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KIITOSKIMI: GRAZIE KIMI

DI LAURA PIRAS

20 anni di Kimi Raikkonen in Formula 1. Venti lunghi anni di un pilota che si è distinto sia per le qualità mostrate alla guida sia per il suo carattere sincero e deciso, mai una parola in più, perché Kimi non è un corridore a cui piace perdere tempo.

Domenica, ad Abu Dhabi, il pilota finlandese, ora di casa in Alfa Romeo, disputerà il suo ultimo gran premio. 

Che carriera quella di Kimi. Dal debutto nel 2001 con la Sauber all'addio di quest'anno, ci ha saputo veramente deliziare con tutte le scuderie con le quali ha corso: McLaren, Ferrari, Lotus e in ultimo l'Alfa Romeo.

Kimi non ha vinto tantissimo ma ha vinto bene infiammando il cuore di tutto noi appassionati. Come non ricordare che è stato vice campione del mondo sia nel 2003 che nel 2005 con la Mclaren, che ancora era caratterizzata dalla livrea bianco/nera.

E rimembriamolo a tutti che attualmente è ancora l'ultimo pilota ad aver vinto il titolo mondiale piloti con la Ferrari 

Ecco i numeri del palmarès di Iceman: 21 vittorie, 10 conquistate con il Cavallino Rampante, 9 con la Mclaren e 2 con la Lotus, che rischiò la bancarotta a causa delle prestazioni incredibili di Raikkonen. 

 

UN PO' DI STORIA

 

 

Kimi debuttò nel 2001 con la Sauber. La sua carriera sino a quel momento non era stata molto sostanziosa. All'attivo aveva solo 23 gare, tutte disputate in Formula Renault dove nel 2000 vinse il titolo inglese. Il nostro campione conquistò un bel bottino: sette vittorie ottenute su dieci gare a cui possiamo aggiungerne altre due agguantate in Formula Renault Internazionale. Kimi non sbarcò mai in Formula 3 o in Formula 3000 ma al suo esordio, nella massima serie motoristica, brillò istantaneamente, facendo vedere che a lui l'esperienza tutto sommato non serviva. In Australia per lui fu subito sesto posto e un primo punto in classifica. Dopo aver preso la Superlicenza, Kimi arriva a fine anno ad occupare il decimo posto in classifica. Non male per un rookie con poca esperienza. Di lì a poco ci sarà il primo ingaggio serio per Kimi, ovvero la McLaren, un grande top team che ha grandi obiettivi in mente. 

Kimi arriva a Woking in un periodo in cui è un'altra squadra a dominare, la Ferrari di Michael Schumacher. Per Kimi saranno anni difficili: prima il dominio rosso e poi la lotta con Ferrari e la Renault, tutto condito da molteplici guasti meccanici. Per il 2001 arriverà sesto in classifica, nel 2003 si giocherà la vittoria sino alla fine ma alla fine la spunterà Michael Schumacher. 

Ma Kimi può guardare alla stagione con un certo ottimismo: non può non pensare alla sua prima vittoria in Malesia. 

Nel 2004 invece nulla potrà contro il Kaiser Schumy ma sicuramente si cullerà beatamente grazie alla stupenda vittoria sul circuito delle Ardenne, Spa-Francorchamps, ai danni proprio di Michael Schumacher, considerato il Re del circuito.

L'anno dopo Raikkonen può finalmente giocarsi il titolo, ma questa volta il suo rivale principale non è Schumacher ma bensì Fernando Alonso. Kimi ha a disposizione una vettura tanto forte quanto fragile, a vessare il pilota finlandese sono sempre i soliti problemi meccanici. E il titolo sfuma nuovamente.

Il 2006 si svolge sulla falsa riga dell'anno precedente: la McLaren è poco affidabile e deve dire nuovamente addio ai sogni di gloria.

Per aspera ad astra dice il famoso detto latino.

E gli astri per Kimi stanno arrivando. Giunge il 2007 e il sogno iridato diventa realtà. Realtà tinta di rosso. Kimi non è più un cavaliere bianco e nero ma diventa un prodigioso eroe vestito di rosso, Rosso Ferrari. La cavalcata è costellata da numerose difficoltà e il mondiale si deciderà all'ultima gara, in Brasile. Per Kimi arriva tutto, la gioia, la gloria e la consacrazione. 

 

Per Kimi arriveranno nuovamente tempi difficili. Infatti nel 2008, nuovi problemi meccanici, faranno di   Raikkonen il gregario di Felipe Massa, che cercherà vanamente di vincere il titolo iridato. Sappiamo tutti come andò il 2008, sappiamo tutti di quell' ultimo giro di Interlagos con il sorpasso di Lewis ai danni di Timo Glock. Dal 2001 siamo arrivati già al 2009. Come corre il tempo.

