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GP BELGIO: LA STORIA

DI MARCO TERRAGNI

La fine delle vacanze estive significa una sola cosa per un appassionato di Formula 1: il gp del Belgio e Spa-Francorchamps, forse la tappa più attesa di tutto il calendario.
Inserito all'interno della splendido quadro della foresta delle Ardenne, è il circuito più lungo del mondiale(7.004 m) ed è definito "l'università della F1" per l'ampia varietà di curve, saliscendi e rettilinei presenti ed è composto da 19 curve, 9 a destra e 10 a sinistra.


Albo d'oro


Cosa raccontano le statistiche del Gp del Belgio?
Il pilota più vincente è Michael Schumacher con 6 successi, a seguire Ayrton Senna con 5 successi mentre a quota 4 ben tre piloti: Kimi Raikkonen, Jim Clark e Lewis Hamilton. Tra i piloti in attività hanno ottenuto vittorie qui anche Sebastian Vettel (3), Daniel Ricciardo e Charles Leclerc (1)
Per quanto riguarda le pole recordman è Lewis Hamilton con 6 partenze dal palo, a seguire con 4 pole Juan Manuel Fangio, Alain Prost e Senna mentre a quota 3 Graham Hill e Mika Hakkinen. Per i piloti ancora in pista una pole a testa per Vettel e Leclerc.
Per podi totali al primo posto con 9 Schumacher ed Hamilton, al secondo posto con 7 Prost mentre terzi con 6 Senna e Vettel. Tra i piloti in grigia 5 podi per Kimi Raikkonen, 3 podi per Valtteri Bottas, Daniel Ricciardo e Fernando Alonso, 2 per Max Verstappen ed 1 per Leclerc. Tra i team record di vittorie per Ferrari (18, con anche 14 pole e 48 podi) davanti a Mclaren (14,ed 11 pole e 28 podi) e Lotus (8, con 5 pole e 14 podi). Tra i team attualmente in F1 successi anche per Mercedes (5, con 7 pole e 14 podi), Williams (4, 9 pole e 17 podi), Red Bull (3, con 2 pole e 11 podi) e Renault (1, con 3 pole e 5 podi).

Prima della guerra e primi anni di F1
Il circuito di Spa ha una lunga storia con il motorsport, iniziata negli anni venti del novecento. La pista un tempo era radicalmente diversa rispetto alla versione attuale e fu ricavata unendo, su progetto di Jules de Their e Henri Langlois Van Ophem, le tre strade statali che collegavano le cittadine di Malmedy, Stavelot e Francorchamps. Ne risultava un percorso di forma triangolare di circa 14,98 km, tra i più lunghi del calendario internazionale e che si dimostrava estremamente veloce, per la presenza di lunghi tratti rettilinei.
Nel 1924 si svolse la prima edizione di una gara che diventerà molto importante nel calendario motoristico cioè la 24 ore di Spa mentre nel 1925 si svolse la prima gara con auto dette grand prix: il gran premio d’Europa vinto da Antonio Ascari su Alfa Romeo. 

