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GP RUSSIA: PREVIEW E ALBO D'ORO

DI MARCO TERRAGNI

La Russia è una tappa molto recente del calendario Formula 1,inserita solo a partire dal 2014.

Per decenni si è parlato di organizzare un gp nell'ex impero degli zar, discorsi era già stati avviati negli anni 80 quando ancora esisteva l’Unione Sovietica e che continuarono anche negli anni 2000, con la proposta di un gp cittadino nella capitale Mosca non distante dalla famosa piazza rossa sede anche di alcuni show dimostrativi per gli sponsor.

 

Alla fine  è stata Sochi ad emergere. La città sul Mar Nero è stata scelta per un motivo ben preciso: sede dell’olimpiade invernale proprio del 2014, il circuito e stato ricavato tra gli stadi e il villaggio olimpico della città come grande vetrina e simbolo degli investimenti, della forza e bellezza della Russia. Progettato dall’architetto Hermann Tilke, il circuito è lungo 5,848 Km ed è il quarto più lungo del calendario dopo Spa, Baku, Silverstone e si compone di 18 curve,12 a destra e 6 a sinistra. Il rettilineo principale è, insieme alla curva a 180° che segue curva 1, uno dei pochi punti di sorpasso ed è lungo 650 metri.

 

L'albo d'oro

Non sono molti i gp corsi in Russia. Dal 2014 ad oggi vi è stata un unica squadra che ha vinto gran premi, cioè la Mercedes. Per gli altri team solo podi: 6 Ferrari, 1 per Force India, 1 per Williams ed 1 per Red Bull. Quasi stesso discorso per le pole position, tutte conquistate dal team di Brackley tranne in due occasioni, nel 2017 e 2019 con la prima fila tutta conquistata da Ferrari.

Tra i piloti record di vittorie per Lewis Hamilton con 4 allori e 6 podi totali, 2 successi per Bottas (grande specialista della pista russa) e 5 podi complessivi, 1 per Rosberg (e 2 podi). Per gli altri piloti solo podi: 3 per Vettel (ed una pole nel 2017), 2 per Raikkonen ed 1 per Perez, Leclerc e Verstappen

(Un’immagine storica. Il pilota russo Suvorin durante il gp del 1913. Wikipedia)
(Un’immagine storica. Il pilota russo Suvorin durante il gp del 1913. Wikipedia)

Prima della Formula 1

 

 

In pochi sanno che negli anni precedenti lo scoppio della grande guerra l'impero Russo ospitò alcune corse internazionali, tra il 1913 e nel 1914 tra le strade della capitale San Pietroburgo. Nella prima gara vinse il pilota russo G. Suvorin, mentre nel 1914 il tedesco Willy Scholl. Il dato curioso è che entrambi vinsero guidando una Benz, una delle prime casa automobilistiche della storia e della Germania e che si fonderà con la Daimler nel 1926, dando vita alla Mercedes-Benz. Si può quindi dire che solo auto tedesche hanno vinto in Russia.

Con gli anni 80 si iniziò a parlare di far disputare un gp in URSS, uno dei grandi sogni del patron F1 Bernie Ecclestone portare la sua creatura anche al di là della cortina di ferro. Si iniziò a parlare di creare un circuito cittadino a Mosca e nel 1983 la gara venne inserita in calendario, ma per motivi burocratici non fu possibile disputarla. Nuove voci di una corsa in Urss arrivarono alla fine del decennio, ma non si mosse nulla e alla fine fu l'Ungheria ad essere scelta come primo paese del patto di Varsavia ad ospitare la F1, alla cui prima edizione nel 1986 partecipò una nutrita delegazione sovietica. Negli anni 90 non ci furono dialoghi per portare la F1 in Russia, vista la grave crisi economica in cui era sprofondato il paese.

Le cose cambiarono con il nuovo millennio e l'arrivo di Putin al Cremlino. Vi furono vari tentativi di costruire un circuito in Russia che potesse ospitare il motorsport di alto livello, quasi tutti fallimentari.

La situazione arrivò al punto di svolta con il debutto di Vitalij Petrov nel 2010, primo pilota russo a correre nel circus. Per Bernie Ecclestone l'occasione era propizia per riproporre un gp nel paese ed aprire finalmente la massima categoria al grande mercato russo: fu riproposta l'opzione di un cittadino nella capitale Mosca ma anche questa volta l'ipotesi venne scartata mentre guadagnò consensi Sochi. La città sita sul Mar Nero avrebbe ospitato le XXII° Olimpiadi invernali nel 2014 e venne deciso di costruire il nuovo tracciato attorno al Sochi Olympic Park, dove erano presenti il villaggio Olimpico, le strutture per le gare di hockey e pattinaggio su ghiaccio, oltre che lo stadio di calcio che ospitarono le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici 2014(e nel 2018 il mondiale di calcio). Il progetto venne approvato nel 2011 con un costo iniziale 195 milioni di dollari ma i problemi non mancarono: venne paventato il rischio di un rinvio nel 2015 se i preparativi per il circuito avessero interferito con lo svolgimento delle Olimpiadi ma non fu necessario ed il gp venne confermato per l'ottobre del 2014.

