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GP UNGHERIA: PILLOLE DI STORIA

DI MARCO TERRAGNI

L'Ungheria è stata per la Formula 1 il primo appuntamento in Europa dell’est entrando in calendario a partire dal 1986 sul circuito dell'Hungaroring, che si trova nei pressi del paese di Mogyoród, situato nella provincia di Pest nell'Ungheria settentrionale a circa 25 km da Budapest.

Un gp d'Ungheria si svolse anche nel decennio precedente la seconda guerra mondiale, nel 1936 nei pressi del parco cittadino chiamato Népliget dove trionfò l'asso mantovano Tazio Nuvolari al volante di un Alfa Romeo gestita dalla Scuderia Ferrari battendo le forti Mercedes e Auto Union ma dopo questo episodio il paese dell’Europa orientale non ospitò più l’automobilismo ad alto livello.

Tutto cambiò a parità dagli anni 80, quando il patron della F1 Bernie Ecclestone iniziò a muoversi per portare la massima categoria automobilistica in uno dei paesi del Patto di Varsavia. Nei piani originali doveva essere Mosca con un circuito cittadino ad entrare in calendario, dopo il grande appuntamento delle Olimpiadi del 1980, tanto che un gp dell'Unione Sovietica venne inserito nel calendario del 1983 ma che poi fu annullato per problemi burocratici. Vista l'impossibilità di correre nella capitale sovietica, il governo di Budapest mostrò il proprio interesse per ospitare una gara, con il progetto di aumentare l'interesse per l'automobilismo nel paese ed approfittare della preziosa vetrina internazionale.

(L’Alfa Romeo della Scuderia Ferrari ai box prima del Gp d’Ungheria 1936)
(L’Alfa Romeo della Scuderia Ferrari ai box prima del Gp d’Ungheria 1936)

Già nel 1984 era stato proposto di inserire l’Ungheria in calendario (in data 7 ottobre, poi non avvenuto) e come circuito inizialmente venne proposto l’impianto di Városliget, ma dopo qualche settimana l’ipotesi venne abbandonata e si pensò al vecchio circuito cittadino di Népliget, ma con un disegno modificato rispetto a quello usato nel 1936. Ma vi era il grande problema che per i lavori necessari per realizzare il nuovo tracciato sarebbe stato necessario tagliare molti alberi ritenuti monumento nazionale e per questo l’opzione venne scartata in favore dell’Hungaroring, che fu poi il prescelto per ospitare la gara anche perché si trovava nelle vicinanze dell’autostrada principale, fondamentale per favorire un facile accesso agli spettatori. La costruzione del circuito iniziò il 1° ottobre 1985 e la pista fu completata in meno di otto mesi. La prima vera gara all'Hungaroring si tenne il 24 marzo 1986 in memoria del pilota motociclistico János Drapál, morto l'anno precedente in una gara in Cecoslovacchia mentre l'inaugurazione ufficiale avvenne il 10 agosto con la gara di F1. Al suo esordio in calendario l'evento ebbe un grande clamore mediatico con una presenza di pubblico di circa 200.000 spettatori e una delegazione ufficiale dell'URSS per osservarne l'organizzazione. La prima edizione venne vinta da Nelson Piquet su Williams davanti ad Ayrton Senna su Lotus e al compagno di team Nigel Mansell, con il pilota di Rio de Janeiro che ottenne la vittoria realizzando uno dei sorpassi più famosi della storia della F1, superando

Senna all’esterno di curva 1 in sbandata controllata, in un’azione tipica dei sorpassi sui kart.

(Il sorpasso Nelson Piquet ad Ayrton Senna, uno dei più belli della storia della F1)
(Il sorpasso Nelson Piquet ad Ayrton Senna, uno dei più belli della storia della F1)

Il circuito  


Spesso associato al tracciato cittadino di Monaco, ma senza i suoi muretti ed i casinò la pista magiara fa della tortuosità la sua caratteristica principale: dopo un primo settore dove sono concentrati tutti i rettilinei, grazie ad un secondo ed un terzo settore ricco di curve lente, secche e a gomito. La pista, lunga 4381 m con 14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra è caratterizzata da una sede stradale stretta e da un asfalto liscio. Il disegno del circuito è rimasto sostanzialmente invariato nel corso della sua storia subendo solo due modifiche nel corso degli anni: la prima avvenne nel 1989 ed il cambiamento riguardò il tratto di curva 3 che da lenta chicane venne modificata in una curva secca a destra e che si tradusse nell’allungamento  del rettilineo che porta a curva 4, con il circuito che venne accorciato da 4.004 m a 3968 m. Modifiche più radicali avvennero nel 2003, allo scopo di aumentare le possibilità di sorpasso: fu infatti allungato il rettilineo principale rendendo la prima staccata più secca e venne modificata anche il tratto tra curva 11 e 12, che da curva a destra è stato trasformato in un piccolo rettilineo avanzando il punto di frenata.