Il circuito già prima del secondo conflitto mondiale subì alcuni cambiamenti: nel 1930 la lunghezza fu diminuita a 14,57 km, nel 1934 venne modificata il tratto di Malmedy ma il cambiamento più grande avvenne nel 1939. Al posto del tornantino Douanne venne introdotta un tratto destinato ad entrare nella leggenda del motorsport, una ripida sinistra-destra in salita che verrà chiamata Eau Rouge (Acqua rossa, dal nome del fiume che scorre non lontano dalla curva), seguita dalla veloce piega a sinistra del Raidillon, portando la lunghezza della pista a 14,12 km.
Dopo la fine della guerra Spa-Francorchamps tornò protagonista a partire dal 1947. Il tracciato vide un'ulteriore modifica con il tratto che andava da Holowell al tornante di Stavelot trasformato in curvone veloce e lievemente soprelevato, allo scopo di rendere la pista sempre più veloce ma anche di accorciarla. Anche la F1 arrivò a Spa, sin dal primo campionato del 1950: la gara vide solo 14 partecipanti al via e alla fine vincitore fu Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo davanti al compagno Luigi Fagioli e Louis Rosier su Talbot.
Con l'aumentare delle velocità delle auto però iniziarono anche le richieste dei piloti per maggiori standard di sicurezza, soprattutto a partire dal 1960: questa edizione fu particolarmente tragica perché vide la morte durante la corsa del pilota Cooper Chris Bristow e di Alan Stacey (Lotus), mentre durante le prove gravi incidenti accorsero a
Stirling Moss e Mike Taylor, il quale fu costretto a terminare la sua carriera. 
Un altro grave incidente avvenne nel 1966 a Jackie Stewart, alla curva Masta dovuto alla pioggia e alle precarie condizioni climatiche. Il pilota scozzese uscì di pista e si trovò bloccato nelle lamiere della sua auto mentre, a causa della rottura del serbatoio era inzuppato di benzina e con il rischio che una scintilla potesse far prendere fuoco a tutto. Fortunatamente fu estratto grazie all'intervento di Graham Hill e Bob Bondurant, usciti anche loro di pista ed il pilota scozzese se la cavò con la frattura della spalla e di alcune costole. Particolarmente grave fu l’assenza nel punto di commissari ed altre misure di sicurezza, con i soccorsi che arrivarono in colpevole ritardo. Proprio Stewart dopo questo avvenimento si farà protagonista delle battaglie per rendere sicure le piste e questo porterà dopo il 1970 all'abbandono di Spa, considerato troppo pericolosa. Al termine degli anni 70 i dirigenti della pista decise per un cambiamento radicale, costruendo un nuovo tracciato semipermanente e l'ultima gara disputata sulla vecchia pista fu la 24 ore di Spa del 1978.

Il circuito di Nivelles
Il circuito di Nivelles

1972-1982: l'interregno di Nivelles e Zolder   

           

 

Per sostituire l’iconico tracciato delle Ardenne gli organizzatori del gp del Belgio decisero di introdurre i circuiti di Nivelles (72-74) e poi di Zolder (73,75-84). All'inizio era prevista un’alternanza tra le due piste, possibilità poi svanita.
Perciò dopo un 1971 senza un gp il Belgio tornò in calendario nel 72 sul nuovo tracciato di Nivelles, omonima località a pochi passi da Bruxelles.
La pista fu costruita proprio per ospitare la F1 e aveva come principale obbiettivo garantire ottimi livelli di sicurezza per i piloti ed i team, con ampie vie di fuga e gli spettatori lontani dalla pista. Ma già durante i lavori di costruzione si presenteranno alcuni problemi, poiché gli organizzatori non riuscirono ad acquistare parte dei terreni necessari a realizzare in pieno il tracciato (l'obiettivo dei proprietari era aspettare l'arrivo della F1 per aumentare poi i prezzi di acquisto, cosa poi avvenuta). Il circuito ultimato era perciò un circuito ancora incompleto e corto, con una lunghezza di 3.724 m e con una curiosa forma "a pistola". Per via della sua brevità il circuito venne criticato dai piloti che ne sottolinearono anche la piattezza e l'assenza di piacere nella guida. Alla fine si svolsero solo due edizioni, nel 1972 e nel 1974 vinte entrambe da Emerson Fittipaldi, alla guida rispettivamente di Lotus e Mclaren. La pista doveva tornare nel 1976, ma la mancanza di sponsor ne impedirono la realizzazione (la prima società del circuito era già fallita nel 1974) e per questo la pista uscì definitivamente dal calendario.
Storia diversa per Zolder, che rimase in calendario per oltre un decennio. Progettato da Johannes Bernhardus Theodorus "Hans" Hugenholtz venne inaugurato nel 1963. Lungo 4.011 m il circuito di Zolder si è dimostrato subito adatto alla Formula 1 grazie ad un disegno particolare e ad una lunghezza non troppo eccessiva (4.011 metri). Già nel 1972 in vista dell'arrivo della F1 venne introdotta una chicane nel rettilineo parallelo ai box, allo scopo di rallentare le auto prima della curva Butte. Nel 1975, in vista della seconda edizione venne modificata l'ultima curva, che venne trasformata in una più lenta chicane. Nonostante queste modifiche Zolder col tempo iniziò a mostrare i suoi limiti di sicurezza e dopo il 1984 (ultima edizione vinta da Alboreto su Ferrari, la prima per un pilota italiano alla guida della rossa dal successo di Scarfiotti a Monza '66) venne sostituita dalla nuova Spa, che nel frattempo era stata pesantemente modificata ed accorciata. Record di vittorie a Zolder per Ferrari con 4 successi (75-76-79-84), 2 successi per Lotus mentre 1 rispettivamente per Tyrrell, Mclaren, Williams, Ligier.

