oltre 200 isole che fanno parte della città di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. L'inizio dei lavori per realizzare l'impianto sono iniziati nel 2007 e si sono conclusi nella seconda metà del 2009, ottenendo la licenza di grado 1 della FIA nell’ottobre in tempo per il primo gran premio il 1° novembre 2009, dopo che nei primi mesi dell'anno vi erano molti dubbi sul fatto che il circuito sarebbe stato consegnato in tempo.

Con un costo totale di più di 1.3 miliardi di dollari, e stato il secondo impianto costruito in Medioriente dopo il Bahrein nel 2004 costruito appositamente per la Formula 1. L’impianto è stato da subito caratterizzato dalla presenza dell’impianto di illuminazione, allo scopo di ospitare sia gare diurne che notturne ed è realizzato dall’azione statunitense Musco Lighting, che si era occupata anche del sistema di illuminazione in Qatar. Per questo motivo F1 ha deciso di posticipare l’inizio del gp alle 17 locali, con inizio al crepuscolo e fine in notturna sotto le luci artificiali allo scopo di favorire il pubblico europeo che vedeva il gp fissato nel primo pomeriggio.

La nuova pista presentava una lunghezza di 5,281 m con 16 curve di cui 11 a sinistra e 10 a destra. Era presente il rettilineo più lungo del mondiale con una lunghezza totale di ben 1173 m, un record per la categoria al tempo (ora appartenente a Baku). Il circuito è caratterizzato dalla presenza nel terzo settore dell’hotel a 5 stelle W Abu Dhabi - Yas Island, con le macchine che passano sotto il ponte che collega le due aree del complesso. Un altro punto famoso è l'uscita box, un passaggio sotterraneo che spesso ha tratto in inganno qualche pilota non aiutato dalle gomme fredde e dalla discesa che porta alla curva del piccolo tunnel sotterraneo. La pista è stata spesso criticata sia dai piloti che sottolineano la piattezza e la poca sfida offerta dalla nuova pista e a questo proposito noto il commento di Kimi Raikkönen che nel 2009 disse: “Le prime curve sono abbastanza carine, ma il resto è una merda!”  ma anche degli spettatori, che lamentarono l'assenza di punti di sorpasso e l'eccessiva presenza di curve lente nel terzo settore. Per questo proprio nel 2021 il layout del circuito è stato modificato con i lavori realizzati dallo studio Dromo: il tornante prima del primo rettilineo è stato cambiato con la rimozione della chicane con le macchine che ora arrivano direttamente ad esso; le curve 11-12-13 poste alla fine del secondo settore sono sostituite da un'unica curva a gomito con un leggero banking di circa 3 gradi; nel terzo settore le curve sono state aperte leggermente per cercare di permettere alle auto di seguirsi meglio. La pista presenta adesso una lunghezza di 5 281 m e si snoda attraverso 16 curve, 9 a sinistra e 7 a destra.

(Le differenze tra vecchio e nuovo layout)
(Le differenze tra vecchio e nuovo layout)

Le prime gare ad Abu Dhabi

 

La prima edizione del gp vide il successo per Sebastian Vettel e Red Bull, grazie al quale il pilota tedesco riuscì a conquistare il "titolo" di vicecampione del mondo, con il team austriaco che conquistò una doppietta grazie al secondo posto di Webber davanti al fresco campione del mondo Jenson Button, che interruppe un digiuno di podi che continuava dal gp d'Italia. È una corsa sfortunata invece per il poleman Hamilton, la cui Mclaren lo tradisce al 20° giro per un problema ai freni obbligandolo al ritiro mentre era in testa, con il team di Woking che però riuscirà a mantenere la terza posizione nel mondiale costruttori sulla Ferrari, aiutata dal fatto che il team di Maranello non ottiene nessun punto iridato(serviva guadagnare 2 punti su Mclaren) con Kimi Raikkonen che saluta il circus e la Ferrari con un deludente 12° posto.

La gara del 2010 invece sarà ricca di colpi di scena. Alla vigilia della gara quattro piloti sono ancora in lotta per il titolo: Alonso su Ferrari che guida la classifica con 246 punti, i due piloti Red Bull Webber a 238 e Vettel a 231 ed infine Lewis Hamilton a 222, con lo spagnolo della Ferrari che può controllare la situazione. In qualifica la pole viene conquistata da Vettel davanti ad Hamilton ed Alonso con Webber solo quinto ma al via Button, compagno di Hamilton sopravanza Alonso che si trova quarto, virtualmente campione visto che Webber si trovava alle sue spalle. Ma al giro 11 l'australiano entra ai box, anche per via di un contatto con le barriere nei giri precedenti con Alonso che decide di marcare il suo rivale più vicino, fermandosi al giro 15. Il pilota di Oviedo terrà la posizione su Webber ma trovandosi nel traffico di piloti che avevano già sostituito gli pneumatici come Petrov e Rosberg, con lo spagnolo che passò il resto della gara alle spalle del pilota russo della Renault senza trovare lo spunto per superarlo. Alla fine giungerà 7° perdendo così il mondiale, che sarà vinto da Sebastian Vettel che con la vittoria conquista il suo primo titolo iridato diventando il più giovane campione del mondo della storia a 23 anni, 4 mesi e 11 giorni dopo essere stato in testa alla classifica solo dopo l'ultima tappa stagionale, come John Surtees su Ferrari nel 1964 e James Hunt su Mclaren nel 1976.