 Il primo disegno del tracciato, ancora più tortuoso
Il primo disegno del tracciato, ancora più tortuoso

Tra le variabili che caratterizzano le gare ungheresi la principale riguarda il terreno su cui è costruito l’impianto, estremamente polveroso e che rende molto scivolosa e sporca la pista, accentuato dal fatto che il circuito è utilizzato raramente durante l’anno e quindi i team di F1 trovano una pista difficilmente interpretabile all’inizio del weekend. La sede stradale sporca obbliga i piloti a traiettorie prestabilite che rendono molto difficoltosi i sorpassi che avvengono maggiormente alla prima curva. Non aiuta allo spettacolo anche il grande caldo, dovuta alla collocazione estiva della gara e che mette in difficoltà la meccanica delle auto, mette sotto stress le gomme ed i piloti anche se in qualche occasione la pioggia ha fatto capolino, nelle edizioni del 200620112014 e 2020, regalando gare incerte e ricche di colpi di scena. 

(Il tracciato attuale)
(Il tracciato attuale)

Albo d'oro e le gare

Cosa raccontano i numeri e le tabelle dei record?

Il maggior numero di successi tra i team è stato conquistato da Mclaren con 11 affermazioni, davanti a Ferrari e Williams con 7 successi a testa mentre 5 vittorie sono state conquistate da Mercedes. Successi anche per Red Bull (2) ed 1 a testa per Renault, Honda e Benetton.

Tra i piloti recordman assoluto e grande specialista del difficile circuito di Budapest è l'inglese Lewis Hamilton, con ben 8 successi (un record per Lewis su un singolo circuito, condiviso con Silverstone), di cui detiene anche il record di pole insieme a Michael Schumacher (7). Sul podio delle vittorie Michael Schumacher (4) e Ayrton Senna (3). Tra i piloti in attività successi per Sebastian Vettel (2 vittorie con 7 podi complessivi) e per Fernando Alonso (1 vittoria e 5 podi) che qui conquistò il primo successo in carriera nel 2003, mentre curioso il caso di Kimi Raikkönen che ha il record assoluto di podi (9) senza mai arrivare al successo mentre podi sono stati conquistati anche da Valtteri Bottas e Max Verstappen (2).

Il circuito magiaro è stato anche sede di assegnazione di titoli mondiali, in due occasioni: nel 1992 Nigel Mansell si laureò per la prima volta campione del mondo a cinque gare dalla conclusione del Mondiale(al tempo un record per la categoria) grazie al secondo posto in gara dietro ad Ayrton Senna mentre nel 2001 sono Schumacher e Ferrari a laurearsi campioni del mondo, con quattro gare d'anticipo sulla fine del mondiale: fu il quarto per il pilota tedesco, che eguagliò anche il numero di successi di Alain Prost (51) al primo posto dei successi All-time mentre per il team di Maranello fu l'undicesimo titolo costruttori arrivato grazie ad una doppietta.

(Mansell mentre taglia il traguardo. È campione del mondo 1992)
(Mansell mentre taglia il traguardo. È campione del mondo 1992)

Nonostante il circuito venga considerato poco adatto ai sorpassi, spesso vi si sono svolte gare estremamente interessanti ma regalando anche delusioni entrate nei libri di storia: nel 1987 il leader Mansell fu costretto al ritiro a cinque giri da termine mentre si trovava in testa per la perdita di un dado allo pneumatico posteriore destro con il successo che fu ereditato dal compagno e rivale Piquet, che ne approfittò per allungare nel mondiale davanti alla Lotus di Senna e la Mclaren di Prost.
Una piccola rivincita per il leone inglese arrivò nel 1989, dove compì una leggendaria rimonta sulla sua Ferrari dopo essere partito dal 12° posto in grigia e dove riuscì a portarsi in testa dopo un grande sorpasso ad Ayrton Senna al 58° giro, approfittando del doppiaggio della Onyx di Johansson e a conquistare la seconda vittoria in Ferrari davanti allo stesso Senna su Mclaren e alla Williams di Boutsen. Amarissima fu l'edizione del 1997 per la Arrows e Damon Hill, che vide svanire una vittoria certa per un problema al cambio a pochi giri dalla fine dopo una gara dominata grazie alle gomme Bridgestone, che quel giorno resero una poco competitiva Arrows il team da battere. Il successo fu ereditato da Villeneuve su Williams davanti allo stesso Hill e la Sauber di Herbert.

