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UN MONDIALE COMBATTUTO, LA RIVOLTA DEL GREGARIO E LA SPRINT RACE WEEK

DI LAURA PIRAS

Erano anni che non assistevamo ad un mondiale così combattuto, così teso e ricco di colpi di scena. 

Verstappen ed Hamilton sono davvero in uno stato di forma invidiabile e ci stanno regalando lotte incredibili di vario genere, sia combattimenti corpo a corpo con sorpassi al limite della regolarità sia scontri a distanza caratterizzati da una pressione psicologica niente male. 

Anche ieri in Olanda abbiamo avuto la conferma che una battaglia può essere interessante anche se non si arriva propriamente alla scontro fisico. 

Tutto questo anche grazie al lavoro di due squadre splendide che lavorano alacremente attorno ai due campioni. 

Red Bull e Mercedes sono le due squadre che secondo me hanno saputo interpretare meglio la Formula 1 degli ultimi 15 anni. Hanno capacità, gli uomini giusti, la determinazione e due diamanti che stanno brillando come non mai. 

La Mercedes ovviamente è abituata a certi livelli mentre la Red Bull è dovuta ritornare combattiva ma piano piano si è saputa ricostruire. 

I miglioramenti sono stati costanti negli ultimi anni e con un colpo di reni, soprattutto di Honda, stanno finalmente impensierendo come Cristo comanda l'armata tedesca. 

Oramai siamo arrivati a settembre e non credo che la squadra austriaca lascerà stare le redini del mondiale, anzi più andiamo avanti e più sembra che la Red Bull si stia attaccando sempre di più allo scettro del campionato, almeno in quello piloti.

A parte la farsa di Belgio e tralasciando altri fattori è un bel campionato e spero vivamente che la lotta continui sino alla fine. 

 

Per la formula 1 sono giornate molto complicate a livello di mercato piloti, o meglio, sappiamo già parecchie cose ma ancora non ne abbiamo le conferme. 

Russell in Mercedes, Bottas in Alfa, Albon in Williams...certezze-insicurezze che sicuramente portano scompiglio, nervosismi e caos. 

Lo abbiamo visto in passato cosa significa chiudere in un certo modo i rapporti lavorativi e forse siamo testimoni oculari per l'ennesima volta di questa dinamica. 

Bottas-Mercedes è stata una coppia che ha avuto un sodalizio forte, Bottas si è rivelato molto prezioso in molteplici occasioni e soprattutto ha dato un valido contributo per entrambi i titoli iridati. 

Ma adesso questo sodalizio sembra essersi totalmente incrinato. 

Ieri ne abbiamo avuto una prova. 

 

“Valtteri, sono James, per favore non siglare il giro veloce”

Ecco il team radio che abbiamo ascoltato ieri, e cosa ci aspettavamo? un Valtteri sull'attenti, pronto e deciso a raccogliere questo ordine di scuderia e invece non è successo tutto ciò.

Ieri Bottas ha fatto vedere tutto il suo malessere andando contro il volere dei box siglando il giro veloce. 

Scelta che ha portato decisamente tanta confusione nel team tedesco costringendo il muretto a richiamare Hamilton per montare gomme fresche in modo tale da arpionare il punto del giro veloce, perchè in questo mondiale ogni punto è estremamente prezioso. 

Bottas sino ad ora è stato un ottimo dipendente ma forse il ruolo, che si è anche preso da solo, comincia a stargli stretto e forse sapendo di essere stato scaricato pensa che oramai non ne vale più la pena di aiutare la squadra e il suo compagno di squadra. 

"A che pro? Perchè devo aiutare gli altri quando sino ad ora mi sono sacrificato abbastanza? Tutto questo sacrificio per essere scaricato dal team? "

Sto solo ipotizzando quali possano essere i pensieri del pilota finlandese in questo momento. 

Non nutro stima per Bottas ma, al netto di tutto quello che ha compiuto in questi anni, mi dispiace che un pilota possa attraversare un periodo del genere. 

Magari per il suo bene e per il bene della squadra è proprio giunto il momento giusto di andare ognuno per la propria strada. Letteralmente, fisicamente e psicologicamente. 

 

(Notizia fresca fresca l'annuncio del passaggio di Bottas in Alfa Romeo)

 

 

E' iniziata oggi una nuova Race Week, la nostra Race Week. La Formula 1 arriva a Monza ma questa volta il format sarà diverso. 

Come già annunciato questo fine settimana vedremo sul circuito monzese la famigerata e tanto chiacchierata Sprint Race o Sprint Qualifying. 

Ancora ci chiediamo se sia davvero necessaria questa new entry per rendere più brillante il trittico di gara già in auge. 

Sappiamo in realtà già dall'opinione pubblica che potremmo davvero farne a meno ma non credo che ai piani alti qualcuno davvero ascolti ciò che i tifosi pensino in merito. 

Tornando a Monza, torniamo in Italia con una Ferrari che, nonostante il palese miglioramento rispetto all'anno scorso, non riesca davvero ad avvicinarsi al duo di testa. 

Ieri il distacco è stato siderale, si attendono gli ulteriori sviluppi alla Power Unit e intanto i tifosi sognano di rivedere la Rossa di Maranello sul gradino più alto del podio. 

 

Sono 20 anni da quando Alboreto è morto all'età di 44 anni durante un test di auto sportive al Lausitzring in Germania e per rendere onore a questo grandissimo grande pilota l'ACI ha deciso di intitolare ad Alboreto la curva Parabolica di Monza (che verrà chiamata "Curva Alboreto"). 

La cerimonia di inaugurazione è prevista per questo sabato e saranno presenti Nadia, la moglie di Alboreto, il presidente dell'ACI Sticchi Damiani e Stefano Domenicali, AD della Formula 1. 

La formula 1 è uno sport che ha un occhio rivolto verso il futuro e un altro che guarda ancora al passato, un passato ricco di storie incredibili, fra le quali spicca quella di Alboreto. 

E' importante ricordare ai veterani e far conoscere ai neofiti figure importanti come quella di Michele per far capire a tutti quanto sia prezioso apprezzare l'operato di chi rischia la vita ogni volta che entra nell'abitacolo di una monoposto. 

 

Buona Sprint Race week a tutti! 

E che vinca il migliore! 

 

 

 

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