Il 2011 vede Abu Dhabi non essere più ultima tappa del campionato(sarà il Brasile) con la vittoria che andrà a Lewis Hamilton su Mclaren davanti a Fernando Alonso su Ferrari e Jenson Button su Mclaren mentre è una gara sfortunata per il poleman Vettel, con la corsa che si conclude per lui dopo sole due curve a seguito di un forte passaggio sul cordolo che provoca una foratura ed il successivo ritiro.

La gara del 2012 regala ancora forti emozioni con il ritorno al successo per Kimi Raikkonen dopo più di tre anni ed il primo successo per la Lotus dopo il suo rientro in F1. Il finlandese concluderà davanti alla Ferrari di Alonso che rosicchiò 3 punti al leader del mondiale Vettel che agguanta un podio sorprendente, dopo essere partito ultimo e visto togliersi la pole per irregolarità tecnica, non essendo rimasto nel serbatoio abbastanza carburante per effettuare i controlli di routine. È ancora una gara sfortunata per il poleman Hamilton, costretto all'ennesimo ritiro mentre si trova in testa ad Abu Dhabi. L'edizione del 2013 vede la vittoria per Sebastian Vettel, la settima consecutiva dal gp del Belgio davanti al compagno Mark Webber e Nico Rosberg su Mercedes. È l'ultimo gp sulla Lotus per Raikkonen che si ritira per un contatto in partenza, ma che decide di non partecipare agli ultimi due gp per operarsi alla schiena.

(Sebastian Vettel taglia il traguardo dell’edizione 2010. Da vincitore e campione del mondo)
(Sebastian Vettel taglia il traguardo dell’edizione 2010. Da vincitore e campione del mondo)

Il dominio Mercedes ad Abu Dhabi

 

Dal 2014 inizia il dominio del team di Brackley nell'emirato. Ritornato ad essere ultima tappa del mondiale, il gp assegnò un punteggio doppio: una proposta di Bernie Ecclestone allo scopo di rendere maggiormente attrattivo l'ultima gara della stagione. Per la seconda volta nella sua storia a Yas Marina verrà assegnato il titolo mondiale, una lotta tra i due alfieri Mercedes con Hamilton che ha 17 punti di vantaggio sul rivale Rosberg, che per sperare di diventare iridato deve vincere e sperare che Hamilton faccia terzo o peggio. Nico conquista la pole il sabato ma la domenica parte male permettendo ad Hamilton di sopravanzarlo. I giochi si decidono lì, con Rosberg mai in grado di avvicinare il compagno e anzi protagonista di una perdita di potenza che lo farà retrocedere nella parte bassa della classifica. Lewis Hamilton conquista vittoria e il suo secondo mondiale e trova sul podio a fargli compagnia i due piloti Williams Massa (2°) e Bottas (3°).

La gara del 2015 non regala le stesse emozioni, con tutti i giochi che sono conclusi da tempo e con la vittoria che viene conquistata da Rosberg davanti ad Hamilton e la Ferrari di Raikkonen. Ancora il 2016 è sede della lotta mondiale, ma stavolta è Rosberg ad essere in testa alla classifica e gli basta finire sul podio per essere iridato. La gara vive vari momenti decisivi come il sorpasso di Rosberg al ventesimo giro su Verstappen, che era stato protagonista di un testacoda nelle prime curve della gara ma che grazie al gioco dei pit-stop era risalito fino al secondo posto. Nella parte finale della gara si assiste al tentativo di Hamilton di rallentare il passo, di modo di fare avvicinare gli avversari di Red Bull e Ferrari e sperare che si mettessero in mezzo tra lui e Rosberg. La tattica però non ha successo, perché Rosberg riesce a mantenere la seconda posizione e conquista il primo titolo in carriera con Vettel su Ferrari terzo, a concludere un digiuno di podi che durava dal gp d'Italia.

Il 2017 vede invece il terzo successo stagionale per Valtteri Bottas che si impone davanti al compagno Hamilton e a Vettel, che riesce col podio a difendere il secondo posto in campionato. È anche l’ultima gara in F1 per Felipe Massa.

Il 2018 vede un altro successo per Hamilton e Mercedes, che si impongono davanti alla Ferrari di Vettel e la Red Bull di Verstappen. Il gp è ricordato anche per la presenza della pioggia durante il gp, ma che non arriva in quantità sufficiente a bagnare la pista. Il 2019 vede l'ennesimo successo per Hamilton, che chiude davanti a Verstappen e Leclerc. Da segnalare che per quasi metà gara il DRS non ha funzionato, una situazione che ha riportato i piloti ad una situazione quasi dimenticata visto che questo dispositivo è presente dal 2011.

L'ultima edizione è stata vinta da Max Verstappen su Red Bull, che torna a vince qui dopo un digiuno che continuava dal 2013. Conclude davanti alle Mercedes di Bottas ed Hamilton, appena tornato dopo essere guarito dal covid.

(Il podio del gp 2019)
(Il podio del gp 2019)

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