 

 

(Schumacher sul podio festeggia con il consueto salto il successo nel 1998)
(Schumacher sul podio festeggia con il consueto salto il successo nel 1998)

Un altra tappa storica fu l'edizione del 1998, dopo un sabato dominato per le Mclaren sembrava che la domenica non dovesse regalare sorprese, ma non fecero i conti con la strategia Ferrari, che prevedeva ben tre soste e che permise a Schumacher, nonostante una sosta in più di vincere grazie ad una gara corsa tutta su ritmo da qualifica. Altro appuntamento famoso fu il 2006 che vide il primo successo per Jenson Button su Honda davanti a Pedro de la Rosa su Mclaren (al primo ed unico podio in carriera) e Nick Heidfeld su BMW, con il team al primo podio in F1 e con Honda che tornava a vincere trentanove anni dopo il primo posto di John Surtees nel Gran Premio d'Italia 1967. Fu una gara corsa in condizioni miste e che crearono problemi ai contendenti per il titolo, Alonso e Schumacher che erano già partiti dalle retrovie a causa di penalità dovute alla loro condotta in pista durante le prove libere ma che videro il ritiro dello spagnolo, in testa in quel momento per una ruota mal avvitata ai box e Schumacher, che prese un punto nonostante il ritiro a tre giri dalla fine(ma classificato perché aveva compiuto il 90% della distanza di gara) grazie alla squalifica di Kubica su BMW. 

Il fattaccio del 2007, con Alonso che blocca Hamilton per impedirgli di compiere l’ultimo giro di qualifica
Il fattaccio del 2007, con Alonso che blocca Hamilton per impedirgli di compiere l’ultimo giro di qualifica

La gara del 2007 regalò scintille il sabato in qualifica dove si aggiunse l’ennesimo capitolo della lotta tra Alonso e Hamilton. Mclaren, per punire il pilota di Stevenage che non aveva lasciato la precedenza d’uscita al team mate durante l’inizio della Q3 decise durante l’ultima sosta di bloccare Alonso al box per rallentare Lewis, in attesa dietro al compagno che fu poi bloccato ancora da Alonso che, nonostante il Lollipop avesse dato via libera decise di rimanere fermo nella piazzola al box per altri 10 secondi allo scopo di impedire al compagno di poter lottare per fare la pole. Alla fine team e pilota furono puniti, la prima non prendendo punti costruttori per la domenica mentre Alonso fu retrocesso dalla pole al 6° posto. La gara fu poi vinta da Lewis Hamilton davanti alla Ferrari di Raikkonen e la BMW di Heidfeld. Cocente delusione nel 2008 per Felipe Massa che, su un circuito sfavorevole per la sua Ferrari e dove si era portato in testa dopo una grande partenza bruciando il leader Hamilton, si vide costretto al ritiro a tre giri dalla conclusione per la rottura di una biella del motore. Il successo andò a Kovalainen, alla prima ed unica vittoria in carriera diventando il 100° pilota di sempre a vincere una gara in Formula 1 davanti alla Toyota di Glock e la Ferrari di Raikkönen. Il pilota di San Paolo fu ancora protagonista di un grave incidente l’anno successivo durante la qualifica quando una molla staccatosi dalla Brawn di Barrichello colpì la visiera di Massa dopo l’uscita di curva 3 con Felipe che perse coscienza prima dell’impatto e subì a seguito del crash un taglio alla fronte, una lesione alla parte sinistra del cranio ed una commozione cerebrale venendo sottoposto ad un intervento chirurgico e dovendo poi saltare tutto il resto della stagione. Nel 2011 ancora in condizioni miste vinse Jenson Button davanti alla Red Bull di Vettel e la Ferrari di Alonso approfittando dell'errore del leader Hamilton al giro 47°, che andò in testacoda mentre sopraggiungeva la pioggia. 

(La partenza della gara del 2015, con le Ferrari che attaccano le Mercedes)
(La partenza della gara del 2015, con le Ferrari che attaccano le Mercedes)

La pioggia tornò anche nel 2014 dove Red Bull con Ricciardo vinse davanti alla Ferrari di Alonso, che nonostante una F14T poco competitiva riuscì a guidare la gara per lungo tempo fino al sorpasso decisivo dell'australiano a tre giri dal termine mentre l'ultima posizione sul podio venne conquistata da Hamilton, che partiva dall'ultima posizione in grigia e che andò vicino al ritiro per un testacoda durante il primo giro.
Una tappa significativa avvenne nel 2015, con Sebastian Vettel su Ferrari davanti alle Red Bull di Kvyat e Ricciardo, con il tedesco che vinse grazie soprattutto alla partenza che gli permise di bruciare le due Mercedes in prima fila e che al termine della corsa dedicò il successo a Jules Bianchi. Il ferrarista bisso il successo anche due anni dopo, nonostante i problemi allo sterzo e arrivando davanti al compagno Raikkönen e la Mercedes di Bottas. Gli ultimi tre anni hanno invece visto un solo vincitore, Lewis Hamilton e Mercedes che hanno imposto la propria legge sul circuito magiaro.

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