· 

GP BRASILE: LA GARA

Di Marco Terragni

Oggi il mondiale di F1 ha visto l'ennesima gara ad alta tensione della stagione 2021

Un grande Lewis Hamilton si è imposto al termine di una corsa che l'ha visto ancora rimontare dalla pancia del gruppo fino a raggiungere e battere il grande rivale per il titolo Max Verstappen dopo una lotta che anche oggi ha regalato forti emozioni. Il britannico tra sabato e domenica riesce a rimontare 25 posizioni in uno dei weekend migliori della sua carriera mentre Verstappen ottiene il massimo con la Red Bull a disposizione. Terzo giunge Bottas che non sfrutta la pole e non aiuta il compagno ma riesce a raggiungere il

podio grazie alla VSC, battendo così Perez sulla seconda Red Bull. Quinta e sesta le Ferrari che approfittano dei problemi di Mclaren per allungare nella classifica costruttori mentre continua la lotta per il 5° posto costruttori, che vede ancora a pari punti Alpine e Alpha Tauri con Gasly settimo davanti a Ocon e Alonso. Chiude la zona punti Norris decimo.

La lotta per il mondiale e la vittoria tra Verstappen e Hamilton

 

 

La lotta per la vittoria ha ancora visto unici protagonisti i due mattatori del mondiale.

Stavolta è il campione inglese a spuntarla, al termine di un weekend che l'ha visto fare una doppia rimonta sia nella qualifica sprint che in gara.

La partenza è stato una dei momenti decisivi: Verstappen scatta perfettamente superando Bottas alla S do Senna con il pilota finlandese che perde alla descida do lago anche la posizione su Perez. Intanto Hamilton, partito 10° dovendo scontare le cinque posizioni di penalità per il cambio dell'ICE, nei primi giri rimonta furiosamente: al primo giro compie un rischioso sorpasso su Gasly all'esterno della Laranjinha e concludendo il primo giro al 7° posto. Nei giri successivi supera le due Ferrari e Vettel mentre al quinto giro il compagno Bottas gli lascia il terzo posto. Secondo momento importante è l'entrata in pista della SC, per i detriti lasciati in pista per il contatto tra Stroll e Tsunoda (con il giapponese ritenuto colpevole e punito con 10 secondi di penalità). Ma le due Red Bull gestiscono alla perfezione la ripartenza e rintuzzano l'attacco delle Mercedes.

Ma Lewis non demorde e sfruttando a pieno tutti i cavalli della componente fresca della PU attacca Perez per il secondo posto, portando a termine il sorpasso al diciannovesimo passaggio dopo che il giro precedente il messicano era riuscito a ripassare l'inglese.

Da questo momento diventa una lotta tra Max e Lewis. Alla prima tornata di pit-stop è il 44 a rientrare prima, ma l'undercut viene coperto da Red Bull che rimette il 33 davanti a tutti. Hamilton si porta ad un secondo dell'olandese ma senza trovare mai lo spunto per provare l'affondo.

Altro momento clou è il 41° giro quando Red Bull, temendo un probabile undercut Mercedes li anticipa fermando Verstappen. Hamilton prosegue per altri 3 giri e alla fine decide di fermarsi, rinunciando alla strategia di provare un unica sosta.

Sembra il momento che affonda definitivamente la gara di Hamilton ma non è così.

L'inglese si rimette velocemente negli scarichi del leader della gara, stavolta con tutte le intenzioni di provare l’attacco, che arriva al 48° giro alla descida do lago ma Verstappen allunga la staccata e porta fuori pista Hamilton, mantenendo la posizione. I commissari notano la manovra dell'olandese ma decidono di lasciare andare.

Ma Hamilton non demorde, rimane sempre vicino o sotto il secondo e al 59° giro arriva l'attacco decisivo, sempre alla descida do lago ma questa volta impedendo a Max di difendersi.

Hamilton si imporrà poi sul traguardo con 10 secondi di vantaggio su Verstappen, riducendo il distacco in classifica a 14 punti con tre gare ancora da disputare. Tutto è ancora in gioco ed è impossibile fare pronostici tra i due pesi massimi del campionato.

Molto importante anche la lotta tra le seconde guide, con Bottas che riesce a raggiungere il podio grazie alla VSC al giro 31 per superare Perez e guadagnare così il podio e 2 pt importanti in ottica costruttori mentre Perez deve accontentarsi della quarta piazza, condita però dal giro veloce effettuato all'ultimo giro togliendo ad Hamilton un punto nella lotta per il campionato piloti. La Mercedes allunga nei costruttori su Red Bull, portandosi a 11 i punti di vantaggio.

La gara delle Ferrari

 

 

È una Ferrari che può uscire soddisfatta dalla tappa di San Paolo. Grazie al quinto posto di Leclerc, che riscatta la non ottima prova del sabato e il sesto di Sainz (condito il sabato dal 3° posto nello sprint ed un punto) allunga forse in modo decisivo su Mclaren nella lotta per il terzo posto costruttori, con un vantaggio che è ora di 31.5 punti.

Anche qui è stata decisiva la partenza. Sainz non parte bene e arriva a contatto con Norris prima della S do Senna, con l'inglese che fora la gomma e scivolerà all'ultimo posto (riuscendo poi a rimontare fino al 10° finale). Ma la lotta al primo giro tra i due Ferrari si decide alla descida do lago, con Leclerc che supera Sainz, arrivando quasi al contatto prima della curva. Da lì le posizioni si mantengono congelate tra i due cavallini, con Ferrari che decide una strategia a due stop che permette di giungere con tranquillità al traguardo senza mai essere messa sotto attacco dall'Alpha Tauri di Gasly.

Per Mclaren è un weekend estremamente negativo, solo salvato dal punticino di Norris mentre Ricciardo è costretto al ritiro per un calo di potenza della PU mentre lottava per i punti.

 

La lotta per il 5° posto costruttori

 

Escono ancora a pari punti in classifica Apine e Alpha Tauri, 122 punti a testa. Gasly riesce a giungere 7° mostrando un buon passo e superando nel finale le due Alpine, che in un weekend che sembrava difficile riescono a limitare i danni portando entrambe le vetture a punti, con Ocon davanti ad Alonso. È una gara difficile invece per Tsunoda, che si trova coinvolto in un'incidente nei primi con Stroll e concluderà solo 15°.

È invece ancora una gara sfortunata per Vettel, che lotta a lungo per una posizione in top 10, anche dopo un’ottima partenza che lo vedeva subito dietro le due Ferrari. Ma ancora una volta la strategia non aiuta il tedesco che finirà la gara 11°, appena fuori la zona punti mentre Stroll è costretto al ritiro. La 5° posizione nei costruttori sembra definitivamente sfumata per Aston Martin, distante oramai 54 pt con sole tre gare da disputare.

Scrivi commento

Commenti: 0