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38 SECONDI DA CAMPIONE DEL MONDO

DI LAURA PIRAS

Essere campioni del mondo è il sogno di ogni pilota che approda alla Formula 1. 

Pensate ai molteplici sacrifici di una vita di ogni singolo corridore, pensate alle sofferenze provate quando la giostra non gira nel verso giusto, quando la sorte ti è avversa e quando non si è capaci di agguantare ciò che si desidera di più. 

Diventare campioni del mondo non è un traguardo che molti raggiungono, è per pochi eletti che fra fortuna, talento e bagaglio tecnico riescono a indossare la corona d'alloro della massima serie motoristica delle quattro ruote. 

Pensate arrivare all'ultima gara e trovarsi un pelino dietro in classifica, pensate ritrovarvi davanti al proprio pubblico di casa e pensate di avere una chance unica e forse irripetibile di fare la storia. 

Pensate solamente arrivare a concepire di poter diventare uno di quegli eletti che si cingono il capo con la corona iridata e vedere tutto scivolare dalle vostre mani in una manciata di secondi. 

 

Ecco quale avverso destino è toccato a Felipe Massa che il 2 novembre del 2008 poteva diventare un campione dei campioni ma che non ci è riuscito...o meglio lo è stato ma solo per qualche frangente, un'inezia che si è tinta dei colori più belli ma che poi si è trasformata in un terribile incubo. 

Sono stati per lui 38 secondi magici e unici, 38 secondi durati un battito di ciglia, 38 secondi finiti nel modo peggiore del mondo. 

 

Per Felipe quel gran premio si è rivelato una clamorosa beffa e secondo me anche un duro colpo da digerire. Da una parte lo scoraggiamento e le lacrime del brasiliano davanti al suo pubblico ad Interlagos, dall'altra l'incontenibile gioia di Lewis Hamilton, diventato il campione del mondo più giovane nella storia della Formula 1 grazie a un sorpasso che nessuno si sperava a poche curve dal traguardo ai danni di Timo Glock. Ah! la Formula 1 che sport meraviglioso e atroce allo stesso tempo. Tanto bella quanta dannata. Tanto semplice quanto ricca di contraddizioni. 

 

Ma facciamo un passo indietro, mettiamoci tutti seduti e ripercorriamo insieme le vicende dell'intero week-end di gara.

 

Felipe si era presentato all'ultima gara con un ritardo di 7 punti da Hamilton. A Massa serve letteralmente un miracolo per ottenere il titolo. (ricordiamo che era in vigore ancora il vecchio punteggio)

Felipe però non si arrende e conquista una bellissima pole position al sabato, invece il pilota britannico della McLaren Lewis Hamilton si classifica quarto. Lewis può accontentarsi di quel piazzamento anche perche a lui basterebbe anche un quinto posto per vincere il titolo iridato. 

 

A condizionare tutta la corsa sarà il fattore meteo che già in partenza cerca di rimescolare le carte in tavola. 

La gara infatti partirà con 10' di ritardo a causa di un forte acquazzone che imperversa sul circuito. Al via il pilota brasiliano della Ferrari cercherà di imporre il suo ritmo e di fare da lepre, Hamilton invece oscilla fra il quinto e il settimo posto. 

La pioggia non è costante nella sua andatura verso il circuito, è abbastanza intermittente e questo suo andare scostante rende le cose più complicate ai box, ogni possibile algoritmo e strategia è un azzardo tanto che sembra giocare alla roulette russa. 

 

In Ferrari sembrano orchestrare tutto alla meraviglia. Massa sta correndo benissimo e la squadra è valida nella gestione della corsa. 

Tutto va per il verso giusto, soprattutto nella seconda parte di gara dove Lewis Hamilton si ritrova letteralmente bloccato dal gruppo e solo dopo l'ultimo pit stop è quinto. 

Ma a superarlo ci sarà un brillantissimo e giovane pilota promettente che è di casa alla Toro Rosso, un certo Sebastian Vettel che sotto l'acqua da prova, ancora, (dopo Monza), del suo immenso talento.

 

Lewis è sesto in quel momento e magicamente è anche dietro in classifica pilota. Se il gran premio terminasse con questa progressione Massa sarebbe campione del mondo. Nonostante siano a pari merito il mondiale sarebbe vinto da Felipe in quanto ha all'attivo più vittorie rispetto al suo avversario (6 a 5).

 

Massa vince il gran premio e, in automatico, ai box Ferrari scatta la festa iridata, festa che termina dopo solo 38''. Infatti Glock è in evidente crisi con le gomme e resiste fino alla terz'ultima curva, quando viene sorpassato prima da Vettel e poi da Hamilton, che agguantando il quinto posto diventa il campione del mondo più giovane della storia.

 

Le lacrime di gioia diventano lacrime amare sia al box della Rossa di Maranello sia dentro la vettura che ospita Felipe. Tutto cambiato in 38 secondi. 

Sappiamo tutti che un mondiale non si perde all'ultima gara ma che il percorso iridato di ogni singolo contendente è caratterizzato da una serie finita di passi e tappe. 

Certamente Felipe e la Ferrari ci hanno creduto sino alla fine dimostrando una bella dose di forza di volontà e di coraggio. 

Sono sicura che Massa avrà sempre un posto speciale nel cuore dei tifosi ferraristi perchè comunque ha dato molto alla causa del Cavallino Rampante e perchè ha lottato davvero come un leone. 

 

La Ferrari è esattamente da 13 anni che non vince un titolo mondiale perchè nonostante Massa non sia riuscito a consacrarsi campione del mondo per quanto riguarda la classifica dei piloti, la squadra rossa invece l'ha spuntata sulle altre. 

 

Sono 13 anni che dura questo digiuno e chissà quando finirà 

Lo scopriremo solo vedendo le prossime stagioni di Formula 1. 

 

Laura Piras 

 

 

 

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Commenti: 1
  • #1

    Diego (mercoledì, 03 novembre 2021 10:28)

    Bellissimo pezzo!!! Ricordo tutto come fosse successo ieri!!! Nonostante non sono mai stato tifoso Ferrari quell anno era giusto lo vincesse Felipe il mondiale!!! Ma questo è lo sport!!! Brava Laura ����