Ma le polemiche più forti ci furono a seguito dello scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina e per l'abbattimento dell'aereo  Malaysia Airlines 17 in Ucraina ad Hrabove, in un'area teatro di combattimenti. Molte voci si levarono a favore di un boicottaggio da parte di F1 del gp tanto voluto da Putin ma tutte le ipotesi furono seccamente smentite da Ecclestone, sempre refrattario ad immischiare la F1 in questioni politiche.

Con l'omologazione avvenuta nell'agosto 2014, il circuito fu ritenuto pronto dalla FIA per il grande appuntamento iridato. Ma il 2021 sarà la penultima edizione che si svolgerà a Sochi, poiché dal 2023 la gara si disputerà sul tracciato di Igora Drive, non lontano da San Pietroburgo

Il circuito di Sochi
Il circuito di Sochi

Le gare a Soči

 

La prima gara nel 2014 vide un'ulteriore tappa della lotta mondiale tra Hamilton e Rosberg. L'inglese conquistò il sabato la pole position davanti al rivale tedesco. Da rimarcare in qualifica il 5° posto per il pilota di casa Daniil Kvyat, che ottenne il miglior risultato in carriera anche se in gara non riuscirà a tradurla in punti iridati. La domenica la gara si decise in partenza: dopo lo scatto Rosberg affiancò Hamilton sul rettilineo ma nel tentativo di prendere la testa alla prima curva arrivò al bloccaggio dei pneumatici, tagliando curva 1. Obbligato a cedere la posizione ad Hamilton, alla fine del primo giro fu obbligato al pit-stop per cambiare le gomme, oramai compromesse. Da lì fu obbligato ad una furiosa rimonta, che riuscì a riportarlo al secondo posto. La vittoria andò a Hamilton che allungò ulteriormente nel mondiale, mentre terzo giunse Bottas su Williams, che conquistò anche il giro veloce.

 

La prima curva del gp inaugurale, con Nico Rosberg che brucia le gomme per attaccare il compagno
La prima curva del gp inaugurale, con Nico Rosberg che brucia le gomme per attaccare il compagno

Nel 2015 ancora Hamilton e Mercedes a dominare la gara, un successo agevolato anche dal problema all'acceleratore del poleman Rosberg, costretto al ritiro al giro 7. Al secondo posto arrivò Sebastian Vettel, che conquistò il primo podio per Ferrari in Russia al termine di una gara che lo vide lottare molto da vicino al compagno Raikkonen durante le prime fasi di corsa. Proprio il pilota finlandese sarà protagonista dell'episodio che più viene ricordato di quel gran premio. Dopo una lotta a distanza durata per tutta la seconda parte di gara con la Williams di Bottas, i due poco prima dell'inizio dell'ultimo giro superano Perez su Force India in crisi di gomme, che si era issato al terzo posto grazie ad un'azzeccata strategia che lo aveva visto effettuare la sua sosta al giro 16° approfittando della SC causata da Grosjean. Pur di salire sul podio Raikkönen attaccò Bottas a curva 5 con una staccata azzardata, ma il pilota della Ferrari arriva lungo e speronò il connazionale della Williams costringendolo al ritiro, mentre Iceman terminò la gara quinto, poi retrocesso 8° con una penalità di 30 s perché ritenuto colpevole dell'incidente. Grazie al contatto tra i due finlandesi il terzo gradino del podio verrà ereditato da Sergio Perez che torna sul podio dal gp del Bahrein 2014, sempre su Force India.

L’incidente al primo giro nel 2016 con Kvyat che colpisce Vettel
L’incidente al primo giro nel 2016 con Kvyat che colpisce Vettel

L'appuntamento russo del 2016, spostato ad inizio calendario a maggio, vide il successo di Nico Rosberg che ottenne il primo gran chelem in carriera (pole, vittoria, giro più veloce e gara sempre in testa) davanti al compagno Hamilton che, partito 10° dopo un problema al motore durante la qualifica riesce a rimontare e a limitare i danni in ottica campionato mentre terzo giunge Kimi Raikkonen su Ferrari. Ma questa edizione deve la sua fama per i fatti accaduti durante il primo giro quando Daniil Kvyat, pilota di casa e che aveva già ricevuto la notizia della sua retrocessione in Toro Rosso per fare spazio a Max Verstappen (per evitare una sua fuga in team concorrenti), tamponò per ben due volte Sebastian Vettel alla partenza: la prima volta a curva 1 e la seconda volta a curva 4, con quest'ultima che è fatale al pilota tedesco che non lesinerà belle parole al collega nel team radio. Il pilota russo verrà punito con uno stop and go di dieci secondi e giungerà infine 8°.