(Il circuito di Zolder utilizzato dalla Formula 1 dal 1975 al 1984)
(Il circuito di Zolder utilizzato dalla Formula 1 dal 1975 al 1984)

Il ritorno a Spa-Francorchamps

 

Il circuito di Spa ritornò in calendario nel 1983, inizialmente in alternanza con Zolder e poi permanentemente dal 1985.
Inaugurato con il gran premio del motomondiale nel 1979, il circuito venne accorciato a 6,947 km, con l'eliminazione di larga parte dei tratti della viabilità ordinaria. Il circuito divenne semipermanente e, partendo dall'attuale linea di partenza, mantiene la Source, l’Eau Rouge-Raidillon ed il rettilineo del Kemmel, tutti tratti che rimasero aperti al traffico quotidiano(fino agli anni 2000). Ma alla fine di questo tratto le due piste si dividono, con il circuito che continua con la chicane di Les Combes ed il nuovo tratto con curve veloci e vari saliscendi: Malmedy, Rivage, Pouhon, Les Fagnes e Stavelot. Proprio all'altezza di questa veloce a destra il nuovo ed il vecchio su rincontrano per portare alla Blanchimont e poi sul rettilineo che riporta alla source. Nel 1980 fu poi introdotta la chicane dell'arret de bus(chiamata così perché lì vi era presente la fermata del bus), allo scopo di rallentare il tratto dopo Blanchimont. Con il ritorno della F1 vennero costruiti nuovi box e la partenza venne spostata dal suo luogo originario prima di Eau Rauge a quello attuale, perché il regolamento F1 non permetteva partenze non in piano.
Altre modifiche vennero attuate nel 1994 sull'onda degli incidenti di Senna e Ratzemberger con l'ingresso del Raidillon che fu rallentato creando una chicane (l'anno successivo furono poi ampliate le vie di fuga e la chicane eliminata). Ulteriori interventi di ampliamento delle vie di fuga in questo veloce e pericoloso tratto furono fatti all’inizio del nuovo millennio.

 

Altre modifiche vennero fatte tra 2002 e 2006, a causa delle quali Spa non fu presente in calendario nel 2003(a causa di problemi riguardanti gli sponsor del tabacco) e nel 2006, per i lavori al circuito.
Nel 2002 fu modificata la chicane finale del bus stop per quanto riguarda l'uscita allo scopo di spostare l'ingresso dei box, che spesso causava problemi e nel 2004 per quel che concerne l'entrata.
Nel 2007 invece le modifiche furono più ampie: venne completamente cambiata tutto il tratto che va dal bus stop(che diventa un unica chicane) al tornante della source, modificando il rettilineo di partenza che viene allungato. Le ultime modifiche sono state fatte nel 2011, con la modifica della via d’uscita della Rivage (la ghiaia è stata sostituita dall’asfalto), senza però modificare il tracciato che rimane dal 2007 lungo 7.004 m, unico circuito a superare i 7 km in calendario.

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