Per Kimi il 2009 si tratta di un altro anno veramente tosto e duro:  sesto posto in classifica e una sola vittoria. E bruscamente arriva lo strappo con la formula 1.

Kimi decide di approdare nei rally e staccare la spina con questo mondo che forse per la prima volta si mostra un terreno non adatto a lui e così facendo decide di trasferirsi nei rally. 

 

3 anni passò in questo nuovo mondo, 28 rally disputati ma solamente 1 vittoria. Troppo poco per distinguersi ma il giusto comunque per scrivere una pagina importante dell'intero motosport. 

Raikkonen entra a far parte del WRC guidando una Citroen C4 del team Citroen Junior Rally Team, squadra targata Red Bull. Per Kimi i rally non sono una grande novità, infatti aveva già gareggiato in passato con la monoposto del fratello Rami.

 

Con la Citroen ottiene i suoi primi punti iridati. è decimo nella classifica finale e così facendo conquisterà un bel record: primo finlandese nella storia del motosport ad aver totalizzato dei punti iridati sia in Formula 1 che nei Rally. 

 

Nel 2011 partecipa al mondiale, questa volta a bordo della DS3 WRC, firmata IceOne Racing (squadra  fondata da Raikkonen stesso). Tutto sommato è una buona annata: arriva ottavo in Svezia, settimo in Portogallo e sesto nel Rally di Giordania.

 

Ma il richiamo della Formula 1 è troppo forte e nel 2012 torna e guida per la Lotus. 

 

Il biennio 2012-2013 fu straordinario per Kimi: 2 vittorie, 15 podi e 390 punti con il team di Enstone. Se per Raikkonen fu un autentico nuovo rinascimento per la Lotus invece fu sfiorato il tracollo finanziario.

 

“È stato sorprendente vedere quanto velocemente fosse in grado di adattarsi dopo tutto quel tempo – ha raccontato Heikki Kulta, giornalista finlandese che ha seguito tutta la carriera di Iceman – alla quarta gara del 2012, in Bahrain, è arrivato secondo. Poi ci fu la vittoria di Abu Dhabi, il 4 novembre, che è stata qualcosa che rimarrà con me per sempre. Raikkonen ha conquistato 390 punti in due anni con Lotus. Il capo della squadra, Gerard Lopez, non si aspettava certo un simile risultato e l’accordo che aveva fattodi pagare 50.000 Euro a punto a Kimi portò quasi al fallimento la squadra. Il solo bonus per i punti ha garantito a Raikkonen 19.5 milioni di Euro” 

 

La bancarotta fu evitata grazie ad un accordo fra le due parti. Kimi fece un passo indietro e furono salvati i posti di lavoro dei dipendenti Lotus.  

 

 

E poi avvenne il fatidico ritorno in Ferrari nel 2014. Raikkonen tornò a Maranello e fece coppia con Alonso. Per i tifosi ferraristi fu davvero un lampo di gioia visto che il finnico aveva vinto il titolo mondiale con la rossa nel 2007.

Vuoi per l'instabilità tecnica in cui vessava la Ferrari, vuoi per un leggero calo fisiologico delle prestazioni di Kimi i risultati sperati non arrivano.

Dal 2015 si ritrova ad essere il compagno di squadra di Sebastian Vettel con cui i rapporti sono stati sempre idilliaci. La coppia è sicuramente ben bilanciata, è armoniosa (sarà la mia coppia preferita di sempre della Formula 1). Ma nonostante l'amicizia che li lega, nonostante i due sembrano vivere in sintonia i titoli mondiali non arrivano. La Ferrari non riesce a trovare la quadra e questi due campioni si ritrovano con un pugno di mosche nelle mani. Kimi a fine 2018 saluterà il Cavallino per approdare in Alfa Romeo, a guidarlo ci sarà il team principal Vasseur. Per Kimi c'è tranquillità, c'è pace e c'è la volontà di creare una vita più a contatto con la famiglia, quella famiglia che lo ha sostenuto in ogni momento della sua carriera. 

 

Kimi è stato un caposaldo della Formula 1 e sarà molto strano non vederlo più nel paddock.

Domenica saluteremo l'ultimo Re rosso e lo ringrazieremo per il suo immenso talento, per i suoi silenzi, per le sue risposte così sintetiche ma così sincere. Kimi poteva e doveva raccogliere in più in Formula 1, se lo sarebbe meritato. Ma con i sé e con i ma non si fa la storia. Le cose sono andate così e sono convinta che in cuor suo sente che non ha nulla da recriminarsi.

Grazie Kimi di tutto!  

E' stato un piacere vederti correre! 

 

KiitosKimi! 

 

Laura 

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