Il 2017 vide la prima vittoria in F1 di Valtteri Bottas, grande specialista del circuito sito sul Mar Nero. Il momento decisivo della gara arrivò alla partenza, con il finnico che approfittando della scia sorpassò sul lungo rettilineo le due Ferrari che avevano conquistato l'intera prima fila, la prima dal gran premio di Francia 2008.

Secondo giungerà Vettel, a cui sarà vana la rincorsa a Bottas nella seconda parte di gara non arrivando mai vicino ad attaccarlo e che anzi rischierà l'incidente con il doppiaggio di Massa all'ultimo giro. Terzo Raikkonen al primo podio stagionale mentre solo 4° Lewis Hamilton.

Il 2018 è ricordato per il grande sacrificio di Valtteri Bottas, che vede la vittoria al compagno Hamilton per volere del team, allo scopo di guadagnare punti in ottica iridata su Sebastian Vettel. Il finlandese, già autore della pole il sabato, fu decisivo fin dalla partenza concedendo la scia al compagno per evitare l'attacco delle Ferrari. Il pilota inglese della Mercedes si rese protagonista di un grande sorpasso a Vettel al 15° giro tra curva 1 e curva 5, dopo che aveva perso la posizione al pit-stop. Proprio per proteggere al meglio il leader del mondiale da futuri attacchi al 25° giro Mercedes ordinò a Bottas di far passare davanti Hamilton con la promessa, secondo Bottas, che la squadra gli avrebbe poi restituito la testa. Ma questo non avverrà e Bottas dovette accontentarsi della piazza d’onore, nonostante i mugugni mentre Mercedes fu accusata di replicare gli ordini di scuderia come faceva Ferrari negli anni 2000.

La lotta tra Hamilton e Vettel nel 2018 che vedrà l’inglese prevalere
La lotta tra Hamilton e Vettel nel 2018 che vedrà l’inglese prevalere

L'edizione 2019 vide un nuovo successo per Mercedes, una doppietta con Hamilton primo e Bottas secondo con Charles Leclerc terzo. Il team tedesco approfittò dei problemi della Ferrari, che il sabato aveva conquistato la pole con Leclerc e la terza posizione con Vettel. Proprio il tedesco si portò in testa dopo la prima curva, approfittando della scia concessa dal compagno di squadra per superare Hamilton. Ma questo scatenò ulteriori polemiche durante la gara tra i due alfieri Ferrari, con Leclerc che chiedeva insistentemente alla radio la restituzione della leadership dopo il gioco delle scie in partenza mentre Vettel sfidò Leclerc ad aumentare il ritmo per cedere la posizione, ma il monegasco non riuscì ad avvicinarsi al compagno. Alla fine è Ferrari a decidere, anticipando la sosta di Leclerc per permettergli di superare al pit Vettel(la cui sosta viene posticipata) ma proprio il pilota tedesco fu sfortunato protagonista dell'episodio decisivo della gara, quando è costretto al ritiro per un problema tecnico che obbliga la direzione gara ad utilizzare la VSC grazie a cui Hamilton, su una strategia di gomme opposta(medie contro le soft dei Ferrari),riesce a sopravanzare il leader Leclerc e a portarsi in testa con il compagno Bottas, mantenendo poi le posizioni fino al traguardo.

L'ultima edizione è nel 2020 in una delle poche gare che, nonostante la pandemia di Covid-19, riuscì a permettere l'ingresso di 30.000 spettatori. Questo Gran Premio fu la 322 gara per Kimi Raikkönen, che raggiunse Barrichello nella classifica del maggior numero di gp disputati.

La gara venne vinta da Valtteri Bottas, al secondo successo in Russia e ad oggi il suo ultimo alloro in F1.  Il finlandese approfittò di una penalità comminata al poleman Hamilton poiché, prima di schierarsi sulla griglia, l’inglese effettuò due prove di partenza in zone del tracciato non consentite e per questo la direzione di gara lo punì con due penalità di 5 secondi, da scontare al momento del pit. Secondo giungerà Max Verstappen, che agguanta il primo podio assoluto in Russia per Red Bull mentre terzo giungerà Lewis Hamilton.

(Valtteri Bottas davanti a Max Verstappen durante il gp di Russia 2020)
(Valtteri Bottas davanti a Max Verstappen durante il gp di Russia 2020)

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